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Autore: Stateira    02/03/2007    18 recensioni
Harry e Draco sono costretti ad unire il proprio sangue, per poter vincere la guerra, e salvare i loro compagni. Ma può una vita innocente essere considerata solo un ingrediente per una pozione? Un Draco costretto a maturare suo malgrado, ed un Harry che dovrà decidere che cosa significa davvero essere un eroe.
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson, Remus Lupin | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un (altro) giorno speciale

Questo capitolo ha una dedica speciale!

A Fanny (che lo aspetta da secoli) e a Minerva, per il loro fantastico regalo di Natale.

 

 

 

 

Harry si svegliò dal suo sonno leggero al primo accenno di luce che filtrò nella stanza. Sbatté le palpebre, già più che sveglio, e preda di un’eccitazione tutta infantile. Silenziosamente, sollevò le lenzuola e sgattaiolò fuori dal letto, muovendosi come una lucertola per non svegliare Draco. Non dubitava nemmeno per scherzo del fatto che Draco dovesse essere eccitato almeno quanto lui, ed in quel poco, pochissimo tempo di convivenza era riuscito se non altro ad imparare a leggere il suo sonno superficiale dal suo modo di sibilare. Il più piccolo fruscio lo avrebbe svegliato, ma quella mattina non doveva andare così. Avrebbe fatto tutto lui.

 

La cameretta di James era immersa in un buio placido, e il piccolo dormiva tranquillo nel suo lettino, accoccolato su un fianco, con il fedele Bu Bum seduto sul cuscino a fare da guardia contro gli incubi cattivi.

Harry entrò in punta di piedi, e comandò che un paio di candele si accendessero, per potersi muovere con un minimo di cognizione.

- James! – bisbigliò, affacciandosi sul lettino.

Niente da fare, James dormiva come un angioletto.

Harry sbuffò.

- Hey, James! – ritentò, strattonando un po’ la rete protettiva del letto, e facendolo ondeggiare.

- James! Dai, sveglia! –

James soffiò un filo d’aria dal nasino e allungò in avanti un braccio, ma non diede alcun segno di essersi svegliato. Aveva la guancina premuta per metà sul cuscino e per metà sul materasso, e quella rivolta verso l’alto era rossa, di un rossore innamorato.

Harry sentì che era davvero, davvero crudele ciò che voleva fare, ma si morse la lingua, e decise che con i sensi di colpa che sarebbero derivati dalla sua azione criminale avrebbe fatto i conti un giorno un po’ meno speciale di quello.

Allungò un dito, e pizzicò delicatamente il pancino di James.

- Naaa! – James si svegliò di soprassalto, agitandosi tutto per il solletico.

- Oh, ci siamo svegliati. – fece Harry, sornione.

- Harry! -

- Tranquillo, sono già qui io! -

E’ mio. Tutto per me.

Harry rivolse al suo piccolo un sorrisone delinquente, guadagnandosi in risposta un mugolio assonnato.

- Che giorno è oggi, James? – cantilenò, acchiappandolo per la vita e cominciando a strapazzarlo con entusiasmo.

- Gno, gno… -

- Oh sì invece. Chi compie gli anni oggi? -

James cercò di divincolarsi, ed osservò Harry sempre più allarmato, ma Harry se lo ficcò sulle spalle e partì a razzo per la camera.

 

- Eeeee… La scopa più veloce del mondo sta atterrando! – gridò, lanciandosi sul letto con James, e terrorizzando Draco a morte.

- Ma sei scemo? – sbraitò Draco, precipitandosi su un lato del letto, e addio lenzuola e coperte. – Vuoi farlo fuori proprio oggi? -

- Oh, non rompere, è il compleanno del mio nanerottolo, niente storie! -

 

James proprio non riuscì a capire che diamine fosse preso all’improvviso ai suoi papà, o che cosa fosse questo compleanno che a quanto sembrava stava sconvolgendo le vite di tutti. Ma se ciò significava un mare di coccole extra nel lettone grande, beh, allora lui di certo non si sarebbe lamentato.

Papà Harry sembrava impazzito completamente. Continuava a tormentarlo, a rivoltarlo di qua e di là come un bambolotto di pezza, a dire cose senza senso riguardo questo compleanno, o quello che era. Mah, certe volte papà Harry era davvero un tipo strano.

