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Autore: Come What Klaine    13/08/2012    6 recensioni
Storia scritta a quattro mani :)
Dalla storia:
" Succede ogni volta che ti penso, ogni volta che ti vedo, ogni volta che ti ho accanto, ogni volta che ti accarezzo, che ti stringo.. ". Darren era davvero un bravo attore, ma stavolta non stava fingendo. Sentiva tutto quello che sentiva Blaine. E quelle parole erano così naturali da dire, così sentite.
" .. Ogni volta che ti bacio " concluse, mettendo una mano dietro la nuca di Chris per avvicinarlo. Questi restò un attimo spiazzato, ma fu soltanto un momento. Poi si avvicinò e fece unire la fronte sua a quella di Darren, il quale sollevò di poco il volto, facendo sfiorare le loro labbra.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Finalmente libero da quel pantalone stretto e aderente Chris salutò velocemente i presenti e si allontanò verso la macchina.
Era confuso; triste, perché non avrebbe potuto avere altri momenti come quello con Darren, senza fingere di essere Kurt e Blaine; ma anche felice per aver avuto almeno questo momento. Non riusciva a smettere di pensare a quelle due parole, «Ti amo», pronunciate da Darren e lo strano luccichio che aveva visto nei suoi occhi, come se non stesse recitando una parte…

Chris si rimproverò perché si stava illudendo. 
Una parte di lui, il suo cuore, era certa che era stato Darren a parlare. 
La sua testa, invece, voleva convincerlo che doveva dimenticarlo, perché, anche se Darren fosse stato sincero, non avrebbe mai lasciato Mia dopo l’incidente. 
Era così immerso nei pensieri che andò quasi a sbattere contro un ragazzo appena uscito da una porta. 

«Ciao Chris» salutò Grant, dopo aver visto che era stato quasi lui a colpirlo e sorrise. 

Chris sussultò, fermandosi.

«Ehi Grant!» ricambiò il saluto, senza sorridere.
«Ho saputo della scena che avete appena girato… come è andata?» domandò Grant, sia curioso che impensierito per come l’altro aveva preso quella parte del copione.
«E’ andata» rispose Chris sospirando. «E…»

Ma si interruppe perché il telefono di Grant aveva preso a squillare. Questi lo prese e guardò il numero.

«E’ Elise» mormorò, aggrottando la fronte.
«Non è a lavoro? Lì non fanno chiudere il telefono?» chiese Chris e l’altro alzò le spalle.
«Appunto» disse, premendo il tasto verde e rispondendo. «Ehi Elise…» 
Chris rimase ad osservare il ragazzo ascoltare e, improvvisamente, l’espressione di Grant mutò totalmente. Preoccupato e agitato disse confusamente: «Sì… arrivo subito» e interruppe la chiamata.
«Co…?» tentò di dire Chris, ma Grant lo anticipò.
«Elise è al Silver Lake Medical Centre» disse velocemente, iniziando a cercare qualcosa nelle tasche. «Si è sentita male mentre lavorava, era un altro ragazzo della compagnia, MA PERCHE’ NON TROVO LE CHIAVI!?» si angosciò, mentre Chris apprendeva le sue parole.
«Aspetta, andiamo con la mia, è qua dietro» propose Chris, alzando la mano in cui aveva già le chiavi e iniziando a camminare, con Grant che lo seguiva. 
Salirono in macchina e raggiunsero in silenzio l’ospedale. Grant continuava a muovere la gamba nervoso, mentre guardava fuori dal finestrino e sbuffava impazientito ogni volta che trovavano un semaforo rosso.

Arrivati all’ospedale Chris corse all’accettazione.
«Stiamo cercando Elise Marvel» disse e l’infermiera davanti a lui digitò qualcosa al computer. 
«Al primo piano, al pronto soccorso» annunciò e i due ragazzi si apprestarono a seguire le indicazioni. 
Raggiunto il pronto soccorso Chris e Grant videro due giovani seduti vicino a una porta e si avvicinarono. 

