Salve!!
So che questo capitolo arriva con immenso ritardo, ma
spero che mi perdonerete. Sono stata impegnata a Giffoni (ho partecipato come
giudice, ben 12 giorni) e tra una cosa e l’altra non ho avuto tempo di
aggiornare. Ho anche preferito scrivere il capitolo prima di rispondere alle
recensioni (come faccio di solito) ma prometto che poi risponderò a tutti!
Qualcuno di voi era per caso a Giffoni domenica scorsa?
Comunque sia, come avevo previsto, questo è l’ultimo
capitolo effettivo della storia (poi ci sarà un epilogo, credo la prossima
settimana). Volevo anche preannunciarvi che non ci sarà molta “azione” nel
capitolo, ma sarà tutto molto fluff. Spero che vi piaccia; io mi sono davvero
divertita moltissimo a scrivere questa storia e a condividerla con voi, e non
potrò mai ringraziarvi abbastanza per aver “partecipato”!
Non mi resta che augurarvi buona lettura ;)
“You don’t need a spell to charm me”
Capitolo decimo
Senza neanche accorgersene, Chris si era ritrovato a
dirigersi verso il parco.
La mano di Darren stringeva la sua, provocandogli una
calda sensazione alla bocca dello stomaco, mentre camminavano insieme, così
vicini da intralciarsi l’un l’altro.
Finalmente trovarono un angolo sufficientemente
appartato grazie ad alcuni cespugli.
Senza proferire parola, si sedettero sull’erba, a pochi
centimetri di distanza.
Le loro mani ancora intrecciate occupavano il poco
spazio che li separava.
Chris sospirò felice, incapace di trattenersi, e Darren
rise piano.
-Che c’è?- chiese il corvonero,
voltandosi verso il ragazzo.
Darren si limitò a scuotere la testa, per poi sollevare
le loro mani.
Posò un bacio leggero sulle nocche di Chris.
-Sono stato un idiota ad aspettare tanto.-
Disse, appena un sussurro, le labbra ancora
pericolosamente vicine alla pelle di Chris.
Quest’ultimo utilizzò la mano libera per afferrare la
nuca del Grifondoro, e baciarlo ancora una volta. Il
solo fatto che potesse farlo quando voleva gli faceva girare la testa.
-Ho lasciato le margherite sulle scale.-
Disse Darren tra un bacio e l’altro.
-Mmmmph. Dopo.-
Fu l’unica risposta coerente che Chris riuscì a
formulare.
Quando entrambi riuscirono a staccarsi definitivamente
( e dovettero fare numerosi tentativi) si ritrovarono sdraiati, Chris con la
testa appoggiata sul petto di Darren, mentre lui gli accarezzava distrattamente
i capelli.
-Quindi…-
Darren interruppe il piacevole silenzio che si era
instaurato da qualche minuto. Senza muoversi, Chris rispose.
-quindi?-
-Quindi, considerato i fatti recenti e che mi piace
davvero molto accarezzarti capelli, vorrei tanto mi facessi l’onore di essere
il mio ragazzo-
Chris rise, e poi alzò la testa, voltandosi per
appoggiare il mento su una mano.
-E’ la proposta meno romantica di sempre, ma la cosa
più assurda è che non riuscirei a dire no neanche sotto tortura.-
Il sorriso che increspò le labbra di Darren sembrò
illuminarlo.
-Mmh-hm, quindi vuoi che sia
romantico?-
Chris annuì, senza rendersi conto che stava sorridendo
come mai prima.
Con uno scatto, Darren riuscì a fare in modo che Chris
fosse sdraiato sulla schiena, e si appoggiò piano sopra di lui.
-Non so se qualcuno te l’ha mai detto, ma questo più
che essere romantico somiglia ad un assalto.-
Darren posò un dito sulle labbra del corvonero, avvicinandosi per portare i loro visi allo
stesso livello.
-Shhhh. Se continui a
lamentarti, potrei ripensarci e non essere romantico per niente. E poi, ti
avevo anche portato dei fiori, quel gesto come lo chiami?-
Subito dopo Darren si chinò, e prese a posare piccoli
baci sul volto di Chris, ovunque tranne che sulle labbra.
