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Autore: smarties89    19/07/2012    4 recensioni
Cosa succede quando Izzy lascia i Guns nel 1991? Per lui cambierà tutto, si ritroverà senza i suoi amici, senza la sua band, e tornerà a Lafayette. Ma è proprio in quel luogo lontano e da lui così odiato che riuscirà a trovare qualcuno che lo aiuterà a iniziare una nuova vita.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate due settimane dall'incidente e le condizioni di Agnes erano migliorate; o meglio, erano migliorate dal punto di vista fisico ma non dal punto di vista mentale. Faceva sedute giornaliere con una psicologa, che avrebbe continuato a vedere anche dopo essere stata dimessa dall'ospedale; Monica andava da lei tutti i giorni e anche Izzy faceva delle brevi visite, in cui i due quasi non si parlavano. Ma al ragazzo bastava, per ora.

Alcuni giorni prima delle dimissioni il moro parlò con i medici: temeva che non sarebbe riuscito a gestire la situazione e aveva bisogno di consigli da chi se ne intendeva. Andò dalla psicologa.

 

Signor Isbell, io non posso dirle ciò che sua moglie mi ha confidato perchè rientra nel segreto professionale. Posso dirle solo questo: per una donna incinta perdere il figlio che porta da mesi in grembo è uno dei dolori più grandi che si possano provare; forse potrà sembrarle esagerato, perchè il bambino non è nemmeno ancora nato e tutto, ma per una madre è così perchè le dà l'impressione di non essere riuscita a proteggerlo. E questo la distrugge psicologicamente. Comunque ne uscirà, avrà bisogno di lei, delle persone che ama e di tutta la vostra pazienza. Non posso dire che sarà semplice, ma vedrà che il tempo sistemerà la cose.”

 

Sono spaventato, dottoressa. Inoltre vedere mia moglie così mi distrugge.”

 

Lo so, signor Isbell. Ma vedrà che ce la farete; per qualunque cosa lei comunque sa che mi può contattare; inoltre io e sua moglie continueremo a vederci una volta alla settimana.”

 

D'accordo. La ringrazio tantissimo, dottoressa” il moro si alzò e le strinse la mano.

 

A presto, signor Isbell!”

 

Quella conversazione con la psicologa non aveva fatto altro che aumentare i timori del moro.

Il fatidico giorno era teso come una corda di violino. Mentre si stavano preparando per andare in ospedale Axl, che era rimasto con l'amico in quelle due settimane e mezza, cercava di tranquillizzarlo.

 

Jeff, se non la smetti di camminare avanti e indietro ti do una mazzata sulla testa”

 

E se si agita troppo, Bill? Come faccio a calmarla? Io non sono un medico!”

 

Non è più successo no??? Questo è un buon segno...”

 

Ma non è un buon segno il fatto che quando vado da lei a malapena ci parliamo...come se ce l'avesse con me per quello che è successo.”

 

Ma smettila di dire stronzate, Isbell. Per lei è stato un forte trauma e ha bisogno di tempo. Sono certo che qui a casa le cose miglioreranno.”

 

I due si salutarono e Axl partì per l'aeroporto per tornare a LA. Izzy si sentì improvvisamente solo senza il rosso e ancora più spaventato. Appena arrivato in ospedale, Agnes aveva già firmato i documenti per le dimissioni e stava aspettando il marito su una sedia a rotelle con il borsone sulle gambe.

La aiutò a salire in macchina e andarono a casa. Agnes si fece una doccia, indossò qualcosa di comodo e si stravaccò sul divano: tutto ciò senza dire una parola al marito.

Izzy, da parte sua, era sempre più inquieto: Agnes era tornata a casa da un'ora e lui era già sull'orlo dell'esaurimento. L'unica cosa che poteva fare era parlarle.

Si accomodò sul divano accanto a lei.

 

Amore”

 

Lei non diede segno di averlo sentito e continuò a guardare la televisione; il moro cominciò a spazientirsi e, preso il telecomando, spense la tv.

La ragazza si voltò verso di lui.

 

Agnes, cosa c'è?”

 

Nulla, perchè?”

 

Perchè? Mi chiedi perché? Non ci rivolgiamo la parola da quasi tre settimane...”

 

Agnes sbuffò, voltandosi dall'altra parte.

 

Ti prego, piccola, dimmi cos'hai...se ce l'hai con me per qualche motivo o qualsiasi altra cosa...ma ti supplico, parla...perchè io non ce la faccio!”

 

La ragazza si alzò di scatto e lo guardò con gli occhi infuocati.

 

Io ti odio Jeff perchè a te non te ne frega un cazzo che ho perso nostro figlio! Ecco perchè non ti parlo!”

 

Ma cosa stai dicendo? Non me ne frega un cazzo?? Guarda che io ho sofferto tanto quanto te!”

 

NO! Tu non hai sofferto nemmeno la metà di quello che ho sofferto e sto soffrendo io! Non hai versato una lacrima, non hai fatto niente di niente!”

 

Non bisogna per forza piangere per dimostrare il proprio dolore! E comunque, io ho sofferto eccome...amavo già nostro figlio, ed è stato terribile perderlo! Ma sarò sincero...io ho preferito così che perdere anche te!”

 

Agnes aprì la bocca per lo stupore.

 

Come puoi dire una cosa del genere? Come puoi anche solo pensarla?”

 

Io non avrei saputo che fare se tu te ne fossi andata, Agnes! Come fai a non capire una cosa del genere! Io ti amo più della mia stessa vita!”

 

Vaffanculo Jeff!”

 

La ragazza salì le scale di corsa, entrò nella sua camera sbattendo la porta e la chiuse a chiave. Izzy sbuffò e si lanciò sul divano. Si rese conto che sarebbe stato più difficile del previsto. 

  
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