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Autore: Martychan Fantasy    28/08/2012    1 recensioni
Ma sapeva che doveva andare,e che lui non si sarebbe certo fermato per aspettare lei!.
Si asciugò con una manica del vestito,e poi decise di andar a fare due passi per riprendersi da tutte le emozioni che le vorticavano nel cuore e nella mente..
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Trigun Sound Life34
Trigun Sound Life



Capitolo 42. Il soffio di vita di Vash



-GYAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!- 

L’urlo straziante di Vash, si riversò per tutta quella landa desolata, riempiendo di strazio e di dolore profondo tutta quell’aria pregna ancora dello scontro appena consumato tra Meryl e Don Deviler.
Sentì i chiodi che gli bloccavano il braccio, svanire nel nulla, anche se la sua forza plant non era tornata come si sarebbe aspettato. Non ebbe nemmeno il tempo di pensare, si costrinse ad alzarsi in piedi e a correre, anche se inciampando più volte, verso il punto in cui lei stava precipitando. Si gettò disperato a farle da scudo, appena in tempo, per evitarle di schiantarsi al suolo.

-MERYLLL!!!!!!!!!!!!!!- sentì vagamente la voce disperata di Milly che chiamava da lontano.

La sentì avvicinarsi sempre di più, notando che insieme a lei c’era anche Wolfwood, con Rina e Funai, accompagnati da uno spirito plant.
Poco gli importava in quel momento.
Non gli importava di niente e di nessuno, troppo concentrato sul suo dolore. Troppo concentrato sul suo fallimento,perché si, lui aveva davvero fallito. Non era stato in grado di fare niente. Per l’umanità di quel pianeta, per i suoi amici, di cui molti, anche questa volta, avevano pagato con la vita. Non era stato in grado di proteggere la donna che amava come invece aveva sempre affermato. Fino all’ultimo, era stata lei a fare sempre di più.

Anche se non parlava, anche se non esprimeva ad alta voce quei pensieri dolorosi, gli amici che gli stavano attorno, riuscivano a percepirli chiaramente. Era tanto struggente e disarmante quel momento così insopportabilmente doloroso, che tutti riuscivano a sentire il dolore di Vash.
La strinse forte a sé, senza parlare, per lunghi attimi, dondolandosi lentamente come cullandola, tenendo le labbra appoggiate sulla sua fronte,piegandole spesso in smorfie dolorose accompagnate da un pianto basso ed inconsolabile.

-Meryl…Meryl…non lasciarmi ti prego…non lasciarmi…- ripeteva atono tra i singhiozzi e le lacrime, non sapendo più dove trovare la forza per fare un solo altro movimento o pensiero sensato.
Quel dolore lo stava uccidendo da dentro, gli stava stracciando l’anima. Come sarebbe potuto sopravvivere senza di lei?!.

>FZZZ!!! FZZZ!! FZZZ!!!

-Uh?- mentre teneva tra le braccia Milly che piangeva disperata, Wolfwood notò poco distante da loro, i resti di Don Deviler. Sentì un rumore sfrigolante tra quel groviglio di fili e pezzi di metallo, ed una lucina verde brillare.

-Aspetta un attimo,Milly- disse gentile scostando da sé la ragazza, e dirigendosi verso quella flebile luce.

Spostò alcuni detriti, e sotto quella luce trovò il cervello di circuiti  di Don Deviler, ancora intatto, sotto al suo cranio di vetro.

-VASH! Guarda qui!!-

Sentendo la voce di Wolfwood che lo richiamava agitato, Vash alzò di colpo il capo ancora sconvolto dal pianto, per capire cosa stesse succedendo. Vide l’amico, rimuovere a calci dei detriti, e rivelare a tutti la presenza di quel disgustoso cervello elettronico.
Sfrigolava ad intermittenza, ed emanava in continuazione l’inconfondibile luce verde del potere plant. Vash capì che i suoi poteri non erano tornati da lui, perché erano ancora contenuti dentro quel cervello malefico.
Si morse un labbro con rabbia, fino a farselo sanguinare, mentre ancora le lacrime gli rigavano il volto. Provò solo un odio profondo in quel momento, non gli importava nulla dei suoi poteri. Se solo avesse avuto ancora tra le mani una delle sue pistole..avrebbe sparato a quel mostruoso contenitore fino a ridurlo in polvere!.