Tra un bacio e l’altro, riusciva a parlare, talmente
piano che solo con l’attuale vicinanza Chris riusciva a sentirlo.
-Non mi dispiacerebbe… restare così.. per sempre.-
Chris chiuse gli occhi, mentre sentiva il cuore quasi
scoppiargli di felicità.
-Allora… Chris… vorresti essere… il mio ragazzo?-
-Si. Certo, si.-
Finalmente Darren arrivò alle sue labbra, baciandolo
all’inizio dolcemente, per poi acquistare più coraggio.
-C’è ancora una cosa che dobbiamo fare.-
***********
Quando entrarono nella sala Grande, diverse persone si
voltarono a guardarli, ma nessuno sembrò eccessivamente stupito.
Chris si voltò più spesso per cercare segni di
cedimento sul volto di Darren, e lo sentì teso. Strinse più forte la sua mano.
-Non dobbiamo farlo per forza.-
Darren si limitò ad annuire e a camminare con più
decisione.
Lea e Dianna, che sembrava essere tornata quasi completamente
sobria, se ne stavano in piedi a parlare vicino ad un tavolo. Non appena li
videro, corsero verso di loro.
Notando le loro mani intrecciate, entrambe si persero
in una raffica di “awwwwww” e li abbracciarono.
-Sono così felice! Vuol dire quello che penso? Ditemi
che è quello che penso!-
Chris rise, per nulla stupito dalla reazione della sua
migliore amica.
-Si, è quello che pensi. E.. uhm, non so, mi sento
quasi in dovere di.. ringraziarvi?-
Le due ragazze si scambiarono uno sguardo compiaciuto.
-Sarebbe successo comunque.- Disse Dianna,
con certezza. –Ora, immagino vi dedicherete al clichè
del lento davanti a tutti, no?-
Darren rise e scosse la testa.
-Nahhh, non siamo tanto
scontati. E non voglio concludere la serata pestando i piedi al mio ragazzo.-
Chris arrossì mentre Lea e Dianna
risero divertite.
-In questo caso, Chris, spero non ti dispiaccia
concedermi un ballo con il tuo affascinante accompagnatore.-
-Quello sarei io, in realtà-
Disse una voce dietro di loro. Tutti si voltarono per
trovarsi di fronte a Jonathan.
A Chris non sfuggì lo sguardo glaciale di Darren, anche
se durò una frazione di secondo.
-Scherzo. Ragazzi, sono felicissimo per voi.- disse
sinceramente l’ex corvonero, dando una leggera pacca
sulla spalla di Darren.
-Prometto di avere solo le migliori intenzioni, e visto
che tu ballerai con Dianna… potrei prendere in
prestito Chris solo per qualche minuto? Giuro che non gli pesterò i piedi.-
Seppure con una certa riluttanza, Darren lasciò andare
la presa sulla mano di Chris. Entrambi si diressero al centro della pista
insieme ai loro compagni di ballo, ma nonostante tutto non riuscirono a
staccarsi gli occhi di dosso neanche per un istante.
************
-C’è qualcosa che devi dirci?-
Darren se ne stava sdraiato nel suo letto, più che
felice di godersi qualche altro minuto di meritato riposo. I suoi amici, però
non la pensavano allo stesso modo.
-Già- Chord insistette,
sedendosi sul bordo e colpendolo lievemente sul braccio. –C’è qualcosa che devi
dirci?- Il ghigno sul suo volto era ben visibile.
-Oltre al fatto che bere e sentirsi male tanto da dover
lasciare il ballo è da idioti? No, non credo.-
Grugnì Darren senza alzare il volto dal cuscino.
-Che ingrato!-
Sbuffò Chord. –E noi che abbiamo
fatto tanto per aiutarlo!-
Harry si sedette sull’altro lato del letto.
-Nah, è solo stanco.
Scommetto che tra poco lo pregheremo di smetterla di parlare del suo nuovo
ragazzo e di quanto lo adori.-
Chord sembrava
ancora indignato.
