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Autore: Hell96    08/08/2012    2 recensioni
Ad un certo punto qualcosa attirò l'attenzione della ragazza. Sembrava un quaderno scolastico nero come tanti. Ma aveva una strana scritta sopra: Death Note
-Qualcuno deve avercelo messo nella mia stanza- pensò
Lo prese in mano e si ritrovò uno strano personaggio davanti.
I capelli erano castani e suoi occhi erano rossi come dei rubini. indossava una camicia bianca sporca di sangue e sulla schiena erano presenti due ali nere che lo facevano assomigliare tanto ad un angelo.
-Chi sei tu?-Chiese Hikari immobilizzata per la paura.
-Puoi chiamarmi Light. Io...sono uno Shinigami.- A quelle parole la ragazza rabbrividì.
SCUSATE SE HO RICOPIATO QUESTA FANFIC IN QUESTO MIO NUOVO ACCOUNT MA HO AVUTO PROBLEMI COL VECCHIO CONTATTO.
CONTINUERO' LA STORIA SU QUESTO NUOVO CONTATTO. GRAZIE PER LE VECCHIE RECENSIONI.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Light/Raito, Near, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Scusatemi per il mostruoso ritardo! Ma sapete ho avuto problemi col vecchio contatto e blablabla
Anyway ecco il nuovo capitolo. C'è una svolta alla storia! xD
 
Buona lettura e mi raccomando se vi piace recensite :3 
 
***
 Death Note:Anothe Story -Capitolo VI: Melancholy 
 
Hikari si era svegliata di buon ora come di suo solito.
Era passato appena un giorno da quando aveva ricevuto il death note, eppure aveva già scatenato un putiferio.
Appena sveglia il suo primo pensiero fu accendere il computer per vedere come il mondo aveva reagito alla comparsa di un nuovo Kira portatore di giustizia, o nel suo caso portatrice.
Cosa che la rallegrò non poco, fu la scoperta di siti 'Pro Kira', dove gente comune condivideva il loro nuovo credo e le loro nuove speranze; Un mondo giusto, dove non c'è spazio per la violenza e dove la pace e sicurezza regnano. Al che, leggendo questi pensieri colmi di speranza, Hikari quasi si commosse pensando di dover fare il massimo per non deludere le aspettative di queste povere persone. Pensava che, forse, uno spiraglio di luce già stesse iniziando ad illuminare la coltre di nebbia di cui il mondo era circondato. 
Spense il computer e velocemente si alzò dalla sedia. Apri la finestra e si affacciò fuori. Il tempo era pessimo; vi erano molte nuvole grigie che minacciavano pioggia e faceva anche un po' freddino. 
Dopodiché si avvicinò all'armadio, prese la divisa scolastica e si avvio verso il bagno per farsi una bella doccia. Prima di fare ciò, Hikari, si specchiò. Non riusciva a riconoscersi in quella ragazza dagli occhi blu come l'oceano e dai capelli neri come il carbone. Sembrava quasi felice.
Anzi, no. Speranzosa era il termine più adatto. Si, speranzosa le si addiceva parecchio. Non si sentiva così da quando aveva all'incirca 6 anni. Mille momenti gioiosi le vennero in mente, quando ancora gli unici dubbi che la tormentavano erano se  giocare con le bambole o fare un bel disegno colorato da donare a sua madre. Un sorriso da ebete le comparve sul volto ma subitò scomparì. Doveva restare costantemente concentrata, doveva continuare a pensare alla sua prossima mossa. Perchè infondo non era più quella ragazza, o meglio quella bambina. Si, perchè a 16 anni si è solo una bambina. Una bambina senza un briciolo di innocenza, ma pur sempre una bambina.
Dopo questi momenti nostalgici, Hikari ritornò in sè.
Si fece una doccia veloce e indossò la divisa scolastica per poi dirigersi in soggiorno dove sperava di trovare Light. Infatti così fu.
Light era seduto, o meglio steso, sul divano con una pila di libri accanto.
'Aveva davvero passato tutta la notte a leggere' pensò fra sè e sè la ragazza.
-Finalmente ti sei svegliata- disse lo shinigami.
-Hai davvero letto tutti questi libri?- Chiese la ragazza guardando quella pila infinita di libri.
-Beh,si...Non avevo nient'altro da fare così ho iniziato a leggere.-
-Mia madre non deve trovare questo disordine- disse Hikari.
-Ah, di questo non ti devi preoccupare. Ieri notte non è ritornata a casa.-
-Tipico da parte sua. Credevo però che con il lutto subito sarebbe ritornata a casa...ma suppongo sia meglio così...-
**
Near era ancora seduto su quella dannatissima sedia girevole.
Si trovava così dalla sera prima, con quello sguardo apparentemente calmo, circondato da quei suoi bizzarri puzzle.
Erano le 8 e, come al solito, tutto il corpo di polizia si apprestava ad entrare nella stanza per iniziare le indagini.
-Ti sei svegliato presto, eh Near!- Disse cordiale Matsuda.
-Non è esatto, Matsuda. Tecnicamente non mi sono svegliato, poichè non sono andato a dormire.- Rispose freddamente il ragazzo.
Matsuda non rispose.
-Probabilmente- continuò Near -la prima vittima di Kira, il nuovo Kira, non è stata quel tale,  Kimura Akio, di sicuro deve averlo pur provato su qualcun'altro. Kira doveva avere la conferma che il Death Note funzionasse sul serio... -
Silenzio.
-Gevanni- questo era ancora Near -trova i nomi di tutte le persone Giapponesi morte per arresto cardiaco prima della 18 di ieri-
-Near, quindi hai la sicurezza che il nuovo Kira sia Giapponese. Come sei riuscito a dedurlo?-
-E' stato relativamente semplice. Basta studiare i criminali uccisi. Come sapete, non tutti i crimini di una determinata nazione vengono diffusi in tutti il mondo. Diciamo che, solo i crimini più eclatanti vengono diffusi oltre i confini nazionali. Kira ha ucciso solo i criminali di altre nazioni che hanno compiuto crimini  più eclatanti, per esempio un tale Joseph Wright, un assassino Statunitense che ha ucciso 10 persone. Mentre oltre ad aver punito i criminali Giapponesi che hanno commesso crimini terribili, ha punito anche quelli che hanno compiuto crimini meno eclatanti, come ad esempio Eiji Nakano responsabile per aver stuprato una ragazza. Ho controllato e l'identità di questo crimanale è stata resa pubblica solo in Giappone -
-Grazie Near, sei stato molto esaustivo - rispose Gevanni
 
