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Autore: Conte    17/02/2007    3 recensioni
Si narra di 10 killers spietati privi di qualsiasi sentimento che non fosse l'odio. questa è la loro vera storia. Ho messo "non per stomaci delicati" per il semplice fatto che in certi punti le scene sono un pò sanguinose
Genere: Generale, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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hasan vs isen Hasan continuava a colpire il suo avversario, ma questo non accennava a muoversi, se ne restava fermo dov’era senza battere ciglio. Le persone di quel tipo avevano sempre fato infuriare il killer. Dopo l’ennesima graffiata andata male, Hasan si allontanò dallo sghinlo. Lo scrutò dalla testa ai piedi… eppure non gli sembrava avesse qualche specie di protezione.
- Dannazione! Oltre al saper volare e a percepire le presenze devi avere un altro potere, non è vero?-
Lo sghinlo sogghignò
- Esatto, ma sta certo che non te lo rivelerò-
Detto questo si alzò in volo e piombò addosso ad Hasan, che fece appena in tempo a spostarsi e a nascondersi dietro a un cespuglio.
“Bastardo, è piombato giù come se fosse stato fatto di ferro”
- È completamente inutile che ti nasconda, so benissimo che sei lì dietro-
Hasan uscì rassegnato
- Senti, prima di riprendere, posso sapere il tuo nome?-
- Anche se non ti servirà a niente, te lo dirò: mi chiamo Isen-

Pelles uscì dall’acqua ormai tinta di rosso e si diresse verso l’entrata del castello.
- Ma hai ucciso tutti i pesci!- Gli urlò Nelek alle sue spalle
- Colpa loro, erano d’intralcio al mio combattimento. Avete già finito a quanto vedo-
- Sì, ti conviene andare avanti, credo che Hasan si sia preso il capo- gli consigliò Edon
- Tsk, sempre il solito, allora ci vediamo dopo- disse Pelles cominciando a correre verso l’entrata del palazzo.
Oral prese uno dei pesci che galleggiavano morti.
- Ho trovato il pranzo per domani-
- Non vorrai far cucinare Edon, spero- lo supplicò Nelek
- Fossi matto, l’ultima volta Ferron mi stava per vomitare addosso-
- La vogliamo smettere per favore? La prossima volta cucinate voi- li rimproverò il vampiro
- Ma tu cucineresti anche bene, solo devi capire che non ha tutti piacciono i piatti pieni di sangue-

Hasan continuava a scrutare l’avversario
- Isen? Che nome cretino-
- Il tuo invece?-
- Hasan-
- E ti permetti di criticare il mio?-
Hasan approfittò di questo momento di distrazione per partire alla carica e attaccare lo sghinlo. Questa volta, però, l’attacco non era per ferirlo, bensì per togliergli il mantello con cappuccio che lo copriva del tutto. Il killer riuscì nel suo intento, provocando l’ira di Isen.
Lo sghinlo indossava un semplice gonnellino leggero e un paio di sandali, per il resto era completamente nudo. I capelli erano molto corti e biondi, mentre gli occhi erano di un bellissimo azzurro ghiaccio, aveva una corporatura possente e molto muscolosa. Hasan non capiva: se veramente indossava solo quel gonnellino, come mai i suoi guanti d’acciaio non gli avevano procurato alcuna ferita?
Senza che se ne rendesse conto, Isen lo aveva colpito con un potente pugno allo stomaco, per poi colpirlo in pieno viso e farlo cadere diversi metri più avanti. Un rivolo di sangue gli uscì dal labbro rotto.
- Che razza di figura Hasan- lo canzonò Pelles che gli era dietro
- Stai zitto- gli rispose malamente il killer
- Che gentile, vuoi che ti aiuti?-
- Non se ne parla nemmeno, lo ucciderò con queste mani-
- Vorrai dire “con questi guanti”-
- Tu và ad uccidere il re-
Pelles obbedì, sapendo benissimo che era del tutto inutile cercare di persuaderlo.
Isen aveva osservato tutta la scena rimanendo in silenzio.
- Poveri illusi, non riuscirai mai ad uccidermi, e il tuo amico dovrà affrontare tutti i soldati nel palazzo-
- Stai zitto, un esercito non è certo un problema anche per uno solo dei Dieci- gli rispose pulendosi il rivolo con il braccio
- Non vi state un po’ sopravvalutando?-
- Senti chi parla- gli urlò correndogli incontro. Lo sghinlo ricevette in pieno il suo attacco e dopo lo colpì allo stomaco e lo scaraventò a terra. Anche questa volta non gli aveva fatto niente. Hasan respirava a fatica, per colpa del colpo appena ricevuto, ma riusciva ancora a imprecare. Isen lo sollevò e avvinghiò le sue braccia intorno al torace del killer. Poco a poco la presa si faceva sempre più forte.
- Ti romperò tutte le ossa, così non mi darai più fastidio- rise lo sghinlo
Hasan non ce la faceva più, ma perchè non aveva dato retta a Pelles? Perchè non aveva lasciato Isen a Edon? perchè Isen non veniva ferito?
Hasan continuava a farsi queste domande, e mentre lo faceva continuava a graffiare gli addominali dello sghinlo, ovviamente senza successo. Stava quasi per arrendersi quando notò che le braccia di Isen erano più scure del resto del corpo.
Ora era tutto chiaro, adesso sapeva come mai i suoi attacchi non gli facevano neanche un graffio! Un rumore lo portò alla realtà: il suo braccio sinistro si era rotto. Il killer urlò di dolore e questo fece sorridere Isen.
Ora basta, doveva fare qualcosa! Eppure, se la sua teoria fosse stata esatta, non ci sarebbe stato alcun modo per fargli sciogliere la presa.
“Se i tuoi attacchi tradizionali non funzionano, allora improvvisa” quella frase era assolutamente perfetta da ricordare in quel momento “anche se l’attacco sarà ridicolo, non ti preoccupare, tanto sei sul punto di morire”, questa frase avrebbe preferito non ricordarla, nonostante fosse del suo capo. Ma non era quello il momento di ricordare tutto quello che gli avevano detto. Un dolore si stava facendo sempre più forte ed era sul braccio destro. “pensa, pensa, pensa, pensa!” Hasan gli sputò negli occhi. Isen mollò la presa. Il killer gli si allontanò tenendosi il braccio rotto
- Uno sputo? Sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio-
- Non rompere, adesso farai meglio a preoccuparti. Ho scoperto il tuo segreto-
Isen rimase interdetto e un po’ stupito, ma subito si ricompose
- Ma non farmi ridere, pensi veramente di potermi battere con un braccio solo? Mettitelo bene in testa: io sono Isen, membro della triade sghinliana, e uno come te non potrà mai battermi!-

