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Autore: GioTanner    21/07/2012    8 recensioni
Una One shot, solo per l'anniversario di 'Appetite for destruction'. Mica niente, 25 anni fa. Li ho voluti ricordare così, in cinque pezzi, con cinque uomini che erano una sola, grande Band. Fatemene una colpa se volete.
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“Ehi, a te non dà fastidio, giusto Stradlin?” gli chiese il barista prima di alzare con un telecomando là vicino il volume della radio digitale. Era appena la seconda strofa di Think about you.
Il moro alzò di poco lo sguardo, intento a sedersi sullo sgabello: “No.”
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Slash, Steven Adler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno come oggi, un giorno come ieri.


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[per l'anniversario venticinquennale di AFD ]


Bastava la radio, quella sera, a fargli ricordare i tratti di quella storia ribelle e grigiastra di cui un tempo era parte. Un disco, un trilione di emozioni. E c'era anche la sua impronta, importante, una chitarra grezza e un testo tutto suo che ora ascoltava piano, in sottofondo.

Lui avrebbe voluto accendersi una sigaretta in quel momento e pensare un po', ma solo quattro mesi prima si era ripromesso che non avrebbe più fumato in vita sua.

Ordinò quindi un succo d'ananas e una fetta di melone al bancone, dove un ragazzo sulla ventina preparava i piatti da mettere in bella vista per la serata sulla spiaggia.

“Ehi, a te non dà fastidio, giusto Stradlin?” gli chiese il barista prima di alzare con un telecomando là vicino il volume della radio digitale. Era appena la seconda strofa di Think about you.

Il moro alzò di poco lo sguardo, intento a sedersi sullo sgabello: “No.”


Quel giorno si era preso una pausa: dalla carriera, dalla famiglia e da se stesso. A meno che non ci fossero stati imprevisti quel giorno avrebbe aspettato.

In modalità stand-by, solo per un po'. In modalità retrò, avrebbero detto altri.

Prese il casco e si mise in moto; domani avrebbe ricominciato, ma oggi, oggi c'era solo da ascoltare.

Gli frullò un'idea in testa e chiamò: “Pronto man? Ehi...”

“Sai che sei la solita checca nostalgica? -rispose quello dall'altra parte del telefono- Gli anni passano, e diamine ne sono passati 25 ed è tutto finito, e tu sei ancora ...”

Il biondo sorrise: “Ci vediamo sta sera bro. Stesso locale, una birra in meno per me.- sentì l'altro sogghignare, e così aggiunse: -ah una cosa Slash...” sospirò.

Fuck.” e frenando d'improvviso prese la corsia opposta.


Un blues bar, sì all'apparenza quel locale sembrava davvero un blues bar.

Dentro, in mezzo a tanta marmaglia e ad un gruppetto cover dei Guns sul palco per l'occasione, c'erano due volti noti in disparte:“Alla memoria del buon 'zio Jack'!”

“E … a quella di un... succo alla pera?!”

“Non vale McKagan, un succo alla pera mi demoralizza al quanto.”

“E allora fatti passare la depressione, e suoniamo qualcosa.”

“Come fai a sapere che ho portato la mia chitarra?”

“Perché io sono tornato di corsa a casa solo per portare il mio basso... Vedi?" e gli indicò ai piedi la custodia.

“Non voglio sapere che cazzo hai fatto biondo... Però senti, altro che pinte... E se suoniamo Nightrain, in onore del giorno?”

“Siamo originali stanotte! Affare fatto. Vado a chiedere a quel tipo che ha organizzato l'evento se possiamo...”

“Se possiamo...? Oh, lunga vita alla regina, lasciami fare! È dal '87 che nessuno mi nega mai di strimpellare!”


Sala prove. Una sala vuota e piena di fili, di casse e di amplificatori. Con in fondo una batteria.

C'è chi ci suonava là dentro, e chi c'era finito per caso solo per qualche intervista.

Poi c'era anche chi pensava lì, chi si estraniava dal mondo e chi sonnecchiava ogni tanto.

Quel giorno Steven Adler dormiva, o almeno finché non spalancarono la porta: “Oh Steve, vieni un po' nell'altra sala! In tv stanno dando i video di 'Appetite for Destruction' e le interviste di quegli anni...Ahah guarda, ci sei anche tu!”

