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Autore: AngyEFP    05/08/2012    3 recensioni
(...) Chiacchieravamo come due buoni amici, ma non conoscevo quel ragazzo
“Comunque io mi chiamo Harry, Harry Styles!” aveva un tono da dire 'ma tanto tu lo sai già'
“Io sono Angy, molto piacere!” risposi perplessa
Mi sorrise, rincuorato e allo stesso tempo deluso che non lo avessi riconosciuto, ma come avrei potuto conoscere già il suo nome?! (...)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 37
CAPITOLO 37

A beautiful day


Il ricciolo ribelle, Harry Styles degli One Direction è stato visto ieri  mattina (venerdì; molto presto) all'aeroporto di Manchester. Ha lasciato il Regno Unito dopo neanche un giorno dal suo rientro dall'Italia; che si sia dimenticato qualcosa a Milano? Le ragioni del suo viaggio per il momento rimangono oscure… Ne sapremo certamente di più nei prossimi giorni!

Entrai leggermente nel panico, e mi misi a cercare altri articoli, foto recenti, rumor su twitter. Non trovai quasi niente di certo, niente foto ne voci fondate su dove si trovasse Harry o sul perché fosse partito.
Tornai tranquilla, nessuno fortunatamente sapeva dove si trovasse Harry. Ad ogni modo rimasi sbalordita: nonostante fossero le 6 del mattino, qualcuno era riuscito a vedere Harry in aeroporto, qualcuno che lo aveva subito detto in giro, scatenando un accanimento giornalistico nel giro di poche ore.
Ero affascinata ma allo stesso tempo spaventata da tutto questo.
Pensai che piano piano, e forse senza accorgermene, un giorno, sarei potuta finire in prima pagina anche io, scatenando milioni di pettegolezzi se non fossi stata attenta. Viaggiai con la fantasia.
Un giorno, mi sarei ritrovata sommersa da un mondo che mi era completamente sconosciuto, come il gossip mondiale, solo per il fatto che stavo con Harry. Mi avrebbero intervistata, seguita, amata o odiata e sarei diventata famosa. La mia vita sarebbe cambiata con al fianco Harry; più di quanto non fosse già cambiata.

Il profumo dei muffin che usciva dal forno mi distolse dai miei viaggi mentali, riportandomi alla realtà.
Misi dei muffin in un piatto e versai una tazza di caffè, un po' di latte e dei biscotti e portai il tutto di sopra a Harry.

Entrai come un leopardo in camera per non farmi sentire. Appoggiai la colazione sulla panca ai piedi del letto e aprii lentamente tutte le tende facendo entrare la luce.
“Buongiorno!” disse dolcemente Harry sbadigliando
“Buongiorno. Ti ho preparato la colazione, ti vanno dei muffin?” dissi appoggiando il vassoio sulle sue gambe, sedendomi vicino a lui
“Sei meravigliosa stamattina! Grazie della colazione!”
Io arrossii. Sì, ancora ai suoi complimenti arrossivo come una bambina, anche se dovevo essermici abituata arrossivo ancora.
“Quanti gradi ci sono?” mi chiese interrompendo il silenzio.
“Troppi, per essere il 9 ottobre troppi. Le previsioni dicevano che per mezzogiorno ci saranno 32°!” mi voltai a guardare il sole nel cielo
“...E se... andassimo al mare?” esordì Harry guardando fuori
“Scherzi Harry?” mi rigirai di scatto stupita
“No. Per niente. Oggi ti porto al mare, ho deciso!”
“Harry che bellissima idea!” *-* Lo abbracciai fortissimo.
Mi precipitai in cabinarmadio presa dall'euforia e dalla fretta. Presi un borsone da spiaggia ci infilai un bikini, due teli mare, olio abbronzante, infradito e un cuscino gonfiabile. Rovesciai la mia borsa, con portafoglio chiavi e cose varie, nel borsone.
Misi un paio di occhiali da sole, indossai degli shorts e una maglia grossa ad un spalla. Nel frattempo Harry aveva mangiato i miei muffin  (spaparanzato sul letto mentre divertito mi guardava correre dalla cabinarmadio al bagno ogni trenta secondi) e si era preparato.
Uscimmo di casa intorno alle 10:40; salimmo in macchina, misi il borsone sui sedili posteriori e pompai la musica del CD al massimo.
“Allora.. Dove siamo diretti?” mi chiese Harry accelerando
“In Liguria. Andiamo in una città dove andavo sempre da piccola: Varazze!”
“Imposta il tom tom e allaccia la cintura, ci aspetta una giornata meravigliosa” disse stringendomi la mano.