-Wolfwood…toglimelo da davanti agli occhi!!! Fai a pezzi quel maledett…!!- stava dicendo con rabbia all’amico, quando sentì una mano fragile e tremante, tirarlo per il bavero della divisa logora.

°°Ricordo ancora..come fosse ieri, il giorno in cui incontrai per la prima volta, Vash the Stampede, ed i miei occhi, incrociarono i suoi..Come potrei dimenticarlo?Fu il giorno più bello di tutta la mia vita!°°

Allora, sgranò gli occhi incredulo, guardando nel vuoto, mentre il cuore saltava un battito. Girò lentamente il capo verso il basso, dove tra le braccia reggeva il corpo esanime della sua amata. Gli occhi tremarono, quando incontrarono quelli grigio-azzurri di Meryl, leggermente socchiusi, annebbiati e stanchi.
Lo guardava a fatica, con un sorriso felice e trionfante, ma allo stesso tempo stanco e cereo.

-V-Va..sh..- pronunciò a fatica, flebilmente, senza più fiato nei polmoni.

-MERYL!!- gridò lui agitato, sconvolto, stringendola di più a sé.

-Meryl!- la chiamò anche Milly tra le lacrime, mentre Wolfwood tornava al suo fianco abbracciandola nuovamente..

Ci furono istanti di silenzio, in cui si sentivano solo gli affannosi respiri di Meryl che tentava di dire le sue ultime parole al suo amato.
Vash sentì le lacrime aumentare in maniera incontrollabile, così come il forte dolore che sentiva nel petto.
Meryl socchiuse gli occhi ancora, faticosamente, ma riuscì a sorridergli con amore:

-Va..sh..- bofonchiò di nuovo con molta fatica -..ce l’ho fatta, hai vi-sto?So-no riuscita..a salvarti!-

Vash si sentì spezzare il cuore, e si chinò su di lei, stringendola in un abbraccio forte e disperato, nascondendo il viso in una spalla di Meryl, lasciandosi un po’ andare al pianto.

-Non avresti dovuto farlo, sciocca! Sono io! IO avrei dovuto combattere Don Deviler! Io..dovevo salvare te!!-

La mano sinistra di Meryl si posò con delicatezza su di una guancia piena di ferite e lacrime del biondo, quando questi si separò un poco da lei, per poterla guardare ancora in viso.

-No..L-Lyler non desiderava altro, che avere la possibilità d-di sa-lvarti! E..anch’io..- gli sorrise di nuovo mentre i suoi occhi si facevano sempre più chiusi.

-Oh, Meryl! Meryl! Potrai mai perdonarmi per tutto questo?! Per tutto quello che hai dovuto passare a causa mia?!-

-Sssst! Sei t-tu..lo sciocco adesso! Non c’è..niente che io ti debba..p-perdonare! P-perdonami tu…per quello che io..ho fatto a te!- e detto questo i suoi occhi si chiusero e la sua mano cadde a peso morto a terra, lasciando tutti senza fiato, impietriti.

-Ti amo- fu l’ultimo sussurro di Meryl prima di lasciarsi andare definitivamente alla morte.

-…- Vash la guardò incredulo, sconvolto, accecato dal dolore.

Non era possibile! Non poteva essere vero!. L’aveva perduta?! PER SEMPRE?!

-M-Meryl…Meryl! MERYL!! MERYL!!!!!!!!! NOOOO!!!!!!- si disperò cercando invano di scuoterla per vederle di nuovo aprire gli occhi.

