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Autore: Lady Cheshire    21/07/2012    1 recensioni
Nathalie è la giovane ereditiera di una ricca famiglia, ma la vita che gli viene imposta non è delle migliori. Con l'aiuto della madre riesce a scappare, e va a vivere da sola. Inizia così una vita normale,con scuola,amici e tutto il resto. Tutto ciò che lei non ha mai vissuto.E sembra perfetto tranne quando,il giorno del suo 18° compleanno,si presentano sulla porta del suo appartamento due affascinanti maggiordomi pronti ad eseguire ogni suo capriccio e desiderio.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Mentre correvo per i corridoi, schivando gli altri studenti, cercavo di dare un senso alla mia assurda mattinata. Forse non era stato altro che un sogno, già forse ero troppo addormentata per rendermi conto che mi ero immaginata tutto, ma ora mi dovevo sbrigare, oggi iniziavo l’ultimo anno di superiori…non potevo certo arrivare in ritardo.
Mentre cerco di arrivare in classe, sento su di me gli sguardi di tutti i presenti, dagli studenti di 5° alle matricole, è sempre stato così. Sono una ragazza di indole riservata, e il mondo in cui ho sempre vissuto ha reso il mio sguardo freddo con tutti, cosa che spesso spaventa le persone. E il colore dei miei occhi non facilita di certo la cosa, si io ho degli occhi molto strani, ma sono io che li voglio così. Oggi sono viola scuro, domani chissà. Lo so ,non è normale direte voi, ma visto che nessuno mi guarda mai negli occhi perché hanno paura, almeno visto che ho gli occhi strani mi guardano in faccia quando parlo. Arrivo in classe e trovo Erika, la mia prima amica da quando sono arrivata in questa scuola.
« Buongiorno Nathalie!» Disse salutandomi energicamente
«Oggi viola eh? Carino, ti sta bene ma preferivo il rosso che hai usato l’ultimo giorno di scuola l’anno scorso» Lei è l’unica che approva mia “politica” degli occhi, lo farebbe anche lei ma sua madre non vuole e lei si arrabbia sempre!
 «Già, oggi ho optato per qualcosa di sobrio, non vorrei spaventare troppo le matricole»
«Si vede! Sembri uscita da Oxford! Spero che domani ti vestirai come consono alla leggenda del nostro istituto»
 «Parla per te! Sembri una donna d’affari! »
«Lo so ,ma sono i miei, ora vado a cambiarmi» e si fiondò in bagno, tornò dopo dieci minuti tornò la mia Erika. Le gambe fasciate in un paio di jeans rosso fuoco, e una canottiera bianca tempestata di borchie e spille… eccola l’unica ragazza abbastanza pazza da starmi vicino!
   «Buongiorno ragazzi!»
«Giorno prof»
   «Signorina Clarke, non si smentisce mai vero?»
 «Eh, no prof!» Erika è dolce e coccolosa solo quando i suoi genitori sono nei paraggi, per il resto è la ragazza orgogliosa e testarda, e anche un po’ strafottente che tutti amiamo.
   «Mentre lei Thompson vedo che oggi si è contenuta»
«Si ma non ci faccia l’abitudine, oggi non volevo spaventare le matricole come lo scorso anno»
   «Certo che voi due non cambiate proprio mai, allora visto che anche oggi non vi siete smentite sarete le prime a fare la visita medica! Forza in infermeria e fate con calma mi raccomando!»
  «Prof lo ammetta che ci vuole fuori dai piedi!»
   «Ma no Clark! Al contrario, vi mando per prime così tornate subito, senza di voi la classe rischia di diventare noiosa, il registro sarebbe una linea retta senza le studentesse con i voti più alti e più bassi della classe» Eh già Erika non aveva mai voglia di studiare, andava bene solo in matematica. Io invece non toccavo un libro ed ero la migliore della classe, mai capito come mai ma era così.
  «Che ci vuol fare prof, la classe non è acqua»
«No è gassosa! Spicciati o faremo tardi per la visita, lo sai che la dottoressa Collins odia aspettare»
E ce ne siamo andate lasciando la classe tra le risate dei nostri compagni, in classe nessuno aveva paura di me, andavo d’accordo, bene o male ,con tutti. Ma appena uscivo sembrava che passasse Attila.
