It’s
over now
Stefan
guardò l’orologio
che aveva al polso prima di entrare alla Pensione. Le 7:30, a
quell’ora erano
già tutti svegli. La signora Flowers si alzava presto per
annaffiare le varie
piante nel giardino e Elena di solito si vegliava preso per poter
aiutare la
signora Flowers, per quanto riguarda Damon dove
c’è Elena c’è lui quindi non
aveva dubbi sul fatto che fosse già arrivato alla pensione.
Stefan non sapeva
che cosa fare, doveva entrare ? Non doveva entrare ? In fondo era
ancora in
tempo per fare marcia indietro e andarsene. No, non essere codardo
Stefan, si
disse, adesso tu entri e affronti la situazione a testa alta e
soprattutto con
la poca dignità che ti è rimasta. Così
rimise in moto la macchina e parcheggiò,
poi uscì e si diresse velocemente verso la Pensione per
evitare improvvisi
ripensamenti.
La
signora Flowers si accorse di lui mentre annaffiava le piante e gli
disse
<< Oh Stefan ! Caro, mi hai fatta stare in pensiero,
Elena mi ha riferito
che non sei tornato a casa stasera, era molto preoccupata, temeva che
ti fosse
accaduto qualcosa >>
Magari
mi fosse accaduto qualcosa, pensò, molto probabilmente
adesso non sarei qui a
sopportare questo orribile senso di colpa. Tuttavia non voleva turbare
inutilmente
la signora Flowers così le rivolse un sorriso, finto ma che
sembrò rincuorarla
e le disse << Mi scusi, signora Flowers ! Non era mia
intenzione turbare
voi o Elena ! >>
<<
Oh ma figurati caro ! L’importante è che tu adesso
sia a casa ! Entra, non
voglio trattenerti oltre. Immagino che tu abbia molte cose da dire a
Elena.
>> disse la signora Flowers voltandosi e ricominciando ad
annaffiare il
giardino. Adesso
si che
avrebbe voluto essere inghiottito
da un
vortice. Non aveva voglia di vedere Elena, perché in un
certo senso non poteva
fare a meno di pensare che fosse tutta colpa sua, ma in fondo ognuno
doveva
prendersi le proprie responsabilità. Entrò nella
pensione e si diresse
direttamente al piano di sopra. Attraversò il corridoio per
dirigersi in camera
sua ma poi sentì delle voci attraverso la porta e quindi si
fermò ad
ascoltare.
<<
Piantala di fare l’idiota ! Stefan non è tornato a
casa, non risponde al
cellulare, neanche ai miei messaggi mentali, non so dove sia e sono
molto
preoccupata >> disse Elena
Ipocrita,
pensò Stefan con rabbia.
<< Angelo, andiamo fino a qualche minuto fa
neanche pensavi a
Stefan, goditi questo momento perché quando il mio caro
fratellino tornerà poi
dovremo aspettare che se ne vada di nuovo >> disse Damon
con
noncuranza
<< Damon finiscila. E’ pur sempre
tuo fratello e comunque Stefan è
anche il mio fidanzato per il momento. E io non me la sento di
lasciarlo. Ho
commesso un errore stasera, un errore che non commetterò mai
più >> disse
Elena
Stefan
si sentì rincuorato, se era accaduto
solo una volta… <<
Angelo non dire idiozie, se tu fossi davvero pentita, se davvero amassi
ancora
mio fratello avresti smesso di tradirlo due mesi fa e
invece… siamo ancora io e
te>> disse Damon con voce maliziosa
In quel momento Stefan capì che era solamente
un grande stupido. Basta,
era inutile fingere di non aver sentito e infatti aprì la
porta e la richiuse
con forza dietro di sé. Inutile dire che Elena era
impallidita e che Damon era
rimasto sorpreso, non tanto per essere stato colto in flagrante ma per
non
esserci accorto della presenza del fratello. “Come ha fatto
ad arrivare senza
che io me ne rendessi conto ?” si chiese.
