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Autore: Martychan Fantasy    24/07/2012    1 recensioni
Ma sapeva che doveva andare,e che lui non si sarebbe certo fermato per aspettare lei!.
Si asciugò con una manica del vestito,e poi decise di andar a fare due passi per riprendersi da tutte le emozioni che le vorticavano nel cuore e nella mente..
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Trigun Sound Life34
Trigun Sound Life



Capitolo 38. L'anima Umana



L’odore forte di corpi che bruciavano, inaspriva in maniera pesante l’aria. Il fuoco maligno imperversava su ciò che rimaneva della fortezza eretta dai sopravvissuti seeds e dai soldati rimasti a combattere.

Non era servito a niente.

Tutti gli sforzi per erigere quella barriera anche con l’aiuto dei plant nascosti al suo interno, non era stato abbastanza, per fermare quel mostro di fuoco sanguinario, tornato ancora una volta, per mietere vite innocenti.
Era stato tutto vano, o meglio, non lo sarebbe stato in circostanze differenti. Purtroppo però, nessuno di loro, nemmeno il maestro, nemmeno Meryl stessa ora così cambiata grazie ai plant, avevano calcolato un rovescio simile della medaglia, a favore del nemico. Eppure, era dannatamente ciò che stava succedendo.

-GYAAAHH! AH AH AH AH AH!!!! AAHH AH AH AH AH!!!-

Le orribili risa di Horwen, riempivano  completamente l’aria, aggiungendosi all’odore di morte e disperazione.  Nessuno si sarebbe aspettato una cosa simile, ma il fuoco sparato dal suo cannone, moltiplicato con le sue cento copie, era stato accompagnato dall’inconfondibile potere degli spiriti plant. In questo modo, la fortezza eretta col ferro, l’acciaio, e  gli spiriti plant dalla parte di Meryl, erano stati completamente rasi al suolo. Era stato uno scontro orribile, ma orribile era stato soprattutto, vedere gli spiriti plant usciti dal cannone di Horwen, scaraventarsi con rabbia e infinita crudeltà, sulla piccola fortezza e sui loro fratelli plant.

-COFF!! COFF!! COFF!!- Rina May, riprese conoscenza, trovandosi lentamente cosciente di ciò che era successo.

Era stesa a terra a pancia in giù, ricoperta di detriti e polvere, il fumo le aveva bruciato la gola, lasciandola quasi senza fiato. Un peso su di sé le impediva di rialzarsi. Tossendo ancora con dolore, spostò la testa verso l’alto più che poteva, restando poi atterrita da ciò che vide. Il peso, che le impediva di alzarsi era del corpo di Funai, che l’aveva protetta durante l’esplosione. Il ragazzo, era privo di sensi, steso a peso morto su di lei, col viso sporco di terra e sangue. Sembrava morto.

-R-RICK! RICK!!!- gridò con tutta la voce che le rimaneva, riuscendo a fatica a spostarlo sul suo fianco destro e farlo scivolare giù a terra.

Lo tastò ripetutamente su petto e sul viso, per sentire il suo respiro, il suo cuore, una reazione, ma niente. Angosciata, prese a tremare convulsamente, lasciando correre lo sguardo intorno a sé. Non era rimasto più niente, nemmeno dei tendoni che ospitavano vecchi,donne e bambini insieme al maestro. Era scomparso tutto, tra il fumo, il fuoco e la terra.

-GYAHH! AH AH AH AH AH AH AH!!!!-

Solo le risa demoniache di Horwen, continuavano a riempire quel silenzio così mortale.
Il traditore, fece sparire le sue copie, rimanendo solo, e mettendosi ad avanzare con irrispettosa baldanza, verso quella che sembrava l’unica sopravvissuta di quel disastro sanguinoso. Rina tremava, sentiva la rabbia più pura e profonda scorrerle nelle vene e picchiarle violentemente nelle tempie. Si morse con forza il labbro inferiore, facendolo sanguinare, mentre stringeva forte i pugni lungo i fianchi, accanto al corpo inerme di Funai.

Distruggerlo.

Era tutto ciò che voleva. Voleva fare a pezzi quel bastardo con le sue mani. Ma si sentiva anche così piccola ed inferiore in quella battaglia tra potenze non umane. Che speranze poteva avere di fare qualcosa da sola contro quel mostro che aveva abbandonato la sua umanità? Sapeva di essere impotente, e così, tutta la rabbia che provava in quel momento, non sarebbe potuta esplodere e trovare soddisfazione. Era davvero frustrante!.