Anche papà Draco comunque sembrava un po’ fuori di testa. Ma se l’udito non lo ingannava, lo aveva sentito nominare la pera frullata con il cioccolato. Oh, buona, la pera frullata con il cioccolato, tanto cioccolato!

 

- Naaa! – James mise le manine sulla faccia di Harry e cercò disperatamente di respingere il suo tentativo di soffocarlo di baci.

- Lo farai vomitare. – borbottò Draco, alzando gli occhi al cielo in una muta richiesta di aiuto.

- Ma smettila, ride come uno scemo. -

- E’ tuo figlio, Potter, ridere come uno scemo è nel suo patrimonio genetico. -

- Papà, accio Bu Bum, dai, dai, accio Bu Bum! -

- Niente Bu Bum, ora ci alziamo, su. -

Draco si stiracchiò, ridacchiando del figlio che si era messo con le manine tutte alzate, e gli occhietti attenti sulla porta, aspettando che il suo pupazzo comparisse dall’altra stanza, richiamato da un incantesimo che nessuno aveva lanciato.

Non si stupì nemmeno troppo, di vederlo arrivare fluttuando qua e là, in modo piuttosto traballante, come sostenuto da un fantasma ubriaco, e finire dritto nelle sue manine.

Il suo piccolo, tremendo maghetto.

 

*          *          *

 

Diagon Alley era piacevolmente tranquilla, nel periodo primaverile. Nessuna ricorrenza ad animare i negozi, niente acquisti scolastici, niente corse e deliri collettivi. La gente si dedicava più che altro a passeggiare fra le vie, a passare un po’ di tempo in tranquillità, divertendosi ad esplorare le vetrine e a commentare le ultime novità editoriali al Ghirigoro, senza badare troppo ad un passeggino che fendeva la folla, condotto da un ragazzo dai capelli biondi come paglia.

 

- Allora, James!- Draco sembrava francamente più entusiasta del figlio, ed Harry sbuffò, divertito.

- Guarda che è il suo compleanno, al tuo manca ancora un po’.-

- Oh, finiscila.- lo liquidò Draco. – Che cosa compriamo al mio piccolo campione, eh?-

- Mari e monti, eh, Malfoy?-

- Se servisse a farlo felice, certamente. –

La cosa davvero spassosa è che Draco si stava comportando esattamente come lui aveva pronosticato. Cielo, ci avrebbe potuto scommettere la cicatrice, Malfoy era sempre Malfoy.

Proprio in quel momento i tre passarono davanti al negozio di scope, che sfoggiava in vetrina la nuovissima Nimbus Ultimate. Harry rallentò il passo cercando in ogni modo di dissimularlo, ma davanti al magnifico manico di scopa tirato a lucido dovette leccarsi le labbra secche un paio di volte, esibendo un’aria pateticamente adorante.

- Scordatelo!- lo scosse Draco, imperioso. – Niente scopa, finché non sarà abbastanza grande!-

- Ma… –

- Ho detto no.-

- Ma Draco…-

- Ho detto no!-

- Uffa. -

- Potter…- Draco inarcò le sopracciglia con aria irritantemente saccente. – Vedi, Potter, mio caro, stupido Grifondoro, se questa scopa dovesse davvero servire a James, ci farei più di un pensierino. Ma il fatto è che so benissimo che è solo un pretesto per poterla usare tu!-

Harry si diede una grattatina risentita sulla nuca, e osò dissentire. Almeno, ci provò.

- Al tuo compleanno ci penseremo. Forse.- annunciò Draco, ben deciso a passare sopra la questione.

- Ma io la voglio adesso. –

Draco gli rivolse un’occhiata accigliata. - Sei peggio di tuo figlio, te ne stai rendendo conto, spero.-

- E va bene, va bene, mi arrendo! Andiamo al maledetto negozio di animali!-

Draco sfoderò un sorrisino soddisfatto, e riprese a spingere la carrozzina con più energia di prima.

 

- James, vuoi scendere dal passeggino, così ne scegli uno? – Draco si prese in braccio il figlioletto e lo sfilò dal passeggino. James fu posato in mezzo a centinaia di gabbie rumorose, e prese a voltarsi e a rivoltarsi su sé stesso, attonito, le manine strette al petto, e la bocca spalancata.

