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Autore: Cristina Maurich 55    21/08/2012    4 recensioni
Mi chiamo Emma , ho diciassette anni è questa è la mia storia...
Sono rimasta intrappolata per un lungo anno nel mio immenso sonno, ora la mia anima si è risvegliata mentre il mio corpo dorme ancora.
Accanto a me c'è un angelo di nome Lorenzo, lui sente di potermi aiutare è finalmente di potermi farmi risentire nuovamente viva...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lorenzo, mi asciugò le  lacrime salate poi mi fece un altro piccolo sorriso,
aggiungendo:”  Cosa stai pensando?”
Si era preoccupato per me e si era reso conto che continuavo a pensare a qualcosa.
Il luogo era illuminato da  quella splendida luce bianca, con tante sfumature d’ orate e delle leggere variazioni di colori celestiali…
Io lo fissai nuovamente negli occhi, che erano così profondi e gli risposi :” C’ è una frase , che continua a tormentarmi, da quando mi sono trovata in questo posto, e anche ora che tu sei con me la continuo a sentire.
E come se qualcuno me la continuasse a ripetere dentro alla mia mente.”
L’ angelo mi rispose :” Apriti a me…”
Senza esitare gli dissi :”Bisogna sempre credere nei propri sogni è questa la frase che sento…”
Lorenzo, mi rassicurò dicendomi:” Come noti, si tratta di una frase positiva…
Fin che ci sarò io accanto a te , non dovrai mai temere nulla .
Immagino che vorresti farmi tante domande, ma prima devi compiere un grande passo .
Chiudi gli occhi e afferra la mia mano, lasciati guidare dalla mia voce e fatti abbandonare da ogni tua emozione …
Solamente tu potrai trovare una risposta a tutto, ciò.”
Feci come mi aveva detto, strinsi fortemente la sua mano.
 Percepivo tanta sicurezza chiusi gli occhi e mi lasciai andare…
Sentivo la voce, del’ angelo che mi guidava dicendomi :” Segui il tuo cuore, non aver paura.”
Quando riaprì gli occhi mi trovai da sola, Lorenzo non era più con me e ne meno la sua splendida voce.
Subito pensai:” Ho paura… Lorenzo aveva detto che non mi avrebbe abbandonata, mentre ora sono completamente sola, possibile che mi abbia mentito?!”
Tutta la mia sicurezza si trasformò subito in insicurezza, non vedevo più quella luce candita ma solamente una leggera penombra . Mi trovai a camminare in uno stretto sentiero, dove nei due lati di esso c’ èrano dei cespugli senza foglie .
Erano grigie le spine dal  grande spessore che mi erano attorno .
Abbassai lo sguardo e mi accorsi solamente in quel momento di indossare una  bianca tunica lunga , con un tessuto che appariva fragile e molto soffice , emanava un leggero profumo, che mi faceva pensare a un campo immenso di fiori colorati.
“ Quanto mi piacerebbe correre lungo un prato enorme pieno di farfalle e colori vivaci, in vece mi ritrovo a percorrere questo stretto passaggio circondato da spine  “ Pensai a voce alta…
I miei piedi erano scalzi e freddi , proseguendo lungo il sentiero notai un grandissimo specchio che mi bloccava la strada…
Sorprendentemente il mio riflesso, mi parlò e mi disse :” Sono la parte più nascosta di te ! Prima o poi dovrai lasciarla andare…”
Rimasi in silenzio per qualche istante poi dissi :” Come puoi parlare? Chi dovrei mai lasciare andare?”
Il mio riflesso mi rispose nuovamente, speravo che si trattasse della mia immaginazione ma non fu affatto  così:
“ Io sono te ! Ti  affido  questo libro, parla della tua vita ma per poterlo aprire e leggerlo dovrai trovare le cinque parole chiave… L’ angelo ti ha condotto fino a qui al’ interno di te stessa, non appena richiuderai gli occhi e  gli riaprirai  ti ritroverai con lui tra le sue braccia.”
Dopo quelle parole lo specchio si sgretolò davanti ai miei occhi .
Mille è piccoli frammenti si erano dispersi in quel sentiero buio e cupo.
Tenevo fortemente stretto a me, il libro che mi era stato consegnato. Chiusi gli occhi per un brevissimo istante, subito dopo mi ritrovai  di fronte a Lorenzo, che mi teneva  tra le sue braccia. Non riuscivo a capire  come era stato possibile tutto ciò e pure ora che ero di nuovo avvolta da quel’ immenso bagliore riuscì a ritrovare in me la sicurezza che poco prima avevo perduto.
 
 
  
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