Dalla tensione al bizzarro

''Giorno.'' disse Lauren mentre entrava nello studio di Gilmore Girls della WB un lunedì mattina di buon'ora portando in mano un piccolo beverone di caffè di Starbucks.

“C'è anche qui il caffè, lo sai?” disse Alexis ridendo.

“Sì, ma passavo davanti a Starbucks e ho pensato: 'Ehi, prendiamoci un buon caffè oggi al posto di quella roba della WB'. Non che tu possa capire... non posso ancora credere che tu non beva caffè. Pura follia.” le rispose Lauren mentre camminava verso la sua roulotte.

“Immagino di aver perso punti, allora!” gridò Alexis mentre si dirigeva nella direzione opposta.

“Ciao.” disse Scott mentre si avvicinava.

“Giorno.” rispose Lauren con tono incerto. Avevano avuto una serie di discussioni la scorsa settimana: c'erano semplicemente state troppe sere tarde e troppe mattine presto e lei aveva permesso loro di prendere troppo possesso di lei; e, visto che lei e Scott dovevano fare così tante scene insieme data la loro nuova realzione on-screen, ciò significava dover fare mille più riprese del solito, diventare sempre più irritata e prendersela con Scott... ingiustamente.

“Hai dato un'occhiata al copione?” chiese Scott.

“Sì, l'ho fatto. E l'unica cosa che ho da dire è che sarà meglio per te che tu non abbia mangiato aglio ieri sera.”.

“Non ti preoccupare. Sei un po' in ritardo, Amy ti stava cercando circa 20 minuti fa.” disse con tono insicuro.

“Sì, la macchina non si accendeva, ho dovuto fare l'auto-stop... no, sto scherzando, ma non posso crederci. Voglio dire, l'ho presa solo pochi mesi fa!” disse Lauren aspettando che Scott la rimproverasse riguardo la somiglianza della sua macchina con una lattina d'alluminio.

“Ti avevo detto di non prenderla.”

“Avevo sentito che era una buona macchina, Metthew aveva detto che era una delle auto migliori. Beh, comunque sia...”

“Beh, non lo era.”

“Ma davvero? Pensavo che amassi anche tu la mia auto!” disse Lauren con tono sarcastico.

“Andiamo a prenderti una nuova macchina oggi.”

“Andiamo?”

“Sì, perché altrimenti butteresti via i tuoi soldi per un'altra stupida macchina che esploderà anche solo se uno le lancerà una pietra sopra.”

“In che cavolo di quartiere vivi tu? In più lo sai che metà del divertimento è vederti così irritato quando te la faccio vedere.”

“Non avevo dubbi che era parte del divertimento, Lauren, ma ti prenderemo qualcosa di decente.” disse con tono serio ma sorridendo un po', come se l'atmosfera stesse diventando man mano più rilassata.

“Me la compri tu?”

“Lauren, capelli e make-up!!” gridò una voce.

“Ci vediamo dopo.” disse Lauren a Scott quando sentì il suo nome.

ORA DI PRANZO

“Sei pronta?” domandò Scott bussando alla sua roulotte.
“Due secondi.” gridò Lauren da dentro. “Eccomi” disse mentre apriva la porta per uscire e si incamminavano per il parcheggio. C'era ancora qualche residuo di tensione dall'ultima lite: aveva cambiato le cose tra loro e non erano ancora riusciti a tornare alla normalità.

“Scott, io... uhm, volevo scusarmi per l'altro giorno. Lo so che non sarei dovuta essere... beh, così franca. Dio, che stronza. Ero solo... così stanca dopo aver lavorato 16 ore, e poi anche l'organizzare il trasferimento, con la storia anche dell'infestazione di topi che è tutta una storia a parte. Ma, comunque, mi dispiace di averti aggredito così.”

“Non importa, abbiamo tutti delle brutte giornate.” disse sollevato che l'avessero già superata.

“Sì, ma ho avuto parecchie 'brutte giornate' ultimamente... come sai.” disse usando le dita per sottolineare la frase. “Ricordi quando sono tornata da quel 'Celebrity Ski' con la gamba rovinata e stavo abbastanza male? Se ricordo bene, anche lì siamo scoppiati un po' di volte.”

“Già, e intanto mostravi la tua gamba per tutto il set, me lo ricordo. E poi ci furono voci per anni che ci odiassimo.”

“Già, e la gente partiva sempre per la tangente qualsiasi cosa facessimo insieme.”

“Lo so, assurdo!”

“Quindi... consideriamola solo una brutta giornata.”

“Fai anche una brutta settimana.”

“Okay, una brutta settimana.” rise.

