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Autore: Supremo Maestro Ramas    02/02/2007    5 recensioni
Come le luci di questa famosa canzone che colorano e riscaldano tutto quello che attraversano, anche alle vite e ai cuori di due protagonisti di questa storia succederà la stessa cosa.
2/2/2007 Evvai col Capitolo 5 !!!
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Joey Wheeler/Jounouchi Kazuya, Mai Valentine, Tea Gardner/Anzu Mazaki, Yuugi Mouto
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Siamo ormai arrivati all'ultimo capitolo di questa storia.

Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che hanno finora recensito anche se mi sarei aspettato qualche commento sulla lettera di Shizuka presente nel precedente capitolo...

Comunicazione di servizio: se troverò il tempo, vi farò un altro regalo: ripubblicherò Tutto può cambiare ! La vita può cambiare ! in versione riveduta e corretta e forse ci scapperà anche una FF su Yu-Gi-Oh GX ^_^

Buona lettura a tutti.

Disclaimer:

Yu-Gi-Oh e relativi personaggi, sono © di Kazuki Takashi.

La canzone "Le luci di Natale" è © degli 883.

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UNA FELICE CONCLUSIONE

 

Quando i due arrivarono a casa di Yugi e Anzu, Shizuka fu la prima a correr loro incontro.
- Onii-chan !!! Onee-sama !!! - esclamò contentissima mentre li raggiungeva per abbracciarli:- Siete quà finalmente !!! -
Questo suo stato di euforia, aumentò quando notò l'anello al dito di Mai:
- Che bello sorellona ! - esclamò mentre le prendeva la mano per esaminare meglio l'oggetto:
- Te l'ha dato Onii-chan, vero ? Vero ? - continuava a chiederle speranzosa saltellandole intorno
- S-sì... - balbettò la donna:- Ma tu come... - la giovane donna non le lasciò finire la frase perché le buttò immediatamente le braccia al collo:- Che bello !!! Che bello !!! - esclamò felicissima:
- Questo vuol dire che resterai a vivere con me ed Onii-chan, vero ? - le chiese con gli occhi che le brillavano dalla gioia
- S-sì... - balbettò ancora Mai spiazzata da tanta dimostrazione d'affetto
La risposta di Shizuka fu un non meglio definito urlo di gioia e un affettuoso bacio sulla guancia sinistra della donna bionda mentre le buttava le braccia al collo
- Ehi ! E a me niente ? - chiese Jonouchi fingendosi arrabbiato
A sentire queste parole, Shizuka si staccò leggermente da Mai ed entrambe lo osservarono incuriosite
- Dopotutto... - iniziò lui:- Sono io che le ho chiesto di sposarmi !!! - disse gonfiando orgogliosamente il petto
- Perché te ne vanti ? - gli chiese Mai facendo l'altezzosa:- Se io non avessi accettato, tu saresti rimasto con le pive nel sacco a strapparti i capelli e a sfondare il muro a craniate o inondare di lacrime l'appartamento ! -
Jono finì a gambe all'aria suscitando l'ilarità delle due donne
- M-mamma mia che perfidia !!! - balbettò lui sotto shock:- Quasi quasi ritratto la proposta... -
- Provaci e ci torno sul serio da Magnus !!! - ribatté lei secca
Shizuka, non poté fare a meno di ridere del siparietto comico creatosi:- Che bello ! Che bello ! - esclamò poi sempre più felice:
- Non potevo sperare in un regalo di Natale più bello !!! -
Mai distolse l'attenzione da Jono e la portò sulla giovane donna:- Lo sappiamo ! - disse Mai sorridendole teneramente e accarezzandole gentilmente la testa:
- Abbiamo letto il biglietto che ci hai lasciato in cucina. -
- Davvero ? - chiese incredula la giovane donna:- N-non vi ha dato fastidio vero... - chiese mentre arrossiva leggermente per l'imbarazzo
- Certo che no ! - rispose Mai sorridendole
Nel frattempo, Jonouchi si era alzato da terra e aveva raggiunto le due, passando poi il braccio destro intorno alla vita di Mai attirandola a sé e mettendo la mano sinistra sulla testa della sorellina scompigliandole un poco i capelli:
- Siamo commossi e orgogliosi del fatto che tu ci consideri come la tua famiglia... - le disse lui sorridendole benevolo
- Perché voi lo siete Onii-chan ! - rispose Shizuka stringendosi ai due:
- Voi mi avete insegnato ad essere coraggiosa e ad affrontare le mie paure ! Mi avete fatto da esempio !
Se adesso ci vedo lo devo al tuo coraggio e alla tua determinazione Onii-chan ! - spostò poi lo sguardo su Mai:
- E sono riuscita a non farmi completamente abbattere dal trauma conseguito alla notizia della sua morte lo devo a te Onee-sama per le stesse ragioni ! -
Mai e Jono non replicarono, limitandosi ad abbracciarsi forte e a fare lo stesso con la di lui sorellina.

