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Autore: Erik Burton    30/07/2012    3 recensioni
Quattro uomini legati da un destino comune e legati da una sete di potere che li costringe ad odiarsi al punto da uccidersi a vicenda. Che cosa lega questi uomini ad un ragazzo di appena diciotto anni che sembra essere l'ultimo della stirpe maledetta? Ma soprattutto, che cosa lega questi uomini, Lee Chaolan, Paul Phoenix, le sorelle Williams e una misteriosa setta di guerrieri ad un'antica profezia che sembra sia la chiave per annientare una volta per tutte il Gene del Diavolo?
A volte, quando ritornano a saldare i loro conti, le ombre del passato sanno essere molto pericolose.....
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Williams, Lee Chaolan, Nina Williams, Paul Phoenix, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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 “Sono nel buio, perso nell’oscurità, ma che cosa è accaduto? Qualcosa dentro di me sta prendendo forma, ma che cosa?  E’ questo un abisso? L’abisso dei ricordi mi prende e mi trascina quasi volesse farmi vedere vecchi ricordi oramai repressi. Davanti a questo labirinto tortuoso,vedo un uomo che mi chiama per nome. Ma chi è, come fa a sapere come mi chiamo? Lo guardo meglio. E’ un uomo che avrà all’incirca 37 anni se non di più,alto e ha i capelli neri. Ma la cosa che mi colpisce sono i suoi occhi, di un grigio intenso quasi magnetici. Uguali ai miei. Mi fa cenno di seguirlo ed inizia a correre. Io corro assieme a lui e ad un tratto si ferma e mi dice “Esci dall’oscurità Lee, rivela la tua vera natura. Trova il quarto, trova Iori” “Iori.. Ehi aspetta chi è questo Iori, non capisco!” “La fine è l’inizio, solo scoprendo chi sei, tu e gli altri salverete il mondo”.  Non c’è tempo per le spiegazioni Lee, è ora di svegliarsi.”

Le scosse del defibrillatore fecero riprendere conoscenza a Lee. I due furono portati al NYC Hospital. Lee,fortunatamente, ebbe diverse contusioni e qualche ferita, Paul invece rischiava grosso. I medici lo tennero sotto i ferri per due ore per sanare la profonda ferita che aveva ricevuto all’altezza dell’addome; dopo due ore, Paul si era ripreso del tutto dopo l’effetto dell’anestetico.
“Ehi, vecchio matto, lo sai che mi hai fatto preoccupare?”
“Si si, Lee, taglia corto, esco da un’operazione di due ore e sono ancora rintronato dall’anestetico.”  disse Paul alzandosi sui gomiti a fatica per parlare meglio con l’amico. “Allora hanno trovato quel bastardo che ci ha attaccato?”
“No, purtroppo, Lei sta facendo tutto il possibile ma ha le mani legate per via di un altro caso che gli hanno affidato.”  “Capisco.”  Lee gli guardò il viso e gli disse “Lo sai che hai un bel taglietto sul labbro. Magari ti scambiano per quello di Assassin’s Creed!” “Ahahah, certo e ora mi  scambieranno per Dragunov almeno la versione brutta! Senti tra quanto sarò dimesso?” “Tra un’ora circa. L’intervento è andato bene e non ci sono state complicazioni.” “Meno male” disse Paul mettendo la testa all’indietro “ Non ne potevo più di questi aghi!”. Un’ora dopo, Lee e Paul furono dimessi e poterono tornare nell’appartamento di quest’ultimo, ma mentre percorrevano la strada di casa si sentirono osservati. Qualcuno li stava seguendo, ma non riuscivano a vederlo. Mentre stavano camminando verso Chinatown, Paul e Lee si trovarono davanti tre uomini vestiti di nero, simili a quello dell’incidente.
“Mi sa che quello là ha chiamato i rinforzi!”
“Sì,hai ragione, Paul. Andiamocene” “Fermi!” disse uno dei tre uomini puntando contro di loro una pistola “Mani bene in vista!” “Ok,ok, amico stai calmo!” disse Paul a voce alta “Paul, che cosa vuoi fare?” “Ora lo scoprirai”. Paul mise le mani in alto e si diresse verso l’uomo senza alcun timore. “Ora morirai” disse uno dei tre sguainando una katana “Bene,sono tutto vostro” disse Paul sfoderando un enorme sorriso “Ma è scemo o cosa?!” pensò Lee. In quell’istante l’uomo con la katana tentò di colpire Paul, ma lui con uno scatto schivò il colpo e disarmò l’uomo con un movimento fulmineo e l’uccise. Successivamente, non diede tempo all’uomo con la pistola di sparargli perché prima schivò i suoi calci poi gli andò dietro e gli spezzò il collo. L’ultimo estrasse un piccolo pugnale e tentò di colpire Paul alle spalle ma con un movimento fulmineo glielo conficcò nel cuore.
“Wow! Paul da dove ti sono venute fuori queste abilità?” chiese Lee sorpreso “E’ stato istintivo” “Ok, ora andiamocene prima di attirare l’attenzione di qualcuno” I due corsero via e si diressero verso l’appartamento. Intanto c’era qualcuno che aveva assistito alla scena, prese un cellulare e chiamò il suo contatto. “Maestro? Sì, li ho trovati e non immagina neanche chi possano essere. Certamente,li seguirò passo dopo passo. Salute e pace a voi maestro”. Spense il cellulare e disse infine “ Bene. Ora non resta che scoprire dove è il demone della profezia.”
Una volta arrivati a casa di Paul, i due iniziarono a parlare dei fatti accaduti prima.
“Io non capisco, come diamine hai fatto a fare quelle mosse?” “Non so, è stato istintivo.” “Bah,sarà. Ma comunque sia, chi erano quei tizi vestiti di nero?” disse Lee sedendosi sul divano “Non saprei, di certo non appartenevano né alla G Corporation né alla Mishima Zaibatsu.” Paul si tolse la maglia e si guardò la ferita ricucita. Fortunatamente i punti non si erano staccati e la ferita non si era riaperta. Paul si diresse in bagno per darsi una rinfrescata. “E’ tutto troppo strano, se ci pensi. Prima l’incidente in autostrada, poi questi tizi che tentano di ucciderci, poi tu che usi quelle strane mosse tentando di imitare quell’italiano di quel videogioco, oh diavolo come si chiama? Enzo?” “Ezio Auditore” disse Paul tornando in soggiorno “Giusto lui. Non riesco a capire che cosa sta accadendo. Uff, cos’altro potrà mai capitarci?” “Mmm, non saprei. Forse le Williams che vengono da noi a prendere un caffè senza che si facciano fuori a vicenda?” “Ahahah, fantascienza!” “Esatto. Però, toglimi una curiosità. Tu nel sonno, hai parlato di un certo Iori, chi è?” “Eh, vorrei saperlo anch’io.” Lee rifletté un istante e disse al suo amico dirigendosi verso la finestra “Paul, devi aiutarmi a trovare questo Iori. Forse così capirò meglio che diavolo sta succedendo in questo dannato mondo!”.


