Shannon stava seduto sul divano, gli occhi chiusi, le mani a coprire il volto: il mal di testa che l’aveva colto non migliorava, anzi. Tutte quelle cose che gli aveva detto Jay.. l’aver picchiato Faith, l’averla persa.

-Idiota..stronzo.. coglione...- si ripeteva a bassa voce. Sospirò rumorosamente. Dischiuse due secondi le palpebre e in quel momento squillò il telefono.
-Pronto…- rispose di malavoglia. All’altro capo del cellulare stava Erika.
-Shannon.. scusa sono Erika, la collega di Faith.. me l’ha dato lei il tuo numero in caso di emergenza… è questa è un’emergenza.. Faith è in sala operatoria.. si infortunata durante la partita di oggi.. sembra che abbia battuto la testa e il gin..- il batterista spalancò le pupille e la bloccò.
-Arrivo..- chiuse la chiamata e sfrecciò a vestirsi. Prese il casco e, una volta uscito di casa, salì in moto e partì sgommando. “Faith… dio è tutta colpa mia..”
 
Avevano appena portato la ragazza in una stanza del reparto di ortopedia.
-Le abbiamo fatto un’anestesia totale per via dei punti di sutura che abbiamo dovuto farle alla testa..- l’infermiera indicò a Jared la tempia sinistra di Faith -..e poi abbiamo proceduto con l’operazione al ginocchio. La sua fidanzata ha subito una frattura del menisco mediale e del legamento crociato anteriore.  Dovrà stare a riposo per i prossimi 4 mesi,  eccezion fatta per le sedute di fisioterapia riabilitativa di cui vi comunicherò più tardi… fra una ventina di minuti dovrebbe svegliarsi..- sorrise la donna e se ne andò lasciando Jared nella stanza con Faith.
Un leggero mugolio della ragazza lo fece scattare immediatamente. Corse al suo fianco accarezzandole dolcemente la fronte. «Tutto bene Faith.. sono qui» mormorò.
Prese una delle poltroncine sistemate in un angolo della stanza e l’avvicinò al letto. «Sono qui» ripeté quando una mano della ragazza si mosse cercando la sua.
«Jay» la sentì sussurrare.
Il cantante le strinse un po’ di più la mano. «Ehi» mormorò sorridendo quando la vide aprire finalmente gli occhi.
«Ciao» disse lei ricambiando il sorriso. «Da quanto sei qui?»
Jared fece spallucce. «Non me ne sono mai andato» ammise.
La ragazza scosse lentamente la testa. «Non era necessario Jay» disse tornando a guardarlo. Quegli occhi azzurri e profondi che la scrutavano attenti le mozzarono il respiro. «Ma ti ringrazio» mormorò poi, rendendosi conto di quanto le facesse piacere averlo lì.
Il cantante sorrise nuovamente e le baciò il dorso della mano. «Come ti senti?» chiese.
Faith sospirò. «Ancora non lo so. Che mi hanno fatto?»
Jared le spiegò tutto quello che gli era stato riferito. «Mi dispiace tanto Faith» disse poi, consapevole di quanto fosse terribile per lei l’idea di non poter tornare a giocare in breve tempo.
La ragazza cercò di non pensare alle cattive notizie. In fondo aveva immaginato qualcosa di simile nell’esatto istante in cui il dolore al ginocchio le si era presentato con tanta prepotenza.
Tornò a concentrarsi sull’uomo seduto accanto al suo letto e che le teneva ancora la mano stretta nella sua. «Mi spiace Jay»
Il cantante la guardò confuso. «Ti spiace? Di cosa?»
Lei sospirò. «Non sarei dovuta scappare via in quel modo» Abbassò lo sguardo. «Ma io..»
«Non devi giustificarti con me Faith» la interruppe lui. «Lo ammetto, mi è dispiaciuto non trovarti accanto a me. Sarebbe stato tutto molto diverso se tu fossi stata lì»
La ragazza annuì. «Lo so» disse tornando a guardarlo negli occhi. «Jay noi.. dobbiamo parlare»
 
Shannon era finalmente arrivato all’ospedale. In meno di un minuto si era ritrovato a girovagare per i corridoi in cerca di un viso familiare che potesse indicargli la stanza di Faith.
«Shan!» La voce di Erika echeggiò per il corridoio.
Il batterista le corse incontro. «Dov’è lei?» chiese col fiatone.
La ragazza gli spiegò come raggiungere la stanza e lui la ringraziò con un sorriso tirato. «Aspetta Shannon, non è sol..a» Niente. Lui non l’aveva nemmeno sentita. Era scomparso in meno di mezzo secondo.
 