Nel frattempo, Anzu si era accorta della prolungata assenza di Shizuka e decise di andarla a cercare:
- Shizuka ! Dove sei ? - chiamò mentre si dirigeva verso l'ingresso.
Non giungendole risposta, decise di continuare la ricerca. Arrivata nel luogo rincominciò a chiamarla:
- Shizuka ! Ma dove sei finita ? Shizu... - s'interruppe vedendo il quadretto formato dai tre e decise di tornare indietro:
"Meglio lasciarli ancora un po' da soli." pensò mentre sorrideva felice per ciò che era appena loro successo.
Quando si fu chiusa alle spalle la porta della casa, incrociò Yugi che notando il suo atteggiamento le chiese:- Che succede ? -
Per tutta risposta, la giovane donna rispose e disse:- Riunione della nuova famiglia Katsuya... - spiegò Anzu facendogli l'occhiolino
Lui capì, sorrise e annuì:- Allora andiamo di la a intrattenere gli altri per evitare che l'interrompano... - detto questo, prese per mano sua moglie e raggiunsero Honda e gli altri.

Un paio di minuti dopo, Shizuka si sciolse dall'abbraccio dei due e, presili per mano, disse:
- Onii-chan, Onee-sama, andiamo ! - li incitò:- Gli altri di là chi staranno aspettando ! -
- Andiamo allora ! - esclamò Jonouchi

Quando raggiunsero il salone, la ragazza dai capelli rossi non mancò di far notare agli altri l'anello al dito di Mai.
Le reazioni furono le più disparate.
Anzu e Shizuka stessa insistettero con Mai per sapere subito tutti i particolari mentre Honda bloccò l'amico in una specie di strana presa alla testa e cominciò ad strofinarci sopra il suo pugno, Otogi gli dava delle amichevoli pacche sulla schiena mentre Yugi e Bakura lo tempestavano di domande.
Jonouchi subì per un po', poi si stufò, si divincolò e cazzotto sulla testa i due procurando loro un bel bernoccolo e zittendoli
- Ahio ! - fecero in coro Honda e Otogi mentre Yugi e Bakura non poterono fare a meno di sghignazzare
- Ben vi sta ! - esclamò il biondino fintamente stizzito:- Così imparate a stuzzicarmi !!! -
- Permaloso ! - bofonchiò l'inventore del Dice Monster massaggiandosi il bernoccolo
- Già ! - gli fece eco il moro:- Non è certo uno spettacolo da tutti i giorni vedere te in versione futuro sposo. -
- Embé ? - fece Jono:- C'è bisogno di fare tutta questa scena ? -
- Non essere così violento Onii-chan ! - lo rimproverò bonariamente Shizuka
- Non è colpa mia se questi due rompono ! - tentò di discolparsi indicando Honda e Otogi
- Ammetterai anche tu che l'ultima cosa che ci saremmo aspettati da te sarebbe stata una richiesta di matrimonio a Mai. - disse Yugi
Il ragazzo dai lunghi capelli lilla annuì alle parole dell'amico
- Hanno ragione Onii-chan ! - intervenne Shizuka:- D'accordo che da te ci si può aspettare di tutto ma questo... -
Il giovane uomo si voltò verso la sorellina:- Che intendi dire con tutto ? - chiese con sguardo indagatore
- Che sei imprevedibile ! - rispose Anzu
- È vero Onii-chan ! - annuì Shizuka:- Lo dimostra il fatto che in una solo serata sei tornato, hai fatto a botte e hai chiesto la mano di Onee-sama ! -
- Guarda che non lo sapevo che ci sarebbe stata anche lei ! - replicò Jono riferendosi a Mai:- Quindi, già che era quì, non ho perso tempo e ho colto l'occasione al volo ! -
- E se io non ci fossi stata ? - chiese la donna scrutando il suo futuro marito con sguardo indagatore
Il giovane uomo fece spallucce:- Sarei venuto a cercarti a casa tua ! -
- Ma se non sai nemmeno sai dove abito ! - replicò lei
- Sarei andato per tentativi ! - concluse deciso lui
Quest'affermazione suscitò l'ilarità nella compagnia.

Dieci minuti dopo erano tutti radunati intorno alla tavola dove poco dopo venne servito il pranzo.
La giornata trascorse allegramente tra risa, scherzi, frizzi e lazzi vari.
Ovviamente, Mai e Jono non persero occasione per baciarsi ogni volta che "casualmente" si incontravano sotto il vischio al riparo da occhi indiscreti.

Il 27 dicembre, Jono cominciò a cercarsi un lavoro.
Le ricerche proseguirono vane fino al 30 quando riuscì a mettersi in parola per l'assunzione in un negozio gestito da un simpatico ma abile vecchietto.
Il giorno stesso, il biondino andò all'anagrafe a denunciare il fatto che lui era ancora vivo.
Passò la giornata in quella struttura rispondendo a tante domande.
La conclusione fu che doveva andare alla polizia a denunciare il fatto.
Sbuffando, lo fece il giorno dopo e anche lì perse quasi tutta la giornata ma alla fine riuscì a mettere tutto a posto.