“Suona come un buon piano.” disse Lauren sorridendo mentre raggiungevano l'auto di Scott.

Dopo circa un minuto di viaggio in tranquillo silenzio:

“Grazie di essere venuto con me, Scott. So che ti piace passare ogni minuto libero in palestra, quindi grazie di esserti allontanato dal tapis-roulant abbastanza a lungo da aiutarmi.”

“Faccio box e pesi leggeri, non sono un grande fan del tapis-roulant. E comunque non potevo lasciarti scegliere un'altra macchina da sola comunque.”

“Posso sceglierla benissimo da sola. Semplicemente non ha mai la tua approvazione perché tu sei un tipo da macchine.”

“Un tipo da macchine?”
“Sì, ti piacciono le macchine.”

“Già. Ricordo quando avevi quella AMC Pacer, che rottame.” disse ridendo.

“Era tanti anni fa. Io ero un rottame: non riuscivo a pagare l'affitto, non avevo neanche soldi per dei piatti! E in più vivevo di riso soffiato. Non proprio il sogno americano.”

“Lo so, ma comunque... una AMC Pacer è tipo... una pepsi con le ruote!”

“Okay, Scott, ho capito: tu sei il re delle auto e dovrei imparare tutto da te.” Lauren disse con tono divertito tra le risate.

“Grazie, sono contento che l'hai capito finalmente.” rispose Scott sorridendo.

“Quindi, com'è che non ti piace il tapis-roulant? A me piace abbastanza. Voglio dire, puoi guardare la TV mentre corri! E' forte. Mi ricordo che quando filmavamo la passata stagione l'anno scorso cercavo di combaciare l'allenamento a quando davano Judge Judy.” disse Lauren sorridendo.

“Ricordo. Soprattutto quando venivi da me e cercavi di spiegarmi i lati positivi di quello show, che mi rimangono ancora sconosciuti tra l'altro. Come fa a piacerti quel telefilm?”

“Non so. Non riesco a vedere molto mio padre per colpa del lavoro e stupidamente mi piace guardarlo perché è tipo ambientato nei tribunali e mio padre è avvocato, quindi... Poi ho sempre pensato che ci fosse un po' di spirito da avvocato anche in me.”

“Dal modo in cui discuti, sono d'accordo.” disse sorridendo. “Ma non ci sono avvocati in quello show, o sbaglio?”

“No, ma c'è il tribunale.”

“Ma tuo padre è tipo un avvocato-Wonka, no?”

“Sì, lavora nell'industria del cioccolato come avvocato. E' il presidente di una compagnia che rappresenta chi produce cioccolato e caramelle.”

“Lo so, ma come fa questo a ricordarti Judge Judy?!”

“Aveva senso un minuto fa. Tu l'hai semplicemente fatto diventare sciocco.” disse Lauren mentre ridevano entrambi.

“Ovvio, perché tu non sei mai sciocca.”

Passò qualche altro minuto di silenzio.

“Quindi, tu... sei, sì, un pugile?” chiese Lauren cercando di sembrare una che se ne intende.

“Sono... hmm, bravetto. Me la cavo.”

“Lo so, ti ho visto l'altro giorno. Gliene stavi dando di santa ragione a Jared.”

“Gli stavo solo insegnando un paio di mosse, è agli inizi.”

“Quindi puoi farmi vedere qualche mossa ogni tanto? Sì, lo so che hai un trainer, ma è così grosso e spaventoso e se poi faccio casino... dai, sono io, Lauren, capiterebbe di sicuro. E sarebbe spaventoso. Però poi potrei fare lo stunt di un pugile nel mio prossimo film, invece che dover aspettare che la vera stunt venga prima ferita.”

“E' un buon insegnante, ma lo possiamo fare. Anche se gli orari sono stati così agitati ultimamente, non credi?”

“Lo so, cose da pazzi. Sono come un fusibile pronto a scoppiare a volte... come la scorsa settimana, lo sai.”

“Un fusibile, eh?” disse ridendo mentre lei gli sorrideva e alzava gli occhi al cielo prima di tornare a guardare fuori dal finestrino: a Scott era sempre piaciuto prendere in giro lei e quelle che chiamava 'le bizzarre frasi della Virginia'. “Oh, adoro questa canzone!” disse alzando la radio quando sentì 'Living on a Prayer'. Scott alzo il volume ulteriormente mentre si immetteva sulla strada che li avrebbe portati dal rivenditore.

“Oi, questa è carina. Che ne pensi?” disse Lauren indicando un'auto poco lontana.

“Non è male, ma il nuovo modello uscirà il prossimo anno quindi dovremmo prendere quello.” disse annuendo al rivenditore che subito se ne andò.