Se ne era andata. Vash non sentiva più alcun soffio vitale in lei. E si sentiva morto anche lui. Non aveva alcun senso continuare a vivere senza di lei.

Tutti intorno a lui, si lasciarono andare al pianto, mentre quel cielo così azzurro e terso, illuminava con la sua luce il corpo inerte della coraggiosa Meryl.

>FZZZ!!! FZZZZZZ!!! Va…FZZZ!!!! Vash! FZZZ!!!! Mi senti??!! FZZZZ!!!!

Wolfwood fu il primo ad accorgersi che dal cranio di vetro di Don Deviler, arrivavano ancora degli spruzzi e dei rumori elettrici strani. Sentì tra quei rumori una voce disturbata, che chiamava..

“Non è possibile!” Wolfwood lasciò Milly e tornò ad avvicinarsi al marchingegno malefico per sentire meglio.

>FZZZZ!!! Vash!!! Vash!!! Riesci a sentirmi?! FZZZ!!!!

-VASH!!!!- gridò il reverendo avendo riconosciuto subito quella voce. Non poteva sbagliarsi.

Il biondo si girò stancamente a guardarlo, mentre si avvicinava con tra le mani quell’orribile cranio meccanico.

-ALLONTANA DA ME QUEL MALEDETTO…-

-Aspetta Vash! Ascolta!!- lo fermò Wolfwood zittendolo

>FZZZ!!! VASH! Riesci a sentirmi???!! FZZZ!!!

Vash sgranò gli occhi, tenendoli incollati a quell’aggeggio infernale che emanava ancora scintille, mentre Wolfwood lo posava a terra poco distante.

-KNIVES!!!- gridò d’istinto avendolo riconosciuto

>FZZZ! Vash! Finalmente riesco a parlarti! Fzz!!

Ma Vash non aveva alcuna voglia di parlargli, né di sentire cosa avesse da dirgli. Maledetto!Era tutta colpa sua se Meryl era morta!!. Ancora una volta, era solo colpa sua tutto quel dolore, tutto quel disastro!!.

-MALEDETTO BASTARDO!!!! LURIDO INFAME!!!!!! Come osi farti ancora sentire da me dopo tutto questo??!!! Meryl è morta!! E’ MORTA MI HAI SENTITO??!!! La donna che anche tu dicevi di amare non c’è più!! NON C’E’ PIU’’!!!!!!!!!!!!!!!!!-

Urlò.

Urlò con tutto il fiato che gli era rimasto in gola. Sputò su Knives tutto il dolore che provava, tutto lo strazio, tutto l’annientamento che sentiva.
La sua amata non c’era più, e per Vash non aveva più senso nulla.

>…. FZZZ!!! …  FZZ!!!!

Knives infatti, non riuscì a rispondergli subito, essendo stato toccato in pieno da quel dolore.
Seduto alla poltrona di comando della navicella dove si trovava, orbitante intorno al pianeta di polvere,sospirò con un’espressione davvero grave in volto. Poi trovò di nuovo il coraggio di parlare.

>Vash…fzzz! Ascoltami un momento..FZZ!! Ti prego!

Osava ancora parlare?! OSAVA ANCORA RIVOLGERSI A LUI?!
Accecato dalla rabbia, Vash stava per scagliarsi contro quel cervello malefico, quando sentì però la mano delicata e piena di calore del plant con loro, sfiorargli una spalla appena in tempo per fermarlo.

*Ascolta le parole di tuo fratello* gli disse con voce argentina

-…- Vash restò immobile, nonostante la rabbia ed il dolore lo stessero logorando.

>Vash…non è ancora finita! Fzzz! Tu puoi ancora salvarla!!

-??!!!- tutti sgranarono gli occhi increduli a quell’affermazione.