-E io che ho mangiato un intero torrone sanguinolento!-
Seppure con la mente ancora annebbiata, Darren assorbì
le parole dell’amico, e non impiegò molto a ricordare e a capire.
Con uno scatto si mise a sedere.
-Che razza di bugiardi!-
Disse, guardando i suoi amici alternativamente. Harry
sorrideva così come Chord, che cercava però di non
darlo a vedere.
-Ehi amico, l’abbiamo fatto per te! Non è andata
esattamente come speravamo, ma ti abbiamo aiutato!-
-Perché quest’anno la missione di tutti sembra essere
stata quella di occuparsi della mia vita sentimentale?- si lamentò Darren, ma
senza riuscire a nascondere il divertimento nella sua voce.
-Perché ci mancava vederti così felice.- Disse Harry,
sottolineando il tutto con una pacca sulla spalla dell’amico.
-Ne è valsa la pena, no?- chiese Chord.
-Puoi dirlo forte.- Darren si abbandonò al sorriso che
aveva combattuto per emergere.
-Bene, ora raccontaci tutto, ma risparmiaci i dettagli
sconci. Non siamo Lea e Dianna, noi.-
*****************
-E sarebbe magnifico fare una gita al mare tutti e sei
insieme, pensa a quanto potremmo divertirci!-
Lea era tornata al suo solito modo di essere, mentre
Chris finiva di prepararsi per scendere a colazione.
-Cory odia il mare. Lo ha nominato almeno una decina di
volte. Credo che fosse il suo modo gentile per farti capire che non si
divertirebbe affatto.-
-Non essere sciocco, convincerò Cory in men che non si
dica. E scommetto che non hai pensato a tutti i vantaggi offerti dal mare.-
Chris sbuffò.
-Ovvero? Sabbia ovunque e scottature?-
Lea sorrise maliziosa.
-No, sei decisamente fuori strada. Mi riferivo ad un certo
grifondoro in costume appena dopo un bagno… ma se
vuoi continuare a lamentarti della sabbia, fa pure.-
Chris arrossì violentemente.
-Io... finirei per scottarmi, e sarebbe un disastro.-
Lea gli fece l’occhiolino.
-Non se qualcuno ti aiuta a spalmare la crema.-
Chris alzò gli occhi al cielo.
-Oh mio dio, questa conversazione termina qui.-
************
Darren se ne stava nervosamente ai piedi della scala,
alzando lo sguardo, nervoso.
-Awww, sei decisamente adorabile.-
Disse Dianna, dandogli un
buffetto sulla guancia.
-Di che stai parlando?-
-Non vedi l’ora di vederlo, giusto? Dio, state insieme
da meno di ventiquattr’ore e già rischio di morire di diabete.-
Darren arrossì e abbassò lo sguardo.
-Oh, appunto.-
-…e non preoccuparti, riuscirò a farti raccontare tutto,
è solo questione di tempo.-
La voce di lea portò Darren ad alzare lo sguardo
immediatamente.
Quando incrociò lo sguardo di Chris, che era
meraviglioso come al solito, entrambi sorrisero.
Una volta che li ebbero raggiunti, Chris si avvicinò,
visibilmente in imbarazzo, con l’intenzione di posare un bacio sulla guancia
del suo ragazzo.
Ragazzo che, però, aveva decisamente altre intenzioni,
e che invece lo baciò gentilmente ma con fermezza.
-Ciao.- disse, non appena si allontanarono, i loro visi
separati solo da qualche centimetro.
-Ciao- rispose Chris, prima di baciarlo un’altra volta.
-Ahem, ragazzi. Per quanto
siate deliziosi, ho una certa fame e di certo non posso mangiare voi.-
Li interruppe Lea.
I due si staccarono, prendendosi per mano, ed entrarono nella Sala Grande.
***************
-Mmm, okay. Ora voglio sapere
il primo mago ad aver utilizzato una maledizione senza perdono contro un altro mago
in un duello ufficiale.-
Avevano occupato il loro solito posto vicino al
lago, ma erano seduti molto più vicini
del solito. Chris teneva un libro in mano, e guardava Darren oltre gli occhiali
che a volte indossava per leggere.
