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Autore: Shanejayell    03/02/2007    1 recensioni
Cosa accadrebbe se i personaggi dell'anime Utena fossero direttamente collegati con i cavalieri di Re Artù? Quale sarebbe il loro destino?
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: Cross-over, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Once and Future

Once and Future...

 

Anthy Himemiya sorseggiò del tè, la ragazza dalla carnagione scura posò la tazza con elegante grazia. I suoi capelli color porpora ricaddero sul suo viso quando alzò lo sguardo e disse, "Arthur..."

"E’ Tenjou adesso," la corresse la ragazza dai capelli rossi che sedeva lì vicino, "Sono Utena Tenjou." 'Così testarda,' pensò di sfuggita Anthy, ‘come sempre.' I suoi occhiali emisero un bagliore, "Dovresti essere Utena in questa vita, ma un tempo eri Arthur Pendragon e lo diverrai ancora."

"Non sono d’accordo," Utena scosse la testa, "Morgan." Sospirò, guardando altrove. Appen vide Anthy alla porta I ricordi della sua vita passata affiorarono, della sua infanzia al castello, allenandosi con Merlino, maneggiando la Pietra del Destino, tutto ciò.

Anthy, la reincarnazione di Morgan LeFay, sospirò rivolta a stessa sommessamente. "Il destino non è un optional, Utena."

"Vuoi scommettere?" le rispose Utena provocatoriamente. "Ed in ogni caso, per quale motivo avresti bisogno di me?" domandò aggressivamente, "sembra che il mondo possa andare avanti anche senza l’ascesa di un leggendario re di un’era passata."

"E qui che ti sbagli. Il mondo è minacciato da un grave pericolo, Utena" le disse Anthy seriamente, "da Modred e Merlino."

"Merlino?" Utena sembrò riluttante nel chiederlo, "Che vorrà mai fare quel vecchio mago?"

"Ora si fa chiamare Akio," rivelò Anthy, "e cerca Excalibur e la Pietra el Destino... per far ascendere Modred al trono e comandare il mondo, come una bambola nelle sue mani."

"Bastardo," sospirò Utena.

"E questo Modred," Anthy annuì con un lieve sorriso, "credo si faccia chiamare Touga Kiryuu, in questa vita."

"Dubito che il mondo si renderà conto se Akio incoronerà un nuovo re,

Utena tentò di accantonare la preoccupazione che le stava crescendo nello stomaco.

"Con la Pietra del Destino ed Excalibur, Touga diverrà più forte di quanto tu lo sia ora," puntualizzò Anthy, "ed il suo carisma sarà irresistibile. Il risultato sarà una grande guerra, e poi… devastazione."

Riluttante Utena chiese, "Cosa intendi?"

"Akio consider ail mondo odierno come se fosse quello dell’era passata," Anthy 

Incontrò gli occhi di Utena, "non ha la minima idea del potere di questa era. Quando Touga inizierà la sua conquista, la fine verrà decretata da un paese che userà un’arma atomica, ed il mondo intero brucerà."

"Questo Touga sa come fermarlo?" chiese Utena riluttante.
"Merlino ha un forte controllo su di lui," disse Anthy beffarda, "tanto che non gli pulirebbe il sedere senza ricevere istruzioni."

"Questa era un’immagine che non necessitavo," Utena morì dalla vergogna.

"Perdonami," Anthy non sembrava molto intenzionata a dare delle scuse, mentre osservò la sua tazza di tè, vuota. "Ci aiutarai?" domandò mentre si alzò con grazia, il suo ampio vestito rosso fluttuò attorno a lei.

Utena unì le mani, sperando che avrebbe dato una risposta diversa, ma sapeva che non ne era in grado. "Io ci sono," annuì, "ma avrò bisogno di una spada."

"Excalibur non è ancora stata ritrovata," le disse Anthy grave, "ma potrebbe esserti di aiuto sua “sorella”, Caliburn."

"Dov’è ora?" Utena asked.

"Qui," Anthy prese la mano di Utena e la premette contro il suo seno.

"Aspetta, io non voglio..." balbettò Utena.

Una luce bianca esplose tra le dita di Utena quando l’impugnatura di una spada venne fuori da quel morbido petto. Quando Anthy ricadde indietro, Utena la prese al volto con la mano libera, l’altra a smuovere la spada la quale emise lampi di luce.

"Ben fatto, Utena," disse Anthy. Fece una pausa, "Puoi alzarti, ora."

"Oh, d’accordo," Utena si alzò, sorridendo piena di al pensiero di averla avuta tra le braccia, tenendola così vicina a . "Bene," si rigirò la spada tra le mani, verificandone le qualità, "ed ora?"