>TAP!  Quando il nemico poggiò con forza l’ultimo passo a pochi metri da lei, si sentì gelare il sangue nelle vene, ma mostrò comunque tutto il coraggio che ancora aveva, volgendo il capo e guardandolo con tutto il disprezzo che provava.

-Sei rimasta sola, piccola umana..- la voce di Horwen aveva assunto il tono e il contorno metallico tipico di Don Deviler, e sentirlo parlare in quel modo, era ancor più inquietante.

-…- Rina non seppe immediatamente che dire. Quegli occhi che la scrutavano nel profondo, leggevano ed afferravano la sua paura, per portarla a cedere definitivamente. Ma lei, nonostante fosse rimasta sola, consapevole di essere prossima a morte certa, non aveva intenzione di arrendersi. Nina e Ihan erano morti a testa alta, senza rinunciare a combattere e difendere ciò in cui credevano, Rick l’aveva protetta allo stesso modo, e anche se ora era rimasta sola..avrebbe fatto altrettanto, non avrebbe abbassato la testa a quel mostro!.

Cercò di ritrovare tutta la forza che poteva, e si alzò traballando un po’, alzando bene il capo, con sguardo sicuro e fiero. Aveva paura di morire, ma aveva deciso di trasformare quella paura nella sua forza.

-Uhmpf! Fastidiosa! Hai deciso quindi, di non abbassare la cresta nemmeno tu, eh? Che noia! Non c’è alcun gusto a far fuori qualcuno che non urla e non prova terrore!- si lagnò Horwen sbuffando, come se uccidere un essere vivente fosse una cosa così naturale e da nulla.

Rina strinse forte i pugni lungo i fianchi, ed anche i denti, digrignandoli in un ringhio sommesso di odio puro. Se solo avesse avuto una delle sue pistole a portata di mano, si sarebbe almeno tolta la soddisfazione di sparargli qualche colpo.

-B’è?Che hai da ringhiare? Dovresti almeno cercare di scappare per rendere la cosa un po’ più divertente, non trovi?-

-STA’ ZITTO!!!!- urlò facendo esplodere la sua rabbia nella  voce. Era troppa ed incontenibile per poterla trattenere ancora. Sentiva il suo petto e le tempie scoppiare sotto la pressione della rabbia che provava in corpo.

Horwen allora, la fissò di nuovo con gelida aria omicida, tornado ad assumere il tono metallico di mostro, imbracciando il suo fucile gigante.

-Che cos’è questo tono autoritario?! Forse non ti sei ancora ben resa conto della situazione in cui ti trovi, mocciosa!-

-Tsk! Sò benissimo che stò per morire, cosa credi?! Ma non posso tollerare il tuo atteggiamento irrispettoso, verso tutti coloro che sono morti per causa tua, e del demone che servi!!-

-Gyah ah ah ah! Sei divertente lo sai? Provi a fare psicologia con me? Non guadagnerai che pochi istanti!-

-La mia condizione umana, non mi permette di essere all’altezza di questa battaglia. Ed è frustrante il pensiero, di non poter agire in alcun modo, di non poter vendicare i miei compagni morti per noi, per tutti gli innocenti caduti, per la terra fiorita che voi avete di nuovo reso deserto!!-

Mentre Rina parlava rabbiosa, Horwen aveva caricato il fucile, pronto a spararle contro per ucciderla, mostrando un’aria annoiata nel sentirla parlare.

-Ma se soltanto potessi, se soltanto potessi avere il POTERE di fare qualcosa per combatterti…stai pur certo maledetto traditore..CHE FAREI QUALSIASI COSA IN MIO POTERE PER SCHIACCIARTI!!!!-

>KABOOOMMMM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Nello stesso istante in cui Rina urlò la sua ira, Horwen le sparò contro una palla di fuoco potentissima, in cui albergavano anche degli spiriti plant come successo prima. La giovane guardò il fuoco avanzare minaccioso su di lei. Stranamente, in quell’istante, non provava più alcuna paura, ma solo speranza, e desiderio di vendetta.