«Faith ma perché non me l’hai detto?» chiese Jared in un soffio. La ragazza non sapeva cosa rispondere. «Io pensavo che tu e..» sospirò. «Che tu e Shannon..» scosse la testa. «Faith avresti dovuto dirmi che eri vergine!»
Il cuore di Shannon perse un battito a quelle parole. Che ci faceva lì? Perché era corso da lei non appena Erika lo aveva chiamato? A quale scopo? Jared aveva ottenuto tutto. Tutto quello che sarebbe dovuto essere suo.
-Jay, io… non lo so.. lo schiaffo di Shannon, mi ha urlato contro tutte quelle cose e poi tu.. sei stato così dolce, così pieno di attenzioni, mi hai voluto bene..non mi hai lasciata da sola..- ora Faith non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi. -..io mi sono lasciata trasportare.. mi sono lasciata travolgere dal tuo affetto e.. e ho dimenticato…-
Jared non riuscì a far altro che accarezzarle delicatamente il viso. «Non.. non importa Faith. È tutto ok..»
«Tutto ok???» La voce di Shannon, bassa e alterata, li fece trasalire.
Faith strabuzzò gli occhi vedendolo lì, nella stanza, con lo sguardo furibondo puntato sul fratello.
Jared fece un passo verso di lui. «Shan io..» ma il batterista non gli diede modo di continuare. Lo prese per la maglia e lo strattonò fino a sbatterlo contro la parete.
«Sei un bastardo!» sibilò. «Ti sei approfittato di lei»
Jared scosse la testa. «No Shan.. lascia che ti spieghi. Io..»
«Sta zitto!» urlò il batterista. «È la tua specialità questa, no?? Sei sempre stato bravo a consolare le ragazze tristi. Ma lei no Jared. Lei non avresti dovuto toccarla!» Era furioso e il cantante non tentò nemmeno di sottrarsi alla sua stretta. «Ti sei preso tutto. Ogni cosa. I suoi sorrisi più luminosi. I suoi baci. Le sue carezze»
Diede un pugno alla parete, proprio ad un centimetro dalla testa del fratello. «Ma questo non ti è bastato. No! Hai dovuto prenderti anche il suo corpo» urlò. «Ti sei preso il suo corpo. L’hai macchiata con la tua schifosa lussuria»
A quelle parole Jared non riuscì più a resistere e respinse il fratello. «Cazzo Shan tu l’hai picchiata!!! Chi è il peggiore tra noi due eh?? Chi?»
-BASTA...SMETTETELA.. è stata colpa mia.. avrei dovuto chiarire meglio con te Shannon e non avrei dovuto lasciarmi andare così facilmente.- la ragazza li guardava con rabbia, la vista offuscata leggermente da qualche lacrima. Fece per scendere dal letto e raggiungerli e si ritrovò a terra, aggrappata alla sedia, dove si era appoggiato Jared poco prima, che sotto il suo peso improvviso si era rovesciata
Il cantante corse da lei. «Ma che combini?» la rimproverò aiutandola a rimettersi a letto.
Shannon era immobile, al centro della stanza. Una risatina sprezzante uscì dalle sue labbra. «Ora è tutto chiaro» sbottò. «Non c’era niente da chiarire tra noi» disse rivolto alla ragazza. «Hai raggiunto il tuo scopo. Dato che io non mi sono lasciato andare quando ne ho avuto l’occasione, hai pensato bene di
passare all’altro fratello. Tanto restava tutto in famiglia, vero? L’importante era scoparsi un Leto!»
«Basta Shan, finiscila!!» urlò Jared ormai al limite della sopportazione. «Sei..» sbuffò. «Mi fai davvero schifo!»
Il batterista lo guardò con espressione glaciale. «Bene. Se ti faccio tanto schifo, trovati un altro batterista perché io me ne vado. Lascio i Mars»
Il cantante scosse la testa. «Oh no bello mio, non sei che tu che te ne vai, sono io che ti mando via» disse con altrettanta freddezza. «E ora vattene da qui. Subito»







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ANGOLINO AUTRICI:

salve... ^^''''''''''' non uccideteci per favore... ehhmmmmm forse non è il caso di chiedervi cosa ne pensate di questo capitoletto, ma noi siamo temerarie (masochiste più che altro) e lo facciamo lo stesso.
poi scappiamo ma questo è un dettaglio xD
un bacione di pace a tutte.
alla prossima

Vio & Lau