"Ora," Anthy si lisciò la veste, mentre passava attraverso la port ache dava su Tokyo, "troveremo i nostri cavalieri."

Il torneo di scherma era ormai al culmine, pieno di uomini e donned al grande talento, le lame emettevano bagliori come se fossero mosse avanti ed indietro per tutto il tempo. Al centro della massa di persone Utena fece incosciamente da scudo ad Anthy quando si fecero strada a forza tra la folla, la spada Caliburn fortunatamente nascosta ancora una volta nel cuore di Anthy.

"Dunque, chi stiamo cercando esattamente?" chiese Utena.

"Lancillotto," rispose Anthy, "il tuo miglior spadaccino nonché il tuo preferito."

Utena annuì, osservando chi stava giungendo all’arena dei combattimenti. 

Vi erano molti spadaccini abili, alcuni molto capaci, ma il suo sguardo ricadde su una donna che se ne stava in disparte dalla parte opposta a loro. La sua figura pareva forte, dava un’apparenza grave come i suoi capelli arancio che ricadevano lungo la sua schiena. 

L’impazienza saliva, al punto che Utena decise di intromettersi nella battaglia, sconfiggendo rapidamente ogni sfidante, uno ad uno.

"Lei," Utena la riconobbe immediatamente.

"Esatto," Anthy annuì, "Arisugawa Juri."

"Da quanto tempo eri qui," disse Juri, la donna le osservò entrambe con una punta di irritazione, "Andiamo."

"Tu sai...?" Utena sbattè le palpebre degli occhi.

"Certamente," disse Juri, "Anthy mi venne a trovare la scorsa settimana."

"Oh davvero?" Utena spostò lo sguardo su Anthy.

Anthy sorrise dolcemente, "Sospettavo fosse la più testarda da convincere."

"O quella con la mente più annebbiata, my lady," Juri sorrise lievemente.

"Gee, grazie," Utena scosse la testa, rendendosi conto di quanto fosse stato facile convincere quella donna. Ed ancora, loro si erano GIA’ conosciute in un’altra vita "C’è una Ginevra in questa vita?" chiese beffarda.

"Non le ho ancora parlato," Juri sospirò mentre le tre abbandonavano lo stadio.

"Il suo nome è Shiori," mormorò Anthy ad Utena, sottovoce, "e fu una che spezzava i cuori in passato come nel presente."

"Oddio," sussurrò in risposta Utena.

"Ho sentito," disse Juri ironica. Spostò lo sguardo su Anthy, "La prossima tappa?"

"Il cavaliere perfetto," rispose Anthy, "Galahad."

Il piano era suonato con rara maestria, le note tintinnavano come una cascata nel momento in cui le tre donne entrarono nel college vicino. Il ragazzo dai capelli blu suonava come se fosse posseduto, le sue dita volavano quasi sui tasti, i suoi occhi chiusi a goder quell’istante.

"E’ per caso…?" sussurrò Utena.

"Miki Kaoru," confermò Anthy, "il nostro Galahad."

Si fermò, le mani rimasero a riposare poggiate alla tastiera, mentre rivolse un caldo sorriso alle tre. "Juri-sempai," disse Miki felice. Il suo sguardo ricadde su Anthy ed Utena, dunque si chinò lievemente, "Da quanto tempo."

"Sembra che stiate tutti accettando senza porvi problemi," disse Utena con una punta di nervoso.

"Abbiamo scelta?" Miki alzò le spalle al suo parlare quasi filosofico.

Utena sentì il bisogno impellente di digrignare i denti, frustrata. "Ora," Anthy pose una mano sul braccio di Utena, per calmarla, 
"è il momento di vedere Akio."

"Non dovremmo trovare i restanti cavalieri?" Juri la guardò incuriosita.

"Touga ed Akio se lo aspetteranno," disse Utena, senza pensarci un minuto di più, "ma se agissimo velocemente, andando da loro adesso, sarà un’azione a nostro vantaggio."

"Esattamente," Miki annuì.

"Inoltre, questa è un’era diversa," aggiunse Anthy allegramente, mentre si recavano fuori dalla sala prove. Agitò una mano per aria, "Taxi!"

"Stiamo stretti," squittì Utena, schiacciata tra Anthy e Juri nel retro, mentre Miki era seduto davanti in compagnia del guidatore divertito.

"Al Quartiere Generale della Corporazione Kyriuu, per favore," disse Anthy con la massima dignità che poteva mostrare in quel momento.

"Certamente," sogghignò Wakaba, dunque la ragazza dai capelli biondi accese il motore e fu un momento che partirono.

"Hai una spada nei pantaloni o sei soltanto felice di vedermi?" scherzò Juri, che si era abbarbicata ad Utena per buona parte del tragitto.

"E’ il mio portafoglio," ringhiò Utena.