*Apri con decisione, il palmo della tua mano sinistra, Rina May! E non retrocedere!!*

-EH??!- una voce improvvisa, nella sua testa, le parlò, pochi istanti prima che il fuoco le cadesse addosso, lasciandola sorpresa, ma, istintivamente fece subito come le era stato detto.
Allungò il braccio sinistro teso davanti a sé, aprendo con decisione il palmo. Non riusciva a capire a cosa sarebbe potuto servire, ma restò quasi scioccata, quando vide l’effetto che fece.
Anche Horwen, che se la rideva sguaiato, sicuro che ormai avrebbe polverizzato anche l’ultima sopravvissuta, restò con un palmo di naso, quando vide il suo fuoco, bloccato da una sola mano della ragazza.

-MA…MA CHE DIAVOLO SIGNIFICA??!!!- urlò collerico a quella vista

Anche Rina non riusciva a crederci, eppure era vero. La sua mano, stava bloccando il fuoco di Horwen e tutti i plant contenuti in esso.

*Respingi quel fuoco con un colpo secco della tua mano, Rina May! Restituiscilo al mittente!* parlò ancora la voce dentro la sua testa.

Sempre confusa e stupita, Rina tirò indietro il braccio per caricare il colpo, e lo spinse poi all’indietro con tutta la forza che poteva. In questo modo, ricacciò la palla di fuoco su Horwen, che la schivò per poco, venendo scaraventato lontano dall’impatto. Rina si guardò la mano, girandola da una parte all’altra più volte, ansimando pesantemente, per l’emozione appena provata. Era stata una forza intensa e dolcissima a guidare la sua mano. Che fosse?!

*Si..hai capito bene!* la voce ora ebbe anche un volto, che si materializzò davanti a lei, nelle sembianze di un bellissimo spirito plant sorridente.

-M-ma t-tu sei…!- balbettò incredula ed emozionata

*Durante la terribile esplosione, sono riuscito ad unirmi ad alcuni fratelli contenuti nelle mura della barricata. Siamo usciti ed abbiamo protetto quante più persone potevamo.*

-Vuoi dire…che la gente di questa fortezza…non è morta?!- Rina sentì la gioia invaderla

*Qualcuno sì purtroppo, ma la grande maggioranza è in salvo. Sono tutti solo svenuti o intontiti, ma salvi. Li abbiamo allontanati di qualche chilometro da qui. Poi, abbiamo sentito il tuo spirito e la tua profonda frustrazione. Ti credevamo morta, perché eri tra quelli che non siamo riusciti a salvare, invece, sei sopravvissuta, così siamo tornati subito qui da te..*

-….- Rina guardò ai suoi piedi, il corpo senza vita di Funai steso a terra inerme, e le lacrime le inondarono immediatamente gli occhi.

-Quindi io…che sono rimasta qui, ero tra le persone morte? A-allora…Rick…è…- non riusciva a terminare la frase, stringendo i pugni lungo i fianchi, abbassando il capo, e lasciando cadere le sue lacrime a terra.

Lo spirito plant, poggiò le sue calde mani sulle spalle della soldatessa, per infonderle forza.

*Adesso..noi ti daremo tutta la forza che ti serve, per combattere questo nemico. Siamo in svantaggio, rispetto alla sua forza, ed ai fratelli che ha dalla sua parte ma, almeno così, non moriremo senza aver combattuto, e avendo fatto tutto ciò che potevamo per questo pianeta!*

La possibilità di combattere come aveva desiderato, era lì davanti a lei, che cercava di confortarla e darle la forza che le serviva. Quegli spiriti antichi e misteriosi, venuti dal ricordo di un pianeta lontano e ormai scomparso, erano lì con lei ora.

-Spirito plant! Donami tutta la forza di cui disponete…e combattiamo insieme!!!- disse allora decisa, alzando il capo, aprendo il cuore, ed accettando dentro di sé, la presenza del plant. Lo spirito le sorrise, svanendo poi in tante piccole luci luminose verdi, entrando nel suo corpo.

-Ndha!!DANNAZIONE!! Ma che diavolo è stato?! MALEDETTA!!- Horwen in quel momento, si tirò a sedere, dopo il volo che aveva fatto a terra, a causa dell’esplosione.

Si vide arrivare, camminando a passo deciso e calmo, l’insignificante umana che voleva schiacciare,vedendola avvolta dall’inconfondibile luminosità dei plant.

