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Autore: sadik _A    30/07/2012    6 recensioni
-Dimmi,A. Quando dirai loro che sei tu e tutta questa storia finirà?- mi chiese poi con una strana espressione sulla faccia.
-Quando sarà il momento. Ancora non lo è. Cos'è ti sei già stufata di stare qui?- le domandai.
-Un po'. Sai è estenuante stare qui dentro. Far finta di essere pazza e ascoltare Hanna che mi dice delle cose alla quale non poter rispondere per continuare a fare la pazza-
-Mona,se vuoi puoi raccontarle tutto. Sta a te decidere. Però se gli racconti tutto,sai quali sono le regole.-
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alison DiLaurentis, Aria Montgomery, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Era passato un mese da quando Aria era stata dimessa dall'ospedale, e in quella settimana Ezra le aveva donato le cure migliori che si potessero desiderare, quelle piene d'amore. Le ragazze, come anche i signori Montgomery, andavano spesso a trovarla, e ogni tanto Emily veniva a trovare me.
Le avevo dato un ordine ben preciso giorni fa, e le avevo appena detto di venire per consegnarmi ciò che aveva preso per me. Non appena arrivò, bussò due volte, e io andai ad aprire la porta.
-Ehi, Ali!- mi disse abbracciandomi felice.
-Em. Come stai?-
-Ora bene. Tu?-
-Bene. Aria come sta?-
-Bene anche lei Ali, tranquilla.- mi rispose con dolcezza.
-Allora, dov'è?- le domandai poi.
-Qui. Tieni.- mi disse passandomi un fazzoletto appallottolato con dentro ciò che le avevo chiesto.
-E' stato difficile prenderlo?-
-No, per niente. Ma perchè lo hai voluto indietro?- domandò poi, curiosa.
-Beh, innanzitutto perchè era mio. Poi perchè volevo indossarlo di nuovo.- risposi sorridendole. Lei mi fissò con i suoi nocciola, e disegnò un mezzo sorriso sul suo viso.
-Me lo leghi?- le chiesi poi.
Lei prese in mano il braccialetto con su scritto il mio nome, e me lo legò come fece tre anni prima.
-Fatto.- disse poi senza mollare la mia mano.
-Grazie Em..- le dissi disegnando un sorriso pieno sul mio volto.
Emily mi fissava, come faceva sempre, da quando la conoscevo, con la luce dell'amore negli occhi.
Nonostante fossero passati quasi quattro anni, dalla mia “morte”, lei non aveva smesso di provare forti sentimenti per me. Era da sempre stata la mia preferita, da questo punto di vista. Infatti veniva attaccata spesso dai miei scagnozzi, per questo suo essermi tanto legata. Ma io non avevo mai detto  o fatto niente per “fermarli”, come invece avevo fatto con Aria. Mona giocava con le bambole, io con i pezzi dei cadaveri, avevo detto loro una volta, ma in realtà la prima a giocare con le bambole ero stata io. Bambole, così le chiamavo. Emily, Hanna, Spencer e anche Aria, erano  sempre stata delle bambole. Bambole con cui giocare e divertirmi ogni volta che ne avevo voglia. Emily era la più dolce tra le mie bambole. La più leale tra tutte. La mia scomparsa le aveva fatto male. Mi amava così tanto. Avrebbe fatto di tutto per me. Sta soffrendo più delle altre in questo gioco che ho attuato, dove non posso farmi scoprire. Ma mia piccola Em, tranquilla, questo gioco presto finirà.
La fissai, e mi allontanai da lei, prima che potesse fare o dire qualcosa, e guardai negli schermi ciò che stava succedendo alle ragazze e al team.
-Ma, quelle siamo noi?- domandò fissando il primo schermo, dove c'erano inquadrate Hanna e Spencer a casa di Aria ed Ezra.
-Si. È da qui che vedo tutto ciò che vi accade. Altrimenti, come pensi che io riesca a controllare tutto?- le dissi con il mio solito tono mezzo deciso e mezzo rabbioso.
Ma un immagine mi portò a concentrare la mia attenzione su di sé.
C'era una sagoma che si aggirava per il Resort, spaesata e saltellante. Era Mona.
-Finalmente ti ho trovata Vanderwall!- affermai felice di quell'azione.
-E', Mona?- domandò Emily sconcertata.
