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Autore: shadowsdimples_    27/08/2012    2 recensioni
Ciaaao. Bene, andiamo al dunque: questa è la mia prima FF sui Sevenfold, vi chiedo di essere clementi se trovate qualche errore o altro. :)
"Per un attimo, e giuro un attimo solo, incrociai lo sguardo di Matthew Sanders, che mi fissava di rimando."
Fan fiction romantica su un amore impossibile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo quindici.


Ero paralizzata, non riuscivo minimamente a formulare un pensiero coerente. Non sapevo cosa fare, come agire, come avvertire Matt del pericolo e mandarlo via… Nulla. Il vuoto più totale. Thor fece accomodare Matt come se fosse un ospite qualsiasi. Il mio sguardo catturò subito quello dell'uomo che amavo, il primo dopo secoli. Vidi un lampo di felicità nei suoi occhi, sostituito immediatamente da un velo di tristezza che odiavo vedere in quegli occhi. Damien era paralizzato, aveva persino smesso di respirare. Sam, dietro di me, era tesa come la corda di una chitarra. 
«Bene... Victoria cara, sapresti dirci chi è questo giovane gentiluomo?» Odiavo il suo tono di voce, era così viscido.
Ignorai completamente la domanda di Thor e mi rivolsi a Matt, cercando di mantenere un tono di voce comprensibile. «Perché sei qui?» 
«Voglio parlarti.» 
«Ti ho detto che non possiamo più vederci. Non c'è nulla da dire.» Di solito odiavo mettere in piazza i miei affari, ma in quel momento non me ne importava minimamente. 
«Non è vero. Victoria, so che menti.» Cedetti e le lacrime mi solcarono le guance imperterrite, facendomi singhiozzare convulsamente. 
«Matt, ti prego, vattene...» I suoi occhi si fecero lucidi. 
«Oh... Che scena commovente. Non trovi, Zoe?» Thor si rivolse alla ragazza con tono innocente e delicato, ma il suo sguardo era duro. 
«Molto.» Rispose lei freddamente. 
«Talmente tanto che comincio a infastidirmi.» Thor fece un passo verso Matt, a tipo un metro da lui. Immediatamente, Sam fece un passo avanti e Thor rise. La ammonii con un gesto della mano, e lei tornò vicino al muro. 
«Ah, quanto si rischia per difendere le persone che si amano!» Sospirò teatralmente. «Ma... Un momento... Voi non amate quest'uomo. Victoria lo ama.» Disse calcando il mio nome volutamente.
«Taci.» Replicai gelida.
«Perché mai? Sembra un ragazzo così dolce e apprensivo, perché lo stai lasciando?» 
«L'ho già fatto.» Non volevo dare un'altra ragione a quel bastardo per parlare di Matt, ma continuava a persistere e a stuzzicarmi. 
«Non ne vedo il motivo! Guardalo! Sembra davvero innamorato di te, e tu lo respingi!» 
«È un amore impossibile.»
«Me ne rendo conto... Beh, Matt, cosa vuoi fare?» Perché diamine si stava facendo i cazzi nostri? Se non avessi saputo che voleva uccidermi, lo avrei sicuramente fatto fuori per prima. 
«Io voglio solo la verità. E so che non me la sta dicendo.» Non avevo mai sentito la voce di Matt, di solito allegra e roca, così triste e rotta. 
«Matt...» La mia mente era completamente offuscata dalle lacrime. Thor mise una mano sulla spalla di Matt. Sam dovette trattenermi. Probabilmente avrei già staccato la testa a quell'uomo se non ci fosse stata lei. 
«Metti giù le tue schifose mani da Matt.» Ringhiai. 
«Matt, hai due possibilità.» Si avvicinò ulteriormente e avvicinò il viso a quello di Matt da dietro. «Puoi restare, e combattere per avere la donna che ami.» Matt sospirò. «Oppure andartene, e perderla per sempre. Scegli.» Si allontanò dal suo viso e tornò dove era prima. 
«Io voglio restare. Per sempre.» 
Fu l'inizio della fine. 
Sul viso di Thor si disegnò un sorriso viscido, i suoi occhi presero una luce strana e cominciò ad avanzare lentamente verso Matt, che mi fissava senza capire cosa stesse succedendo. Non riuscii a dire assolutamente nulla, dalle mie labbra uscì un grido che avrebbe distrutto il più resistente dei vetri, Damien si avventò su Thor e Sam su Zoe, ancor prima che Matt potesse capire cosa stesse succedendo. Presi Matt, lo caricai sulle mie spalle e lo portai lontano da quella massa di lotte che stava avvenendo per causa mia. 
«Victoria!»