Anche capodanno passò velocemente non senza che accadesse un divertente sketch tra i due piccioncini.
Erano al ristorante e intorno a mezzanotte, passarono in una sala attigua al locale preparata apposta per la festa.
Quando ormai mancavano un paio di minuti a mezzanotte, Jonouchi guardò Mai avvolta in uno splendido vestito azzurro corredato da spacco verticale vertiginoso e scollatura profonda, che ne faceva risaltare la figura, e le chiese:
- Ma non hai nulla di rosso addosso ? -
La donna lo guardò prima sorpresa:- Niente ? - gli chiese dubbiosa, poi la sua espressione diventò un ghigno furbesco:
- E tu che ne sia ? - gli chiese facendogli scivolare il dito indice della mano destra sotto il mento
- L-lo vedo ! - fu la di lui laconica risposta mentre tentava di non arrossire
Allorché, con malizia, Mai gli si avvicinò e gli bisbigliò all'orecchio:
- Se vuoi... dopo... a casa... ti faccio vedere cos'ho di rosso indosso... - qualche istante di pausa per dare effetto alla seconda parte della frase:... e non è il reggiseno... - concluse facendogli l'occhiolino con fare malizioso
Jono c'impiegò qualche secondo a capirlo. Quando ebbe compreso, fece prima una faccia da ebete, poi arrossì e s'irritò:
- M-ma sono cose da dirsi queste ? - sbottò tentando di nascondere il rossore emersogli sulle guance
La donna, non poté fare a meno di ridacchiare divertita:
- Bello il mio timidone che arrossisce come un verginello alla sua prima esperienza ! - lo canzonò lei pizzicandogli le guance e scuotendogliele bonariamente
- Infomma... - biascicò lui:- Fe continui cofì mi farai arroffire !!! -
- Oh ma, visto che sei già rosso... tanto vale che continui... - disse perfidamente la donna, poi, senza preavviso, gli buttò le braccia al collo e lo baciò appassionatamente.
Quando si staccarono, lei si girò in moda da appoggiarsi a lui con la schiena e la testa per poi passargli la mano destra dietro la nuca mentre lui, le cingeva la vita con le braccia e nascondeva il viso nel di lei collo in modo da poterne aspirare il buon profumo:
- Stare tra le tue braccia è sempre bellissimo... - bisbigliò Mai guardandolo dolcemente negli occhi mentre gli carezzava la nuca
- Lo stesso è per me tenerti tra le mie... - disse di rimando lui ricambiando lo sguardo per poi avvicinarsi e baciarla con passione.
Nel fare ciò, a momenti, si persero l'ultima parte del count-down.
Fu Shizuka a riportarli alla realtà:- Onii-chan ! Onee-sama ! - li chiamò mentre li raggiungeva:- Su ! Muovetevi ! - li esortò prima di prenderli per mano e portarli dov'era il resto della compagnia.

Tutti i ragazzi in giacca e cravatta erano elegantissimi, mentre Shizuka con indosso un bel vestito rosso consigliatole da Mai e pure Anzu faceva bella mostra di se grazie a un bell'abito color verde smeraldo.
- Pronti ? - chiese Honda già con lo spumante in mano
- Noi sì ! - fecero Otogi e Yugi pure loro con la bottiglia in mano
- Figuriamoci se mi dissocio ! - saltò su Jono afferrando pure lui una bottiglia mentre Bakura, pronto anche lui, annuiva sorridente come sempre
- Allora... - iniziò Honda:- 10...9...8...7...6...5...4...3...2...1...0... !!! - nell'esclamare l'ultimo numero, fece saltare il tappo della bottiglia immediatamente seguito dagli altri, mentre tutti in coro urlarono:- BUON ANNO !!! - e iniziarono a versare lo spumante al resto della compagnia.

Quando, verso l'una e mezza, la compagine uscì dal locale e si diresse in piazza dove c'era la fontana sotto l'orologio.
Durante il tragitto, ognuno/a fantasticava su cosa avrebbe potuto portare l'anno nuovo.
Mentre si dirigevano sul luogo, passarono davanti alla chiesa del paese.
Alla sua vista, Shizuka rallentò il passo facendosi sorpassare dagli altri che troppo impegnati nei loro discorsi, non si erano accorti del comportamento della rossa e, poco dopo si fermò a guardarla.
Non era nulla di eccezionale, ma nel complesso era carina.
La bianca facciata era tripartita da lesene, con un rosone con mosaico sulla parte centrale, due bifore sui lati ugual mosaicate più qualche altra finestra rettangolare sui lati dove vi erano le bifore.
La giovane donna chiuse gli occhi e congiunse le mani intrecciando le dita:
"Chiunque tu sia... ovunque tu sia... Grazie !!! Grazie per avermi ridato Onii-chan..." stesse in silenzio per qualche secondo per poi continuare:"... e con lui... una nuova famiglia..." silenziosamente, iniziò a piangere lacrime di gioia
- SHIZUKAAAAA !!! - la chiamò Jonouchi:- CHE FAI LÍ ?!?! DAI VIENI !!! - urlò interrompendone i pensieri
- SÍ ARRIVO !!! - replicò lei per poi riraccogliersi in preghiera voltandosi nuovamente verso la facciata del sacro edificio:
"Grazie... grazie di cuore..." fatto ciò, corse verso il resto della compagnia e, una volta arrivataci, si mise sottobraccio al suo fratellone sorridendo felice.

