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Autore: Angye    24/08/2012    1 recensioni
La storia inizia nell'episodio 3x14 "Un istante per sempre". Cosa sarebbe accaduto se Brooke fosse tornata di notte da New York, ma le scuse di Lucas non fossero bastate a giustificare la presenza di Peyton nel suo letto? Una lite che sconvolgerà gli equilibri, portando Brooke lontana da Tree Hill per un intero anno. Quando tornerà sarà ancora innamorata di Lucas? E lui di lei?
Storia sospesa, ma non abbandonata; riprenderà non appena possibile
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brooke Davis, Lucas Scott, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scusate se non ho scritto per molto. Buona lettura.
 
 
 
 
 
 
- Brooke, cosa mi stai chiedendo esattamente?- domandò Lucas, guardandola perplesso.
Lei sorrise innocente, cercando di apparire quanto più convincente possibile. – Di convincere Nathan a sposare Haley.- disse, sistemandosi una ciocca di capelli rossicci dietro l’orecchio.
Lucas la guardò come se fosse una bambina a cui dover spiegare la stessa cosa decine di volte.
- Brooke, - la prese per le spalle, cercando il suo sguardo. – so che il fuso orario può dare problemi, anche se ormai sei tornata da una settimana, ma, leggi il labiale: Nathan e Haley sono già sposati.- scandì. Lei gli tirò un calcio che lui scansò ridendo. Erano al Karen’s Caffè, la scuola era finita da un pezzo. Daniel era impegnato per tutto il giorno con videoconferenze con la Francia e David…era David. Nessuno sapevo con esattezza dove si trovasse, mai. Poco più in là Andy si avvicinò a Karen, intenta a osservare i due. – La nostra Brooke è più bella e felice che mai.- disse.
Karen annuì, senza smettere di guardarli: c’era qualcosa nel modo in cui suo figlio era sempre stato ed era tutt’ora legato a Brooke, qualcosa di profondo e inspiegabile. Inizialmente lei, come tutti gli altri, aveva reputato quel terremoto dai capelli ramati una ragazzina ricca e annoiata, superficiale.
Ma poi, proprio come tutti gli altri, si era ricreduta e data della sciocca: Brooke era una persona dall’anima evanescente, dal cuore più grande che si potesse immaginare. La sua bontà e il suo coraggio, la sua forza, erano motivo di rispetto e ammirazione.
- Lucas, non fare lo stupido, cosa che ti riesce benissimo.- lo prese in giro.
- Ma grazie, Brooke, ti prego non sommergermi di complimenti!- rise lui.
- Tranquillo, per oggi li ho finiti, mi applicherò stanotte a trovarne degli altri!-
E Lucas pensò che almeno non avrebbe passato la notte a fare l’amore con Daniel. E quando il pensiero istintivo che aveva formulato prese consistenza nella sua mente, scosse il capo, cercando di mandar via immagini e sensazioni.
- Tutto bene?- fece lei, guardandolo stranita. Erano giorni ormai che Lucas si perdeva nei suoi pensieri di tanto in tanto, forse  c’era qualcosa che lo preoccupava, pensò Brooke.
- Si, stavo solo riflettendo su quale modo Haley sceglierà per ucciderti.- le disse, sorridendole.
E gli occhi di Brooke si illuminarono mentre sorrideva radiosa, in quel modo che sapeva fare solo lei. – Oh, grazie Lucas, sapevo di poter contare su di te!- gli disse, abbracciandolo di slancio.
Lucas rimase di sasso, sorpreso e incredulo. Le sue braccia si mossero automaticamente a stringerle la testa e i capelli, come se fossero nate per quello e nient’altro. Il corpicino piccolo e formoso di Brooke aderiva alla perfezione al suo, nonostante lei fosse molto più bassa.
Si staccò da lui mentre le respirava i capelli, forse conscia di aver esagerato: c’erano dei limiti tra ex, lo sapeva. Soprattutto per due ex come lei e Lucas. Lui la guardò, lasciandole andare una ciocca di capelli ricci che aveva accarezzato. La campanella del Karen’s Caffè suonò.
- Principessa, eccoti maledizione! Ti ho cercata dappertutto!- esclamò la voce di David.
Prima ancora di voltarsi verso di lui, Brooke stava sorridendo. – Oh, cielo, mi ha trovata, ora scappo!- rise, mentre lui l’afferrava e la stritolava in un abbraccio. – Diventi sempre più tosta, mocciosa, prima o poi avrai più muscoli di Daniel. Diventerai un maschiaccio.- le disse, a un palmo dal naso. Lei gli diede uno schiaffetto sulla guancia, affettuosamente. – Taci, pappamolle!-
Continuarono a giocare tra loro, con l’intimità e l’affetto che un tempo Brooke aveva avuto solo con Peyton e Haley. Lucas li osservava infastidito: un conto era vedere quel Daniel accanto a lei, che le aveva ficcato un anello al dito, marcando il suo territorio. Un’altra era che il fratello del tizio in questione si prendesse tanta confidenza. Come se stesse seguendo il filo dei pensieri di Lucas, David diede un bacio sulla tempia di Brooke. – Vieni a cena con me?- le chiese.
Lei annuì, indicandogli la porta. – Prendo la borsa e ti raggiungo, non fare danni nel frattempo.- gli disse. David le fece una linguaccia poi guardò Lucas. – Oh, Lucas Scott, non ti avevo riconosciuto.- lo salutò, senza porgergli la mano.  – Daniel sa che passi il tuo tempo con lui?- scherzò, all’indirizzo di Brooke, indicando il biondo. – Va’ fuori, Dave!- rispose lei, spingendolo per la schiena.
Lucas incrociò le braccia. – Ciao, ciao, Dave!- disse, urlandoglielo dietro. Il ragazzo rise e gli fece un cenno di saluto. Poi si rivolse a Brooke che stava sistemando la borsa. – Simpatico.-
- Hmm.-
- E Daniel sa che suo fratello ti fa la corte?- chiese, imitando il tono di David.
Brooke lo guardò ironica. – Dave è un fratello per me.- disse. – Non mi fa la corte, Dave non è il tipo da “amore per sempre” e cose varie.- gli spiegò.
- Hmm.-
Lei rise. – Smettila, Luke, quell’espressione la conosco. Stai rimuginando su qualcosa, su questa cosa. Non devi.- gli disse.
- Non devo o non vuoi che lo faccia?- le domandò, guardandola.
- Entrambe.- rispose lei, seria.
Entrambi capirono che il discorso aveva cambiato soggetto e livello. Non si parlava di David.
- Brooke…-
- Devo andare ora, grazie per il tuo aiuto.- gli disse, avviandosi. Lui le afferrò un polso, da fuori David alzò un sopracciglio, accennando a muoversi.
- Lucas! Mi serve aiuto qui.- intervenne Karen, chiamandolo. Lui la lasciò di colpo, come se fosse tornato  in sé. – Scusa…a domani.- le disse, voltandosi mentre lei usciva.
- Bel tipo, il tuo Scott.- fece Dave.
- Non è il “mio” Scott, cammina!-
 
