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Autore: UnLuckyStar    30/07/2012    3 recensioni
Questa sarà una raccolta di one-shot, ognuna ispirata ad una parola che fa riferimento all'aria. I personaggi si rifanno alla mia storia in corso, "Una storia un po' diversa", specialmente (e forse unicamente, non ho ancora deciso) saranno delle Alessandro/Lucky. Le one-shot saranno dodici.
Questa raccolta partecipa alla challenge 'The Four Elements Challenge' di xdxdxdxd
[One-shot scritte: 6/12]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Come condensa su un mondo freddo
Autore: UnLuckyStar
Genere: Sentimentale
Raiting: Verde
Word: 570 parole
Disclaimer: Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro. I personaggi, i nomi, le situazioni e tutto ciò che deriva dalla trama appartengono solo a me.
Tabella: Aria
Prompt: Condensa
Note: --

 

The Four Elements: Air

1. Soffio 2. Ossigeno 3. Vento 4. Respiro
5. Cielo 6. Brezza 7. Nuvole 8. Tempesta
9. Atmosfera 10. Condensa 11. A scelta 12. Aria

Completate 3/12


Come condensa su un mondo freddo

-Dai Ale, falla finita, lo sai che non soffro il solletico-dico spingendolo via con una mano e tenendo gli occhi puntati su Angeli e Demoni di Dan Brown.
-Eh dai, Lucky, staccati da questo libro- dice prendendomelo dalle mani.
-No! Idiota, stavano per uccidere il terzo cardinale!-
Lui alza un sopracciglio, posando quel meraviglioso ammasso di pagine sul davanzale della finestra, accanto al quale mi sono sistemata con una sedia, un plaid e una tazza di tè verde che si sta lentamente raffreddando.
-Non dovresti leggere certi thriller. Sei già abbastanza violenta senza che Dan Brown ti influenzi con i suoi libri- dice abbassandosi e sedendosi sui propri talloni.
-Ma scusa, sei stato tu a consigliarmelo-
-Sì, ma non credevo che non avresti fatto altro che leggerlo tutto il giorno-
-Mh, è colpa tua- rispondo dandogli un bacio sulle labbra -Hai ottenuto quello che volevi, ora lasciami leggere- dico riprendendo in mano il libro.
Lui si alza in piedi e mi guarda dall'alto della sua statura.
-Se continui così, ho idea che dormiremo in letti separati, stanotte- dice portandosi le braccia al petto.
Quest'affermazione basta a farmi chiudere di scatto il libro.
-Mi stai ricattando?- chiedo alzando lo sguardo sul suo viso.
-No, ti sto informando della situazione-
-Fammi finire almeno il capitolo- dico tentando di simulare l'espressione di un cucciolo bastonato -E poi non è colpa mia se tu hai buongusto per i libri- riprendo tirando fuori la mia faccia da ruffiana.
-Non mi addolcirai adulandomi. Se non vieni in camera tra dieci minuti, chiudo la porta a chiave- dice toccandomi la punta del naso con un dito e dirigendosi verso la stanza che in poco tempo è diventata la nostra camera.
Guardo il libro che ho in grembo, che con i suoi caratteri eleganti sembra sussurrarmi "Leggimi!". Fisso la porta aperta da cui provengono i fruscii dei vestiti di Alessandro che cadono a terra.
Rivolgo di nuovo l'attenzione sul mio libro dalla copertina rossa e poi ancora sulla luce che proviene dalla stanza.
Certe volte anche una scelta così stupida e irrilevante può risultare difficile.
Guardo fuori dalla finestra, dove il buio regna sovrano, e in controluce a un lampione vedo delle piccole gocce di pioggia cadere in modo costante verso il basso.
La tazza di tè di cui mi sono completamente scordata, emana ancora dei lievi rivoli di vapore, che appannano il vetro della finestra con delle piccole gocce di condensa, che seguendo il loro percorso verso il basso ne incontrano altre, unendosi a loro, diventando un'unica cosa che prosegue il suo tragitto. Fino a sparire.
Alessandro e io possiamo definirci simili alla condensa che si posa su un vetro freddo. Sin dalla prima volta ci siamo avvicinati e legati l'uno all'altra, anche se in modo bizzarro.
Non ci siamo mai sopportati e tutt'ora non andiamo chissà quanto d'accordo, eppure c'è sempre qualcosa che ci costringe a stare insieme.
Noi siamo... siamo il calore in mezzo al freddo, i sentimenti nel mare dell'apatia, gli svegli tra gli assopiti, i creativi fra gli anonimi. 
Noi siamo come condensa su questo mondo freddo, che ci lascia girovagare e scivolare via, come se fossimo insignificanti.
Mi alzo in piedi, mettendo da parte il libro e andando verso la porta della nostra camera. Lui è proprio lì, in piedi, con una mano sulla maniglia.
-Stavo per chiudere la porta- dice sorridendo, compiaciuto dal fatto che ho ceduto al suo ricatto.
Faccio un passo avanti, verso di lui, e gli stampo un bacio sulle labbra.
-Può anche stare aperta, adesso- dico spingendolo verso il letto.
 


 

Wuhahahahahah ma quanto mi divertirò a scrivere certe minchiate, quanto? :')
Sì, mi faccio di nuovo viva tra queste one-shot dopo quasi due mesi... Mi vergogno e chiedo perdono ç.ç
Devo dire che tutto il ragionamento che ho fatto sulla condensa l'ho sognato qualche notte fa. Solo che nel mio sogno illustravo i miei pensieri a un mio amico che purtroppo non c'è più. E visto che oggi ricorre l'anniversario della sua morte, voglio dedicare 
a lui  questa piccola one-shot 

Io vado, e spero di trovare qualche parere nuovo al mio ritorno :)
Baci, UnLuckyStar

   
 
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