«Buongiorno dottoressa Collins! Siamo qui per la visita»
 «Eccoci qui Doc! Ehi ma dov’è? Qui ci sono solo due ragazzini»
   «Hei mocciosa, abbiamo 20 siamo più grandi di te modera le parole»
 «Io ne ho 19, non mi sembra che ci sia molta differenza»
  «19?! Cacchio sembri una primina!»
   «Chris, vacci piano»
  «Ho solo detto la verità…Salve!»
«CHE CI FATE VOI DUE A SCUOLA?!»
   «Siamo i nuovi dottori della scuola, a quanto pare la Sig.ra Collins è in maternità»
 «Due gnocchi al posto di una vecchia cornacchia? Ma ben venga!»
«Erika non li appoggiare!»
 «Ma perché? Tu sai chi sono?»
«Si sono i miei maggiordomi, li ha mandati mio padre per tenermi d’occhio»
 «Posso venirti a trovare?»
«ERIKA!!»
 «Ok, ok la smetto! Però questa visita bisogna farla no? Allora? Non ho voglia di stare qui molto, in classe almeno posso dormire sul libro di algebra»
  «Prego ,da questa parte…Ah io sono Cristopher Knight, mentre lui è mio fratello Gilbert»
 «Lo terrò a mente»
  «Sali sul misuratore, per favore»
    «Bene, iniziamo anche noi?»
«Si Gilbert»
   «Se io ti posso chiamare Nathalie, tu puoi chiamarmi Gil .Allora prima le informazioni principali…» Disse mentre annotava tutto su un foglio con aria annoiata
   «Altezza 1,73, capelli castani ,occhi ehm… di che colore sono i tuoi occhi?»
«Non lo sa nessuno!»
   «Davvero?»
«Davvero ma tu non mettere niente, tanto lo sanno che io non ho un colore definito»
   «Come vuoi peso 58 kg, gruppo sanguigno 0 RH negativo siamo i suoi maggiordomi ,queste cose le sappiamo già…bene ora passiamo alla visita vera e propria, non vorrei essere scortese ma dovresti togliere la camicia»
«E perché scusa?» Dissi diventando di un rosso non esistente in natura
   «Se non la togli come faccio a usare lo stetoscopio?»
«Va bene…Ma voi due fate medicina?»
   «Esatto! Lavoriamo come maggiordomi per pagare la retta universitaria»
«Wow, e allora perché siete qui a scuola?» chiesi mentre mi sedevo sul letto dell’infermeria
   «E’ il nostro tirocinio per vedere se siamo idonei a questo lavoro. L’alternativa era fare da medico in un carcere e non mi sembrava la migliore delle idee»
«Concordo pienamente»
   «Fatto, puoi rimetterti la camicia, è tutto a posto»
«Grazie. Però sono quasi convinta che Chris uscirà da qui con un bel 5 dita in faccia»
   «Perché?»
«Perché Erika ha una terza di seno e sono sicura al 100% che lui non si farà scappare un commento»
  «Non dire così… lo conosci da poco» anche lui sapeva che avevo ragione, anche se lo avevo incontrato solo stamattina ,avevo già un quadro su come fosse il suo carattere
«3…2…1…» SCIAFF
«Come volevasi dimostrare»
   «Sei brava a inquadrare le persone»
«E’ un pregio di chi vive nel mio mondo, devi imparare a distinguere le persone alla prima occhiata. Hai finito Erika?»
 «Si! Quel tizio è un maniaco , buona fortuna d’ora in poi»
 
«Grazie, noi torniamo in classe! Ci vediamo dopo ragazzi»
 «Va bene signorina»
«Ragazzi, per favore…»
  «Lo sappiamo, è l’abitudine»
E così siamo tornate in classe, sorridendo nel vedendo tornare ragazze estasiate dalla gentilezza di Gil, furenti nei confronti di Chris e ragazzi palesemente irritati dalla presenza di entrambi…sarà un’ anno faticoso, me lo sento! 

  
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