Il riccio si stiracchiò un poco, reclinò la testa all'indietro e poi sorridendo andò nell'altra stanza: “Sì, c'ero anche io.”

“E in quegli anni ero davvero io.”

Niente interviste l'uno contro l'altro, niente voluta pubblicità, niente cattiverie gratuite, niente ipocrisie celate.

Solo un cappello un po' strano, due birre ai lati del capo, le bacchette nelle mani e una adrenalina speciale. Poi tutto il resto era la band. Era già passato così tanto Pop Corn?


Seduto su una panchina c'era un uomo. E c'è chi diceva un uomo grandioso, chi un uomo qualsiasi. C'era persino chi credeva quell'uomo uno stronzo e chi pensava fosse morto.

Ma lui non era poi così sfrontato come tutti pensavano, solamente non tornava indietro. Non tornava su i suoi passi. Lo doveva a se stesso e al suo gruppo.

C'era un uomo quel giorno: il 21 luglio del 2012. Una panchina verniciata di verde, fresco come l'insolito praticello di quella città. Era poco più che pomeriggio e lui doveva solo che essere altrove.

Canticchiava sotto voce e, se sentivi bene, quella canzone l'avresti riconosciuta anche tu.

Un uomo con gli occhiali da sole, e un giornale gigante davanti agli occhi.

E su quel giornale c'era solo una dichiarazione che lesse con piacere: “La formazione originale non si riunirà mai. E non capisco come tutti siano ossessionati da questa cosa che non succederà mai.(...)*” il pezzo andava avanti, ma lui smise di leggerlo.

Buttò il giornale sulla panca, sorrise e sistemò meglio la falda del cappello che aveva, per poi incamminarsi: “Era ora Slash. Era proprio quello che avrei voluto sentire una volta tanto.”

E mentre diceva questo scrollò le spalle e c'era gente che giurava: l'aveva visto piangere.



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*= intervista del FoxNews a Slash. Quindi sì, piedi a terra ragazzi.


Sono cinque pezzi, alcuni accomunati, altri senza filo con il resto, e altri solo per poche parole.

Spero abbiate capito chi è il “protagonista” in ogni pezzo. XD

In ogni caso:

-Izzy.

-Duff

-Slash

-Steven

-Axl

Diciamo che ho messo per ognuno dei tratti caratteristici proprio per identificarli anche a distanza di anni, sempre per come li immagino io, eh: Per Izzy il “no”, per Duff il “fuck”, per Slash lo “zio jack” e l'accenno all'Inghilterra, per Steven “Pop corn” e per Axl... bè per lui la sua voglia di procedere, chiamatelo ego, chiamatelo coraggio. E il “suo” gruppo.


Ah, ovviamente non sarà così. Ognuno ha i suoi tour, le sue tappe, ognuno suona per conto suo e magari lasceranno solo interviste a GoGo per la felicità dei giornalisti... visto l'importante evento che è oggi. Sì, oggi ..o meglio, il giorno 21 luglio di 25 anni fa era appena uscito Appetite for Destruction. Insomma, non cosa da poco, né.

Però io me li immagino un attimo. Magari Slash dopo il concerto, magari Duff dopo delle prove … si ritrovano alle 3 di notte, perché no. E anche se il giorno è passato, l'alba tarda ancora ad arrivare ed uno si può illudere sulle note di qualche canzone dei Guns. :')

E perché no, Izzy me lo immagino così. E Steven pure, e Axl... Axl forse no, non così... ma in fondo che pensi a 25 anni fa magari oggi gli capita davvero.

E... Sì, sto farneticando. Ma son due anni che non scrivevo su questa sezione, e inaugurarla così, con un po' di tristezza e malinconia, ma anche gioia per ciò che è stato e per ciò che sarà in parole semplici, frasi banali e chiacchierate dell'ultimo momento... Beh, mi sembrava un ottimo modo per augurare buon anniversario a uno dei migliori, se non il migliore, disco dei Guns n' Roses in formazione originale.


Mi piacerebbe un parere, se siete d'accordo o se non lo siete, ma in fin dei conti sono solo contenta: oggi è un gran giorno. Lontano, ma presente.

Appunto, un giorno come oggi... un giorno come ieri.


Enjoy.

   
 
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