Verso le due, la compagnia cominciò a di- Noi andiamo ! - fecero Yugi e Anzu:- A domani e buon anno. -
 Honda e Bakura se ne andavano, Otogi si avvicinò a Shizuka:- Beh... - iniziò cauto cercando di trovare le parole esatte:
- ...p-penso che l'anno sia iniziato bene per te, vero ? - domandò massaggiandosi imbarazzato la nuca
Shizuka lo guardò per un attimo senza capire, poi gli rivolse un sorriso dolce:- Otogi... - disse appena:- Non solo questo !!! - esclamò decisa
- Ah no ? - chiese il giovane uomo; stavolta era lui a non capire
La giovane donna annuì:- Il vecchio anno non avrebbe potuto chiudersi in modo migliore... e quello nuovo promette tante cose belle ! - disse sognante congiungendo le mani
Vedendola in quell'atteggiamento e comprendendo la sua felicità, il ragazzo decise di allontanarsi in silenzio rivolgendole un semplice saluto:"Meglio aspettare un altra occasione..." pensò il ragazzo mentre scompariva in una delle viuzze della città dopo aver salutato anche Mai e Jonouchi.
La donna si avvicinò alla sua amica e le disse:- Su ! Andiamocene a casa ora ! - le disse dolcemente carezzandole la testa
La rossa annuì sorridente:- Va bene ! Andiamo ! - esclamò contenta mentre si avviava verso casa con gli altri due.

I primi di Gennaio, Jono fu chiamato a casa dal capitano della locale stazione di polizia.
- Un interrogatorio ? - chiese stranito il biondino:- E perché mai ? -
- In seguito alla sua denuncia, sono emersi fatti per la cui conferma è richiesta la sua presenza. La preghiamo quindi di recarsi in centrale nella giornata odierna ! -
Il giovane uomo sbuffò rumorosamente poi disse:- Va bene, verrò questo pomeriggio, ok ? -
- Mille grazie signore ! La aspetteremo pazientemente ! Arrivederci ! - detto questo, il poliziotto riappese chiudendo la conversazione senza attender la replica del suo interlocutore
- Idiota ! - sbottò Jono sbattendo la cornetta sul ricevitore per poi perdersi in mille pensieri dopo aver sbuffato sonoramente
- Onii-chan... - la voce cristallina di Shizuka riportò il biondino alla realtà
- Eh ? Uh ? Shizuka ! Cosa c'è ? - le chiese incontrando il suo sguardo pieno di preoccupazione
- Con chi eri al telefono ? E perché hai parlato di un interrogatorio ? - gli chiese sempre più preoccupata
Jono tentò di tranquillizzarla sorridendole e accarezzandole la testa:- Nulla di cui ti debba preoccupare... - le disse calmo e continuando a sorriderle:- Hanno solo bisogno che io confermi quanto ho detto nella precedente disposizione, tutto quì. -
- Allora non avrai nulla in contrario se ti accompagniamo ? - interloquì una 3a voce
I due si voltarono verso la persona che aveva fatto la domanda:
- Onee-sama ! - esclamò Shizuka sorpresa dall'apparizione della donna
- M-Mai, ma... - balbettò Jonouchi spiazzato dalla richiesta
- Niente in contrario ? - ripeté Mai fissando seria il biondino
- N-no... - balbettò lui:- Però non vorrei farvi perdere tempo e... -
La bionda lo zittì con un gesto della mano:- Non accampare scuse ! - gli disse duramente:- Se non vuoi che veniamo diccelo e basta !
Tanto l'ho già capito che stai cercando di nasconderci qualcosa ! -
- Cosa ? - disse Shizuka riportando lo sguardo sul suo fratellone:- È vero Onii-chan ? - gli chiese sempre più preoccupata mentre gli si attaccava alla manica del braccio destro:- È vero ? - gli chiese ancora
"A questo punto..."pensò lui:"È meglio dir loro la verità."
In breve, il giovane uomo spiegò alle due donne il contenuto della telefonata.
Alla fine del racconto, entrambe erano perplesse:
- Strano che abbiano bisogno di un ulteriore conferma... - disse Mai mentre sfregava il dorso del dito indice della mano destra sulla punta del mento
- Non so che dirti... - replicò Jono facendo spallucce:- L'unica cosa che posso fare è andar lì e sentire cos'hanno da dirmi. -
- Veniamo anche noi Onii-chan ! - disse perentoria Shizuka mentre Mai annuiva al di lei dire
- V-va bene ! - balbettò lui:- Tanto non dovremmo impiegarci molto. - ipotizzò per non allarmare le due donne

Nel primo pomeriggio i tre andarono in questura.
Data la loro bellezza, ne Shizuka ne tantomeno Mai, passarono inosservate ricevendo decine di sguardi ammirati.
Mai ci era abituata e non ci fece troppo caso.
Shizuka invece, era un po' a disagio e stava il più vicino possibile al suo fratellone che, dal canto suo, faceva pure lui la sua bella figura visto le due bellezze che lo accompagnavano.
Una volta dentro l'edificio, furono accolti dal capitano responsabile della stazione:
- Oh signor Katsuya ! Buongiorno ! La stavamo aspettando, venga, venga. - disse in tono ossequioso mentre si spostava di lato e gli indicava la strada verso la sala degli interrogatori
- O-ok. - balbettò lui stupito da tanta cordialità mentre si allontanava dalle due donne lo guardavano preoccupate
- Non preoccupatevi ! - disse loro il graduato:- Non c'impiegheremo molto. -
Jono confermò con un cenno della testa, ma così facendo, andò a sbattere contro qualcosa e si cadde a terra seduto:
- Ahio ! - disse mentre si massaggiava il naso:- Ma guarda un po' dove va... i... - le parole gli morirono in gola e la mascella quasi toccò terra quando alzò lo sguardo sulla persona contro la quale aveva incocciato.
Di fronte a lui, si stagliava un mastodontico uomo di colore alto più di due metri, vestito di tutto punto e che lo fissava freddamente:
- È lui ? - chiese l'omone con tono piatto al capitano nipponico che si limitò ad annuire
"Oh mamma !" pensò confuso e atterrito Jonouchi fissando con gli occhi sbarrati l'uomo di colore:"Ma questo quì è un uomo o il monte Fuji sotto mentite spoglie ?"
La stessa domanda se la stavano porgendo mentalmente Mai e Shizuka
- O-onee-sama... - bisbigliò Shizuka spaventata stringendosi al braccio sinistro dell'amica che dal canto suo era meno spaventata ma altrettanto sbigottita.
Durante il soggiorno statunitense ne aveva visti di omoni grandi e grossi, ma quello li superava tutti e tra l'altro non aveva neanche un aria simpatica.
- Tranquilla Shizuka... - disse accarezzandole la nuca nel tentativo di rassicurarla:
- Tuo fratello deve solo sbrigare una piccola formalità, non c'è alcun motivo per il quale tu debba avere paura. -
Il nero riportò lo sguardo sul biondino e perentorio, in un giapponese strascicato, gli disse:- Mi segua ! -
Jono deglutì rumorosamente e obbedì senza discutere o replicare.