-Pfff…Ah ah! AH AH AH! Non ci credo!- si alzò ridendo beffardo, recuperando il suo fucile – Quindi, voi maledetti plant traditori, siete riusciti a scamparla, e adesso volete combattere con quella mocciosa?!-

-Sei tu il solo traditore qui, Horwen! E adesso che ne ho la possibilità, ti farò ingoiare con le mie mani, quel tuo fuoco dannato!!- gridò Rina con sprezzo, facendolo irritare.

-Tsk! Degna sottoposta di Meryl Strife, non c’è dubbio! Ma non credere che sia finita qui,mocciosa!- Horwen imbracciò il fucile puntandolo su Rina.

La ragazza lasciò che i plant guidassero i suoi movimenti, mettendosi in una strana posa da combattimento.

°°°
*Noi..siamo i ricordi ed i sentimenti, del popolo che abitava il nostro pianeta d’origine ormai distrutto. I poteri spirituali e mentali che la nostra gente padroneggiava, erano molto più forti, di ciò che i Neri di Ghiaccio immaginavano. Infatti, nell’ultimo istante della battaglia, quando ormai i sopravvissuti si resero conto che i Neri avevano ormai vinto, lasciarono fluire fuori dai loro corpi, i loro spiriti, i loro ricordi, ed i loro sentimenti. Da loro, siamo nati noi, chiamati plant come piante che cercano un nuovo luogo dove mettere radici e tornare a vivere in pace. Nell’esplosione, riuscimmo a trascinare anche gli stessi autori del misfatto. Così, anche i Neri di Ghiaccio furono sterminati con noi, sparendo nell’esplosione del nostro amato pianeta..*

>Plop!

Un’altra goccia pura, cadde dal pollice del piede sinistro di Milly, infrangendosi nel mare cristallino sotto ai suoi piedi.

*Mentre i pezzi del nostro passato si spargevano nell’universo attorno a noi, tre luci luminosissime, e di una purezza impressionate, apparvero improvvisamente, lasciandoci sbalorditi. Tre anime avevano mantenuto la loro coscienza e la loro personalità. In quelle tre luci, apparvero i corpicini di tre neonati. I piccoli erano Edhem, Lyler e Darthem. Accorremmo subito per proteggerli e portarli con noi verso un nuovo luogo dove abitare, ma inaspettatamente, lo spirito di Lyler, partì ad una velocità impressionante verso lo spazio profondo,svanendo alla nostra vista, e senza che noi potessimo fare nulla. Angosciati, continuammo il nostro viaggio nell’ignoto, accompagnando i due piccoli Edehm e Darthem, usando le tecnologie che possedevamo, creammo per loro una piccola navicella spaziale, come quelle che erano esistite sul nostro pianeta. Entrammo in loro, e rimanemmo sopiti, finchè dopo un tempo senza definizione, fummo ritrovati dalla nave madre SEEDS che portava verso un viaggio di ignoto e speranza, altri disperati alla ricerca di una nuova vita, proprio come noi. Quelli erano i vostri antenati umani, provenienti dal pianeta Terra. Allora, lasciammo che ci accogliessero, e, da quel momento Edhem e Darthem, divennero Vash e Knives, cresciuti dall’amorevole umana chiamata Rem Saverem. Il resto della storia…lo conosci già…giovane Milly Thompson!*

>KABOOOMM!!!!!!!!!!!

-MERYLL!!!!!!!!!!!!!- l’urlo di Wolfwood venne sovrastato dal potente rumore del fuoco di Horwen, sparato dal suo fucile infernale. Meryl stava per muoversi e rispondere, quando..

-M-MA CHE DIAMINE?!!- gridò Horwen rabbioso ed incredulo

-Cosa…- Wolfwood era senza parole

-!!!- Meryl non se lo era aspettato

Milly era scattata con la stessa velocità impressionante, che aveva sempre contraddistinto Vash e poi Meryl, frapponendosi fra l’amica ed il colpo di Horwen, prendendolo in pieno con una mano. Quando strinse la mano a pugno, il fuoco si dissolse nel nulla sotto al suo palmo spegnendosi all’istante.