- Lucas..-
- Mamma, ti prego, non cominciare: non è come sembra.-
- Tu dici? Eppure sai già di cosa voglio parlarti.- sorrise Karen, dolce come sempre.
- Certo che lo so, hai fissato me e Brooke per tutto il tempo, da quando siamo entrati.-
- Mi puoi biasimare?- gli domandò. Lui alzò gli occhi al cielo. – Lucas, ascoltami: stai insieme a Peyton ora. Sappiamo tutti cos’ha passato Brooke per via del tuo amore per la sua migliore amica. E’ andata in Francia Lucas. Ha messo un oceano tra te e lei. E’ stato un gesto generoso, lasciarti vivere la tua storia d’amore, senza il suo fantasma ad alitarvi sul collo. Sia nei confronti tuoi, sia in quelli di Peyton. Quindi, perdona il mio sospetto, se vi vedo giocare come se non fosse cambiato nulla da due anni fa. – gli disse.
-  E’ cambiato qualcosa però: io amo Peyton, sto con Peyton.-
- Certo, tesoro, ma tu amavi Peyton anche due anni fa. E poi scegliesti Brooke.-
- Fu un errore, che ho pagato.-
- Non tu, lei. Tu non hai mai pagato per la sua sofferenza, lei ti perdonò e tornò con te. L’unica ad aver sofferto è stata lei. Tu stai pagando ora, figliolo, ora è il momento del riscatto.- gli spiegò.
- Che intendi dire? Io non amo Brooke, non soffro per lei.-
- No, certo. Ma ora è il tuo turno di vederla felice nelle braccia di qualcun altro. Qualcuno che la ama e la rende felice.-
- Io sono felice per lei.-
- Ho visto come la guardi, Lucas. Sono tua madre.-
- Ascolta, mamma: io ti voglio bene, lo sai, e rispetto la tua opinione e la tua esperienza. Ma non sai quello che dici. Io amo Peyton e sono felice per Brooke.- le disse.
- Va bene, mi sono sbagliata allora, perdonami.- sorrise Karen.
Lucas alzò le spalle e si allontanò. Andy la raggiunse. – Previsioni per il futuro?-
Karen gli passò un bicchiere da asciugare. – Spero di no, ma il vento sta cambiando.-
- Brooke sposerà Daniel, però.-
- I matrimonio a Tree Hill sono sempre movimentati, sai?- lo prese in giro.
- Prendo appunti: ingaggiare un servizio di sicurezza che impedisca a chiunque di rovinare il nostro matrimonio.- disse.
- Il nostro?-
Andy sorrise e annuì. – Prima o poi ti metterò un anello al dito, Karen. – le strizzò l’occhio.
 
