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Autore: Kaori_97    18/07/2012    4 recensioni
Emily inventa una scusa per far andare Cal e Gillian da soli al concerto che gli Aerosmith faranno a Las Vegas, quando tutto sembra filare liscio accade uno spiacevole imprevisto.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti!
Mi scuso per aver detto che avrei aggiornato subito e invece non è stato così! xD
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia, ho paura di essere uscita fuori tema… E pensavo di finire la ff con solo 9 capitoli, ma la mia mano a scritto da sola! xD
Non posso farci niente! 
I primi due POV sono pensati dai personaggi nello stesso momento, mentre gli altri sono di seguito.
Ah, ho aggiunto anche il POV del federale xD Ma non ho potuto scrivere il nome perché non glielo ho dato!xD E me ne pento tanto :S
Detto questooo, buona lettura!

                                                     
                                                PERICOLO ALL’ HARD ROCK DI LAS VEGAS!
 
--CAPITOLO 9--
 
*7 secondi prima dell’esplosione*

LIE TO ME //CAL//LIE TO ME

Quest’odore è insopportabile! Mi fa venire il volta stomaco!
Però… mi ricorda qualcosa… Ho già sentito questo miscuglio tra mandorle e plastica un’altra volta…
Ad un tratto mi è tutto chiaro, è l’odore di un ordigno!
-Gillian!!- Senza pensarci mi butto addosso a lei costringendola ad uscire e per poi cadere dietro un muretto li vicino alto circa un metro,  appena in tempo per evitare l’esplosione che viene attutita dai mattoni, ma alcuni di essi vengono scaraventati per aria e altri finiscono su di me che per proteggere Gillian, mi arrivano sulla schiena.



LIE TO ME //GILLIAN// LIE TO ME

Siamo appena entrati nell’auto, il dolce profumo di prima si è fatto invece nauseante, il tassista sta per mettere in moto, ma un Cal terribilmente agitato si getta su di me gridando il mio nome e spingendomi fuori dalla macchina, ancora non capisco il perché, cadiamo dietro un muretto a pochi passi dal veicolo e sbatto per terra. Nello stesso momento sento un esplosione, il rumore è davvero assordante e  vedo fumo è tutto nero, ma sento gente che urla.
Cal è sopra di me, respira affannosamente, ha due graffi in faccia, e un po’ di sangue gli scorre lungo la tempia e la guancia.
Si è buttato per salvarmi… Lui aveva capito tutto.


           - -
 - - - - -  * * * * - - - - - - -


LIE TO ME //CAL// LIE TO ME

Respiro faticosamente, e il fumo non mi aiuta per niente.
Sento le sirene della polizia avvicinarsi sempre di più.
Appena realizzo quello che è appena successo il mio pensiero va subito a Gillian, che è sotto di me e ha gli occhi spalancati, è terrorizzata.
-Gi-Gill… Va tu-tutto bene?- Le chiedo cercando di prendere fiato.
-Io… Si… Credo di si…-Mi risponde ancora traumatizzata.
Il mio respiro è ancora affannato.
Per fortuna sta bene!  Se gli fosse capitato qualcosa non me lo sarei perdonato!
Faccio appena in tempo a spostarmi,  mi gira la testa, la vista mi si fa offuscata e cado a terra.