-CHE DIAVOLO DICI?! Meryl è morta!! Cosa potrebbe fare ancora Vash?!- gridò Wolfwood collerico

Li stava forse prendendo in giro?!.

>FFZZ! Meryl..è morta, questo è vero. Ma tu..hai ancora il potere plant contenuto nel cervello di Don Deviler.

-!!- Vash sgranò nuovamente gli occhi. Dove voleva arrivare con quei discorsi?!

>Tu..hai sempre cercato la maniera di diventare un normale essere umano come la gente che abita questo polveroso pianeta, non è vero? Hai sempre desiderato poter vivere, ed invecchiare come loro, per poi morire, con accanto una persona che ti abbia amato. Ebbene, ora hai la possibilità di realizzare questo tuo antico desiderio!.

A Vash gli occhi presero a tremare.

-Che stà dicendo?Come potrebbe?- si chiese Milly confusa

>Col potere plant rimasto all’interno del cervello di Don Deviler, tu..potrai donare il tuo soffio di vita a Meryl! Potrai richiamare indietro la sua anima, potrai darle una nuova vita!. In questo modo, sacrificherai la tua vita eccezionale di plant, e ti rimarrà solo l’energia vitale simile a quella degli esseri umani!. Così, potrai vivere, invecchiare e morire..esattamente come loro, Vash!

-COSA?!- fecero tutti tranne Vash, che continuava a fissare il cervello di Don Deviler con aria sconvolta.

Una speranza però, si faceva via via largo nel suo cuore. Forse,non era davvero tutto perduto come credeva?.
Di nuovo, il tocco leggero del plant arrivò a sfiorargli la spalla, insieme ad una luce intensa di pochi secondi. Quando la luce svanì, il plant aveva lasciato posto ad uno spirito umano. Uno spirito umano che sorrideva amorevolmente a Vash. Uno spirito di donna che tanto aveva significato per lui.
Una lacrima scivolò da un occhio del biondo, quando riconobbe i suoi bellissimi occhi castani e i suoi lunghissimi capelli corvini.

-R…Rem….REM!!!!!- gridò sentendo una gioia improvvisa pervaderlo

*Vash! Mio carissimo Vash! Quanto tempo è passato!* gli sorrise lo spirito di Rem

La sua voce, il suo sorriso dolce e materno!. Solo gli dei sapevano quanto gli era mancata!!.

-Rem! Come…come puoi essere qui?Come…- non sapeva che dire

*Io sono sempre stata accanto a te e a Knives! Sempre! Da quando siete caduti su questo pianeta!. Sono morta..e sono giunta dal mio amato Alex..quanto ero felice! Però..però non potevo riposare in pace. Non sarei riuscita, sapendo te e Knives su questo pianeta, ancora in lotta, e ancora senza una strada sicura da percorrere!*

Vash era allibito. Non riusciva a credere alle sue orecchie!. Lei…per tutto quel tempo..per tutti quei lunghissimi anni..

-Tu..sei rimasta con noi..tutto questo tempo..- farfugliò confuso

Rem gli sorrise a conferma delle sue parole.

*Vi ho seguiti sempre, e tutto grazie agli straordinari poteri degli spiriti plant che vegliavano il vostro cammino. Loro, hanno sentito il mio tormento ed il mio desiderio di aiutarvi. Così, uno di loro, ha accolto la mia anima dentro di sé, permettendomi di seguirvi in silenzio, il tempo necessario, in attesa del giorno giusto in cui, potermi rivelare!* spiegò con voce melodiosa

-Rem…- Vash sentì di nuovo le lacrime rigargli gli occhi. Tese una mano verso di lei. Quanto avrebbe voluto toccarla, abbracciarla! Ma purtroppo non poteva, Rem era solo uno spirito. Anche lei a sua volta, allungò una mano verso Vash con un’espressione un po’ triste per alcuni secondi, giusto il tempo di fargli capire che anche lei avrebbe desiderato tanto poterlo toccare.