**
 
Hikari si trovava fuori la scuola. Con Light, ovviamente
-Credo che oggi non andrò a scuola- afferma la ragazza
-Meglio così, mi sarei solo annoioato- controbbatte lo shinigami 
-Hikari-Chan!- una voce squillante interrompe i pensieri di Hikari.
-Ciao Ayame-Chan- risponde freddamente
-Come va? Hai sentito la notizia?-
-All'incirca- risponde in maniera indifferente Hikari
-Come all'incirca? C'è un nuovo Kira in circolazione...-
-Ah si... Sinceramente ne sono un po' sollevata-
-Anche io sinceramente...Anche se mio padre, che lavora alla centrale di polizia di Tokyo ha detto che c'è già quel famosissimo detective sulle sue tracce... dice che lavora a stretto contatto con lui! Non è grandioso? -
-Si è stupendo, congratulati con lui da parte mia...Scusa Ayame-Chan ma  ora devo andare...-
-Come devi andare!? Non vieni a scuola?-
-Uh, mi annoio. Ho già voti alti, un'assenza non mi abbasserà la media...-
-Beata te..- Rispose pensierosa Ayame -Allora ciao!-
-Ciao Ayame!-
-Ah Hikari-Chan...-
-Si?- rispose con aria interrogativa Hikari
-Sta attenta.- 
-Non ti preoccupare Ayame!- disse di fretta Hikari per non correre il rischio di essere vista da qualche professore
Ayame restò a guardare la ragazza svanire per qualche istante. Si passò la mano fra i suoi lunghi capelli castani e si avvio verso l'istituto continuando a pensare alla sua amica.
 
Intanto Hikari, a passo svelto, era entrata nel parco vicino alla scuola.
-Quella tua amica sembrava preoccupata, Hikari-Chan- affermò lo shinigami
-Ah, Lei...Lei si preoccupa sempre per me- 
Light non rispose.
-Light-Sama- continuò lei. -Ayame mi sarà utile...Hai sentito che ha detto? Suo padre lavora alla centrale di polizia di Tokyo, e ha detto che quello strano investigatore famoso, ha la sede proprio là e lavora con lui.- disse convinta sedendosi sul prato
-Così intendi fare?- chiese Light, sapendo che la ragazza avesse qualcosa che le passava per la mente
-Ho una mezza idea..- rispose con un sorrisino.
Intanto Hikari si alzo e si avviò verso la parte più interna del parco ma camminando, ovviamente sempre a passo svelto, si scontrò con qualcosa, o meglio qualcuno.
Hikari cadde a terra. 
Notò con sorpresa che la cosa contro la quale aveva sbattuto una manciata di secondi fa, non era altro che un ragazzo.
Hikari, lo fisso a lungo.
Non poteva crederci.
-Ti sei fatta male?- chiese il ragazzo
-N-No...sto bene, grazie per l'interessamento-
dopo di che i due si fissarono a lungo.
-Allora io vado- interruppe il silenzio il ragazzo -Ciao, e mi raccomando sta attenta la prossima volta!- 
il ragazzo le sorrise.
-Ciao!- rispose Hikari ancora confusa.
-L'hai notato, eh Hikari?- disse lo Shinigami stando bene attento ad aspettare che il giovane si fosse allontanato.
-Quel ragazzo... Non riuscivo a vedere la sua durata vitale...- Disse Hikari laconica con lo sguardo fisso nel vuoto.
Light stava accennando una risata.
-Cio' significa- continuà lei -Che lui, è un possessore di un Death Note!-
 
CONTINUA!
   
 
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