"Ci siamo," disse Anthy, dando un’occhiata d’intesa a Juri.

I quattro uscirono dall’auto, osservando guardinghi la torre dell’ufficio della città. "Questi posti non hanno dei meccanismi di sicurezza?" chiese Miki aggrottando le sopracciglia.

"Non preoccuparti, abbiamo un infiltrato," disse Anthy quando entrarono nel luogo.

Nanami Kiryuu assunse uno sguardo torvo quando li vide entrare, molto più di quanto non potessero immaginarsi. "Da quanto tempo non vieni qui, Artie."

"Sir Kay?" Utena sbattè gli occhi, riocnoscendo lo spirito del suo fratellino adottato.

"Più tardi," Nanami li guidò verso l’ascensore privato ed esclusivo.

"Touga si sta guardando allo specchio di nuovo, quindi abbiamo abbastanza tempo per salire."

"Un po’ vanitoso?" Juri sorrise compiaciuta.

"Solo un po’," Nanami annuì beffarda.

"Qual è il piano?" chiese Utena seriamente.

"Affrontare Touga ed Akio, dunque fermarli," Anthy alzò le spalle eloquente.

"Dunque è così?!" squittì Miki.

"Lasciate fare a me," Utena sospirò, tentando di risolvere la situazione prima degli altri.

L’ascensore si aprì in corrispondenza di un’elegante opulenta stanza, un’enorme scrivania ed un gigantesco specchio la dominavano. Touga Kiryuu era lì, i suoi capelli rossi si adagiarono sulla sua nuda schiena quando si volse lentamente, "Pensi che questa uniforme mi faccia il sedere largo?"

"No, stai bene," Akio Ohtori sospirò, il ragazzo dalla pelle scura era poggiato alla scrivania. Spalancò gli occhi quando vide l’altra ragazza di colore uscire dall’ascensore, "TU!"

"Salve, fratello," Anthy sorrise.

"Salve, padre," Touga sorrise freddamente quando vide Utena camminare in sua direzione, "Questa volta io..."

POW!

In un semplice gesto Utena gli diede un pugno in faccia, facendolo volare via con una scia di sangue del suo naso rotto. "Notevole," ammise Juri.

"Sono impressionato," Miki annuì, quando si voltarono ad affrontare le truppe di sicurezza che avevano irrotto nella sala.

"Non puoi..." iniziò Akio.

"Non ci provare," lo sbloccò Anthy, i suoi occhiali emisero un bagliore quando lo fissò dall’alto al basso.

"Il bio nadooo," Touga gemette, chiundendo le sue mani sul volto e tentando di non camuffare la voce.

"Lo spiegherò solo una volta," Utena diede uno strattone al suo collare, "se non ti arrendi ora, non solo verrò a dartele, ma ti faro diventare letteralmente calvo."

Gli occhi di Touga si allargarono, "Non i capelli!"

"O li dipingerò in modo che diventino un orribile color verde," aggiunse Utena.

"Hey," Saionji, capo delle forze di sicurezza, protestò, al che Juri gli diede un calcio nel didietro.

Touga si volse verso Utena, "Scordatelo."

"Non puoi farlo," Akio sbattè gli occhi.

"Devo arrendermi," Anthy sorrise compiaciuta, "o vuoi che sia Utena stessa a cacciarti via?"

Akio incontrò gli occhi di Utena e sussultò, "Credo che tu abbia ragione."

"Dunque, cosa dobbiamo fare ora?" chiese Miki, Saionji fece uscire le forze di sicurezza, battute in gruppo dalla forza della combinazione Juri-Miki-Nanami.

"La conquista del mondo non mi interessa," Utena indirizzò Akio un’occhianta pensierosa, "ma un capo con Exalibur può fare qualcosa di buono." Diede uno sguardo ai suoi compagni, "Con il giusto appoggio, naturalmente."

"Io ci sono," si intromise Juri, "Sarei molto interessata a conoscerti meglio, Utena."

"Mi piacerebbe aiutarvi," Miki annuì.

"Posso aiutarvi?" chiese Touga, tentando ancora di fermare l’emorragia del suo naso.

"Perchè no," Utena scrollò le spalle 

"Allora sarà meglio trovare una soluzione per toglierlo dai pasticci," Nanami aggrottò le sopracciglia.

"Dove andrai tu, verrò anche io," Anthy prese Utena per il braccio.

"Potrei darvi una mano?" si offrì Akio senza farsi tanti problemi.

"NO!"

End.

Note dell’Autore: Scrivere Utena/Re Artù è divertente, solo come scommessa. Il collegamento tra l’anime di Utena e le figure del periodo arturiano è puramente una mia immaginazione, nonostante Miki abbia la stessa purezza di Sir Galahad.

 

   
 
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