Quando fummo in autostrada, dopo essere rimasti in silenzio ad ascoltare delle canzoni alla radio aprii argomento.
“Harry, stamattina ho letto un articolo su di te. Ti hanno visto in aeroporto venerdì mattina, mentre entravi..”
“Cosa? No, cazzo no, non è possibile sono stato attento a non attirare l'attenzione, a non farmi riconoscere. Cazzo ma com'è possibile?!”
“Harry calmati. Nell'articolo non c'era scritto niente, diceva che le ragioni del tuo viaggio rimangono oscure. Probabilmente la foto è stata scattata da qualcuno che l'ha venduta ad un giornale senza fare altro!”
“Dio santo Angy, mi dispiace, adesso mi staranno cercando!”
“Non ti preoccupare Harry, non è successo niente; nessuno si sognerà che sei tornato in Italia. Ti prego non agitarti e godiamoci questa giornata!”
“Sì.. dico solo che mi dispiace!”
Lo baciai sulla guancia e lui mi fece uno dei suoi sorrisi meravigliosi.


Dopo 2 ore di viaggio arrivammo. Trovammo parcheggio non lontano dal mare. Presi il mio borsone dal bagagliaio, e per mano ci avviammo alla spiaggia.
Prendemmo due lettini ad un lido. Sistemammo i nostri asciugami e, vista l'ora, andammo al bar del lido a mangiare.
“è meraviglioso, non trovi? Mangiare davanti al mare intendo”
“Sì, è meraviglioso. Era da un po' che non vedevo il mare... Grazie Harry, per avermi portato qui!”
Mi sorrise, mi fece l'occhiolino e poi mi baciò.

Finito di mangiare, ci sdraiammo a prendere il sole uno di fianco all'altro. Io mi misi a leggere un libro, Harry invece indossando i suoi rayban si infilò gli auricolari nelle orecchie e, sdraiato sulla pancia, dopo poco si addormentò.
Faceva un caldo tremendo, e stavo sudando. Harry dormiva ancora. Si era addormentato al sole e si sarebbe scottato se non si fosse spostato all'ombra ma non volevo svegliarlo, così gli spalmai io delicatamente della crema sulla schiena e sulle spalle. Non si era svegliato e io mi stavo annoiando.
Mi legai i capelli in uno chignon alto, misi gli occhiali da sole e andai verso il mare. Arrivando sulla riva non resistetti, appoggiai gli occhiali sulla sabbia, presi un piccola rincorsa e mi tuffai dove l'acqua era abbastanza alta da non farmi picchiare la testa.
L'acqua era freschissima. Nel riemergere mi accorsi che il mio chignon si era sciolto e con un colpo un po' troppo sensuale spostai i miei capelli ricci sul lato destro. Arrivai sulla riva e mi sedetti con i piedi immersi nella sabbia. Misi gli occhiali sulla testa e rimasi lì.
Avvolta dai miei pensieri venni distratta da un pallone che mi arrivò secco sulle cosce.
Presi la palla e mi guardai in giro per vedere chi era il deficiente che sarebbe venuto a riprendersela. Arrivò un ragazzo alle mie spalle
“Ehì.. Scusa.. Non l'ho fatto apposta. Ti ho fatto male?”
Era una voce piacevole, quasi familiare ad avermi chiesto scusa e con gentilezza, così trasformai la mia incazzatura in un sorriso mentre mi giravo a guardare in faccia quel ragazzo.
“Ma?! ... Ciao Angy!” Disse con sorpresa
Avevo il sole puntato negli occhi, chiunque fosse non l'avevo ancora visto in faccia.
Scattai in piedi quando lo riconobbi.
“Francisco?! Cosa ci fai qui?” gli chiesi aggrottando la fronte  con gli occhi spalancati
“Sono qui con i miei amici da ieri.. Tu cosa fai qui?”
“Sono con Harry” mi giustificai guardando verso il mio ombrellone
“Ah.. Sei con LUI!” disse come dispiaciuto abbassando il tono pian piano
Mi rigirai a guardarlo confusa, perchè l'aveva detto in quel modo? Sapeva che stavo con Harry!
“Beh.. Ci vediamo domani a scuola ok?!” dissi porgendogli la palla
“S-si..” disse con lo stesso tono dispiaciuto.
Feci per tornare da Harry quando mi bloccò per la mano