-Ma Chriiiiis.-
-Niente ma. L’esame di storia della magia è domani e
non potrei mai permettere che il mio ragazzo non lo passasse.-
-Ma le tue domande sono troppo difficili!-
-Sono solo le domande che credo saranno nell’esame.
Cerca di concentrarti, so che lo sai.-
Sottolineò il tutto stringendogli brevemente la mano.
-E’ impossibile concentrarsi con te davanti.-
-Oh, quindi è questa la scusa che stai usando?-
Darren annuì.
-Si. Ed è impossibile
concentrarsi anche solo pensando a te. E visto che mi succede, uhm,
diciamo pure ventiquattr’ore al giorno, è ovvio che non so nulla di storia
della magia.-
-Di conseguenza la tua mancanza di studio sarebbe colpa
mia. Non una mossa molto furba, Criss.-
Chris chiuse il libro con uno scatto.
-Bene. Visto che sono apparentemente il responsabile,
devo fare qualcosa per rimediare alla situazione. Da ora fino all’esame, non
potrai baciarmi se non quando risponderai esattamente ad una domanda. Senza
eccezioni.-
Darren aprì la bocca, stupito, e fece per protestare –Ma…-
-Niente ma, e dovresti invece essere lusingato che io
tenga talmente tanto alla tua educazione da compiere un sacrificio così
grande.-
-Sei ingiusto.-
Disse Darren, incrociando le braccia e voltandosi verso
il lago.
-Awww, sei così carino quando
metti il broncio. Ma non funzionerà. Ora concentrati.-
Darren lo ignorò.
Chris si avvicinò e chiuse la distanza tra loro. Il grifondoro rispose immediatamente al bacio, afferrando la
nuca del suo ragazzo per avvicinarlo, ma proprio mentre cercava di
approfondire, Chris si allontanò di scatto.
-Ehi! Questa è crudeltà!-
Chris rise.
-No. Era solo un incoraggiamento. Ora, se vuoi
riceverne altri, vedi di darti da fare.-
Darren sembrò rifletterci per un attimo.
-Ok, ma sono due
baci per ogni risposta esatta. –
Chris lo guardò storto, ma fece un cenno di assenso.
Poi Darren si sporse a prendere gli occhiali.
-Ehi! Quelli mi servono!-
-Non pensarci neanche. Già mi distrai abbastanza senza,
con questi non c’è nessuna speranza che io riesca a levarti gli occhi di
dosso.-
****************
-Non so se sia possibile. Voglio dire, sono gli ultimi
giorni e la sorveglianza è davvero al minimo, ma dovresti essere praticamente
invisibile.-
Darren ghignò.
-Era quello il mio piano.-
-Quindi, ricapitolando, io dovrei ricattare i ragazzi
del dormitorio e costringerli a stare via dalle loro camere?-
Lea sembrava alquanto scettica.
-Solo per qualche ora! Ti prego, non riuscirò a vedere
Chris per almeno un mese. Per favooooore. Del resto,
è anche colpa tua se stiamo insieme!-
Lea sbuffò, rassegnata.
-E va bene. Ma lo faccio solo perché non riesco a
resistere ai tuoi occhi da cucciolo e perché Chris sarà molto felice.-
Darren si affrettò ad abbracciarla, inondandola di
ringraziamenti.
-Inoltre, il mio fidanzato mi ha detto di come qualcuno
abbia influito sulla nostra prima uscita. Diciamo che ti sono debitrice.-
***************
Chris era esausto. L’esame di Difesa Contro le Arti
Oscure era stato facile ma era durato fin troppo. Uscì dalla sala grande
chiedendosi dove diavolo fosse finito Darren. Quella mattina gli aveva detto di
avere un forte mal di testa, poi non l’aveva più visto.
La sua attenzione fu catturata ben presto da un oggetto
poggiato sulle scale.
Non appena capì di cosa si trattasse, non potè evitare di sorridere apertamente. Si avvicinò al
quaderno abbandonato, una sensazione di Deja vu
davanti agli occhi.
Da dietro la copertina blu faceva capolino un foglio
che Chris si affrettò a leggere.