-M-MILLY MA CHE?!- gridò il reverendo agitato

-Maledizione..!!- imprecò Horwen a bassa voce

-Adesso, è ora di finirla ex maggiore Horwen!  Il tuo avversario da ora in poi sarò io!!- sentenziò dura Milly senza scomporsi.

°°
Horwen era sbigottito, non riusciva a crederci, ma a quanto sembrava, quella robusta e tonta umana era riuscita davvero ad entrare in sintonia perfetta con gli spiriti plant. Li vedeva chiaramente, splendere dietro ai suoi occhi azzurri e puri, e la cosa non gli piaceva per niente. La sua copia, nello stesso istante, si trovava in difficoltà con un’altra di quel gruppo insulso di resistenti al potere di Don Deviler, un’altra umana, Rina May aveva preso contatto con altri plant e si era unita a loro per combatterlo.

“Dannazione! Così non và assolutamente! Questi pidocchi mi stanno dando parecchio fastidio, e io..non posso assolutamente permettermi di essere sconfitto ancora una volta!”

-Milly…- Meryl guardò l’amica posta al suo fianco, che abbassava la mano con cui aveva parato e spento il fuoco di Horwen, stupita.

-Finalmente…rivedo un po’ della Meryl che conosco nella tua espressione sorpresa!- le sorrise Milly senza bisogno che lei parlasse.

-Hai..stretto un legame profondo con gli spiriti…- bofonchiò Meryl guardandola bene

Milly si limitò ad annuirle, mantenendo il suo proverbiale sorriso. L’aveva fatto solo per lei, per la sua adorata amica Meryl. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per aiutarla e proteggerla, dato che era da tempo ormai, che condividevano tutto, nel loro lungo viaggio, prima dietro Vash e poi a Don Deviler. Meryl era diventata per lei come una vera sorella. Non c’era infatti bisogno che Milly le dicesse queste cose, perché Meryl le lesse chiaramente nei suoi occhi, lasciandosi così sopraffare dal suo lato umano, permettendo alle lacrime di rigarle le guance per alcuni istanti, sufficienti a dire alla cara Milly un muto grazie.

-…- Wolfwood era ancora ad alcuni metri di distanza, seduto a terra, incredulo alla scena a cui aveva appena assistito, mentre il plant che Meryl gli aveva messo accanto, lo scrutava dentro l’anima.

-Khh…ah ah ah ah…Quindi, tu vorresti fermarmi, UHM?- Horwen stava improvvisamente per reagire, ma Meryl e Milly furono più veloci e reattive di lui, lanciandogli insieme un poderoso calcio per allontanarlo. Saltarono poi indietro, tornando accanto a Wolfwood.

-Meryl..- la chiamò Milly continuando a guardare dritto davanti a sé

-…- Meryl si voltò appena a guardarla

-Da questo momento…io prenderò il tuo posto contro Horwen..-

-Ma..- Meryl invece, voleva restare per aiutarla

-Tu devi correre immediatamente ad aiutare il signor Vash! Presto, non c’è più tempo ormai!-

Le due si guardarono nuovamente negli occhi. Fu evidente a Meryl che Milly, aveva letto nel profondo delle anime dei plant, e aveva appreso così la sua vera natura passata. Milly aveva scoperto la storia di Darthem, Lyler ed Edhem.

-Questo è il tuo destino, ora lo so Meryl. Allora vai, presto!- Milly continuava a sorriderle incoraggiandola ad andare

Meryl guardò verso la colonna di luce, non molto distante da loro, e il vento che tirava forte in quella direzione ,segno che ormai, di lì a poco, Vash avrebbe colpito verso Don Deviler.

-Però ti prego…Meryl..Fai di tutto per tornare indietro insieme al signor Vash, sani e salvi!- Milly le strinse improvvisamente un braccio con enfasi.

Meryl d’istinto la abbracciò forte, senza risponderle nulla. Milly non poteva immaginare, che l’amica, non avrebbe potuto far fede alla sua richiesta, anche se avesse voluto.

-Farò il possibile..- fu tutto quello che le disse quando si separarono, saltando poi per alcuni metri, e correndo ad una velocità impressionante verso la colonna di luce.

Ora erano soli, lei e Wolfwood, contro a quel traditore che aveva causato la morte di tante persone care. Horwen in quel momento, si stava riprendendo dal forte colpo subito, rialzandosi in piedi con disappunto e crescente ira.