«Sei tu Phil?» domandò Grant al ragazzo. 
«Sì, tu devi essere Grant» rispose questi. «Elise è qui, il medico la sta visitando» aggiunse, indicando la porta lì accanto.

Proprio in quel momento uscì un uomo col camice dai capelli brizzolati.
«Come sta?» domandò immediatamente Chris, avvicinandosi. 

Il medico lo squadrò e poi osservò anche Grant alle sue spalle. 
«Voi siete…?» chiese.
«Io sono un suo caro amico e lui è il suo ragazzo…» rispose velocemente Chris, ansioso di sapere come stesse Elise. 

Il dottore si voltò a guardare Grant. 
«Mi spiace…» iniziò.
Già con queste due parole Chris iniziò a preoccuparsi seriamente. Non era un buon modo per incominciare. 
«… ma la signorina Marvel ha perso il bambino».

Un’ondata di tristezza invase Chris, che chiuse gli occhi. No, non ne andava davvero una giusta.
Sembrava che non potessero essere felici a lungo lui e Elise.

«Ha avuto un aborto spontaneo, deve essersi sforzata troppo» continuò il medico. «La ragazza sta bene, comunque, fisicamente. La intratterremo per un giorno, per essere sicuri».
Chris aprì gli occhi, mentre Grant chiedeva di vederla. 
«Certo, solo che potreste trovarla strana. Un aborto è difficile da affrontare psicologicamente» spiegò il medico. 

Quando Chris e Grant entrarono nella stanza dove Elise era stata portata la ragazza era seduta e guardava tristemente verso la finestra. Aveva gli occhi lucidi, come se avesse appena smesso di piangere. Grant si sedette lì accanto e le prese la mano e Elise sussultò. Chris la rimase ad osservare rimanendo in piedi alla fine del letto. Ogni traccia di felicità dentro di lui svanì nel vedere la sua amica in quello stato.
 
-
 
«Visto? Non è stato poi così tragico» disse Chloe a Darren, mentre erano nella macchina della ragazza, tornando dagli studi. 

Darren borbottò qualcosa. 

«Comunque grazie che mi stai accompagnando. La macchina l’ho lasciata a Mia, anche se non credo che l’abbia usata…»  le disse, mentre lei metteva in moto.
«Figurati… Comunque, a proposito di Mia… Cosa le dirai?» 
«Cosa le dirò per cosa?»
«Per quei segni evidenti che hai sul collo» rispose tranquillamente Chloe.
«COSA? Io ho cosa?» strillò Darren.
«Guardati nello specchietto. Devo dire che Chris ha proprio marcato il territorio».

Darren si guardò nello specchietto, notando un segno particolarmente evidente e altri più piccoli che ricoprivano il suo collo.

«Dannazione!» imprecò, continuando a guardarsi il collo. 

Sfiorò il segno più evidente con la punta delle dita, chiuse gli occhi e sorrise. 
Sentiva ancora le labbra di Chris su di lui…

«Perché stai sorridendo?» gli chiese curiosa Chloe. 

Darren si voltò a guardarla, continuando a sorridere. E lei sorrise in risposta. 
«Domanda stupida. E’ ovvio che la risposta è Chris» disse, scuotendo leggermente la testa.

«Come va con Mia?» chiese Chloe, dopo qualche minuto in cui stettero in silenzio. 
«Bene…»  rispose poco convinto. 
«Sei felice?»
«Sì… sono contento che si sia ripresa e che è tutto apposto». 
«Intendo… sei felice con lei?»
«Non ha importanza»  rispose guardando fuori dal finestrino con sguardo assente.
«Sì che importa! So che credi che sia giusto che tu e lei stiate insieme, ma non è quello che vuoi…»
«C’era solo una cosa che volevo e guarda a cosa ha portato».
«Darren. E’ stato solo un incidente! Sarebbe potuto capitare anche mentre scendeva da casa sua per andare a fare la spesa. Non c’entra niente il vostro litigio. Non sacrificare quello che potresti avere con Chris per una cosa che è successa…»
«Ho già commesso una volta l’errore… non lo rifarò».
«L’errore che stai facendo è quello di stare con lei, quando non vorresti. Così continui ad illuderla, Darren. E non potrai andare avanti così».