Draco lo superò, dopo essersi assicurato che ci fosse Harry a tenerlo d’occhio, per andare a parlare con la corpulenta commessa del negozio, circa l’animale più adatto ad un bimbo così piccolo.

- Niente di aggressivo.- si affrettò a mettere in chiaro. – O di troppo grosso. Insomma, non lo so, io pensavo ad un gattino, oppure…-

Harry giocherellò con il un pedale del passeggino. Gli animali più suscettibili erano storati in gabbie fuori dalla portata delle manine curiose di James, ma lui voleva assolutamente riuscire a dare un’occhiata più da vicino alla salamandra di fuoco, o a quel fantastico riccio scavatore che stava tentando di evadere dalla sua gabbietta.

- Bellooo!!!!- la vocina eccitata di James raggiunse sia Harry che Draco alle spalle. Entrambi si voltarono, assieme alla commessa, sulla figura del piccolo chinato su una delle gabbie del livello più basso, quelle che toccavano terra.

- Cos’hai trovato, campione?-

- Bello, bello!- James indicò la gabbietta davanti a sé saltellando, e battendovi sopra la manina per far vedere anche ai genitori l’animaletto accoccolato dentro.

Draco impallidì.

Harry affondò i denti nel labbro inferiore e inspirò a fondo, cercando di contenere le avvisaglie di un pericoloso tremolio delle guance.

- Ahm, tesoro…- cominciò Draco. – Non credo che QUELLO vada bene.-

- Secondo me è perfetto. – azzardò Harry, fra i denti.

La commessa sorrise apertamente - Perché no, signor Malfoy? Per un bimbo è l’ideale.-

Harry singhiozzò sonoramente. - Ascolta la signora, Draco, per me dovremmo prenderglielo.-

Draco lo polverizzò con un’occhiataccia. – E’… un furetto!- esclamò, scandalizzato.

- Lo vedo. - Harry decise di arrendersi al soffocante solletichio della propria gola, e scoppiò in una sonora risata. – Oddio, Malfoy, tu mi fai morire!- proclamò fra le lacrime. – Quando si dice tale padre…-

- Chiudi il becco, Potter!-

- E dai, è destino! Compriamogli quel furetto!-

- Nemmeno morto.-

- Avanti, Malferret!-

- Ti vieto di chiamarmi in quel modo!-

- Ma pensaci! Farete sicuramente amicizia, tu sei così empatico con i fur…-

- Un’altra parola, Potter. Ti sfido a dire un’altra parola su quella bestia.-

- Uhm…- Harry si schiarì la voce, riuscendo a tornare più o meno serio. Si portò innocentemente le mani dietro la schiena, e le fece oscillare. – Che ne dici di “ti amo”?- sussurrò nell’orecchio di Draco con un sorrisetto.

Draco avvampò, ed Harry si fece una risatina soddisfatta.

- Papà! È bello, bello!-

- Non se ne parla, James. Scegline un altro.-

- Ma dai, Draco, gli piace il… furetto!-

Niente da fare. Harry ci stava davvero mettendo l’anima, ma non c’era modo di riuscire a non scoppiare a ridere ogni volta che si trovava a dover pronunciare quella parola. La bestiola li fissava tutti con il suo musetto perplesso, da dietro le sbarre della gabbietta, e Draco le rivolse uno sguardo decisamente esitante.

- Su, vedrà che le piacerà, signor Malfoy.- lo incoraggiò la commessa. – I furetti sono animali adorabili.-

- Oh sì, posso confermarlo. - Harry si diede ad un altro eccesso di risate, e James pensò che potesse essere una buona idea imitarlo, e mettersi a ridere a sua volta.

- Piantala subito!- esplose Draco. – Basta, tutti e due! E va bene, che diamine, sia! Prendi quel dannato pellicciotto, e finiamola qui!-

 

James ebbe il suo pellicciotto.

Un furetto adorabile, un piccolo, lungo cosino morbidissimo, che di tanto in tanto si affacciava dal suo cestino, e rifilava occhiate indagatrici al suo nuovo padroncino, con i suoi occhietti scuri e brillanti. Draco sbuffava a più non posso, ed Harry cercava ancora di avere ragione della sua bocca, e smettere di ridere. Ma guardare la faccia di Draco e soffocarsi di risate senza ritegno era quasi una cosa automatica. Gli piaceva da morire la sua espressione imbronciata, e sotto sotto felice, per aver fatto contento James, e gli piaceva da morire che uno squarcio del loro passato fosse tornato prepotentemente nelle loro vite, a ricordare loro che avevano un trascorso, insieme.

