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Autore: AmazingFreedom    27/07/2012    4 recensioni
Ogni bottone che rientrava nella propria asola era come una finestra che si chiudeva davanti alla luce del sole. Ogni bottone che rientrava nella propria asola tracciava la sua strada nell’oscurità. Ogni bottone che rientrava nella propria asola era il simbolo della sua scelta. Ogni bottone che rientrava nella propria asola era un passo che lo portava lontano da lei. Per sempre.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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SAPEVI CHI ERO

Draco,

il Signore Oscuro è molto soddisfatto del tuo operato. È stato informato della tua idea del collegamento creato dagli Armadi Svanitori e ne è rimasto particolarmente colpito. Ha deciso di premiarti, figlio mio!
Domani! Domani sarà il tuo giorno! Domani, potrai adempiere al volere dell’Oscuro Signore! Domani tutto quello che abbiamo sempre desiderato diverrà reale!

Stai ridando lustro alla nostra famiglia, Draco. Sono fiero di te. Non deludermi.

Tuo padre.

 

 

Draco appallottolò con rabbia la lettera e con un ringhio sommesso la gettò a terra. Aveva il respiro corto, i capelli arruffati e la sua espressione era un misto tra una furia omicida e una rassegnazione che rasentava la follia.
-Non adesso…-
Questo continuava a ripetere, misurando a grandi passi la propria stanza nei dormitori di Serpeverde prima di lasciarsi cadere sul letto con le braccia aperte, come una vittima sacrificale che non può più essere salvata.

Domani tutto quello che abbiamo sempre desiderato diverrà reale…

-No…- sussurrò il ragazzo, coprendosi il viso con le mani –Domani sarà la mia rovina… Non voglio…-

Sono fiero di te…

Una lacrima malevola sfuggì dalle sue ciglia, andando a bagnare un polsino della camicia. Draco si mise a sedere di scatto e si asciugò gli occhi con rabbia: non si ricordava di aver mai pianto e di certo non avrebbe cominciato in quel momento!

