You know it's not the end.
Mancava poco alla vigilia di Natale e al solito mi ero ridotta all'ultimo per comperare tutti i regali. Entrai nell'ennesimo negozio, con la speranza di trovare quello giusto per David, che, come tutti gli anni, risultava il più impossibile da accontentare. Con il precario equilibrio che mi ritrovavo, fu un'impresa riuscire ad entrare da quella piccola porticina di vetro. Quando ci riuscii, lasciai cadere tutto a terra e mi diressi alla cassa. Chiesi alla commessa di portarmi qualsiasi cosa ci fosse di zebrato. Qualsiasi. Si allontanò, dopo avermi chiesto qualche particolare sul carattere di David e sulle sue passioni, sorprendendomi non poco. Insomma, eravamo a Montréal, il gruppo era stra conosciuto. Anche il cane della nostra vicina conosceva David Desrosiers. Purtroppo. Era impossibile trattare con lei quando il ragazzo passava a casa nostra. Il suo cucciolo puntualmente gli saltava addosso, e lei era fermamente convinta che lui intendesse portarlo via con sé. Vani i miei tentativi di farle comprendere che casomai, sarebbe stato Mint (nome strano, ma era meglio non commentare con lei) a rapire David. Pierre mi aveva proposto di prendere un gatto, e di chiamarlo Wasabi. Alla battuta, ero scoppiata in una fragorosa risata che la donna aveva trovato altamente offensiva.
La commessa fece ritorno, e tra le mani stringeva una stampella. Mi mostrò una giacca di pelle nera.
<< Ma lui ce l'ha già. >> Affermai, guardandola. Poi tirai giù la lampo e mi resi conto che era esattamente quello che stavo cercando. Pagai, finendo, come tutti gli anni, i risparmi per i regali di Natale, e tornai alla mia auto, fattami gentilmente recapitare da una ditta da Ben. C'era tutto il plotone a cena, quella sera, per celebrare la vigilia e aspettare insieme il Natale, quindi dovetti fare ritorno. Collocai i regali sotto l'albero e mi sgranchii le ossa, per poi scaldarmi qualche minuto di fronte al camino. Tacchino, dovevo iniziare a cucinare il tacchino e il contorno di patate, e infine la salsa di mirtilli. Ma prima, il ripieno. Mi appostai di fronte al bancone, aprii il frigo e presi quanto necessario. Afferrai il telecomando dello stereo e feci partire la prima canzone. Iniziai a canticchiarla, e nel mentre preparavo da mangiare da più lati della cucina. Un esercito, ricordai, un esercito di affamati ti assedierà casa questa sera.
So raise your glass if you are wrong in all the right ways.
All my underdogs, we will never be, never be anything but loud,
and nitty, gritty, dirty little freaks!
Won't you come on, and come on and raise your glass?
Infornai il tacchino con tanto di ripieno, per poi finire il bicchiere di succo di frutta comprato appositamente per quell'occasione, per evitare gli alcolici. Sperai con tutta me stessa non avessi sbagliato niente, anche se ero certa avrebbero mangiato di tutto. Per tener fede ad una mia vecchia tradizione di famiglia, preparai anche la salsa di gamberetti che mia nonna era solita cucinare per poi versarla su degli ottimi spaghetti con pomodorini. Sembrava disgustoso a dire, ma era la cosa più buona che avessi mai mangiato. Non mi resi conto che Pierre era rientrato, dato il volume alto dello stereo, dalle cui casse si diffondevano le note di You and Me, dei Lifehouse.
<< Che romantica che sei. >> Disse, avvicinandosi e assaggiando la salsa.
<< Stai parlando con lo stereo? Non sapevo fosse donna e che tu avessi un'altra relazione. >> Scherzai, fingendomi offesa. Di tutta risposta, mi ritrovai del cioccolato che avevo appositamente sciolto per preparare il tronchetto di Natale sul naso. >> Cosa dico solitamente in queste circostanze?"
< Uhm..."Inizia a correre, Bouvier!"? >> Lo rincorsi fino al divano, per poi prenderlo di spalle; ma lui fu più forte di me, e con una sola mossa agile riuscì a farmi cadere sul divano, sovrastandomi poi con il suo corpo. Vani i tentativi di ribellarmi.
<< La cena brucia...>> Feci, ma il fatto che fosse così vicino mi tolse ogni briciolo di razionalità. Sentivo il suo respiro sulle labbra, così mandai al diavolo ogni pretesa di aver ragione di lui.