Una volta entrati nella stanza, fu fatto accomodare su una sedia e immediatamente sottoposto per un paio d'ore abbondanti ad una sorta di contro interrogatorio da parte dell'agente americano:
- Mi ripeta ancora una volta ciò che ha visto quella notte ! - gli disse l'imponente yankee dopo che Jono ebbe dato nuovamente la sua versione dei fatti
- Beh... non sono sicuro di avere visto qualcuno quella notte... -
- Questo l'ho capito ! - ribatté secco l'altro:- Ma lo ripeta lo stesso. -
Al tono dell'inquisitore, il biondino s'adirò:- Insomma !!! - sbottò:- È sordo forse ?!?! E poi a lei che gliene frega ? - chiese stizzito:
- Non siamo nel suo paese e lei non ha alcuna autorità per farmi domande !!! -
- Ti sbagli ragazzo ! - replicò atono l'omone:- Questa è un inchiesta congiunta tra la polizia giapponese e l'F.B.I. ! -
Il biondino ammutolì a tale rivelazione lasciando l'agente libero di continuare:
- Sospettiamo che l'incidente accorso al magazzino nel quale lavoravi non sia stato casuale ! Anzi ! -
- EHHH ?!?! - sbraitò il biondino
Il nero omone annuì e continuò:- Per questo voglio sapere se hai visto qualcuno entrare nell'edificio quella sera ! -
- Beh... Forse sì... - rispose esitante il biondino
Il nero si girò bruscamente verso di lui e lo squadrò:- Forse sì ? - domandò con gli occhi ridotti a due fessure:- Io ho bisogno di sapere se tu HAI visto qualcuno !!! -
- Ma l'ha capito o no che non ne sono sicuro !!! - ribatté Jono sempre più stufo della situazione
- Fai uno sforzo no ? - l'omone era passato apposta dal lei al tu per cercare di mettere un po' più a suo agio il suo interlocutore
- Sforzo ?!?! - chiese incredulo il giovane uomo:- Ho recuperato la memoria solo una settimana fa !!! Faccio ancora fatica dell'accidente a ricordarmi i fatti importanti del mio passato, si figuri le sciocchezze ! -
L'uomo di colore non replicò, e, scuotendo il testone pelato, si avvicinò al bordo destro del tavolo e, dalla sua ventiquattrore, tirò fuori un voluminoso fascicolo che prese a sfogliare non prestando più attenzione al suo interlocutore.