“Si prega di restituire il quaderno al legittimo
proprietario che continua a dimenticarlo ovunque (e stavolta forse lo ha fatto
di proposito).”
Chris rigirò il foglio tra le mani, e ben presto lea fu
al suo fianco.
-Chris, devi venire subito con me.-
Spazientito, il ragazzo cercò di impedirle di
trascinarlo su per la scala.
-Lea, non posso ora! Devo andare da Darren, credo che
abbia escogitato qualcosa.-
Lea si fermò ed esercitò tutte le sue doti di attrice.
-Per favore, Chris. Non impiegheremo più di qualche
minuto. Ho scritto una cosa per Cory e volevo un tuo parere.-
-Ew. Perché mai dovrei voler
leggere la vostra conferenza privata?-
Lea si appoggiò più fermamente al suo braccio.
-Ti prego, ti prego!-
-Sigh… ok.-
***************
Quando entrarono nella sala comune, Chris non si stupì
di trovarla deserta. Negli ultimi giorni, tutti approfittavano del sole per
passare le giornate nel parco. Dove
probabilmente sarei ora insieme al mio fantastico ragazzo.
Era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse
che Lea lo stava trascinando verso il dormitorio maschile e che quindi c’era
qualcosa di strano.
-Dove accidenti…?-
Ma prima che potesse dire altro, Lea lo lanciò dentro
la porta per poi sparire.
Chris si ritrovò al buio. O almeno, fu il suo primo
pensiero.
In realtà, le finestre erano chiuse e c’erano piccole
fiamme blu ovunque.
Vicino al suo letto, con l’espressione più felice che Chris
avesse mai visto, c’era Darren.
-Penso che tu abbia qualcosa di mio.-
Disse, invitandolo con una mano ad avvicinarsi.
-Io… ehm, si, il quaderno. Dare, come… come hai fatto?-
Quando fu abbastanza vicino, Darren lo attirò contro di
sé per baciarlo con passione. Chris si sciolse immediatamente, il quaderno
dimenticato cadde a terra mentre le sue mani cercavano i riccioli del suo
ragazzo.
Darren sapeva di buono: Chris non riusciva a smettere
di assaporarlo e perdersi in quella sensazione magnifica. Quando Darren si
allontanò all’improvviso, Chris lo guardò interrogativo.
-Ci sono diverse cose per le quali devo farmi perdonare.
E altre per le quali sono grato.-
Chris sorrise.
-Non c’è bisogno che tu ti faccia perdonare nulla. E’
tutto perfetto.-
-Bene, sono felice che il mio tentativo di essere romantico
sia andato a buon fine.-
Darren lo baciò ancora una volta lievemente.
-Okay, ora che ho preso ciò che mi spettava…-
-Ma non hai ancora preso il quaderno!-
Darren sorrise malizioso.
-Il quaderno? No, non mi riferivo a quello,
decisamente.-
Risero insieme, e poi ripresero a baciarsi, finché non
si ritrovarono sul letto, troppo vicini e decisamente troppo presi dalla
situazione.
-Chris. Chris, dobbiamo fermarci.-
Chris lasciò per un secondo il delizioso punto sul
collo di Darren al quale si stava dedicando, e alzò la testa.
-Perché?-
-Perché altrimenti non rispondo più delle mie azioni, e
non era quello che avevo programmato. Rovinerebbe un po’ tutto il mio volermi
fare perdonare, non trovi?-
Chris tornò al suo lavoro, mormorando –Non m’importa.-
Darren alzò una mano per scostarlo gentilmente, e poi
prese ad accarezzargli il volto.
-C’è… c’è una cosa che devo dirti.-
Chris rimase pietrificato. Non era esattamente
preparato a una qualsiasi notizia sconvolgente, e il tono di Darren sembrava
dannatamente serio.
-Dimmi.-
Disse, abbassando lo sguardo.
Darren sospirò.
-Io ti ho mentito.-
Chris si sentì crollare il mondo addosso. Gli aveva
mentito? Riguardo cosa? Prima che potesse formulare una domanda, la mano di Darren
prese ad accarezzarlo con più decisione, spostandosi verso la sua nuca.