Darren sospirò.

«Lo so… ma non è semplice».
«Nessuno ha detto che lo sarebbe stato. E anche se tu stessi con Chris le cose non sarebbero così semplici per voi, ma almeno saresti felice». 

Darren non rispose e per il resto del breve viaggio stettero in silenzio. 

«Grazie…» le disse Darren, una volta arrivati. 

E Chloe capì che il suo amico non l’aveva ringraziata solo per il passaggio. 

«Sai che per te ci sarò sempre»  rispose lei, sorridendogli. 
«Ti adoro» concluse, prima di avvicinarsi a lei e baciarle una guancia. 

Scese dall’auto, dirigendosi verso il portone. Prima di entrare, salutò un’ultima volta Chloe con un gesto della mano. 


-

«Mia. Sono tornato»  disse Darren, una volta entrato in casa.
«Ciao» lo salutò lei sorridendo, mentre usciva dalla cucina. 

Gli andò incontro per baciarlo. Gli diede un semplice bacio a stampo, ma restò abbracciata a lui. Darren non era affatto rilassato. Aveva il terrore che Mia potesse vedere i segni sul suo collo e sapeva che era questione di poco tempo prima che se ne accorgesse. Infatti appena girò il viso per lasciargli un bacio sul collo, si fermò subito.

«Darren… Non mi pare di averti fatto succhiotti… Quindi come mai hai il collo pieno di segni?» chiese lei, staccandosi da lui e cercando di restare calma. 

Darren si morse nervosamente l’interno di una guancia.

«Allora?» insistette lei, visto che il ragazzo non rispondeva. 

Ma Mia sapeva già la risposta.

«E’ stato Chris?» domandò stranamente tranquilla.

Darren fece un piccolo cenno con la testa e Mia sospirò. Stettero per un po’ in silenzio finché Mia non riparlò. 

«Perché stai con me? Non mi ami e io non sono quella che vuoi. E ne sono consapevole, solo che pensavo che durante questo periodo tu avessi capito quanto fossi importante per te. Si dice “non ti rendi conto di quello che hai finché non lo perdi” e quindi ho pensato che tu avessi cambiato idea, ma a quanto pare non è così. Non voglio che tu stia con me solo perché ti senti in colpa. Quindi, fai quello che ti senti di fare. Non sentirti in obbligo nei miei confronti in alcun modo. Non è così che voglio averti».

«Quindi è finita?» fu l'unica cosa che fu in grado di chiedere.
«E’ già finita quando hai conosciuto Chris».
«Mia…» tentò lui, ma la ragazza lo precedette. 
«Darren, è tutto ok davvero. Io… ho continuato a sperare che le cose potessero funzionare e questo già da un po’. Ma le cose non funzionano. E io non posso costringerti a restare con me. T… tu non mi appartieni più e io lo sto accettando. Non posso cambiare le cose».

Darren non disse nulla, sapeva che Mia aveva ragione. Così, si limitò ad abbracciarla sussurrandole che gli dispiaceva per come era andata a finire, per averla fatta stare male. Non accennò all’incidente, ma era sottinteso. 

«Forse è meglio che vada…» disse Mia, dopo che si staccarono dall’abbraccio.
«No..Preferirei che restassi qua. Domani con calma andrai via» obiettò Darren con voce ansiosa. 
«Darren… è meglio se io e te stiamo più lontano possibile…»
«Andrò via io, ma ti prego, tu resta».
 
Non voleva correre di nuovo il rischio che le succedesse qualcosa. Stavolta non se lo sarebbe perdonato per davvero. 

«E tu dove andrai?»
«Chiamerò Chloe. Andrò da lei, non penso che sia un problema per lei…» 
«Ok…» si arrese Mia. 

Darren chiamò la sua amica, la quale rispose al secondo squillo.

«Pronto?» 

«Chloe… dove sei?»

«Sono sotto casa tua...» 