“Non ti andrebbe di venire con me a bere qualcosa?”
Per qualche strano motivo pensai subito che fosse una buona idea, d'altronde Harry stava dormendo e io mi sarei annoiata se fossi tornata là. Non pensai alle cose che gli avevo detto venerdì in corridoio, né di quello che aveva fatto nello sgabuzzino della palestra.
“Sì. Va bene, andiamo!”
Il suo lido era di fianco a quello dov'ero io.
Andammo al bar. Prendemmo uno di quei cocktail analcolici tutti colorati e ci sedemmo ad un tavolino con la vista sul mare.
“Allora.. Harry, giusto?” disse facendo finta di niente
“Oh andiamo, vuoi veramente parlare di lui?!” gli risposi con le sopracciglia alzate guardandolo negli' occhi.
“Dico solo che è fortunato.. Non so se si rende conto di quello che ha..”
“Avresti potuto essere tu quello fortunato.. Molto tempo fa!” lo zittì.
Abbassò la testa.
“Mi dispiace.. Ma nonostante questo non merito di averti ora, dopo tutto quello che ti ho fatto passare. Sono contento che tu ora sia felice, anche se lo sei con un altra persona!”
Sentii un vuoto allo stomaco e una fitta al cuore. Mi chiesi come sarebbe stato stare con lui ora. Mi chiesi se sarei stata felice con lui nonostante tutto, e a mio malgrado la risposta era sì. Ero stata innamorata di lui per due anni, ed essere innamorati di una persona che non ti è mai appartenuta è diverso dall'essere innamorati di una persona che è stata tua; nel primo caso i sentimenti non passano mai, affievoliscono, ma non ti passano mai completamente; soprattutto se è una persona (come nel mio caso) che vedi tutti i santi giorni per 6 ore al giorno.
“Harry è tutto quello che ho sempre desiderato, tutto quello che avrei voluto fossi tu... Ma Harry.. Io lo amo Fra, non come ho amato te, ma con il tempo arriverò ad amarlo ancora di più. Mi sta dando tutto, mi ama come non mi ha mai amato nessuno, e per quanto i miei sentimenti per te non spariranno mai completamente io lo amo!”
“Ma se lui non ci fosse, avrei qualche possibilità?”
Mi voltai a guardare il mare. La risposta era semplice: 'Sì, avresti tutte le possibilità del mondo!' Ma dirgli così l'avrebbe fatto sperare e non gli sarebbe mai passata, e sarebbe stato come tradire Harry;
“No Fra, ormai è troppo tardi!” mentivo certo, ma per una giusta causa.
Mi guardai un po in giro mentre aspettavo che Francisco dicesse qualcosa ma non disse niente. Guardai verso il bancone del bar e spalancai gli occhi sbalordita. C'erano due ragazze, avranno avuto la mia età o poco meno che indossavano una maglietta con stampata una foto di Harry in mutande ed una scritta: 'Non provateci con me, il mio ragazzo è geloso!'
“Non ci posso credere!” esclamai
“Cosa c'è?” si girò di colpo Francisco nella direzione in cui guardavo “Cos'hai visto?”
“Sulla maglietta di quelle ragazze..” non riuscivo quasi a parlare
“Quello.. è un cantante se non sbaglio, l'ho visto sulla rivista di mia sorella stamattina. Dovrebbe essere inglese. Harry se non ricordo male! … Un momento Harry.. c'entra qualcosa con il tuo Harry?!”
Le ragazze se ne andarono e sul dietro della maglietta notai un altra scritta: 'Harry Styles TI AMO'
“Io devo andare!” scattai dalla sedia ancora ipnotizzata da quelle magliette
“Angy è tre ore che ti sto cercando, cosa cavolo fai qui?!” sentii alle mie spalle Harry parlarmi (in inglese ovviamente)
“Angy quel ragazzo ha parlato inglese e credo che ce l'abbia con te!”
Mi voltai verso Harry come se avessi appena visto un alieno. E se qualcuno l'avesse riconosciuto?!
“Harry! Dobbiamo andare!” “Emh.. Francisco ci vediamo domani a scuola, grazie della chiacchierata!”
Spinsi Harry il più in fretta possibile via di lì verso il nostro ombrellone.
“Amore ti senti bene?!” mi chiese Harry mentre lo tiravo.
Finalmente arrivammo all'ombrellone, mi lasciai cadere sul lettino e tirai un forte respiro di sollievo
“Oh Dio che spavento!” sussurrai
“Mi dici cos'è successo? Perchè siamo scappati via? E chi era quel ragazzo?” mi chiese  preoccupato sedendosi vicino a me
Mi calmai un attimo prima di rispondergli.
"Credo che mi stesse per venire un infarto.
Allora.. Quel ragazzo si chiama Francisco ed è un mio compagno di classe. Ma non è importante. Siamo scappati via perchè c'erano delle ragazze che avevano una tua foto in mutande stampata sulla maglietta e mi è venuto il terrore che qualcuno ti avrebbe riconosciuto. Dio Harry che spavento!”
Mi abbracciò di colpo e mi strinse forte.
“Beh l'abbiamo scampata” dissi rincuorata. Harry mi sorrise, ma aveva un viso strano, sembrava triste...











*Angolo dell'autrice*

Buongiorno meraviglie
Chiedo sinceramente e umilmente perdono a tutte/i voi.
Giuro però che non mi sono dimenticata ne di voi ne della storia.
So di essere in ritardo di ben 2 mesi ma il computer era rotto e mia madre non lo portava a riparare perchè diceva che dovevo studiare.
Mi dipsiace tantissimo :(
Spero che con questo capitolo, e con i prossimi, riuscirò a farmi perdonare.
Mi siete mancate/i tantissimo. stavo sclerando perchè non potevo neanche scrivere.
Sono stata sveglia tutta notte per scrivere questo capitolo, e non è neanche un granchè, spero vi piaccia
Perdonatemi ancora, vi prego
 
Vi adoro *-*
Much Love
   
 
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