Un po’ burrascoso, forse. Decisamente burrascoso, però in un modo o nell’altro si conoscevano fin da quando erano ragazzini, non erano due sconosciuti con un figlio in mezzo. Avevano passato anche dei momenti divertenti, insieme. Beh, più per lui che per Draco, probabilmente. Ma alla fine anche il fiero Malfoy si sarebbe affezionato a quella bestiola, forse per gli stessi motivi per cui lui già la adorava.

- Come lo vuoi chiamare, James?- domandò, incoraggiante.

- Uhm… mmm…- James si portò un dito alla bocca, indeciso. – Gatto!-

- Ma tesoro, non puoi chiamarlo Gatto. – osservò Draco, scettico. – A parte che porterebbe male un nome del genere ad un furetto, e poi i gatti sono un'altra cosa!-

- Papà ha un’idea, se vuoi! Perché non lo chiami Malferret?-

- Potter!-

- Ahia!-

- Ti sbatto fuori di casa assieme a quel sacchettino di pulci, se ci provi un’altra volta!-

- Ma Draco, hai una vaga idea di quanto tu fossi assolutamente carino? -

Draco fece per replicare, ma Harry fu rapidissimo ad abbracciarlo bloccandogli anche le braccia. Il passeggino di James proseguì per poco più di un metro per inerzia, e poi si fermò, mentre Harry sollevava Draco e giocava con le sue guance arrossate.

James non si accorse dell’interruzione, occupato com’era ad accarezzare la testolina del suo furetto, e Draco, per la prima volta, non ebbe nulla da obiettare alla momentanea distrazione di entrambi dal suo preziosissimo bambino, occupato com’era a lasciarsi baciare da Harry davanti a tutti, nel bel mezzo di Diagon Alley.

 

E se non altro, giunti a casa, la spuntò su una questione. Al furetto venne dato il nome che lui aveva candidato, abbastanza altisonante da permettere alla bestiola di diventare parte della famiglia.

“Augusto”, fu battezzato con una certa solennità. Harry scrisse il nome in caratteri rosso granata sulle sue ciotole, e sulla cuccia, e Draco impazzì, per quella cicatrice Grifondoro nella cucina.

James sembrò un po’ titubante, lì per lì, ma poi si convinse anche lui della bontà della scelta di Draco, e tutto entusiasta prese a cantilenare “Gutto”, correndo qua e là con il furetto alle calcagna.

 

 

 

 

AVVISO! ( e non angolino)

 

Signori, questa è una cosa serissima ( e ciò significa che Stateira blatererà per un quarto d’ora, perciò fate un bel sospiro e preparatevi).

Dopo lunghe et attente ponderazioni, ho deciso di scrivere una Missing Moments di questa fic (L’hai deciso in treno, vigliacca, non raccontare panzane NdLa tua Coscienza), visto che di Missing Moments in questa storia ce ne sono a valangate.

Per chi non lo sapesse, normalmente una Missing Moments è organizzata come una raccolta di shot, che raccontano appunto i “momenti mancanti”, quelli che nella fic non sono stati trattati, che sono stati glissati, e così via. Esempio stupido, potrebbero esserci una o più Missing Moments dedicate al periodo della guerra vista dalla prospettiva di Harry, che non ho voluto affrontare, sulla morte di alcuni dei personaggi che nella fic vengono solo citati da Blaise, o dai giornali. Oppure una Missing Moments su un episodio particolare della vita di Draco e James, prima del ritorno di Harry. O ancora, la fase di preparazione del processo, che nella fic non è approfondita.

Insomma, ovunque voi vediate delle ellissi, delle glissature, delle scene non approfondite, qualcosa di non raccontato o di appena accennato, ecco, quello è il terreno per una Missing Moments

 

Questo per dirvi che avrei intenzione di condurre una vera e propria Missing Moments on demand.  Potete sbizzarrirvi a chiedermi quello che volete (purché le richieste siano strettamente pertinenti alla fic, naturalmente) su James, su Draco, su Harry, su Pansy, su Blaise, su chi vi pare. Data la natura della fic, prevedo che ce ne sarà per tutti i gusti, dalle scenette familiari più buffe, a momenti più malinconici, a quelli romantici, a quelli drammatici.