-Si. Finalmente l'ho ritrovata!- affermai poi piena di entusiasmo. Mi alzai dalla sedia dove ero seduta e mandai Paul a recuperare Mona e portarla nella stanza numero 2 del Resort, dove poi la raggiunsi. Vestii i panni di Vivian Darkbloom, e la raggiunsi, mentre Emily se ne andò dalle ragazze.
-Mona..-
-Lady D.- disse lei fissandomi.
-Ti avevo detto di scappare, ma non per così tanto tempo. Sono passate tre settimane. La tua fuga precedente era durata di meno.-
-Beh, ma quella precedente non è stata un tuo volere, Di Laurentis.-
-In effetti hai ragione. Novità in vista?- le chiesi poi.
Era andata in perlustrazione, per mio volere, e volevo sapere che cosa aveva saputo che avrebbe potuto avvantaggiarmi con il gioco.
-Si, una c'è. Ma credimi sarebbe meglio non saperla.-
Inarcai un sopracciglio e lei me la svelò subito dopo.
-Perfetto. Ottimo lavoro Vanderwall.- le dissi compiaciuta, dandole una pacca sulla spalla.
-Mi fai restare qui nel tuo covo? Non ci voglio tornare in quel posto.- mi chiese poi.
Io la fissai.
-No. Tu mi servi lì, Mona. Quindi ci tornerai subito. Puoi anche smettere di fare la pazza, ma mi servi lì. Intesi?!- le ordinai con il tono minaccioso alla Di Laurentis, che conosceva benissimo.
-Bene!- disse poi lei snervata da quel mio essere così somigliante ad Ali, e insieme a me si avviò verso il Radley Hospital, dove poi si fece trovare dai dottori addetti.
Nel frattempo le mie amiche, cercavano notizie inerenti a me, ma niente che le interessasse veniva scritto su google.
-Ma non facciamo prima a chiedere a lei?- domandò Hanna stufa di cercare notizie sul web.
-Che senso avrebbe? Lei ci ha già mentito. Lo farebbe di nuovo, o se non lo farebbe non ci direbbe tutta la verità come ha fatto fin ora.- affermò Spencer guardando l'amica.
-Uffa. Io però me ne tiro fuori. A me non importa cosa Ali stia nascondendo. Lei è tornata, ha confessato che è lei A, che ci sta proteggendo dal team che vuole torturarci non si sa perchè, e che non vuole farci del male come noi pensavamo. Mi basta questo.- affermò Emily, seguendo il cuore.
Hanna e Spencer la fissarono.
-In effetti, tutto ciò basta anche a me, Spence. Ali ci ha detto ciò che volevamo sapere. Se nasconde qualche altra cosa, perchè non vuole che la sappiamo, sarà di sicuro per motivi ovvi. Non credi?- chiese poi Hanna all'amica.
-Io non mi accontento di ciò che ci ha detto Ali. Io voglio risposte serie!- affermò poi violentemente battendo il pugno sul tavolino che fece saltellare per un mezzo secondo la penna che c'era poggiata sopra. Io improvvisamente entrai in quella stanza.
-E sentiamo, che risposte vorresti Hastings?- chiesi curiosa, mentre chiudevo la porta della stanza.
-Quelle che non ci hai ancora dato, Ali!- replicò, sempre più decisa.
Eccola lì, Spencer Hastings. L'amica più arguta che si potesse avere. Più competitiva. Spencer era la bambola più forte tra tutte quelle che avevo. Quella combattiva. Perspicace. Diretta. Proprio come un avvocato. Proprio come sua madre. Era quasi arrivata alla soluzione del gioco un anno fa. Ma poi Mona, le aveva sconvolto tutti i piani, rivelando di essere lei A, proprio come io le avevo detto di fare. Ma sono sicura che se l'avessi lasciata indagare ancora, sarebbe arrivata alla conclusione in un batter d'occhio. Quanto mi piaceva stuzzicarti Spence. Era il mio gioco preferito.
-Spence. Spence. Io non posso darti tutte le risposte che vorresti. Ma tu, fammene una. Una sola. E io ti risponderò.- affermai poi, sedendomi sul divano, seguita da Emily e Hanna che si misero ai miei lati.
Spencer, cominciò a girare per la stanza andando avanti e indietro, pensando a cosa poteva chiedermi. Io nel frattempo parlavo con le mie due amiche.
