“Non ci posso credere, io sapevo che Hide non fosse mio fratello biologicamente, ma che io sia la figlia dei Tsubishi. Questo è troppo. E quello che dovrebbe essere mio zio, lo stesso sangue di mio padre non ha avuto scrupoli nel farlo fuori a causa dei suoi soldi. Dovrei esserci abituata, ma quando tocca a te è sempre difficile sopportarlo.”
Cercó di non pensarci dandosi alla pulizia della casa. ( NdA: di solito svoga la sua frustrazione tirando fuori martelli e picchiando Ryo, non é che si sta addolcendo. NdKaori: ma che vai a dire. –Martello-. NdA: Niente, niente)
I suoi pensieri vennero interroti dal rumore della porta che si apriva da dove Ryo, Mick, Umi, Saeko, Miki, Reika, Kazue ed il Doc che rientravano dalla missione appena terminate.
Kaori si diede una sistemata e li accolse con un sorriso forzato (NdA: ma come siamo bravi a capire e leggere le persone) che non passò inosservato proprio a nessuno, invece di un martello come Ryo si sarebbe aspettato per non averla coinvolta nell’ultima missione. C’era qualcosa che non andava e fu Mick a rompere il ghiaccio:
- Mi dispiace Kaori di non averti portata con noi, ma era troppo pericoloso per te, se ti fosse capitato qualcosa non ce lo saremo mai perdonato. Ci capisci.- si accorse troppo tardi di ciò che disse, aveva chiamato Kaori incompetente e si aspettava una terribile punizione e la condanna a morte. Ciò che però non arrivo.
- Ehi, io non sono..-ma lei s’interroppe automaticamente e rispose invece – non fa niente non ti preoccupare, non mi sono offesa, so che era troppo pericolosa la missione. Adesso vado a prepararvi qualcosa da mangiare, dovrete essere affamati.- detto questo si also e si diresse in cucina.
- Ti serve aiuto in cucina, Kaori- chiese preoccupata Miki, cosí avrebbe avuto la possibilitá di chiarire la situazione.
- No, ce la faccio da sola- disse Kaori senza rivolgerle lo sguardo. Si chiuse in cucina a chiave.
- Second voi che cos’ ha Kaori non l’ho mai vista comportarsi cosí. Sembrava che non voleva che noi fossimo qui. Non ha nemmeno risposto alla provocazione di Mick e quando siamo entrati non ha schiacciato il cervello di Ryo contro il muro. Secondo me ce l’ha ancora con noi per la missione.-
- Non le darei torto, l’abbiamo ingannata. Se fossi stata io al suo posto ve l’avrei fatta pagare e forse me ne sarei andata perché non ero stata trattata come un membro di questa squadra- fu Reika a parlare. (NdRyo: da quando in qua sei dalla parte di Kaori, Reika c’é qualcosa che ci nascondi per caso. NdReika: io sono una persona con sentimenti e principi, quindi chiudi la bocca. NdA:torniamo alla storia che é meglio)
- Reika capirei se3 Kaori fosse ancora arrabbiata con noi. Non l’abbiamo trattata bene e non se lo meritava é pur sempre parte della nostra squadra. É anche grazie a lei se il nostro rapporto (NdA: il rapporto del gruppo e non tra Reika ed il Doc, volevo solo chiarirl), peró conosciendola, lei cercherebbe di far finta di star bene do fronte a noi e poi piangere in silenzio chiusa nella sua stanza. Semmai, lei inizierebbe a prendere a botte Ryo ed insultarlo. - fu il Doc a parlare con un aria preoccupata
- Doc, di solito si confida con me e Miki, ma non lo ha fatto. Credo che si senta tradita, ma questo fatto ce lo avrebbe detto in faccia. No, io credo che ci sia qualcosa che la turba e qualcosa mi dice che non ce lo dirá cosí tanto facilmente- Kazue disse ma dopo smentendosi subito – no è una persona troppo esplicita , la sua vendetta non è complete senza insulti o senza arrivare alle mani. Aspettiamo e vediamo cosa succede.-
Dopo aver lanciato uno sguardo a Ryo, Umi intervenne :- Ryo ti sei accorto di qualcosa di strano ultimamente?-
Ryo ci pensó un po’ e ispose un po’ cupo:- No, non mi sono accorto di niente di strano recentemente. Sembrava normale ed i suoi colpi non sono cambiati, anzi si rinforzati. Ma dobbiamo investigare se lei decidesse di non parlare. Per adesso rimaniamo con gli occhi aperti.
In quel momento Kaori uscí dalla cucina con vassoi pieni di cibo di tutti i gusti che avrebbe potuto satisfare un’ armata. Tra martellate, insulti e scherzi, tutti si stavano divertendo dopo un periodo di solo lavoro e pattugliamenti notturni. Kaori, invece era persa tra i suoi pensieri e stava cercando di non darlo a vedere, ma tutti se ne accorsero ma nessuno aprí bocca. Dopo l’ennesima litigata tra Ryo, Umi e Ryo, tutti decisero che era ora di tornare a casa e riposare. Prima di andare lanciarono sguardi significativi a Ryo di cui lui capí il significato all’istante. Sarebbe stato difficile scoprire cosa preoccupava Kaori ma glielo doveva.
- Kaori devo parlarti, scendi in salotto, per cortesia.
- Ryo arrivo metto apposto alcune cose e sono da te
“Mia piccola Kaori, Cos’é che ti preoccupa e non ti dá la possibilitá di aprirti né con me né con le tue migliori amiche. Lo so che ho fatto un errore a mentirti ma l’ho fatto per il tuo bene. Non me lo sarei mai potuto perdonare se ti fosse successo qualcosa”
Ryo era cosí preso dai suoi pensieri che non si accorse di quando Kaori entrónel salotto e si sedette vicino a lui.
- Sono qui cosa succede, Ryo?
- Se tu che mi preoccupi, sei strana! Sei sicura di stare bene?
- Certo, perché non dovrei esserlo?
- Ti stai comportando staranamente
- No, mi sento bene, direi benissime
- Non sei ancora arrabbiata con me per quello che ho fatto?
- Ryo Saeba, come hai potuto mentirmi e ingannarmi cosí- la rabbia e la frusttrazione che aveva tratteneuto stava aumentando a dismisura e sarebbe uscita come un fiume in piena (NdA: Povero Ryo. NdRyo: mi detesti cosí tanto. NdA: no, mea mi sembrava opportuno. NdRyo: please, do not patronise me. NdA: parla italiano)
- Kaori perdonami, piccolo Ryo non lo fará piú.
- Non ti sento. Crdo di essere stata fin troppo buona nel punirti quindi non rompere.
Con questi pensieri si addormentó.