Intanto, alla Ishikawa High School di Kyoto, un ragazzino di 17 anni e mezzo faticava a stare attento alla lezione di letteratura perso completamente nei suoi pensieri guardando fuori dalla finestra mentre il professore stava leggendo un passo de “La via del samurai” di Yukio Mishima. Il suo nome.. Iori Tokugawa. Iori è un ragazzo alto, dal fisico atletico,ha i capelli neri, lunghi e tirati all’indietro e gli occhi marroni ed appartiene a una delle più facoltose famiglie di Kyoto,e nonostante la su giovane età, è diventato l’erede di un impero milionario dopo la morte del padre. Un impero che la G Corporation e la Mishima Zaibatsu vorrebbero avere. Ad un certo punto il professore richiamò il ragazzo.
“Signor Tokugawa, a che pensa? Per favore ci spieghi il brano che ho appena letto.” Il ragazzo si voltò verso il professore, prese il libro e iniziò a spiegare il brano “Ho scoperto che la via del samurai è la morte. Un dilemma di vita o di morte va risolto, semplicemente, scegliendo una súbita morte. Non vi è nulla di complicato in ciò. Fatti animo, e procedi. Con queste parole, Mishima voleva spiegare che la via del samurai è tutta dedita all’onore. Quando si va in battaglia, non bisogna esitare ma bisogna essere consapevoli dei rischi che si corrono e combattere per quello in cui uno crede.” Tutti i suoi compagni lo guardavano ammirati assieme al professore che disse infine “Eccellente signor Tokugawa. Come sempre” Dopo la fine delle lezioni, Iori si diresse verso casa quando degli uomini attaccarono il ragazzo che si difese in maniera abile, ma in suo aiuto arrivò una persona che lui conosceva molto bene,Kazuya Mishima. “Stai bene ragazzo?” “Sì, grazie Mishima san. Ma sapevo cavarmela anche da solo. Comunque grazie” disse Iori correndo fino a casa. Ma qualcosa aveva fatto scattare nel ragazzo un grosso dubbio: come mai provava un odio profondo per quell’uomo che l’aveva aiutato sebbene che in passato è stato rivale di suo padre anche se non lo conosceva bene? Che cosa si stava annidando dentro di lui? 


Altro capitolo di questa storia che spero vi faccia stare con il fiato sospeso fino alla fine. Ringrazio Raika e Angel per le ottime recensioni ricevute! Spero che continuiate ad apprezzarla questa storia. E.B.
  
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