«Come mai sei ancora sotto casa mia?»

«Per lo stesso motivo per cui mi hai chiamato». 

«Io… posso venire da te?»

«E lo chiedi? Dai scendi…» 

«Arrivo»

Darren salutò Mia, dandole un bacio in fronte e poi uscì.
 
-
 
«Non mi è mai piaciuta Mia» disse Chloe, mentre entravano nel suo appartamento. 
«Lo so» sospirò Darren. 
«Voleva privarmi del mio migliore amico. Ma dico? Come si permette?» disse seria la ragazza, per poi ridacchiare. 
«Beh, nessuno riuscirà a portarmi via da te. Sei la mia migliore amica da… quanto? 10 anni? E se siamo ancora uniti dopo 10 lunghi anni direi che forse la nostra amicizia è più forte di qualunque altra cosa. Ti voglio bene» ammise Darren, abbracciandola.
«Oh, scricciolo. Ti voglio bene anche io» rispose lei, stringendolo ancora di più. 

Dopo che si staccarono, Darren sorrise felice.

«Che succede?» gli chiese la sua amica, guardandolo con un sopracciglio alzato e con un sorriso sul volto. 
«Non lo so. Mi sento… bene. E… non vedo l’ora di parlare con Chris!» rispose sorridendo.

Chloe scosse la testa divertita.

«Sapevo che c’entrava lui».

«La scena di oggi mi ha mandato in tilt, sul serio. Non puoi capire come mi sono sentito… e come mi sento ancora. Sento ancora il suo profumo addosso ed è come se le sue mani o le sue labbra mi stessero ancora toccando…» cominciò a dire Darren, sognante.
«Terra chiama Darren!» ridacchiò lei. 

«Ehi! La scena Klaine!sex mi ha fatto particolarmente bene» ammise il ragazzo, sorridendo gioiosamente. 
«A saperlo che saresti stato così, avrei convinto prima Ryan ad inserire quella scena» si lasciò sfuggire Chloe, rendendosi conto dopo un istante di quello che aveva appena fatto.
«Tu cosa?» chiese Darren incredulo.
«Cazzo!» imprecò lei. 
«Chloe… spiega» le disse Darren severamente. 
«Ehm… Ho… ho solamente incitato Ryan a inserire quella scena… Non ho fatto nulla!»

Darren rise.

«Non so se odiarti oppure adorati in questo momento».
«Adorami!» rispose, unendosi alla risata. 
 
-
 
«Mi spieghi perché ci stiamo guardando “The First Time”?» chiese Darren alla sua amica, mentre erano seduti sul divano guardando la quinta puntata della terza stagione di Glee.
«Mi andava» rispose scrollando le spalle. 

Lo so, ma mi stavo chiedendo... non ti viene mai voglia di strapparmi i vestiti di dosso e fare cosacce?”

«Ma certo che sì! Sapessi quante volte…» rispose energicamente Chloe a Kurt. 

Darren roteò gli occhi, sbuffando appena. 

“Certo, ma è per quello che hanno inventato la masturbazione”.

«Tu non ne sai niente, vero Darren?» chiese Chloe, scoppiando poi a ridere. 

Darren le tirò un cuscino, colpendola in pieno viso.

“Fa caldo qui. Apriamo una finestra?”

«Credimi, Kurt. Di aprire Darren vorrebbe aprire qualcosa, ma non è di certo la finestra!» 
«Ma la smetti di rispondere con idiozie alle battute?» le chiese Darren, provando a fingersi offeso, ma la verità è che veniva da ridere anche a lui. 

“E poi strapparti i vestiti di dosso è un‘impresa difficile!”
“Per via degli strati?”
“Per via degli strati!”

«Come se questo potesse fermarti!» continuò, però, la ragazza.
«Chloe!»
«Ok ok, la smetto. Quando ho visto la puntata con Elise è stato più divertente. Con lei potevo commentare tranquillamente!» 
«Oh certo! Perché a lei potevi tranquillamente dire che aveva esperienze personali nel masturbarsi pensando a Chris?» commentò sarcastico.
«Oddio no! Chris è come un fratello per lei, sarebbe una cosa sconvolgente! E comunque, hai indirettamente ammesso che hai avuto esperienze personali di quel tipo!» 