*Ho seguito con trepidazione te e Meryl, dal giorno in cui lei ti salvò per la prima volta, da te stesso e dalla tua disperazione, aiutandoti a rimetterti in piedi per combattere ancora con Knives!. Ho seguito con ansia i giorni successivi, quando vi siete riavvicinati e poi separati di nuovo…fino a quando vi siete ritrovati di nuovo insieme contro Don Deviler. Ho cercato di intervenire più che potevo, apparendo a Meryl quando rischiava di lasciarsi andare, e aiutando te di nascosto contro i nemici che Don Deviler ti mandava contro!. Ho cercato di fare tutto il possibile attraverso questi meravigliosi antichi spiriti appartenuti al tuo popolo d’origine!*

Vash strinse di nuovo a sé Meryl con entrambe le braccia.
Era fredda, freddissima e pallidissima in viso. Tremò sentendola lontanissima ed irraggiungibile.

*Adesso Vash, hai la possibilità di realizzare il tuo sogno più grande! Vivere come un normale essere umano, con accanto qualcuno da amare!*

-Ma se dovessi fallire Rem?! Se i miei poteri plant non fossero sufficienti per riportarla indietro?! Se Knives stesse solo mentendo per fare nuovamente del male?!!-

*No…tuo fratello ormai si è arreso. Credimi Vash, posso dirtelo con assoluta certezza! Se lo desideri con tutto il tuo cuore puoi davvero salvare Meryl!*

Vash guardò prima Rem, poi Meryl, i loro amici attorno a loro, ed infine, posò di nuovo lo sguardo su quell’infernale cervello elettronico. Lo guardò intensamente, comunicando con i poteri plant racchiusi al suo interno. Li sentiva chiaramente, che lo chiamavano, ansiosi di ricongiungersi a lui.
Doveva davvero fidarsi di Knives? Doveva davvero credergli dopo tutto quello che gli aveva fatto?. Era come gettarsi al buio da un precipizio, lo sapeva fin troppo bene.
Eppure, nonostante tutto, per la prima volta in vita sua, da che si ricordasse, lo sentiva sincero, davvero sincero.

>FZZZ! Vash! Fidati di me! Distruggi l’urna di vetro che contiene il cervello di Don Deviler! Fzzz! I tuoi poteri torneranno da te…usali al massimo trasformandoti in plant, e trasferisci di nuovo la vita dentro Meryl!! FZZZ!

Fidati di me.

Non avrebbe mai e poi mai pensato, che un giorno si sarebbe sentito dire quelle parole proprio da Knives.
Eppure, a quanto pareva, l’impossibile poteva davvero diventare realtà.

-Wolfwood- chiamò l’amico con decisione.

Non era né una supplica ne una domanda, e Wolfwood capì al volo. Lasciò Milly tra le braccia di Funai e Rina, imbracciò la sua croce mitragliatrice e sparò un colpo secco al cervello di Don Deviler, con precisione, in modo che solo l’urna di vetro saltasse in aria.
Non appena i fili elettrici furono a contatto con l’aria, esplosero in mille pezzi, lasciando posto ad una sfera verde luminosissima, delle dimensioni di un pallone da calcio. Questa si librò a mezz’aria per alcuni istanti, per poi sfrecciare velocissima a colpire Vash in pieno petto.

°°Ricordo ancora la prima volta che incontrai Vash the Stampede! E come potrei dimenticarmene? Fu davvero…il giorno più bello della mia vita!!°°

Knives chiuse gli occhi con un sospiro profondo. Si unì in perfetta sintonia con la sua anima, espandendo tutti i suoi poteri plant al massimo. Si, anche se poteva sembrare impossibile, anche lui aveva un’anima. Si  espanse oltre sé stesso ed il suo corpo, oltre gli esseri viventi che percepiva da tutti i pianeti circostanti alla sua navicella.

E poi la udì.