LIE TO ME//GILLIAN// LIE TO ME

-Cal! Cal svegliati!- Scuoto il suo corpo, non reagisce.
Gli occhi mi si gonfiano e le lacrime incominciano a rigarmi le guance.
-Cal ti prego! Svegliati!- Ancora niente, è immobile.
Cerco di alzarmi in piedi, aggrappandomi a quel che era rimasto del muretto e cerco aiuto:
-Aiuto! Per favore aiutateci!- Grido con tutto il fiato che ho in gola.
Una squadra di paramedici arriva in nostro soccorso e carica Cal su una barella. E intanto vedo il cadavere del tassista coperto da una busta. Non ce l’ha fatta.
Uno dei paramedici poi viene da me:
-Signora lei sta bene?-
-Io… Si sto bene-
-Ne è sicura signora?- Insiste.
-Si non si preoccupi… -
Salgo nell’ambulanza insieme ai paramedici e a Cal.
Durante il viaggio tengo sempre stretta tra le mie la mano di Cal e non riesco a far cessare le lacrime che ormai mi hanno fatto colare tutto il trucco e bagnato interamente il volto.
Arriviamo in ospedale insieme a tutte le altre persone rimaste vittima dell’esplosione e quindi ci vuole un po’ prima del turno di Cal, mentre è ancora sulla barella i dottori lo portano dentro una stanza per un controllo, ma non mi lasciano entrare, dicono che sono troppo agitata e che è meglio se aspetto fuori.
Ma quest’attesa mi rende ancora più nervosa, molto probabilmente Cal sta bene, sono io che mi preoccupo troppo e inutilmente, ma non ci posso fare niente. Lui mi fa sempre questo effetto, rischia sempre la vita e io mi dispero a morte per lui.
Dopo poco meno di un quarto d’ora i dottori escono dalla stanza con Cal su un lettino da ospedale in direzione dell’ascensore. Io mi affretto a raggiungerli e quando sono abbastanza vicina chiedo impaziente e ancora lacrimante:
-Co-come sta?-
-Per fortuna non e successo nulla di grave, ha solo dei grandi ematomi sulla schiena e dei piccoli graffi in faccia, è svenuto per lo shock e per le botte, ma domani si riprenderà sicuramente, trascorrerà la notte in ospedale, non si preoccupi per suo marito, torni pure a casa.-
-No, voglio restare, passerò la notte qui anche io …-
-Va bene. Mi scusi ora devo andare a visitare gli altri pazienti.- Si volta e torna nel suo studio mentre gli altri dottori accompagnano Cal nella sua stanza.
Ha pensato che fossimo sposati. Ma in fondo che importanza ha? Di sicuro non mi dispiacerebbe essere la moglie di Cal e…
Cavolo! Mi metto a pensare a queste cose  anche quando lui sta male?! Sto perdendo il controllo! Decisamente!

Raggiungo la camera dove Cal è appena stato sistemato.
Sta ancora dormendo, a vederlo così mi intenerisce, non sembra il dottor Lightman, rude e presuntuoso di sempre, anche se ultimamente sta cambiando, si comporta diversamente, perlomeno con me!


Qualche ora dopo nel distretto...

LIE TO ME//AGENTE FEDERALE// LIE TO ME

Un gruppo di agenti federali entra nella base federale con tre uomini ammanettati.
Finalmente lo abbiamo preso, li abbiamo presi!
Stavano cercando di scappare, erano già in aeroporto, ma per fortuna un agente federale appena andato in ferie lo ha riconosciuto e ha chiamato i rinforzi, insieme a Tabano c’erano altri due uomini, molto probabilmente i complici.
Facciamo entrare uno alla volta nella stanza dell’interrogatorio i tre uomini, Ray nega tutto, dice che era all’aeroporto solo perché voleva  farsi un viaggetto, ma nemmeno l’avvocato più esperto potrebbe riuscire a scagionarlo, abbiamo un testimone, il movente e la confessione dei suoi due scagnozzi, Tim Maloney e Gregory Dufray che anno confessato anche il tentato omicidio dei due scienziati e l’omicidio del tassista.
“Ce l’ha ordinato il capo! Non voleva avere impicci tra i piedi!” hanno detto…Almeno sono stati sinceri, con le mie minacce sono riuscito a estorcere le informazioni che mi servivano per incriminare Ray Tabano.


Qualche ora dopo in ospedale…

LIE TO ME //CAL// LIE TO ME

Aaaaagh! La  testa mi fa male da impazzire! Per non parlare della mia povera schiena!
Mi risveglio in una camera d’ospedale, ma che ci faccio qui?!?!
Mi alzo veloce dal letto, ma una fitta alla schiena mi impedisce di proseguire e mi accascio sul letto. Poi mi ricordo tutto, le mandorle, la plastica e l’esplosione.
Sento una voce sgridarmi: -Torna a letto! Non devi sforzarti!-
Mi guardo intorno e vedo Gillian seduta su una poltroncina all’angolo della stanza, ha l’aria preoccupata, si alza e viene verso di me.
-Coraggio! Torna su!- Mi mette una mano nella spalla e mi sorride.
Obbedisco senza protestare.