°°
La copia di Horwen fissava con volto serio e contorto dalla malvagità, la figura esile ma sicura, a non molta distanza, che si era messa in una strana posa, con l’aria decisa di chi è pronto a combattere. Le mani con i palmi ben aperti e le dita strette tra loro, le braccia in tensione, il sinistro teso in avanti col palmo rivolto verso il nemico, e il destro piegato vicino al fianco, sempre col palmo aperto verso l’esterno, e le gambe leggermente piegate, pronte a flettersi come canne di bambù, per scattare in avanti e colpire. La luce dei plant che aveva nel suo corpo, fuoriusciva circondandola con un’intensa aura verde. Nell’esplosione subita poco prima da Horwen, Rina aveva perso i suoi tondi e grandi occhiali, ma non ne aveva più alcun  bisogno. Grazie all’energia dei plant, tutto il suo corpo aveva trovato risanamento da ogni difetto fisico, e quindi, anche la sua vista molto ridotta, era diventata perfetta.

-Ragazza..tu..mi stai davvero dando fastidio!- parlò Horwen con sprezzo, facendosi molto serio

-Voglio sapere perché!- esplose invece Rina improvvisamente, lasciando sia gli spiriti plant che aveva in corpo, che lo stesso Horwen, stupiti.

-Che..?- la guardò infatti interrogativo

-Voglio sapere, perché hai fatto una cosa simile! Voglio sapere, perché servi un demonio come quello, e tradisci i tuoi stessi simili!!. COSA TI SPINGE A FARLO??!!-

-…- quelle parole lasciarono Horwen ad occhi sgranati.

Non ricordava più il tempo in cui, lui stesso si era considerato un essere umano, e non si era mai sentito chiedere da nessuno che aveva ferito o fatto soffrire..cosa lo spingesse a farlo. Era davvero senza parole, quella ragazza era davvero una continua sorpresa.

“Tutti i sottoposti di Meryl Strife…sono persone davvero particolari, non comuni come le altre..per questo motivo Don Deviler li temeva, e ha voluto che li uccidessi..”

La osservò bene ancora, sentendo il braccio che reggeva il suo fucile gigante, tremare lievemente. L’indecisione lo stava sfiorando, e solo per quella semplice domanda?!

“COSA TI SPINGE A FARLO?”

Quegli occhi grandi, castani e profondi, lo stavano costringendo a ricordare, un dolore troppo grande da poter sopportare ancora, anche se solo come ricordo.
Quanto tempo era passato? Stentava quasi a ricordarlo, ma da quando aveva incontrato quel demone biondo che aveva portato via al suo passaggio, tutto ciò che di caro aveva, saranno stati almeno cento anni. Cento lunghi anni, troppi, per potersi dire che poteva avere ancora una speranza, ancora una possibilità di essere un umano.

-Clara..- gli scappo così dalle labbra, senza quasi rendersene conto, troppo sconvolto da ciò che stava riaffiorando alla sua mente. Un nome, una tristezza passata, un amore perduto per sempre.

-?..- Rina osservò con sorpresa lo strano mutamento interiore di Horwen, che si rifletteva nella sua faccia contratta da smorfie di dolore e tristezza. Possibile che la sua domanda lo avesse sconvolto tanto?.

Si accigliò, continuando ad osservarlo con attenzione. Si, non c’erano dubbi, anche John Horwen, doveva essere stata una vittima di Don Deviler, o meglio di…

-Knives Millions…- pronunciò Horwen a voce alta, con un ghigno di sofferenza -…è stato lui- confermò l’idea che Rina si era fatta di lui.

-Il fratello malvagio del generale Stampede?!- sentenziò la ragazza senza potersi evitare un moto di stupore

Horwen sorrise, stavolta con tristezza e rammarico, alzando il viso e guardando Rina negli occhi.

-Più di cento anni fa…quel demone biondo ha spazzato via la mia cittadina per impossessarsi di tutti i plant presenti nella lampada che ci donava energia e vita. Si è portato via tutto al suo passaggio, compresa la vita di mia moglie Clara..- una piccola lacrima solitaria solcò una guancia del giovane dal destino maledetto

-P-più di c-cento anni? Ma una persona normale non può vivere così a lung…- ma Rina non ebbe bisogno di concludere quella frase, poiché lo sguardo di Horwen, le diceva tutto con chiarezza.

