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Autore: Mariii    31/07/2012    0 recensioni
Nella città di Bonx, delle sparizioni impensieriscono gli abitanti.
La colpa è data ad una bestia, della quale si ritrova il pelo insolito in tutte le scene.
Il commissario Tomson si accolla il caso, ma quando cominceranno a sparire le vittime stesse dalle scene, diventerà sempre più difficile risolvere il suo caso.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-E quello che diavolo è?!- Chiese Clemency, fissando gli occhi sul punto opposto del fiume. Era qualcosa di enorme, grande più di un orso, ed'era vivo, perchè respirava. L'odore.. anzi, la puzza del respiro di quella cosa arrivava fino ai quattro amici, e disgustava persino l'olfatto da lupo.
Quella specie di bestia si alzò, e si girò, mostrando una testa circondata da una foltissima pelliccia. I denti spuntavano dalla bocca, sia dalla mandibola superiore che da quella inferiore, incrociandosi. Erano talmente lucidi che brillavano anche in quel buio. Gli occhi erano gialli, un colore così intenso da far venire i brividi. Era scuro, il pelo era quasi nero. La bestia fece per ruggire, forse, o mordere, fatto sta che stava prendo la bocca e dimenando la lunga coda. Ma appena li vide, con uno sguardo intelligente, sembrò illuminarsi. La creatura cominciò a rimpicciolirsi ed assottigliarsi, e i peli cominciarono a diradarsi, scoprendo una pelle normale. Tornato umano, il secondo Titano della Terra salutò.
-Ehi- Disse, con una voce roca, un mezzo ruggito. -Cos'è, una riunione? Mmm..- Si fermò, guardando Iside e Clemency, e disse: - Dovevo portare una leonessa?- Si mise a ridere.
Iside e Clemency risero insieme a lui, mentre Tyar e Ryan restarono ad osservare il mezzo leone.
-Perché sei qui?- Chiese Ryan, confuso.
-Non lo so, speravo potessi dirmelo tu- 
-Emh.. No, non so dirtelo. Come sei arrivato?-
-Non ne ho idea qui mi ci sono svegliato. Ero trasformato, e ogni volta che passavano umani si attorcigliavano nella coda.. Sai quanti strilli! "Oh, aiutatemi, occhi gialli mi ha presoooo"- Rise. -Peccato che ero io quello che si faceva male. La coda non è mica fatta di cartoncino-
Tyar e Ryan si guardarono, e poi scoppiarono a ridere.
-Tu sei..?- Chiese Clemency, riferendosi al leone.
-Andrè. Voi?-
-io sono Clemency, lui è Tyar e i lupi sono iside e Ryan-
-Mmm. Oook. Ora: Come diamine torno a casa?- Chiese Andrè.
-Non guardare me- Dissero Tyar e Ryan, nello stesso momento.
Andre allora guardò Iside e Clemency, che scossero la testa.
-Fantastico- Mugugnò Andrè, saltando il fiume per buttarsi a sedere accanto a Ryan.
-Neanche noi abbiamo un posto dove stare, però qui ci siamo venuti spontaneamente. Cioè... Più o meno- Disse Clemency, guardando Andrè.
-Più o meno?- Domandò Iside.
-Beh.. Noi avevamo in progetto solo di andarcenere da Trewer, non di fermarci a Bonx. E' stato un caso che abbiamo trovato voi, e soprattutto è stato un caso arrivare qui. Viaggiavamo a fortuna...-
-Nemmeno noi possiamo restare qui, ormai- Disse Ryan.
-E' vero: -Disse Iside, - Ci sono troppo umani che bazzicano nei paraggi. Non possiamo farli scappare ogni volta... E poi si sparsa la voce, e adesso che Andrè ha traumatizzato quei poveri signori - era scherzosa, e guardà di sottecchi Andrè -Siamo al limite. Verranno a cercare il lupo mannaro e la bestia dagli occhi gialli-
-Bene; dove andiamo?- Chiese Tyar, risoluto.
-Mmm...Vediamo vediamo...Non lo so- Clemency sorrise e guardò Andrè. -Tu potresti venire con noi, se vuoi-
-Senz'altro! Vengo. Tanto dove stavo prima ero tutto solo... Forse. Ultimamente sentivo dei rumori di caccia e passi da felino, ma non sono sicuro che fosse un leone mutante- Rise. Andrè era solare e riusciva a coinvolgere tutti.