-Ali, Em ci ha detto che hai trovato Mona.-
-Si, ma adesso è tornata al Radley.-
-Perchè??- chiesero in coro le due poi.
-Perchè è li che ci serve..- affermai fissandole tutte e tre.
-Perchè?- domandarono poi sempre più curiose Hanna ed Emily.
-Ah, Ah. Io risponderò solo a Spencer.- affermai poi.
Non potevano sapere. Non ancora. Fissai Spencer che mi fissò negli occhi in modo di sfida.
La mia piccola, ribelle e combattiva Spence. Sei sempre stata quella in grado di tenermi testa. Amavo giocare con te. Amavo sfidarti. Amavo sentire quella strana competizione tra di noi.
Improvvisamente sorrise, e il mio sguardo si fermò completamente su di lei.
-Ho una domanda perfetta!- affermò poi con gli occhi pieni di luce.
-Allora formulala!- affermai io indifferente.
-Il giorno dell'operazione di Aria, abbiamo sentito Wren e Jenna parlare di te. Dicevano che tu avevi detto loro che era vietato giocare con lei. Perchè, Ali? Perchè potevano giocare con tutte noi e con lei no?- domandò decisa lei.
Io sorrisi. Tra tutte le domande che poteva farmi, mi ha esattamente fatto quella che mi aspettavo. E ovviamente Ali D. ha la risposta pronta.
-Sicura che è questa la domanda più giusta?- le domandai poi, cercando di riportarla sulla retta via.
-Al cento per cento!- rispose lei totalmente convinta.
-Aria è la mia migliore amica. È semplicemente per questo che non l'ho quasi mai fatta attaccare.- risposi, con la risposta che mi ero preparata non appena avevo sentito la domanda.
Spencer e io ci fissammo negli occhi. Lei leggeva nei miei la menzogna come io leggevo nei suoi il dubbio.
-Anche noi lo siamo. Ma noi siamo sempre nel mirino del tuo team!- affermò.
Sorrisi sghembamente e mi alzai andando verso di lei.
-L'amicizia tra me e Aria è.. diversa da quella che ho con voi altre..- risposi io, sincera, fissandole una ad una.
Emily ci rimase un po' male, mentre Hanna e Spencer non molto, perchè evidentemente sapevano che era vero.
Spencer mi fissava inarcando un sopracciglio.
-Che succede Spence, non sei soddisfatta della mia risposta?- le domandai con aria di sfida.
-Assolutamente, Ali.- disse lei con lo stesso tono.
Mi avvicinai e le misi una mano sulla spalla, poi mi voltai ondeggiando verso le altre che mi guardavano.
-Quand'è che Aria torna tra voi?- domandai poi ad Hanna.
-Domani, Ali.- rispose lei mentre si alzava, e si dirigeva verso il frigorifero di casa di Spence. Prese una foglia di lattuga e se la mangiò.  Io la fissavo e ridevo.
Hanna era la mia piccola Barbie Malibu. Era grassottella ma pur sempre ottima per giocare. Adesso è diventata oserei dire anche più bella di me. È Sexy. Snella. Testarda. Unica. Hai fatto dei grandi passi da quando me ne sono andata Han. Ti stai comportando benissimo in questo gioco.
-Che c'è? Perchè mi fissi?- domandò stranita e spaventata guardandomi a sua volta.
-Guardavo quanto fossi cambiata Han. Sei bella e snella.-
-Si ma dentro sono sempre la stessa, Ali.- rispose lei abbozzando un piccolo sorrisetto.
-Lo so, Han. Lo so.- risposi io, sorridendole.
Mi piaceva il suo essere diventata determinata e rispondere inserendosi nei discorsi.
-Adesso devo andare ragazze. Ci vediamo domani. Verrò a trovare Aria.- affermai poi chiarendo che ci sarei stata soprattutto per vedere Aria.