-Knives mi trovò tra le macerie della mia casa, mentre stringevo a me, il corpo senza vita della mia amata. Si avvicinò, con l’intenzione chiara di uccidermi. Io non mossi un passo, né abbassai lo sguardo un solo istante, fissandolo con tutto il dolore, l’odio ed il desiderio di vendetta che portavo dentro nei suoi confronti. Allora, si fermò. Abbassò la mano che aveva teso contro di me, ed anzi, mi osservò con una sorta di interesse..

*-Tu non morirai oggi, ma verrai insieme a me!-

-N-non potrei mai seguire il bastardo che ha causato tutto questo!!!-

-Non sono io il responsabile John Horwen! La colpa è solo di Vash the Stampede e della sua stupidità! Ora..alzati e seguimi! Se lo farai, io ti darò tutto il potere e tutta la forza necessarie, perché tu ti possa prendere la tua vendetta!-*

-…In quel momento, mentre lo guardavo voltarmi le spalle ed avviarsi verso il deserto..osservai la mia adorata Clara ancora una volta, prima di sentire un potente fuoco bruciarmi da dentro il petto, ed esplodere poi nelle mie mani, facendo bruciare in un istante sia il corpo di Clara, sia tutto ciò che era rimasto della cittadina ed i suoi abitanti. Tutto bruciava intorno a me, ma non io. Quelle fiamme non mi scottavano, non mi bruciavano, non mi toccavano, anzi, mi avvolgevano di un intenso tepore che in qualche modo, mi dava un po’ di conforto..-

*Fratelli plant soggetti a Darthem. Ecco cosa c’era in quelle fiamme!* commentarono i plant nel corpo di Rina

-…Allora, l’ho seguito. Non avevo più niente, né passato, né un futuro. Così, l’unico obbiettivo per me fu Vash the Stampede. Mi aggrappai alla convinzione che se quel Knives aveva coinvolto il mio paese nelle sue dispute, la responsabilità era solo di quell’uomo che lui detestava.-

-Non è stato il generale Stampede!! Lo sai anche tu che non è stato lui!!- gridò Rina decisa riscotendolo dai suoi ricordi amari

-…- Horwen alzò lo sguardo su di lei

-Fermati adesso, stai combattendo contro il nemico sbagliato!!-

I plant presenti dentro di lei, la ammirarono senza dire niente. Quella giovane umana, nonostante provasse un profondo odio, ed un profondo rancore verso Horwen, che era la causa della morte di molte persone innocenti, e di Nina e Ihan, i suoi cari amici, stava cercando di capire le motivazioni che spingevano quell’uomo perduto nel male, a combattere contro Vash e tutti loro. Stava cercando di fermarlo prima che non si potesse più fare nulla. Era lodevole, un gesto che confermava sempre di più quanto fosse particolare e profondo l’animo umano. Per quel solo unico istante, Horwen si ricordò dei suoi antichi sentimenti, del suo amore per Clara, di quando anche lui aveva un’anima.

Ma fu solo un’istante.

Subito dopo, con una fiammata improvvisa che partì direttamente dalla sua mano sinistra, incenerì in pochi secondi il suo fucile gigante.

-Ormai…è troppo tardi…è troppo tardi..- pronunciò con voce grave

*Mettiti subito in posizione di difesa Rina May!!!* gridarono i plant nella sua testa, proprio un momento prima che, un’ondata di fiamme gigante la investisse in pieno.

Horwen, con quel gesto, aveva abbandonato definitivamente ciò che restava della sua umanità. Distruggendo il fucile in cui risiedevano i plant soggetti a Knives, li aveva trasferiti nel suo stesso corpo, diventando così completamente un demone perduto.

°°
Nello stesso istante, successe la medesima cosa all’Horwen originale davanti agli occhi di Milly e Wolfwood.

-Ormai…è troppo tardi…è troppo tardi..- pronunciò con voce grave

Accadde poi la stessa cosa che stava succedendo a Rina, Horwen accolse in sé i plant soggetti a Knives, incenerendo il suo fucile gigante, e sparando un’ondata di fuoco terribilmente potente con la mano sinistra, contro Milly e Wolfwood.
La ragazza non si scompose a quella vista spaventosa, anzi, si parò in difesa di Wolfwood con aria decisa e determinata, fermando il fuoco con entrambe le mani.

