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Autore: Cristina Maurich 55    20/08/2012    5 recensioni
Mi chiamo Emma , ho diciassette anni è questa è la mia storia...
Sono rimasta intrappolata per un lungo anno nel mio immenso sonno, ora la mia anima si è risvegliata mentre il mio corpo dorme ancora.
Accanto a me c'è un angelo di nome Lorenzo, lui sente di potermi aiutare è finalmente di potermi farmi risentire nuovamente viva...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non avevo mai capito il senso della mia vita , fin a quando il mio corpo non incontrò la mia anima.
In quel' istante mi trovai davanti la mia vera me stessa.
Era come uno specchio, in cui potevo riflettermi, sentii , una voce maschile chiamarmi.
Ero convinta che si trattasse della voce di Dio. Il mio cuore si contraddiceva  di continuo . Non capivo cosa volessi realmente.
All' improvviso lo vidi...
Era alto, con dei capelli un po’ lunghi che  raggiungevano le grandi e larghe spalle ricordavano il miele, gli occhi marroni come le nocciole d’ autunno,  un fisico davvero niente male . Avrà avuto una ventina danni  forse un pò di più.
Fu subito una buona  impressione, la mia non appena lo vidi per la prima volta.
Sentì un leggero brivido sfiorarmi tutto il corpo…
"Emma,Emma"! Mi chiamò per nome . Lo continuò ha ripetere per diverse volte,
la sua voce era così soffice è candida , mi sentivo attratta da lui, da quegli occhi grandi , da quelle labbra fine, da quella pelle così pallida …
Non riuscivo ne ancora ha capire chi fosse, ma soprattutto come poteva esser in grado di conoscermi.
In quel  posto buio, non ero in condizioni  di provare paura al contrario mi sentivo tranquilla. Continuavo ha vedere quella luce così calda che avvolgeva il suo sguardo serio e che al’ improvviso avvolse pure il mio. La mia anima brillava al’ interno del mio corpo, costretto a essere disteso nel letto del’ ospedale di Roma e veniva riscaldata da quel candido bagliore, che sentivo parte di me.
Allungò  la sua mano, verso il mio volto accarezzandomelo.
Mi osservava fisso negli occhi, senza mai distogliermi lo sguardo di dosso . Io restai ferma immobile. Dentro  me sentivo che era la cosa giusta. La sua mano era  tiepida. Un sorriso uscì dalle sue labbra non  sapevo spiegarmi il perché di quel pensiero improvviso e pure più lo guardavo sorridere e più mi accorgevo che dovevo “Fidarmi di lui..”
In me non avevo alcun ricordo a parte un piccolo legame che mi conduceva al passato dove riuscivo a sentire  di continuo quella frase :” Bisogna sempre credere nei propri sogni”…
-"Emma è questo il tuo nome.”
Si rivolse la prima volta a me con tanta tranquillità ed eleganza, iniziò ha spiegarmi il perché mi trovavo li…
“ Hai diciassette  anni presto diciotto. C'è molta gente che sta attendendo il tuo ritorno, oramai da un anno. Ma... Tu ora sei bloccata qui e non puoi raggiungere quelle persone che ti stanno aspettando e hanno reso di te la ragazza che sei adesso. Pur troppo sei finita in coma, a causa di un bruttissimo incidente, durante il ritorno a casa da scuola in bicicletta. Ora  non devi aver paura. Devi far molta attenzione, se vuoi risvegliarti devi recuperare ogni tuo ricordo , anche il più insignificante potrà esser utile per il tuo risveglio. Le persone che sono là fuori sono molte e spesso passano il tempo ha pensarti. Ma sè tutti perderanno la speranza del tuo ritorno io scomparirò e tu morirai. Riesco ha sentire le tue emozioni e in questo istante percepisco chiaramente la tua  confusione.
Sè vuoi ritornare a casa, devi esser in grado di ricordare ogni cosa...Finalmente, dopo un lunghissimo anno che sembrava non aver mai fine, hai trovato la forza di reagire... Ora cerca la forza necessaria che ti servirà ha trovare la tua via e la  strada verso la felicità e a tutte quelle domande di cui fin ora non hai mai avuto una risposta. Forza! Io mi fido di te e sono certo che presto ogni tuo ricordo ritornerà ad appartenerti.
Il mio nome è Lorenzo e sono il tuo angelo guida. Ti chiedo solo una cosa :fidati di me."
La voce di Lorenzo, era così tranquilla non provavo affatto quella sensazione di timore che qualsiasi persona sicuramente avrebbe provato al mio posto. Pur non conoscendolo sentivo fortemente  che dovevo crederli, ma soprattutto una strana sensazione mi girava intorno dentro me avevo il sospetto di conoscere quel angelo  da tantissimo tempo. Mi gettai fra le sue braccia e iniziai ha piangere, dimenticandomi ogni mia preoccupazione.
Era giunto il momento di ritrovare me stessa e la cosa mi spaventava molto. 
Lorenzo percepiva la mia esitazione, e mi abbracciò fortemente a sé e al suo petto... Non c’era  bisogno di nessuna parola ma solo, del silenzio che ci circondava. Mi ero resa conto da sola, che Lorenzo diceva la verità e che nella mia vita lui sarebbe diventato per me qualcosa di indispensabile per la mia esistenza.
  
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