-No, ehi, non è niente di grave. Sta calmo. Ti ho
mentito quando abbiamo parlato la prima volta. Ti ho detto che non ti avevo mai
visto, ma era una bugia.-
Chris inclinò il capo, curioso.
-Io… è da almeno un anno che ti ho notato. Speravo in
tutti i modi che tu ti accorgessi di me, e quando sei venuto a riportarmi il
quaderno…. È stato uno dei momenti più belli della mia vita. Certo, ora posso
contarne almeno dieci che lo battono senza esitazione, ma ecco… scusa. Avrei
dovuto dirtelo prima.-
Chris rise piano.
-Ehi! Sto cercando di essere serio!- disse Darren, ma
ben presto le risate contagiarono anche lui.
-Mmm bene. Direi che siamo
pari allora, perché, se non ricordo male, anche io ti ho mentito all’inizio. E
anche io ti avevo DECISAMENTE notato prima.-
Darren lo avvicinò per baciarlo.
-Ti amo così tanto.-
Disse, senza riuscire a trattenersi. E perché avrebbe
dovuto? Non si era mai sentito più felice nella sua intera esistenza e, se avesse
potuto, avrebbe volentieri scambiato ogni altro giorno che gli restava con una
manciata di momenti come quello.
Il volto di Chris passò da un’espressione piacevolmente
stupita, ad un sorriso enorme e bellissimo.
-Ti amo anch’io-
Ripresero a baciarsi per qualche minuto, poi Chris si
staccò per guardare Darren intensamente negli occhi.
-Vorrei tanto che entrambi potessimo non rispondere più
delle nostre azioni.-
E se non per lo sguardo, intenso e così incredibilmente
fiero e sensuale, Darren avrebbe di certo ceduto di fronte al tono di voce del
suo ragazzo.
-Possiamo farlo.- disse, baciandolo ancora. –Possiamo farlo.-
**************
Chris era sempre stato tristissimo, quando si era
trattato di lasciare Hogwarts.
In questo caso, la stava lasciando per l’ultima volta,
e si sentiva come se una parte del suo cuore fosse stata strappata.
Sorrise soltanto quando sentì la mano di Darren stringere
la sua.
-Ok, allora siamo d’accordo. Il mare sarà magnifico, me
lo sento.-
Lea continuava ad insistere, ignara delle facce poco
entusiaste di Cory, mentre Dianna sembrava altrettanto
esaltata.
-Sai- disse Darren, piano, all’orecchio di Chris.
-forse non riuscirò a stare troppo lontano da questa
scuola.-
Chris sorrise, complice
-Sei ancora dell’idea di corrompere giovani menti?-
Darren rise.
-Mmmm. Ma per ora, mi
accontento di corrompere solo la tua.-
Disse, prima di piantargli un deciso bacio sulla
guancia.
-Oh mio dio, ma voi non la smettete neanche per un
secondo di fare i fidanzatini perfetti?
Disse Chord, guardandoli con
disapprovazione.
-Sei solo geloso perché io ho un ragazzo fantastico.-
Chord li
lasciò perdere per commentare qualcosa con Harry.
Chris ne approfittò per ricambiare velocemente il gesto
del ragazzo.
-Oh, vedo che oggi siamo affettuosi.-
-Nah, è solo che sono
triste.-
-Ehi, non devi esserlo. E comunque sono offeso.-
-Non riesci ad essere offeso per più di due minuti. Ti
conosco.- Disse Chris, e fece per baciarlo. Con suo stupore, Darren si voltò, impedendoglielo.
-No. Niente baci. Anch’io posso farlo, sai? Non sei l’unico
col potere di proibire queste cose.-
Chris trattenne una risata.
-Ah, bene. Vorrà dire che andrò a salutare Amber nel
frattempo.-
Darren lo ignorò mentre si allontanava.
Non aveva fatto più di dieci passi, quando si ritrovò
afferrato da Darren.
Il ragazzo lo baciò incurante di tutti gli altri
studenti in attesa del treno, sorridendo contro le sue labbra.
-Hai ragione. Non ho resistito.-
THE
END