 
Peyton era arrivata a Savannah, la città dei suo sogni. Varcò il corridoio dell’aeroporto e osservò le indicazioni sulla lettera ricevuta: l’incontro era stabilito per il giorno dopo.
Fece un respiro e si guardò intorno, in cerca di qualcosa, o qualcuno. Si sentiva in colpa, non poteva negarlo, ma cercò di convincersi del fatto che non stava facendo nulla di male. E allora perché non lo aveva detto a Lucas? Scacciò via quel pensiero. Poi sentì una voce chiamarla. Una voce calda e gentile, familiare. Intensa. Casa. – Peyton, siamo qui.- disse. E lei si voltò e lo vide.
E vide Jake con una mano in tasca e l’altra stretta nella manina di una bimba bionda, di circa tre anni. E il suo cuore cominciò a battere forte, le lacrime a scivolarle lungo le guancie.
Camminò verso di loro si chinò e accolse la piccola Jenny tra le braccia. La bambina la riconobbe subito. – Mi siete mancati.- sussurrò, tra i riccioli della piccola.
- Ci sei mancata anche tu, vero Jenny?- disse Jake, emozionato, sfiorandola appena.
 
 
- Hai sentito Peyton?- domandò Haley, mentre metteva a tavola una bottiglia d’acqua. Lucas scosse la testa. Nathan, che stava sistemando i piatti, la guardò contrariato. – Hales, nemmeno una birra?-
- No, Nathan, sai come va’ a finire quando bevi birra e il giorno dopo ai test a scuola.-
Lucas, intento a prendere i tovaglioli, rise. – Ormai sei un marito, fratellino, ascolta tua moglie.-
- Guarda che nemmeno tu avrai la birra, caro.- lo rimbeccò Haley. Nathan rise. – Ben ti sta, fratello! E sii più gentile o non ti invitiamo più a cena qui!- rise. – Non è stato invitato.- lo prese in giro Haley. – Non sei stato invitato? Ti sei auto-invitato?- fece Nathan, fingendosi scioccato.
- Esatto, come al solito.- rispose Lucas, ridendo e mangiando una patatina.
  
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