-MILLY!!!!!- gridò il reverendo sconcertato

-Ugh..!- Milly riuscì in sé a respingere il colpo, deviando il fuoco ai lati, lasciando che si scaricasse sulle rocce intorno a loro. L’urto però, era stato di una violenza tale, che le maniche della divisa, così come le sue mani, si erano incenerite parecchio.

*E’ a causa della quantità di fratelli plant che ha a sua disposizione! Ci battono in forza e numero!* sentì il commento del plant nel suo corpo.

Ma questo non la fece perdere d’animo, anzi, nonostante ansimasse dal dolore, sorrise, perché non aveva nessuna intenzione di arrendersi solo perché si trovavano in svantaggio. Non era questo che aveva sempre visto fare da Vash e poi da Meryl. Non arrendersi mai, e credere sempre in sé stessi e nelle proprie possibilità!. Questo le avevano sempre mostrato, e questo era quello che lei aveva intenzione di fare.

-Cos’hai da sorridere umana? Non vedi la realtà in cui ti trovi? Per quanto tu possa riuscire a contrastarmi..sarò io alla fine ad avere la meglio!- biasciò Horwen con la stessa voce metallica e demoniaca di Don  Deviler

-Anf! Anf! Anf! Non ha..non ha alcuna importanza!- riuscì a dire Milly tra gli spasmi di fatica e dolore

-Come?- fece curioso Horwen

-Per  quanto tu possa essere più forte, e con più potere, non significa che io debba per forza arrendermi senza prima aver fatto tutto il possibile!-

-Milly..- la fissò Wolfwood ammirandola

-Io..ho tutta l’intenzione di vivere! E continuare a fare del mio meglio per Meryl, per il signor Vash, e per tutte le persone di questo pianeta!!-

La determinazione, ed i buoni sentimenti di Milly, colpirono profondamente al cuore, sia Horwen che Wolfwood, anche se in modi nettamente diversi. Infatti, a quella reazione così positiva della ragazza, Horwen, che ormai aveva abbandonato ciò che di umano gli era rimasto, sparò un'altra ondata di fuoco contro la ragazza, stavolta più potente della precedete, usando entrambe le mani. Milly aveva paura, ma allo stesso tempo, non crollava la sua determinazione nell’andare avanti e restare fedele alle sue parole. Si preparò quindi a ricevere di nuovo il colpo di Horwen, ma accadde che le si parò improvvisamente davanti Wolfwood, che la protesse mettendo come scudo davanti a loro, la sua croce mitragliatrice, bloccando in maniera poderosa il colpo di Horwen, facendolo rimbalzare lontano.

-NICHOLAS!!- gridò Milly sorpresa da quell’azione inaspettata

Quando il fumo si diradò, Wolfwood si rimise ritto in piedi, reggendo la sua croce con una mano, facendo un ghigno di sfida verso Horwen.

-Che cosa credi di fare tu…prete senza chiesa?!- lo provocò di rimando Horwen

-Difendere la donna che amo, e tutte le persone che meritano un futuro! Non importa quanto tu possa dominare in vantaggio rispetto a noi!. Non me ne frega niente! So solo che ti sconfiggerò! Non mi fermerò finchè non ti vedrò steso a terra!!-

-N-Nicholas..- balbettò stupita ed un po’ emozionata Milly sentendo da lui quelle parole

-Umpf! Allora, se è questo quello che vuoi..tu sarai il primo a morire, prete! PREPARATI!!-




Continua




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Ciao a tutti!! ^___^
Eccomi qui, con un altro capitolo e con altre rivelazioni importanti sul passato di Vash, Knives e Meryl, e sul prosecuo della battaglia tra bene e male.
Sembra che dietro a tutto quanto, ci sia proprio il nostro Knives! E che al tempo della sua disputa contro Vash, appena arrivati su No-mans-Land, dopo un pò di tempo, abbia coinvolto tra le sue fila anche l'allora anonimo e pacifico John Horwen!.
Ma come dico sempre...non è finita qui! XD
Non è tutto così ovvio e scontato come sembra! Molte altre rivelazioni e colpi di scena devono arrivare!!^^

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!^__^

Un abbraccio,

Martychan
   
 
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