Sentì chiaramente quella bellissima e pura anima umana di donna, ancora sospesa tra il mondo dei vivi e quello dei morti, incerta, insicura su dove dirigersi.
Sorrise tra sé, quando riuscì a vederla in volto. Così indifesa e spaventata, Meryl e Lyler, la stessa anima e la stessa persona con due vite già alle spalle, ed una terza in procinto di esserle donata dall’uomo che amava.

*D-dove sono?! Dove mi trovo?! Perché non c’è nulla intorno a me?!*

Spaventata, l’anima di Meryl stava vagando in un limbo fatto solo di luce bianca e nulla. Un limbo in cui lei stessa si era rinchiusa senza accorgersene, troppo attaccata ancora al mondo dei vivi e a Vash.

*Non avere paura Meryl!*

La voce che sentì alle sue spalle la fece sussultare e rabbrividire allo stesso tempo. Si voltò lentamente, trovandoselo davanti.
Tremò di puro terrore. Come mai lui si trovava lì?!

*K…Knives…*

*E’ da tanto tempo che non ci vediamo, vero? Dal giorno in cui…ho abbandonato la casa in cui vivevo con te, Vash e Milly..che cercavate invano di curare le ferite del mio corpo..e della mia mente…* le sorrise tristemente lasciandola davvero esterrefatta.

Meryl non riusciva a credere ai suoi occhi ed alle sue orecchie.

*Knives?*

Ma era davvero lui a parlare? Era lo stesso Knives che conosceva?
Possibile che anche lui fosse al corrente di ciò che lei aveva ricordato del suo passato come Lyler, e anche su Knives come Darthem?!.
Si..certamente. Da come la stava guardando,da come le parlava,Knives ricordava tutto del loro passato.

Ma da quanto tempo?

Il giovane sorrise, aveva sentito chiaramente i suoi dubbi ed i suoi pensieri.
*Da sempre* disse per risponderle

*C-come?* fece lei incerta

*Ricordo tutto il nostro passato da sempre. Solo che prima, ero troppo accecato dall’odio  e dalla mia lotta con Vash, per curarmene davvero..*

*Io…* Meryl non sapeva come prendere quella situazione. Sapeva bene quali sentimenti Darthem provava per Lyler, anche se li aveva dimostrati nella maniera sbagliata, a causa della sua natura malvagia.

*Non devi dire niente Meryl, non preoccuparti. Sono venuto qui, per dirti che non è finita! Che potrai rivedere ancora Vash!*

*COME??* si agitò lei

*Hai capito bene. Vash stà per riportarti indietro. Non ricorderai niente di questa nostra conversazione quando ti sveglierai, ma non importa. A me basta…averti vista ancora una volta. Ti auguro davvero ogni bene! Addio!*

*A-Aspetta! KNIVES!!!!*

Veloce, quasi inconsapevole, mossa solo dai sentimenti di cui era fatta come spirito, Meryl allungò una mano ad afferrare il braccio di Knives, in procinto di darle le spalle e scomparire. Il ragazzo, la guardò stupito, incredulo, mentre tuffava i suoi occhi celesti, in quelli grigio-azzurri di Meryl. Lei, dal canto suo, non provava più paura o terrore. Lesse chiaramente l’anima di Knives, ora così aperta ed esposta, leggendovi solo rimorso, dolore e un senso profondo di solitudine. Toccò la sua follia, la negatività che lo aveva sedotto ed affascinato nella sua prima vita come Darthem. Assaporò la sua malvagità ed il suo odio profondo per gli umani, nella sua seconda vita come Knives, a causa di alcuni maltrattamenti subiti, quando da bambino, attraversava lo spazio con la nave SEEDS. Sentì poi, come una calda carezza di primavera, il sentimento d’amore che aveva sempre provato per Lyler. Era puro, era sincero, e a Meryl venne da piangere quando ne entrò in contatto. Era un sentimento autentico, nascosto sotto ad una teca di vetro nero, fatto di odio, sete di potere, senso di inadeguatezza, e capacità di conquistare solo con la forza. Knives era sempre stato un’anima in pena, bisognosa di essere compresa, aiutata e salvata da se stessa.