Mancavano solo due stanze a quella del trono, e Pelles aveva sterminato tutti i guerrieri che gli si erano parati davanti. Nonostante confidasse nel suo compagno, cominciava a preoccuparsi per il suo ritorno.
Basta! Doveva avere fiducia nella furbizia di Hasan: nei momenti difficili lo aveva sempre aiutato, e sarebbe stato così anche questa volta. L’uomo pesce aprì il terzultimo portone.

Hasan rimase esterrefatto. Ora capiva come mai aveva incontrato tutte quelle difficoltà nell’eliminare quello sghinlo: era uno dei tre sghinli più forti al mondo.
- Ma comunque, sentiamo: quale sarebbe il mio segreto?-
- Ho notato che mentre mi stritolavi, le tue braccia erano più scure del resto del corpo. Questo significa che le hai rinforzate-
Isen scoppiò in una sonora risata
- Complimenti, hai indovinato. Infatti posso far diventare il mio corpo d’acciaio quando e dove voglio, ma anche se lo hai scoperto, non ti servirà a nulla!- detto questo gli fu subito addosso e lo colpì di nuovo al volto facendolo rotolare per almeno un metro. Hasan si rialzò con il braccio sinistro a penzoloni, era arrivato il momento di finirla! E se questa volta non avesse funzionato, sarebbe morto.
Hasan partì come al solito verso lo sghinlo e saltò; i suoi artigli si stavano dirigendo verso il viso di Isen. Lo sghinlo indurì tutta la sua faccia, ma in quel momento sentì un dolore lancinante allo stomaco, come se qualcosa lo avesse perforato. Infatti, Hasan, aveva approfittato del fatto che Isen avesse reso d’acciaio il viso: in questo modo anche i suoi occhi erano rimasti bloccati. Così lo aveva colpito alla pancia. La sua mano raggiunse la schiena e ne uscì. Isen cadde a terra.
- Ho mantenuto la mia promessa. Senti, Isen, ricordati questo nome: Hasan, membro dei Dieci-

Pelles era ormai arrivato alla sala del trono, e la stanchezza cominciava a farsi sentire, tanto che non si accorse del guerriero che stava per colpirlo alle spalle con un’ascia. Sarebbe morto, se Hasan non avesse ucciso il soldato. Adesso i due erano schiena contro schiena
- Sei in ritardo-
- Scusa, ci ho messo più tempo del previsto-
- E il braccio?-
- Rotto-
I due ripartirono all’attacco e in breve tempo avevano sterminato tutti i guerrieri. Pelles si avvicinò al re, rimasto disarmato, e gli disse:
- Da parte del re di Slania… muori!!!-

I due uscirono da palazzo in tempo per osservare l’alba. I loro tre compagni li stavano aspettando all’entrata est. Oral e Nelek avevano in braccio dei pesci
- Fatto?- chiese Edon
- Tutto fatto, anche se mi sono rotto un braccio-
- Tranquillo, ci penserà Borak a curarti- lo tranquillizzò il vampiro – ora torniamo a casa- aggiunse
- Sono per il pranzo?- chiese Pelles notando i pesci.
I due demoni annuirono
- Spero non cucinerà Edon- disse divertito l’uomo anfibio
- La volete piantare?!-

Mr Vale: grazie per i complimenti ma adesso non esageriamo ^///^”, ci sono scrittori molto più bravi di me

Tsukino Chan: non escludo che l’abbia fatto, in fondo è per metà pesce, non dimentichiamolo. Comunque hai potuto vedere la fine che hanno fatto i pesci

Wolverina: grazie, sono contento che ti piaccia
  
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