“Non attaccarti a queste cose adesso, Scott. Sono io che la sto prendendo, tu hai già la tua Mercedes Benz, ricordi?”

“Lo so, voglio solo che tu prenda il meglio.” . Ci pensò su qualche secondo: “Quindi, Metthew... è Metthew Perry, giusto?”

“Sì, perché?” chiese Lauren guardandolo strano.

“Nessuna ragione. Quindi... siete tornati insieme allora?” chiese Scott mentre esaminava una specie di jeep della Mercedes.

“Io e Matt? No, noi non stiamo insieme.” disse ridendo. “I giornali son tutti: 'Oh, guarda! Matthew e Lauren insieme?' solo perché siamo amici e ogni tanto andiamo a berci un caffè insieme o usciamo a cena, o quel che è; siamo sempre un gossip. Siamo solo buoni amici, lo siamo da parecchio ormai. Ciò nonostante, pare che io stia uscendo segretamente anche con Craig Kilborn. I gossip vanno via come noccioline ultimamente.” disse Lauren mentre faceva girare il dito in un cerchio vicino al viso, come a dire 'assurdo'.

“Sì, davvero. Mi sono chiesto anch'io di Craig, ma non avevo mai sentito niente di veritiero.” disse ridendo.

“Ovvio che no, perché è un segreto!” gli rispose facendogli l'occhiolino.

“Eccola qui, signore.” disse il venditore scendendo dalla macchina che aveva loro portato a vedere.

“E' carina.” rispose Lauren guardando la Mercedes che Scott aveva chiesto di vedere.

“Già, è del 2005, SL500, è un nuovo modello col tettuccio apribile in metallo, quattro ruote motrici, ABS, controllo stabilità, navigatore satellitare, cerchi in lega, airbag...”

“Okay, Scott, non sei tu quello che sta cercando di vendere una macchina.” disse mentre afferrava il braccio di Scott e alzava gli occhi al cielo guardando il venditore.

“Sì, beh, è una buona macchina. Migliore di quel rottame che avevi comprato... ma suppongo che ogni macchina lo sarebbe.”

“Non ricominciare adesso, dimmi cosa ne pensi veramente.” disse Lauren sarcasticamente.

QUALCHE GIORNO DOPO

“Questa è l'ultima!” urlò il regista.

“Finalmente.” disse Lauren mentre appoggiava i piedi sul divano sul set dove lei e Scott avevano appena girato l'ultima scena. Avevano rifatto la stessa scena per qualche ora perché entrambi continuavano a far casino con delle battute, anche se era per lo più colpa sua. Non capiva perché si sentiva un po' strana con Scott nei paraggi ultimamente, specialmente in quell'abbraccio. Lo sapeva che si trattava solo di recitare, ma era stato strano perché l'aveva stretta così forte e poi, mentre si allontanavano, lui le aveva tirato un po' la maglietta... e quello non era nel copione.

“Okay, allora ci vediamo domani.” disse Scott sorridendole prima di andarsene.

“Ciao.” gli rispose Lauren sbadigliando prima che anche lei si alzasse e desse la buonanotte a qualche persona che era ancora lì sul set, prima che prendesse la sua bicicletta per andare a prendere qualche cosa nella sua roulotte.

“Lauren!” qualcuno la chiamò da dietro.

“Ehi, Mel!” salutò Lauren girandosi verso Melissa McCarthy che stava camminando verso di lei.

“Hai finito per stasera?”

“Sì, finalmente. Giuro, ho pensato di dover rimanere là tutta la notte. Come mai sei ancora qui?”

“Sto andando via anch'io. Allora, che stava succedendo con l'ultima scena?”

“Che intendi?”

“Era un pochino strana. Tu e Scott avete avuto un'altra lite?”

“No. Non so, non ce la facevo proprio stasera. Immagino che io sia solo stanca.” mentì Lauren: per quanto volesse bene a Mel non le avrebbe detto della stranezza che provava nello stare con Scott; aveva imparato con l'esperienza che che i gossip o qualsiasi news si diffondevano sul set della WB a macchia d'olio. Si ricordava quando c'era stato un piccolo incendio sulla West Wings e tutti davano di matto correndo da una parte all'altra gridando: 'West Wings va al fuoco! West Wings va a fuoco!”, cose da pazzi.

“Okay, allora, beh, ci vediamo domani.” le disse Melissa mentre si voltava per andare nella direzione opposta.

“Buonanotte.” le rispose Lauren prima di entrare nella sua roulotte a prendere il cappotto, la borsa e prima di andare all'auto.