Poco dopo, porse due foto tratte dal fascicolo sotto gli occhi di Jonouchi:- Le riconosci ? - gli chiese
Il ragazzo osservò attentamente la foto che rappresentava numerose casse con varie scritte:
- Qualcuna sì, e ne riconosco anche le scritte. Ne ho caricate e scaricate tantissime così. -
Il nero fece un lieve cenno d'approvazione e gli mise sotto gli occhi un altra foto:- Tra quelle che hai scaricato e/o caricato, ce n'era qualcuna così ? - la foto presentava l'immagine di una cassa di forma cubica uguale a molte altre, ma che non risultava tale agli occhi di Jonouchi:- La cassa difettata... - bofonchiò
Queste parole incuriosirono l'agente:- Difettata ? - chiese interessato:- Perché difettata ? -
Il biondino fece spallucce:- È una sensazione strana... è come se questa cassa avesse qualcosa che non va. -
- Dici bene ragazzo ! - esclamò l'omone porgendogli una terza fotografia che rappresentava la cassa di prima aperta e al suo interno, il contenuto:
- E questa che roba sarebbe ? - chiese Jono stranito alla vista di contenitori cilindrici di plastica dipinti con colori sgargianti:
- Ci avevano assicurato che non c'erano materiali infiammabili o esplosivi nelle casse ! -
- Ah sì ? - chiese l'agente con un sorriso divertito
- Certo ! - replicò serio il biondino:- Niente materiali pericolosi avevano detto ! -
- Beh... vi hanno ingannato ! - fece l'agente trionfante:- Prima ingannato e poi eliminato ! -
- COSA ?!?! - fece Jonouchi completamente spiazzato da tali affermazioni
L'uomo di colore annuì:- Tu dici di aver visto un ombra, e molto probabilmente hai ragione ! -
- Cioè ? - chiese il giovane uomo la cui rabbia stava crescendo
- Le casse difettate, contengono materiali tossici od esplosivi ! E non è la prima volta che capita un incidente del genere !
Il tutto per coprire eventuali prove o per eliminare presunti testimoni scomodi ! -
- Ci sono stati altri casi ? - domandò Jono che tratteneva a stento la collera
- Sì. Altri 5 negli Stati Uniti. - rispose serio l'agente
- Bastardi ! - sibilò
- Hai ragione ragazzo... -
I due restarono in silenzio per un po', poi l'omone disse:- Abbiamo finito ! Grazie per la collaborazione ! -
- COSA ? - strillò Jono:- Tutto quì ? -
- Sì ! - rispose piatto l'omone
- MA COME ?!?! - s'infuriò Jonouchi:- IO HO RISCHIATO DI FINIRE ANTICIPATAMENTE I MIEI GIORNI SU QUESTO MONDO E NON POSSO FARE NIENTE ?!?! -
- Dandomi la tua testimonianza hai fatto tutto quello che potevi ragazzo. -
Infuriato come non mai, il biondino sbatté rumorosamente i palmi aperti delle mani sul tavolo mentre scattava in piedi:
- Non ci siamo capiti !!! - sibilò all'agente dell'FBI:- Io VOGLIO mettere le mani addosso al responsabile di tutto ciò !!! -
L'agente fece spallucce:- Anch'io ragazzo ! - disse sconsolato:- Ma è latitante... -
- GRRRR !!! Che nervi !!! - disse Jono digrignando i denti, stringendo il pugno destro mentre una vena gli si gonfiava sulla fronte
- Posso capire come ti senti ! - disse atono l'americano
- Non può capire un accidenti lei !!! - ringhiò il biondino
- Beh... rischiare di esser fatto fuori non è certo una bella cosa... -
- A parte quello !!! - replicò Jono con un gesto di stizza:- Sono stato via per 4 lunghi anni !!! Tutti mi credevano morto !!!
Le persone a me care hanno sofferto tantissimo !!! E ora voglio quel bastardo tra le mani per ripagarlo della stessa moneta !!! -
L'omone si stupì di queste parole:- Fammi capire... - chiese interessato:- Vuoi vendetta per i tuoi cari e non per te ? -
- Certo !!! - ringhiò Jono sempre stringendo il pugno:- Soprattutto per i miei cari !!! - esclamò deciso
Quest'atteggiamento, colpì l'americano che per la prima volta dall'inizio dell'interrogatorio abbozzò una specie di sorriso:
- Non posso che restare stupito del tuo altruismo... ma altrettanto dalla tua stupidità ! -
- COSA ?!?! - ringhiò il biondino
- Ascoltami bene perché non te lo ripeterò una seconda volta ! - gli disse serio guardandolo dritto negli occhi e puntandogli contro il dito indice della mano destra:
- Quella è gente pericolosa con la quale è meglio che tu non vada ad immischiarti... - s'interruppe apposta sia per far assimilare il concetto sia per spianare la strada al seguito della frase:-... a meno che... tu non voglia passare seriamente a miglior vita ! - nuova pausa che durò una 30ina di secondi circa:- Sono stato chiaro ? - concluse secco infine
- Ma io... - obbiettò Jono
- Niente "ma" ! - replicò con fermezza l'agente dando maggior enfasi alle parole tramite un imperioso ed ampio gesto del braccio destro:
- Se ci tieni così tanto ai tuoi cari come dici, stai lontano da quella gente, chiaro ?!?! -
- Uhmpf... - bofonchiò Jono con faccia seria e per nulla convinto:- Va bene ! Va bene ! - esclamò infine:- Seguirò il suo consiglio ! -
La risposta del mastodontico nero fu un non meglio precisato verso gutturale mentre usciva dalla stanza dopo aver chiuso la sua ventiquattrore con un gesto rapido e secco che produsse un ugual rumore.

Non appena Jono fu nuovamente nella sala d'aspetto dell'edificio, Shizuka corse subito ad abbracciarlo:
- Onii-chan ! - disse stringendosi forte a lui:- Stai bene ? Che cosa ti hanno fatto ?!?! - gli chiese guardandolo preoccupata
- Ma certo che sto bene sorellina ! - disse lui con aria da sbruffone mentre le accarezzava la testa:
- Non penserai certo che io mi sia fatto intimorire da quel bestione ! -
"Tsk ! Ancora un po' e ti saresti messo a tremare come una foglia." penso Mai mentre raggiungeva i due
- Su ! Andiamocene a casa ora ! - propose la donna.
I due annuirono e la seguirono.

Passò l'inverno e arrivò la primavera. Durante quei mesi, le uniche note degne di fatto furono il fidanzamento di Shizuka con Otogi con la conseguente disperazione del povero Honda e la decisione da parte di Mai e Jono della data del loro matrimonio che sarebbe stata fissata per metà maggio.

Le settimane volarono, e tra preparativi e altre cose, arrivò il gran giorno.