 

Ha parlato con l’amministrazione del sito, prima di darvi l’annuncio, per concordare le modalità di richiesta, che qui di seguito vi esporrò. Vi prego caldamente di fare attenzione e di seguirle, soprattutto per rispetto verso quei santi che gestiscono il sito.

 

Due metodi:

1- Via mail. Contattatemi dal sito (attraverso il link “contatta” che compare vicino al nome dell’autore). Considerate che non potrò rispondere alle mail, per un motivo molto semplice: ho un accesso degno di tal nome alla Rete per due giorni alla settimana, quindi o pubblico o rispondo a tutti voi. Mi trascriverò le vostre richieste, e di volta in volta segnalerò nel capitolo chi mi ha richiesto quella MM, naturalmente con i debiti ringraziamenti. Risponderò, questo è chiaro, nel caso in cui mi chiediate dei chiarimenti, o abbiate dei dubbi, ecc.

Il metodo della mail è sempre valido, qualsiasi momento è buono.

 

2- Attraverso lo spazio recensioni, ma attenzione, SOLO dopo aver scritto una VERA recensione di un capitolo.

Esempio: Questo capitolo è molto commovente, i sentimenti di Draco sono ben delineati ecc. Per la MM vorrei chiederti…

Mi raccomando, è davvero una cosa importante.

E attenzione, in questo caso pongo anche un’altra condizione: non posso pensare di controllare continuamente le recensioni di Fathers, a mesi di distanza, per vedere se ci sono nuove richieste, perciò avrete tempo fino ad una settimana dalla conclusione della fic (che ovviamente vi segnalerò) per espormi le vostre idee e le vostre richieste.

Dopo tale data, se vi venissero altri spunti in mente, vi chiedo di aspettare l’inizio della pubblicazione della Missing Moments (che con grande fantasia si intitolerà Fathers Missing Moments, o giù di lì), e scrivermi nello spazio recensioni della Missing Moments, non più in quello di Fathers, ricordandovi che qui vale la stessa regola di prima, quindi sempre e comunque una vera recensione, che poi comprende la richiesta.

 

 

Naturalmente non posso promettervi di riuscire ad accontentare tutti, dipenderà tutto dal numero, numero, ma ce la metterò tutta!

La pubblicazione della Missing Moments avrà una cadenza più rada della fic vera e propria, perché, trattandosi di shot, le scriverò nel tempo libero, le long fic in pubblicazione avranno la precedenza.

 

Che scegliate l’uno o l’altro metodo, vi domando solo di seguire qualche piccola regola per la richiesta (per facilitarmi il lavoro, portate pazienza):

 

Segnalatemi per favore il capitolo di riferimento dell’episodio che vorreste fosse trattato.

Rispettate i termini temporali. Ribadisco che dopo una settimana dalla conclusione della fic non accetterò più richieste nello spazio recensioni di Fathers, ma solo in quello della Missing Moments, o per mail.

 

Esempi della richiesta ideale per la quale vi adorerei:

 

Cap 5, “nove mesi dopo”. Vorrei vedere il momento in cui Draco esce di casa per andare al San Mungo a prendere James. Quello che pensa, che cosa fa ecc.

 

Cap 13, “una tazza di tea”. Harry torna il giorno dopo a casa di Draco. Mi fai vedere come ha passato la nottata, le sue riflessioni, le sue idee sul figlio appena conosciuto, ecc?

 

Vanno bene anche situazioni più generiche, che possano avere senso nel contesto, per esempio “Harry che porta a spasso il figlio da solo, perché Draco ha un impegno”, oppure “ momenti in cui i tre giocano assieme”, o “James a scuola”.

Insomma, questi sono esempi banali, giusto per darvi un’idea.

Ho già scritto un paio di MM, comunque, e le pubblicherò per prime in modo da darvi un po’ l’idea.

Per qualsiasi dubbio contattatemi e chiedete pure, intanto vi ringrazio per la pazienza e l’attenzione, e spero che la mia idea possa piacervi.

  
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