«Matt, devi stare qui, in silenzio. Non muoverti.» Mi allontanai e tornai nel salone. Sam aveva una ferita sul collo, ma continuava a lottare contro Zoe, ma la sorte di mio fratello era incerta. Ora aveva la meglio lui, ora Thor, e io stavo là a guardare senza poter fare nulla. Zoe spinse via Sam, buttandola addosso al muro e facendole perdere i sensi, e si avvicinò a me. Mi preparai allo scontro e mi buttai contro Zoe. Non volevo ucciderla, sicuramente non ci sarei mai riuscita, volevo solo renderla neutrale. Fu uno scontro indefinibile, morsi, mani al collo, graffi, sembrava una lotta di wrestling, a pensarci bene. Sentii i suoi denti sul mio collo mordermi e lasciarmi un bruciore fastidiosissimo che mi fece gemere. Si staccò da me e vidi i suoi occhi diventare neri come il carbone e i canini più appuntiti del solito. Sentii di nuovo i suoi denti nella carne del mio collo e le forze diminuirmi sempre di più. Stavo per perdere i sensi, se non fosse stato per Damien che era venuto in mio aiuto e aveva mi aveva tolto Zoe da dosso. Riuscii a malapena a rendermi conto che Thor aveva scaraventato contro il muro il divano che copriva Matt e che adesso si stavano squadrando in cagnesco. Stavo combattendo contro il sonno, non volevo perdere i sensi definitivamente, con tutto che Damien continuava a scuotermi, dovevo restare e combattere, ma vedere Thor avanzare verso Matt senza che lui potesse combatterlo era troppo per i miei poveri occhi. Prima che potessi muovermi, Damien si gettò tra il vampiro e il cantante e si lasciò mordere e spezzare l'osso del collo. Fu come ricevere una secchiata di acqua gelida in faccia. Le forze tornarono per un decimo di secondo, quel poco che mi serviva per urlare con tutto il fiato che avevo in corpo e per scoppiare in lacrime. Il corpo di mio fratello giaceva a terra, la testa girata in modo innaturale, nessun segno di vita nei suoi occhi verdi. Mi trascinai verso Damien e misi la sua testa sulle mie ginocchia. 
«Victoria...» La sua voce era poco più che un sussurro. Le lacrime mi impedivano di vedere chiaramente i suoi occhi piangere sangue, sicuramente gli stavo anche bagnando il viso. 
«Damien, perché...» 
«Lo ami...» Il fantasma del sorriso che amavo tanto comparve sulle sue labbra insanguinate. 
«Amo anche te...» 
«Io sono solo tuo fratello... Sarai... Felice con lui. Sii felice per me...» I suoi occhi divennero vitrei, il sorriso scomparve e lo sentii farsi sempre più pesante addosso a me. Poggiai delicatamente la testa sul pavimento e avanzai verso Thor, con molta lentezza. Il suo sguardo era neutro, non lasciava trasparire nessuna emozione. La rabbia che c'era in me era troppa per essere contenuta, dovevo trovare il modo di farla uscire. Mi avvicinai sempre di più e finii per mettergli le mani al collo, stringendo con talmente tanta forza da sentire uno scricchiolio. Affondai i denti nel collo di quell'essere che non meritava nemmeno di esistere e lo ammazzai, senza troppi giri di parole. Lo lasciai a terra, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo. Sam, che si era rialzata, era dietro di me che piangeva silenziosamente sul corpo di mio fratello. Mi voltai e il primo sguardo che incrociai fu quello di Matt, sotto shock e con gli occhi lucidi. Sam si voltò e guardò Zoe che, vicino al divano, giaceva con il collo spezzato anche lei. Jack entrò in salone e si avvicinò a Damien. Si chinò per prendere il suo corpo, ma lo fermai. 
«No...»
I suoi occhi azzurri incrociarono i miei. «Non gli succederà nulla.» 
Deglutii a fatica e annuii, lasciandogli prendere il corpo di mio fratello. È impossibile descrivere il dolore che mi assalì nel vedere il suo braccio penzolare senza vita. Damien, che era la persona più dolce e alla quale ero affezionata di più al mondo, era morto, e io non potevo farci nulla. In quel momento pensai che nemmeno Matt sarebbe stato in grado di riempire quel vuoto; ma d'altronde, nessun altro ci sarebbe riuscito. Non potevo nemmeno prendermela con Matt, Damien si era sacrificato per lui, per me, per noi, per far sì che io avessi una vita felice. Ma non aveva calcolato che nella mia vita felice lui era incluso. Non mi restava che piangere.

*** 

Ok, comincio col dire che mi scuso tantissimo per il capitolo penosamente corto, è che quando l'ho scritto sembrava più lungo! :c
Bene, sparisco, ciau

Ilaria.
   
 
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