Darren arrossì appena.

«Ommiodio! Ho indovinato? Io l’ho detto per scherzare e cosa scopro? Che tu… oddio!» cominciò a dire in modo euforico, agitandosi sul divano. 
«E’… è successo solo una volta…» ammise Darren imbarazzato. 
«Oddio, che rivelazione! Basta, mi calmo…» concluse la ragazza, rimettendosi comoda. 

Continuarono a guardare la puntata in silenzio. Silenzio che durò poco, visto che appena arrivarono alla parte della Dalton, Chloe riprese a parlare, o meglio a ridere.

«Quando abbiamo visto questa puntata, Elise non stava ancora con Grant. Gli sbavava solo dietro».

Darren ridacchiò e Chloe riprese a parlare.

«Comunque durante l’esibizione di Uptown Girl eravamo completamente morte dalle risate. Elise ha cominciato a dire che Grant aveva la voce da topo!» disse fra una risata e l’altra.
«Wow. Chissà cosa direbbe Grant nel sapere che la sua ragazza ha paragonato la sua voce a quella di un topo».
«Poi ha invidiato da morire Blaine… Esattamente qua!» disse, indicando lo schermo. 

C’era un primo piano di Sebastian che si avvicinava maliziosamente a Blaine. 

«Si stava praticamente sciogliendo! Io non la smettevo di ridere, non solo per lei e Grant ma anche perché hai una faccia da idiota. Ma ti sei visto?» continuò, ridendo a crepapelle. 
«A cosa è dovuta tutta questa simpatia?» chiese Darren ironicamente. 

Proprio in quel momento Grant stava cantando un pezzo di canzone rivolto alla professoressa e Chloe continuò a ridere più forte. 

«Devo assolutamente rivedere la puntata con Elise!» affermò con decisione. 
«Ecco… non puoi rivederla con Elise un’altra volta e adesso la leviamo?» provò Darren.
«Scherzi vero? E perderci la scena della macchina? Assolutamente no!»

Poi rivolse lo sguardo di nuovo allo schermo, notando la scena in cui Sebastian flirta con Blaine. Inutile dire quante altre risate si fece, mentre Darren la guardava divertito e scuotendo la testa di tanto in tanto.

Darren si sorprese del fatto che Chloe non fece alcun commento sulla scena della macchina, a dispetto di quello che aveva detto prima. Si era limitata a dire che Darren aveva approfittato e allungato un po’ le mani. E poi nella scena finale aveva un sorriso tenero stampato in volto e faceva commenti del tipo: «Vedo unicorni che cavalcano su arcobaleni ovunque», oppure «Siete dolcissimi e questa scena esprime totalmente il vostro amore».

Quando finirono di vedere la puntata, a Chloe faceva male la pancia per le troppe risate.

«E’ stato divertente» disse la ragazza sorridendo.
«Divertentissimo» commentò Darren acidamente. Però non poteva negare di non essersi divertito. 
«Ti preparo il letto» disse Chloe, dirigendosi verso la stanza. 

«Grazie… per tutto» le disse Darren, sorridendole teneramente. 
«Oh vieni qui» rispose lei, abbracciandolo forte. 

«Ti adoro scricciolo» disse, prima di posargli un bacio sulla guancia. 
«Anche io, tesoro».




Eeeeeeeeeeeeeeee si sono lasciati! :D 
Ma non è detto che adesso staranno insieme. 
E povera Elise ç____ç Non ne va mai una giusta! Se c'era la bella notizia, ecco che subito succede qualcos'altro! Le tragedie non finiscono mai con Federica! ( Sì, è lei la colpevole! ) 
I commenti di Chloe sulla 3x05 xD E la voce da topo di Grant! Ahahahah. 
Sdrammatizziamo un po' queste tragedie ç__ç 

A giovedì con il prossimo capitolo :) 


 
  
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