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Autore: Lemma    19/07/2012    1 recensioni
FF sui Van Halen.
Annette è una ragazza straniera che si ritrova a dover frequentare l'ultimo anno di high school a Pasadena.
Si ritroverà in classe con un certo Eddie Van Halen che la farà entrare nel suo mondo.
Che cosa succederà tra i due?
Esiste veramente il filo rosso che lega le persone destinate a rimanere unite? E il destino li aiuterà o' li dividerà?
Eddie e Annette lo scopriranno!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ero praticamente a casa quando Alex arrivò guidando come un pazzo, ma ditemi voi se potevo avere dei vicini più strani! Comunque ero ormai sulla porta quando lo vidi correre in casa disperato, mi allarmai leggermente a vederlo così, ma entrai comunque in casa.
 Non feci in tempo a buttarmi sul divano che il citofono suonò e mi ritrovai davanti quel disperato Alex “Annette per fortuna sei in casa, Eddie è in ospedale”
cosa? Cosa cavolo aveva combinato?!
“Alex calmati, che è successo?”
 Alex però sembrava essere molto scosso
“è svenuto e poi il sangue e poi è in prontosoccorso e…”
va bene, lo so che fino a dieci secondi prima ero abbastanza incazzata, ma adesso Alex mi stava per far venire un infarto, che avrei dovuto fare?!
“Alex respira, ora andiamo da lui”
 facevo finta di mantenere la calma, ma mi stava mandando al manicomio
 “Vieni con me?”
 si, si e mille volte si, si trattava del mio Eddie, non potevo lasciarlo così!
 “Però guido io, tu sei troppo scosso”
 il ragazzo annuì e mi consegnò le chiavi della macchina.
Alex mi indicò la strada e mentre guidavo provai a chiedergli come era successo
“L’ho picchiato”
disse lui scioccato ancora più di me, non gli risposi e tenei gli occhi incollati sulla strada per pensare il meno possibile, probabilmente era tutta colpa mia, se non avessi trovato quel quadernetto.
In mezzo ai mille film mentali e ai sensi di colpa crescenti riuscimmo finalmente ad arrivare a destinazione. Ci fiondammo nel prontosoccorso e quando Alex vide suo fratello si precipitò ad abbracciarlo, erano così carini insieme se non si contava che Eddie aveva un bell’occhio nero e si teneva del ghiaccio in testa dove gli avevano messo i punti.
Io non osai avvicinarmi, guardai la scena da dove ero anche perché il ragazzo non sembrava essersi accorto di me ed era appoggiato a Olive, la ragazza lo sorreggeva e gli sorrideva teneramente, ogni tanto mentre parlavano lui la guardava e ricambiava il gesto, il quel momento sentii dentro di me una sensazione di vuoto e una lacrima mi rigò il viso.
Uscii a prendere dell’aria incapace di assistere ancora a quella scenetta felice, ma ovviamente la solitudine mi venne negata, sentii qualcuno alle mie spalle e pensai fosse Alex
 “Alex lasciami in pace, probabilmente Eddie non mi vuole neanche vedere, infondo l’ho lasciato lì come un idiota e a sorreggerlo non ero io, era Olive! Lei era dove dovevo essere io”
quando il mio interlocutore però aprì bocca ci rimasi di stucco
“Non me ne fotte niente di chi mi ha tirato su”
 “Eddie dovresti essere dentro!”
 “Ti sbagli, tu sei qui fuori e noi dobbiamo parlare”
 era serio, sapevo che non si sarebbe schiodato di lì senza parlare anche perché quella frase di solito era mia; rientrai in quel posto solo per convincerlo a tornare a sedersi, gli girava la testa e non volevo essere ancora causa di altri guai! Alex capì tutto dallo sguardo del fratello
“Io vado fuori a fumarmi una sigaretta”
 disse uscendo di scena, l’unica rimasta era Olive, ma Eddie non si preoccupò più di tanto di chi ci circondava e mi fece segno di sedermi accanto a lui, obbedii e calò il silenzio.
Eddie spezzò quel silenzio non troppo tempo dopo
“Scusa per quella fissazione”
 lo guardai stupita, non volevo le sue scuse, ma volevo trovare un modo per fargli le mie
“Ti prego, non ti scusare, rendi tutto più difficile”
 “Difficile?”
mi guardava allucinato
“è colpa mia e dei miei sbalzi d’umore da psicopatica, ma tutto quello mi ricordava il mio ragazzo”
sulla faccia del moro si dipinse un grande punto interrogativo
“Si insomma, il mio ex di Parigi”
 a quella frase però non riuscii a trattenere un’altra lacrima
“Anny non piangere, ci sono io qui con te”
“In questo momento dovrei essere io a dirlo a te e non essere qui a cercare di spiegarti perché me ne sono andata”
 “E allora spiegamelo e dimentichiamoci tutto, però in fretta che ho mal di testa”
 e riecco il suo sorriso scemo, quel ragazzo era sorprendete, riusciva a sorridere anche dopo essere finito in ospedale e mentre gli stavo per parlare del mio ex
“non è semplice, eravamo innamorati, ma forse lo ero solo io; un giorno per fargli una sorpresa decisi di seguirlo e nascosta dietro a un albero aspettai il momento giusto, ma in quel modo scoprii solo che mi tradiva. È per questo che mi sono innervosita, perché vederti lì così mi ha ricordato questa storia che avevo cercato di dimenticare, spiare le persone non porta mai niente di buono”
 “Allora c’eri anche tu al parco?!”
Ecco lì Olive che non riusciva a tenere quella suo boccaccia chiusa
“Si, prima che cercaste di ammazzare il mio ragazzo, ero lì”
 la ragazza tornò così al suo posto e io rimasi a fissare Eddie, sembrava pensieroso, ma anche confuso, poveretto era conciato male
“Sei ancora innamorata di lui? È per questo che te ne sei andata giusto?”
 in realtà non ci avevo mai pensato, avevo solo cercato di dimenticarlo e con il suo arrivo nella mia vita c’ero riuscita
 “No”,
“E allora perché?”,
“Perché non so tu, ma a me non piace andare in giro con un intero cono gelato spiaccicato sulla maglia” fortunatamente riuscii a sdrammatizzare un po’ quel momento ed Eddie rise seppur tenendosi la testa per il male.


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Di nuovo qui con un altro capitolo penoso! Ma voi siete tanto bravi e mi sopportate :D Fatemi sapere che ne pensate e grazie come sempre ^.^
   
 
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