A casa di Yugi e Anzu, quest'ultima e Shizuka stavano aiutando Mai a vestirsi per la cerimonia
- Oh Mai... - disse Shizuka con gli occhi che le brillavano dall'eccitazione mentre congiungeva e intrecciava le dita delle mani:- Sei... sei stupenda !!! -
- Già ! - disse compiaciuta la donna mentre continuava a guardarsi allo specchio
- Faccio ancora fatica a crederci che tu e Jonouchi vi sposerete tra poco. - disse Anzu
- Perché ? - chiese Shizuka voltandosi verso l'amica:- Sei stata tu la prima a capire che tra Onii-chan e Onee-sama c'era del tenero. -
Mai guardò stupita l'amica:- Era così evidente ? - chiese inarcando dubbiosa un sopracciglio
Anzu assunse un espressione imbarazzata:- B-beh... n-no... non così tanto... però... -
- Si capiva. - concluse Shizuka togliendo dall'imbarazzo l'amica
La ragazza dai capelli castani annuì vigorosamente:- Sì esatto ! - esclamò per poi fare una risatina nervosa e imbarazzata
La futura signora Katsuya fece spallucce divertita:- E poi la gente non crede che le donne abbiano un sesto senso. - detto questo, si fece scappare un risolino divertito seguita poco dopo dalle altre due
Le tre ridacchiarono ancora per un po', poi Shizuka tornò seria e disse:
- Anche se non è solo per questo... -
In un primo tempo, le due donne la guardarono incuriosite senza dire nulla, poi Mai capì e sospirò:
- Comprendo la tua tristezza... - le disse mestamente:- Solo pochi mesi fa pensavamo di aver perso per sempre tuo fratello... -
Shizuka annuì cupa:- Già... -
La donna dai capelli biondi le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla destra:- Grazie al cielo si è tutto risolto nel migliore dei modi, quindi bando alla tristezza e concentriamoci su ciò che dobbiamo fare oggi. -
La giovane donna la guardò grata:- Grazie Onee-sama ! - esclamò prima di darle un affettuoso bacio sulla guancia.
Mai sorrise benevola:- Su. Ora tocca a voi andare a prepararvi. - le esortò
Le due annuirono e si congedarono dall'amica uscendo dalla stanza:
- Se hai bisogno di un filo di trucco ti posso prestare il mio beauty case. - disse Anzu rivolgendosi a Shizuka
- Oh grazie ! - rispose la giovane donna:- Credo che ne approfitterò. - concluse facendole l'occhiolino

Lasciata sola, Mai si mise a pensare:"Fra poche ore sposerò Jonouchi... sposerò quel caro stupidone... uno stupidone dal cuore d'oro che è riuscito a rubare il mio..." sospirò felice per poi riprendere:"Ma come hai fatto ?" si domandò divertita:"Non l'ho mai capito... però... la prima volta che mi hai abbracciata... quando per poco Magnus non m'investiva con la sua limousine... è stato bellissimo..." sognante mentre ricordava quel momento, cominciò ad accarezzare l'anello che le aveva donato quella splendida sera di qualche mese fa:
"Ero disperata al pensiero di non poterti rivedere mai più proprio quando avevo deciso di rivelarti ciò che provavo per te... poi... inaspettatamente... sei tornato... e mi hai reso la donna più felice al mondo quando ti sei dichiarato..." continuò ancora a rigirarsi la fede sul dito:- Jono... amore mio... - bisbigliò appena stringendosi al petto la mano con l'anello sul dito.

A casa di Jonouchi, invece, il suddetto e tutto il resto della compagnia stava finendo di vestirsi:
- Come sto ? - chiese Jonouchi voltandosi verso i suoi amici
Nessuno rispose immediatamente ma si limitarono a squadrare l'amico
- Beh ? - chiese il biondino:- Che avete da fare quelle facce ? Mi guardate come se fossi un alieno ! -
- Beh... - bofonchiò Honda:- Vederti conciato così non è certo uno spettacolo quotidiano. -
- Avresti preferito che fossi andato in maglietta e scarpe da ginnastica al mio matrimonio ? - gli chiese acido il biondino
- Non ho detto questo ! - si difese il moro
- Honda ha ragione Jono. - intervenne Yugi:- Quasi quasi non ti riconosciamo più nel vederti così vestito di tutto punto. -
- Neanch'io mi trovo molto a mio agio conciato così... - bofonchiò lui:- Tra l'altro questa dannata cravatta mi sta strozzando ! - disse passando due dita tra il colletto della camicia e il collo
- È solo una tua impressione. - replicò Otogi:- Le prime volte è sempre così, poi ti ci abituerai. -
- Dici ? - chiese Jono non troppo convinto
- Certo. Parlo per esperienza personale. - replicò assumendo un aria solenne
- Se lo dici tu... - concluse Jono sempre poco convinto
Inconsciamente, Yugi guardò l'orologio che portava al polso e disse:- Accidenti com'è tardi ! Meglio se andiamo a vestirci pure noi ! -
Pure gli altri guardarono gli orologi, e, annuendo, uscirono dalla stanza lasciando Jonouchi solo coi suoi pensieri:
"Alla fine è arrivato..." pensò:"Che dire... non avrei mai creduto che alla fine saremmo arrivati a questo punto..."
Col pensiero andò subito indietro a 8 anni fa, la prima volta al porto di Domino, in attesa d'imbarcarsi insieme a Yugi e agli altri, aveva incontrato Mai per la prima volta:
"Che visione..." pensò estasiato al ricordo di quell'avvenimento:"Sembrava una dea scesa sulla terra che si mischiava a noi miseri mortali.
Tutto di lei era perfetto e risplendeva alla luce del sole... i suoi lunghi capelli biondi, la sua pelle bianca, gli occhi color dell'ametista, il suo fisico... cavolo !!!
Non ho mai capito come ho fatto a non svenire di fronte a tanta bellezza... però di certo una gran figura non feci data l'espressione da pesce lesso con cui la guardai..." s'interruppe rimuginando su quell'episodio:
"Ma... d'altronde... quando sei un sedicenne povero in canna, con la fama da teppista e senza nemmeno l'ombra di una ragazza... l'unica cosa che puoi fare in certe occasioni è sbavare... soprattutto se incontri una bellissima donna... una come Mai... come la mia Mai..." nel ripensare a quegli eventi, il suo pensiero andò stranamente ad Anzu:
"Anzu... la ragazza che è riuscita a farci diventare un inseparabile gruppo di amici... ma anche la prima per la quale avevo preso una cotta..." interruppe ancora una volta il flusso dei suoi pensieri per riflettere:"...probabilmente... se non avessi fatto amicizia con Yugi... un giorno ci avrei sicuramente provato... e chissà come sarebbe andata a finire..." interruppe ancora questo flusso di pensieri, rimuginandoci sopra:"... probabilmente non sarebbe durata..." concluse dopo un po':
"Saremmo stati insieme per qualche tempo, poi avremmo litigato e ci saremmo lasciati malamente... meglio che sia andata come è andata... ora bando ai dubbi e concentriamoci sul matrimonio... sul mio matrimonio !" concluse il pensiero con una punta d'orgoglio.