Si misero a camminare (qualcuno anche a strisciare) verso sinistra. Avevano adottato la tecnica del "viaggiare a fortuna". Se avessero incontrato umani, peggio per gli umani. Si sarebbero presi un bello spavento.
Ed ecco, i soliti passi lenti e insicuri da umano.
-Ohoh! Ci penso io!- Disse Andrè divertito, e si trasformò. Allungò la coda a sfiorare la caviglia dell'uomo o donna che camminava. Si sentì un urlo. Era un uomo. Andrè si affacciò, mostrando la sua enorme bocca piena di denti lunghi e affilati, e quegli occhi di un giallo agghiacciante.
-E' qui! Commissario! E' qui!- L'uomo gridava mente tirava il piede per sciogliersi dalla coda. Ma non era Andrè a tenerlo, era Tyar. Iside si trasformò con un risolino e andò a cercare questo commissario. Quando lo trovò, ruggì, ed emise un ululato da bloccare persino i lupi veri. Il commissario strabuzzò gli occhi, e fece per gridare, ma non uscì alcun suono. Iside alzò l'enorme zampa artigliata, e graffiò in aria fino a strappare la bella giacca del commissario.  Iside ritirò la zampa e si accucciò, come un cane pronto a balzare. Allora il commissario gridò: -Gary! Scappa! Vai all'auto..Ci vediamo lì!- Detto questo girà i tacchi e sparì tra il verde. Iside lo rincorse tranquillamente, per togliergli ogni scintilla dell'idea di tornare indietro. Lanciò un ululato per far sapere all'uomo che era ancora lì.
Si avviò trottando tranquillamente verso i suoi amici, dove gary era ancora impigliato nella coda di Tyar. Ma faceva tutto da solo, perché Tyar cercava di liberarlo, ma lui girandosi, ci si attorcigliava.
-Ora so cosa intendi quando dici che si intrappolano da soli nella coda- Disse ad Andrè, e si morse il labbro per restare fermo. Doveva fare male avere un uomo che ti passeggia sulla coda scalciando. 
Iside allora spuntò dietro Gary, e si ritròvò il leone che cercava di far scappare Gary senza però doverlo attaccare. Iside lo prese per la giacca con la bocca e lo sollevò senza sforzo. Girò la testa e lo fece cadere a terra, mentre la coda dolorante di Tyar si ritirava.
Ryan intanto stava cercando di non far avvicinare gli altri agenti, muovendosi tra le foglie per fali rimanere dov'erano, mentre Clemency ne tratteneva un'altro con la coda. Tyar andò ad aiutare Clemency. Afferrò per il busto il poliziotto con la coda, e appena Clemency abbe ritirato la sua, lo mollò. Andrè finì il tutto facendolo scappare a gambe levate, dopo che aveva visto arrivare un leone enorme dagli occhi gialli come quelli che avevano traumatizzato tanta gente in ospedale. 
Iside si accucciò nuovamente, come aveva fatto per il commissario, dando l'impressione di voler balzare addosso a Gary. Lui si defilò e Andrè lo seguì piano finch non fu sicuro che non sarebbe tornato.
Intanto Iside raggiunse Ryan, e spuntò fuori all'improvviso, spaventando i due agenti. Ryan spuntò nel punto esatto in cui i due cercarono di scappare. Alla terza uscita era arrivato Andrè. Clemency e Tyar afferrarono per una caviglia ognuno degli agenti, restando nascosti. I due gridavano, anche se fin'ora nessuno gli aveva minimamente toccati. Iside graffiò, e Andrè la imitò, con il risultato di due giacche a brandelli. Clemency e Tyar strinsero la presa, e i due agenti si guardarono orripilati le caviglie.
Erano davvero spaventati, infatti cominciarono a scalciare per liberarsi la caviglia, ingorando le altre tre bestie. Appena furono certi che se li avessero mollati sarebbero fuggiti, Clemency e Tyar mollarono la presa. Andrè si scostò dal punto in cui potevano scappare senza vedere Tyar o Clemency. Ryan si avvicnò facendoli avvicinare al posto dove prima c'era Andrè. I due non avevano smesso un attimo di gridare... Così potevano far tornare gli altri. Iside balzò in avanti, e i due corsero via. Ryan li pedinò per un po', e poi tornò indietro, dove il resto dei ragazzi, tornati mezzi umani, stavano ridendo come matti.