Meryl abbassò lo sguardo, appoggiando la fronte sulla spalla di Knives, continuando a tenerlo per il braccio con una sua piccola mano, lasciando che le lacrime sgorgassero libere. Lacrime di luce, di un piccolo spirito puro, che scopre solo alla fine, che una speranza c’è, una speranza per tutti ci può essere SEMPRE.
Ed in quell’attimo di forte emozione, si chiese, tra le tante cose, come mai, con lei, il destino, era stato crudele fino al midollo. Perché, se lei era appartenuta al popolo di Knives e Vash, era una semplice umana e non un plant come loro?. Le cose, sarebbero state più facili per lei e Vash!. Non avrebbero dovuto soffrire così tanto!. Nella vita però, accade sempre, che le situazioni non vengano mai a caso, c’è sempre dietro un motivo, un punto fondamentale, un solo ed unico perché a tutto.

E qual’era per Meryl, questo ‘perché’?

Ora che piangeva sulla spalla di un uomo che aveva sempre e solo odiato nella sua vita umana, ma che aveva amato in qualche modo in quella antica di plant..si chiedeva, dove adesso, il fato l’avrebbe mai potuta condurre. Tornare da Vash? Era tutto ciò che voleva al mondo! Ma non da sola! Non voleva, non poteva!. La parte di sé appartenuta a Lyler glielo gridava forte in ogni singolo angolo di luce di cui era fatta! Salvare Knives da se stesso e dalla sua autodistruzione. Dargli la sua possibilità, come nessuno aveva mai potuto fare prima.

Knives con il braccio libero, avvolse Meryl per le spalle, poggiando le labbra sulla sua fronte, chiudendo per alcuni istanti gli occhi, inspirando forte il suo profumo, e lasciandosi poi andare in un sospiro profondo. I plant che erano in lui, si chetarono, calmandosi, ritrovando la loro lucidità, sentendosi avvolti dal calore confortevole che emanava Meryl.

*Tu mi doni la pace..non ho mai creduto che un giorno..avrei provato un sentimento simile..* affermò con gentilezza Knives, lasciandola molto colpita sia dalle sue parole che dal suo tono di voce. *Il destino..ha una strada scritta per ognuno di noi. Ma con le nostre forze, se lo vogliamo, quella strada la possiamo anche modificare, Meryl..*

*C-che cosa vuoi dire?* bofonchiò Meryl, ancora pigiata sulla spalla del biondo

*C’è un senso, se tu sei una semplice umana, e non sei rimasta plant come me o Vash!* sorrise Knives tra sé, non smettendo di stringerla per le spalle

*Quando le tre luci giunte a noi dopo l’esplosione di Anthares, si mostrarono ai nostri occhi come tre neonati, capimmo, che una seconda possibilità per il nostro popolo c’era!.* iniziò a parlare uno dei plant nel corpo di Knives *Iniziammo a costruire le navicelle dove i piccoli potessero stare sicuri e protetti, mentre noi li conducevamo per le vie infinite dello spazio, in attesa di un nuovo luogo dove poter vivere. Ma, mentre compivamo ciò, il terzo neonato, tornò ad essere una stella luminosa, una luce splendente, partendo a tutta velocità nella galassia infinita, lasciandoci allibiti! Non potemmo fare altro, che continuare a vegliare sui due rimasti, sperando che quella piccola e pura luce, trovasse un luogo sicuro dove poter tornare a vivere!*

Gli occhi di Meryl tremarono, quando, staccandosi finalmente dalla spalla di Knives, lo guardò nuovamente negli occhi:

*Quella luce pura, quel terzo neonato, eri tu..Meryl! Hai lasciato che le tue origini, i tuoi ricordi di plant, si addormentassero in una luce pura ed innocente, trovando poi asilo nel ventre materno e confortevole, di una donna umana, discendente di quei coloni provenienti dalla Terra, che ospitarono me e Vash sulla nave SEEDS decenni addietro!.*

Meryl sconvolta, muoveva le labbra per dire qualcosa, ma non riusciva a mettere insieme nemmeno una mezza parola, l’emozione era troppo forte.