Gillian improvvisamente  scoppia a piangere. Allora mi rialzo e mi metto a sedere.
-Hey tesoro, no! Su non fare così!- la abbraccio stringendola forte a me, e per quanto io possa sentirmi bene per quel contatto, vederla in lacrime mi fa soffrire.
Gillian si allontana di un po’ da me e si asciuga le lacrime, poi mi dice:
-Ero così preoccupata! Ti ho visto perdere i sensi davanti a me! Anche se i dottori mi anno detto che non ti era successo nulla di grave sono stata tanto in pensiero per te!- Ricomincia a piangere.
-Gill, non preoccuparti adesso va tutto bene!- La rassicuro e poi aggiungo:- E tu invece? Come stai?-
-Io sto bene… Me la sono cavata con qualche graffio superficiale.- Mi fa una tenerezza incredibile, le passo una mano sulla spalla e i nostri sguardi si incontrano, per un momento mi perdo nei suoi occhi blu come l’oceano da profondità insondabili.
Nessuno di noi parla, allora decido di mettere fine a quel momento di imbarazzo.
-Hey, io sto bene, tu stai bene, allora perché siamo ancora qui?! Torniamocene in albergo!-
-No Cal, i dottori hanno detto che devi passare la notte in ospedale!-
-Devi? Solo io? E te?- Chiedo perplesso.
-Come ti ho detto prima io sto bene!-
-Anche io sto bene!!- Mi oppongo, non è giusto!!
-Ma se prima non ti reggevi in piedi! Non fare storie! Sta notte rimarrai qui!-
Non ha tutti i torti, poco fa per poco non cadevo per terra… Alla fine cedo:
-Uff… Va bene!- Mi fingo imbronciato, ma poi lo sguardo soddisfatto di Gill mi fa ridere.
Ride anche lei. E’ terribilmente stupenda quando lo fa. Ma quando penso che tra poco se ne andrà in albergo e io sarò costretto a rimanere qui la mia espressione cambia, e Gill se ne accorge.
-Tutto bene Cal?-
-Mh… Si, non ti preoccupare… ora puoi tornare in albergo.- Le dico rassegnato.
-Mi stai forse cacciando?!- Sbotta scherzosamente lei.
-No, ma sarai stanca, sono quasi le 22.00.- le spiego.
-Non ho nessuna intenzione di lasciarti qui da solo! Io rimango qui!- Si impone lei.
-Qui?- Le chiedo perplesso.
Lei mi fa cenno di si con la testa, e poi io aggiungo:- E dove pensi di dormire?-
Mi indica una poltrona, la stessa su cui era seduta prima. Sposto il mio sguardo da lei alla poltrona più volte. Sul serio? Dormire su una poltroncina da quattro soldi? No, non lo posso permettere.
-Non ti preoccupare Gill, va in Hotel! Non c’è né bisogno!-
-Cal, non riuscirai a farmi cambiare idea! Io rimango qui!-
Non c’è niente da fare. Non riesco a convincerla.
-Va bene… Grazie.- Non riesco a dire nient’ altro, sono felicissimo, ma allo stesso tempo dispiaciuto per Gillian, per colpa mia passerà la notte in bianco.


2 Ore dopo…

La schiena mi fa troppo male! Non riesco a dormire!
Ma chi voglio prendere in giro?!  Non è la schiena che non mi fa chiudere occhio, bensì quella povera creatura rannicchiata sulla poltrona all’angolo, sembra che stia dormendo, ma so che non è così, parliamo di Gillian Foster, una così non riuscirebbe mai ad addormentarsi in quelle condizioni.
Decido di chiamarla:
-Gill?- Non risponde, riprovo.
-Tesoro lo so che sei sveglia! Non puoi fingere con me!-
A le mie parole lei si gira e si siede normalmente sulla poltrona.
-Si? Che cosa c’è Cal?- Mi chiede rassegnata.
Decido di fare una follia, non posso lasciarla a dormire lì su quella cosa lì!
-Quella poltrona… Ha l’aria di essere molto scomoda, ehm… se vuoi puoi venire qui… vicino a me…- Il mio cuore sta per infartare! Me lo sento!
Lei mi guarda imbarazzata, poi si alza e mi si avvicina:
-S-Sei sicuro? Non è che poi no-non riesci a dormire tu?-
-Tranquilla tesoro, ma se non vuoi non…-
Non mi lascia finire la frase e mi dice:
-No no, ero solo preoccupata per te…-
Mi scanso e faccio un po’ di spazio a Gillian ne mio letto, lei si siede, la mia mano sfiora la sua, e un brivido mi percorre ogni singola vertebra della schiena.  Lei è arrossita, e adorabile quando lo fa.
Ci sistemiamo, ma il letto è troppo piccolo, allora le dico di stringersi un po’ di più a me e io la tengo dala spalla. La sua mano e nel mio petto. Sicuramente sentirà il battito super-accellerato che in questo momento ha il mio cuore!
Cerco di rilassarmi.  E come la notte prima mi addormento quasi subito, perché la presenza di Gill al mio financo mi da la conferma che posso riuscire a proteggerla da qualsiasi cosa.


 
Ka
ori_97
Fa schifooo verooo? D:
Come vi è sembrato? Ho scritto di getto e quindi non so cosa sia uscito fuori  -___-
Me la lasciate una recensioneeee?
   
 
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