Aria era la mia bambola di porcellana più pregiata.. lo era sempre stata. Giocavo con lei, divertendomi troppo. A differenza che con le altre. Lei non era ne sottomessa a me, come invece lo era Hanna, non era ne innamorata persa di me, come invece lo era Em, e non era nemmeno una che mi teneva testa e basta, come faceva Spence. Lei era semplicemente Aria. Aria che aveva carattere. Che lo tirava fuori quando glielo ordinavo. Che mi rispondeva quando non le andava bene qualcosa. E che veniva a piangere da me quando aveva bisogno di essere consolata o quando io avevo bisogno di parlare. Ed è per questo che l'ho scelta. È per questo che sa. Sa di questo mio gioco..è l'unica a sapere. È mia complice. Non viene minacciata spesso da me, ne tantomeno ferita come succede alle altre. Ma, è tutto normale, perchè lei è Aria. La mia migliore amica. O che crede di esserlo, o che forse lo è davvero..chi lo sa. Sta di fatto che lei è parte del mio gioco. Ed è la mia bambola preferita.
Le abbracciai una per una, e ne riuscivo a carpire le sensazioni. Spencer era tesissima, Hanna era preoccupata, mentre Emily era dispiaciuta. Giocare per anni con loro, mi aveva fatto imparare a conoscerle una per una, più delle mie tasche, mentre loro non conoscevano affatto me, perchè non avevo dato modo loro di farmi conoscere. Sapevano soltanto che io ero una stronzetta, ricca e potente che le aveva scelte come loro amiche, e che le voleva bene, a modo suo. Avevo fatto conoscere il mio lato enigmatico alle ragazze. Il mio lato perfido delle volte, ma molto combattivo. Solo Aria aveva conosciuto il mio lato dolce, diciamo, perchè una Di Laurentis non è mai dolce. Nessun Di Laurentis lo è. È comprensivo. Prova emozioni. Però non le lascia trasparire agli altri ma solo a se stesso. Come me. Come Courtney. Come Jason. Nessuno sa come sia fatta in realtà Alison Di Laurentis. Nessuno, a parte Aria. Ma è normale, dato quello che siamo.
Mi mancate ragazze. Mi mancate moltissimo. Mi manca giocare con voi come prima. Ci divertivamo così tanto insieme a prendere in giro Mona, Lucas, e tutti quegli idioti della scuola. Mi divertivo a prenderti in giro Hanna. A sfidare te, Spence. E a giocare coi tuoi sentimenti Emily. Ma adesso non posso più giocare con voi. Adesso sono gli altri che giocano con voi, mentre io resto a guardare. È tutto cambiato da quell' Halloween del 2008. Mi mancano le mie bambole. Mi manca giocare con loro come facevo prima. Ma questo gioco, non è semplice. È perverso. Pericoloso. Sadico. E io non posso smettere di fare ciò che sto facendo. Devo giocare con il mio team, e loro devono giocare con voi. Perchè solo così possono sentirsi potenti. Solo così possono sentirsi protetti. E poi voi sarete per sempre le mie bambole. Siete parte del mio gioco. E il  gioco finirà solo quando lo dirò io. Perchè io sono Alison Di Laurentis. Ed Alison Di Laurentis ama giocare con le bambole. Soprattutto quando le bambole con cui gioca sono reali. E se quelle bambole sono le sue migliori amiche.
 
ANGOLINO SCRITTRICE
Salve, salve, salveeee xD
Scusate il prolungamento di una settimana nel postare.. ma sto seguendo i tempi di Pretty Little Liars..facendovi aspettare una settimana intera ahahah (siii marlene king si è impossessata del mio io ahah)
Kmq.. non so quanto questo capitolo possa essere venuto fuori bene o male.
So solo che dopo tre puntate di “astinenza da pretty little liars” (che non ho potuto ancora vedere)
e dopo aver letto i commenti con le svariate teorie da parte del mondo intero, è venuto fuori questo capitolo, partito da una frase che Mona avrebbe detto alla fine della 3x07, secondo tutti quelli che l hanno vista.
E questa frase, mi ha convinta ancor di più delle mie teorie su A e sull'A-team.
E beh, ha tirato fuori anche questo capitolo, che non so quanto possa avervi chiarito le idee o confonderle.
Boh.
So solo che, penso di avere dato un tocco di DiLaurentis a questo capitolo xD (ma lo faccio sempre no? Ahahah)
No kmq, a parte gli scherzi, spero che vi abbia “indirizzato” verso la “teoria” secondo il quale Ali e Aria stiano facendo tutto ciò che fanno, all'insaputa di tutti gli altri.
Se non l'ho fatto, attendete il prossimo capitolo xD
Bacini.
Sadik -A

   
 
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