-Vi sentirannooo- Disse Ryan, anche se stava già ridendo anche lui.
-E che importa? Dovessero tornare ci divertiamo di nuovo-



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-Stai bene?- Chiese Tompson, ancora spaventato.
-Sì, credo...- Disse Gary Andrew.
-Gary...L'hai visto?- 
-Sì...-
-E'.. E' spaventoso! Dobbiamo chiudere l'entrata ai boschi-
-Sì, ma dove li troviamo dei tecnici disposti a entrare nel bosco per recintare tutto?-
-Non lo so, davvero non lo so-
-Ma... Dove sono gli agenti?-
-Non...Lo so-
-Dobbiamo andare a cercarli-
-Sì. Ma da soli possiamo fare poco. Ci servono rinforzi...-
In quel momento arrivò un agente, e s'infilò in macchina. Era senza fiato.
-Quel.. Quel... Coso..Occhi gialli, esiste davvero! C'è.. Io.. L'ho visto!-
-Anche noi l'abbiamo visto, Thomas- Disse Gary. - Sta' tranquillo; qui siamo al sicuro-
Altri due agenti spuntarono dalle foglie sotto lo sguardo preoccupato del commissario Tompson.
-Per fortuna...- Disse Tompson. I due agenti entrarono di corsa nella seconda auto.
Gary prese la radio e chiese: - State tutti bene?-
-Sì, Gary. Voi?- A rispondere era stato il più lucido, mentre sembrava che l'altro fosse ancora sotto shock.
-Tutto bene- Si guardò intorno, cercando movimenti nel fogliame, e poi continuò. -Cosa avete visto voi?-
-Due.. Lupi. Sembravano lupi mannari, ricurvi, grigi, ed enormi. Ci avevano circondati... Poi una specie di leone.. Cioè aveva la criniera e sembrava un felino, ma non saprei dire. Aveva.. Gli occhi gialli..E... E poi qualcosa ci ha afferrato la gamba. Sembravano tentacoli...Stringevano... Poi ci hanno lasciati e gli altri tre si sono fatti da parte... Siamo scappati subito. Voi?-
-Stessa cosa, però non erano tutti insieme. Con noi erano divisi. Sembra quasi che siano capaci di capire. Quando qualcuno non scappav, arrivava un'altra bestia di supporto. E quando hanno deciso che potevate andare, l'hanno deciso tutti. E in più... Non ci hanno fatto niente. A parte... A parte la giacca-
-Vero..-
-Insomma, - Intervenne il commissario, - Erano due specie di lupi, una specie di leone dagli occhi gialli tanto famosi, e chissà cosa con i tentacoli. O forse due o tre..? Non saprei dire-
-Una cosa è certa; finchè questi... cosi sono in giro, noi non siamo più al sicuro- Disse l'altro agente.
-Se arrivassero in città?- Chiese Gary.
-Non lo permetteremo- Disse il commissario, deciso.
-Come?-
-Chiuderemo il bosco, l'ho già detto-
-Noi?-
-Se sarà necessario, sì, noi-

Tornarono in centrale, sudati per la paura, gli occhi stabuzzati, i vestiti a brandelli, e sotto un evidente stato di shock. Scattavano a ogni rumore. Ma erano tutti decisi a dire che stavano bene.
Rose insisteva perché andassero all'ospedale, ma il commissario rifutava, dicendo che non avendo ferite sarebbe servito solo a rubare tempo prezioso a chi serviva davvero un medico.
Erano rimasti in centrale, a tremare al ricordo di quei pochi minuti passati in balia di mostri intelligenti. Perchè non ci hanno attaccati? Si chiedeva Tompson. Saranno animali normali? Si chiedeva Gary.
Cercavano tutti di essere professionali, di far vedere che era stato solo un brutto spavento, e che nessuno doveva preoccuparsi di niente.
Ma per quanto cercassero di nasconderlo, avevano tutti subito un trauma, non fisico, ma erano seriamente ossessionati dagli occhi gialli, dai tentacoli e dai lupi mannari.
Quindi, con la scusa del lavoro, rimasero tutti e cinque alla centrale, senza osare mettere piede fuori o spegnere una luce.
Passarono la notte lì, guardando fisso fuori da ogni finestra, in attesa che sbucasse qualcosa, magari con lunghi denti bianchi e insanguinati, occhi gialli fiammeggianti o pelo argenteo illuminato alla luce della luna piena.
  
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