<<
Non tormentarti Damon
! Non sia mai che ti venissero le rughe, non vorrei mai essere la cause
di un
tuo improvviso abbruttimento ! Neanche Elena me lo perdonerebbe e dato
che io
sono un gentiluomo non vorrei mai che una donna soffrisse a causa
>>
disse Stefan con ironia
In realtà non voleva offendere nessuno dei due,
eppure era riuscito a
farlo anche se involontariamente. In quel momento, dopo quella
nottataccia
Stefan non aveva voglia di fingere di fare il calmo e riflessivo
Stefan, era
ancora frastornato, arrabbiato e desideroso di porre fine alla sua
relazione
con Elena.
<< Stefan non fare il cattivo, non trattarmi
in questo modo
>> lo pregò Elena
<< E
come dovrei trattari sentiamo? Cosa ti aspetti, che io ti abbracci, che
io ti
dia un premio per avermi tradito ? Con mio fratello per giunta !
Vergognati ! E
comunque non ho alcuna intenzione di sprecare altro fiato con te,
perciò ti
dirò una cosa, lentamente, sperando che in questo modo tu
non fraintenda. Tu,
Elena Gilbert, sei DAVVERO una brutta persona >> disse
Stefan cercando
comunque di mantenere un certo contegno.
Elena era rimasta allibita, non si aspettava una reazione
del genere.
Stefan l’aveva ferita, non era stata una reazione violenta,
Stefan non si era
messo a urlare o cose del genere, anzi era rimasto calmo ma il
contenuto di
tutte quelle parole l’avevano ferita.
<< Mi stai lasciando ? >> gli
chiese pur sapendo gi la
risposta
<< Perché ? Non si era capito ?
Dovresti esserne felice, adesso
potrai fartela con mio fratello alla luce del sole, dove ti pare e
quando ti
pare, senza vincoli e senza la paura di una mia improvvisa apparizione.
Adesso
sei libera come l’aria Elena. Tu non mi ami e per quel che mi
riguarda sono
stufo di passare per stupido e di farmi prendere in giro da te
>> disse
Stefan
<<
Stefan ti
prego, io non volevo ferirti, io volevo dirti tutta la
verità se hai davvero
ascoltato avrai capito che è stato solamente un errore
>> disse Elena
scoppiando a piangere
<<
Ti sbagli Elena un bacio è un errore, una sola notte
è un errore, una relazione
segreta che dura da non uno ma due mesi non è un errore
è tradimento. Mi
hai mentito, mi hai
preso in giro, mi hai
tradito. Mi hai tradito e con chi sarei stato fidanzato, con chi avrei
passato
la vita sentiamo, con la bellissima ragazza bionda che ho conosciuto al
Robert
Lee. , la ragazza a cui ho regalato un anello perché lei mi
piaceva, mi piaceva
tanto. Oppure avrei passato la vita con colei che mi tradiva con mio
fratello ?
>> chiese Stefan
Elena non riusciva a parlare, le lacrime scorrevano
copiose sul suo
viso, non si prese neanche la briga di asciugarle in quel momento
niente le
importava, si sentiva svuotata e sporca. Damon invece era rimasto
allibito. Suo
fratello aveva qualcosa di strano, insomma Stefan non era si era mai
comportato
così in vita sua, non aveva mai fatto soffrire una donna e
non avrebbe mai
detto quelle cose orribili. Doveva essergli successo una cosa.
C’era una strana
luce negli occhi di suo fratello, lo sguardo di chi aveva qualcosa di
sinistro
da nascondere. Infatti adesso che lo osservava poteva notare che
puzzava di
alcool e fumo, aveva qualche macchia di sangue sulla maglietta e i
capelli
appiccicati al viso. Non aveva certo l’aspetto di chi aveva
passato una notte
tranquilla. Tuttavia Stefan si rese conto dello sguardo del fratello su
di sé e
decise di abbandonare la stanza per recarsi in bagno a fare una doccia.
Nel
frattempo alla pensione erano arrivate Bonnie e Meredith ancora ignare
di
quanto era appena accaduto.