Sono fiero di te

-Sono un Malfoy!- mormorò allacciandosi con una calma innaturale i bottoni della camicia che aveva lasciato aperta aspettando il suo arrivo.
Ogni bottone che rientrava nella propria asola era come una finestra che si chiudeva davanti alla luce del sole.
Ogni bottone che rientrava nella propria asola tracciava la sua strada nell’oscurità.
Ogni bottone che rientrava nella propria asola era il simbolo della sua scelta.
Ogni bottone che rientrava nella propria asola era un passo che lo portava lontano da lei.
Per sempre.
-Sono un Malfoy!- urlò Draco, finendo di allacciare la camicia con le mani che gli tremavano: ormai non poteva più tornare indietro.
Si avvicinò con passo strascicato alla destra del suo letto fissò la sua immagina riflessa nello specchio: un ragazzo pallido, dagli occhi spenti e dall’aria sofferente gli restituiva lo sguardo.
Qualcuno bussò alla porta. Draco guardò il proprio orologio: l’una, sempre puntuale. Un lieve sorriso si disegnò sul suo viso ma il ragazzo lo sostituì subito con il ghigno strafottente che lo aveva caratterizzato prima di lei.
Il bussare alla porta si fece sempre più insistente e Draco lanciò un’ultima fugace occhiata all’immagine nello specchio, che gli sorrise mestamente.
-Sei un Malfoy, questo sì. Ami come un Malfoy, ma agisci come un Malfoy! Feriscila! Feriscila per salvarla!-
-Lei mi ama… combatterà come un vera Grifondoro.-
-Sì, a meno che lei creda che tu non la ami più! Fingi di disprezzarla, di odiarla come hai fatto per tanti anni! feriscila per salvarla, Draco!-
Draco sospirò poi andò ad aprire la porta: Hermione aveva ancora la mano alzata pronta per continuare a bussare.
-Entra.- ordinò lui.
Senza fiatare, la strega entrò nella stanza e andò a sedersi sul letto.
-Alzati da lì! Non voglio che il mio letto sia insudiciato da una Sangue Sporco!-
Hermione sgranò gli occhi e si alzò di scatto.
-Draco… co… cosa stai dicendo?- e gli si avvicinò.
-Allontanati! I giochi sono finiti, Mezzosangue! La tua compagnia mi ha stancato. Non hai più niente da offrirmi… mi annoi…-
-Sei impazzito? Tu non sei Draco!-
-O sì invece! Sono Draco Malfoy e mi sto liberando del mio giocattolino!-
-Il tuo… giocattolino?- Le mani di Hermione tremavano.
-Esattamente! Non avrei creduto a quello che ti ho detto, vero? Non penserai di certo che qualche notte insieme abbia significato qualcosa! Mezzosangue, non ti facevo così ingenua!-
La ragazza chinò il capo e il silenzio calò su di loro.
Dopo lunghi, interminabili minuti, Hermione alzò il capo: il suo sguardo mandava lampi.
-Non ti credo…-
Il ghigno sul volto di Draco si accentuò, ma il suo cuore sussultò: l’aveva vista cedere sotto le sue parole e aveva sperato che lei gli credesse subito.
-Non mentire, Mezzosangue. Nel tuo cuore, sai che quello che ho detto è vero! Sapevi chi ero e i tuoi dubbi su di me non sono mai scomparsi del tutto! Accetta la realtà Mezzosangue e non umiliarti più di quanto tu non abbia già fatto!-
Hermione gli si avvicinò e gli posò una mano sul cuore.
-Se quello che dici è vero, perché il tuo cuore batte così velocemente? Con quello stesso ritmo che mi faceva addormentare sul tuo petto? Tu non mentire, Draco Malfoy! Sarò anche innamorata, ma non sono una stupida!-
A quelle parole, il cuore di Draco mancò letteralmente un battito: lei lo amava! Avrebbe voluto baciarla, passare con lei la notte, ripeterle che aveva ragione su tutto, che anche lui provava lo stesso per lei… ma non era così semplice.
Con un movimento fulmineo, le prese un polso e la strattonò fino alla porta.
-Ti sei innamorata? Sai, non sei la prima che si innamora di me e non sarai di certo l’ultima! Torna dal tuo Weasley, Mezzosangue. Sono sicuro che tu non sia stata così sciocca da raccontargli la nostra parentesi e sono altrettanto sicuro che sarà lì ad aspettare quello che io ho potuto avere per primo! Potrai insegnarli quello che io ho insegnato a te, Mezzosangue. Credo che sarà piacevolmente sorpreso!-
Con la mano libera, Hermione gli tirò uno schiaffo e si liberò dalla presa del biondo.
-Non ti credo…-
Draco sbuffò: non sapeva più come offenderla eppure non poteva fare a meno di essere fiero di quella ragazza testarda.
-…ma forse hai ragione. Per fortuna, Ron mi sta ancora aspettando. Non lo userò, sarò sincera con lui… ma lui mi ama! Lui mi ama e saprà rendermi felice come tu non sei stato in grado di fare! Avrò una vita con lui, avrò dei bambini e tu sarai soltanto un’ombra sullo sfondo!-
Senza fiato. Ecco come si sentiva Draco mentre Hermione usciva da camera sua. Non riusciva a respirare: l'aveva spintra tra le braccia di un altro, l’aveva persa e lei non sarebbe più tornata indietro.

-Draco…-
Il ragazzo si voltò fino ad incrociare la propria immagine nello specchio.
-L’ho persa…-
-I Malfoy amano in modo strano che sembra cinico e senza sentimento all’apparenza. L’hai ferita per salvarla al prezzo della tua felicità…-
-Sarò l’ombra sullo sfondo della sua vita…-
Il riflesso non rispose e rizzando le spalle, Draco si sistemò la camicia.
-Perdonami,Hermione. Hai sempre saputo chi ero veramente.-
 

NOTA DELL’AUTRICE:
Salve a tutti.
Sono ricomparsa sulla scena con questa OS nonostante due long da finire…
Allora, cosa ne pensate? Stavo guardando Moulin Rouge (Harold Zidler è il prof. Lumacorno) e una scena mi ha fatto venire in mente questa storia, infatti alcune frasi sono tratte dal film.
Un po’ triste come storia ma ho cercato di renderla il più realisticamente possibile.
 
 

 

  
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