Poirot si accarezzò i baffi con aria compiaciuta. Davanti a lui si trovava un uomo sui 35 anni, grassoccio e di media altezza. Era molto nervoso e si guardava continuamente attorno.
<< Bonjour, monsieur Lakiridis>> salutò il commissario << Un sigaro?>>
<< Si, grazie>>
<< Mi dispiace molto per la morte di suo padre. Lei sarà sicuramente scioccato ma le devo porre alcune domande>> disse il commissario cercando di calmare l'interrogato, che continuava a guardarsi attorno spaventato
<< Prego, chieda pure quel che vuole>>
<< Grazie. Ieri è andato a trovare suo padre dalle 17:00 alle 20:00. Giusto?>>
<< Si>>
<< Sarei indiscreto se le chiedessi perché?>>
<< No. Ero andato solo per fargli una semplice visita di cortesia>> rispose Lucas Lakiridis
<< Quali sono stati i vostri movimenti?>>
<< Siamo stati nello studio per un'ora poi ci siamo trasferiti nel salotto>>
<< Di che cosa avete parlato?>> chiese Poirot
<< Di lavoro>>
<< Lavoro?>>
<< Si, delle sue banche e di alcuni affari>> chiarì Lucas Lakiridis
<< Per tutte le tre ore?>>
<< Si>>
<< Dopo che è uscito dalla casa di suo padre dove è andato?>> chiese Hercule Poirot
<< In un locale. Lo possono confermare dei miei amici>>
<< Ha giocato?>>
<< Che intende dire?>> disse Lucas Lakiridis alzando il tono di voce
<< Non si agiti, monsieur Lakiridis. Un'ultima domanda: suo padre era un tipo disordinato?>>
<< No, anzi ...>> disse sorridendo
<< Per ora è tutto, può andare>>.
Una volta che l'interrogato uscì dalla stanza, l'ispettore Morisse e Poirot si alzarono per andare nella camera del defunto.
<< Ha riordinato la stanza?>> chiese il noto commissario
<< Si. Pensa che sia stato il figlio ad ucciderlo?>>
<< Forse … ma devo rifare qualche domanda al maggiordomo>>.
I due entrarono nella camera. Poirot scrutò con attenzione gli scaffali.
< Mm … nessun libro d'arte>> disse sistemando un volume che si trovava leggermente più avanti degli altri << la stanza sembra quella di un uomo ordinato ... la confusione si potrebbe spiegare, però, in due modi>>
<< Che cosa?>>
<< Oui, due motivi. Mi chiami il maggiordomo>>.
Guillaume entrò nella camera trascinandosi lentamente.
<< Che cosa mi vuole chiedere?>>
<< Prima di fare la passeggiata nel giardino, il signor Lakiridis è salito nella sua stanza?>>
<< Si, è rimasto circa cinque minuti>>
<< Cinque minuti ...>> disse il commissario scandendo ogni lettera <
<< No>>
<< Interessante … il signor Lakiridis ha fatto qualche viaggio in questo mese?>>
<< Si, ne fa uno tutti i mesi. Va a trovare i parenti in Grecia>>
<< Va da solo o con qualcuno?>>
<< Di solito da solo ma in passato è andato anche con il figlio>>
<< Bella statua!>> disse Poirot indicando un busto antico << Proviene dalla Grecia, immagino>>
<< Si, il signor Lakiridis l'ha portata proprio da uno di questi viaggi dai parenti>>
<< Oui, tutto torna! Può andare>>.
Per quanto era contento il commissario Poirot non sembrava più normale. Girava per la stanza sistemando tutti gli oggetti che trovava in giro.
<< Mi scusi, signore>> chiese l'ispettore, che non capiva più niente << devo fare qualcosa?>>
<< No … devo riflettere. Ho bisogno di stare un po' da solo>>.
In tutta la sua carriera, l'ispettore Morisse non aveva visto un poliziotto più strano del commissario Hercule Poirot.