Sembra tutto accendersi...

Alla fine, il momento tanto atteso arrivò...

come con le luci di Natale che...

Jono era davanti all'altare della chiesa in trepida attesa della sua amata Mai insieme ad Honda e Yugi che fungevano da testimoni.
La sposa non tardò ad arrivare. Avvolta nel tradizionale abito bianco, la sposa entrò in chiesa ammutolendo tutti talmente grande era lo sfoggio di grazia e bellezza che faceva, ovviamente, Anzu e Shizuka le facevano da damigelle d'onore.

colorano...

La cerimonia iniziò puntuale e sembrò volare.

quello che... accarezzano...

Dopo la consueta introduzione, il momento della fatidica domanda, arrivò.

che riscaldano...

- Lo voglio ! - disse Jono guardando Mai negli occhi

- Lo voglio ! - disse a sua volta Mai ricambiando lo sguardo di lui

quello che attraversano...

Jonouchi fu il primo a infilare la fede nuziale al dito di Mai.

Poco dopo, lei, fece altrettanto.

- Con i poteri conferitemi, vi dichiaro marito e moglie. Ora può baciare la sposa. - concluse il sacerdote chiudendo il breviario.

Ovviamente, nessuno dei due se lo fece ripetere e, con un appassionato bacio, suggellarono la promessa mentre Anzu e Shizuka iniziarono a piangere commosse stringendosi ai loro rispettivi uomini.

Sembra tutto accendersi... come con le luci di Natale che... colorano... colorano... quello che... accarezzano... accarezzano... riscaldano... riscaldano... quello che... attraversano... attraversano...

La commozione dilagò presto tra i presenti che iniziarono a piangere, Honda compreso.
Mentre abbracciava Shizuka, Otogi osservò il moro un po' stupito dalle sue lacrime ma conscio che una tale reazione era naturale in un momento così solenne con quella atmosfera di gioia e festa che si respirava rinunciò ad una bonaria presa in giro.

Quando Mai lanciò il boquet, la fortunata che riuscì ad afferrarlo fu nientemeno che Shizuka che, istintivamente, guardò Otogi e arrossì.
Il giovane uomo, ricambiò lo sguardo, arrossì a sua volta e massaggiandosi la nuca, distolse lo sguardo, seguito subito dopo dalla sua fidanzata mentre Yugi & C., a fatica, cercavano di non ridacchiare del fatto.

Durante il pranzo di nozze, all'atto del taglio della torta, stranamente i presenti volsero tutti contemporaneamente lo sguardo verso il tramonto e ciascuno di loro sembrò di vedere il Faraone Atemu che sorrideva loro, ma quando riaprirono gli occhi era sparito.
Tuttavia, erano tutti certi di averlo visto perché lui non avrebbe di certo potuto mancare a questo avvenimento.

Sembra tutto accendersi... come con le luci di Natale che... colorano... colorano... quello che... accarezzano... accarezzano... riscaldano... riscaldano... quello che... attraversano... attraversano...

E, come nella migliore tradizione delle fiabe classiche... dopo tanta sofferenza... vissero tutti felici e contenti !

Sembra tutto accendersi... come con le luci di Natale che... colorano... colorano... quello che... quello che... accarezzano... accarezzano...

Sembra tutto accendersi... come con le luci di Natale che... riscaldano... riscaldano... quello che... quello che... attraversano... attraversano...

Sembra tutto accendersi... come con le luci di Natale che... riscaldano... riscaldano... quello che... quello che... attraversano... attraversano...

THE END

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Da quello che ho visto in Tv, nell'anime (per il manga non so) il nostro sogno di vedere "ufficialmente" il formarsi della coppia Jonouchi-Mai resterà tale... T_T... come quello di tante altre coppie che popolano il mondo degli anime... T_T

Mai avrebbe dovuto comparire solo una volta ancora.

Avrebbe dovuto fare un cameo nell'ultimo episodio della 4a serie di Yu-Gi-Oh ma tal episodio è stato malamente tagliato dalla Mediaset così non si è potuti assistere alla fine della serie. -_-''' bah...

  
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