*Non capisci, cara? L’essere diventata umana era la seconda possibilità offerta dal fato a Edhem e Darthem!* proferì un altro plant sorridendo a Meryl attraverso gli occhi di Knives.

*Non per me! Per Vash si! Ma io…non ho alcuna possibilità di redenzione, ormai! Ho distrutto e calpestato troppo, non solo in una vita, ma ben in due!. Qualsiasi altra anima, sarebbe già caduta in mille pezzi, nel nero e nel vuoto più totale dell’oblio! Ed è questa che sarà la mia fine!*

La voce irata e dolorosa di Knives, fece smuovere Meryl nel profondo. Lo sapeva! L’aveva sempre saputo! Come gemello di Vash, Knives nascondeva da qualche parte, dentro di sé, una parte pura e buona, anche se inconsapevole!. Strinse allora, entrambe le mani nell’incavo degli avambracci di Knives, guardandolo dritto negli occhi:

*Vieni con me, Knives!* proferì sicura e gentile, con un sorriso che subito dopo quell’affermazione, le illuminò ancora di più tutto il viso.

*C-come?!* stralunò lui, incapace di comprendere come le fosse venuta una frase del genere, rivolta proprio a lui, dopo tutto quello che gli aveva fatto passare!.

*Torna con me! Il perdono non và atteso, và conquistato passo dopo passo, giorno dopo giorno! Esiste un perdono per ognuno di noi, Knives! Ed un perdono esiste anche per te! Lo troverai in Vash..e lo troverai anche in me!^^*

Dolce, pura e cristallina, proprio come se l’era sempre ricordata nella sua mente antica. Lyler era Meryl, e Meryl era Lyler, la donna che aveva sempre amato con tutto se stesso, e che ora, incredibilmente, gli tendeva la mano, gli sorrideva, e gli parlava di un perdono difficile ma possibile!. Poteva davvero? Indegno com’era?
Senza pensare, la strinse forte per i fianchi, chinandosi su di lei, baciandola con tutto quell’amore che non era mai riuscito ad esprimerle in nessun modo giusto. Lei per tutta risposta, restò un istante interdetta, colta alla sprovvista, ma poi, sentendo quel forte sentimento, così marcato, si lasciò andare, lasciando che Lyler ricambiasse con altrettanto amore quel bacio antico e tanto sospirato.
Poco dopo, tornarono a guardarsi negli occhi, sorridendosi, senza parlare, senza bisogno di aggiungere niente. La pace sola era ciò che li circondava. Meryl, voleva però, dirglielo ancora, convincerlo a tornare con lei, convincerlo a darsi quella possibilità che non si era mai concesso.
Ma una luce improvvisa ed accecante, fece sparire il giovane dalla sua vista, e, allo stesso tempo, si sentì come strappar via di colpo da quel limbo, e tirare velocemente verso il basso.
Avrebbe voluto parlargli ancora, chiedergli e dirgli tante cose dopo tutto quello che era successo, ma non ne ebbe il tempo.
Dal canto suo, Knives riaprì gli occhi tornando in sé, seduto alla poltrona di comando della sua navicella, con un sorriso soddisfatto in volto.
Aveva cercato di fare un’unica buona azione in tutta la sua vita di orrori. Chissà se ci era riuscito.

“Mi basta…averla vista un’ultima volta!” si disse aspettando che il fato si compisse.

°°

Vash, dopo esser stato colpito in pieno petto dalla sfera di luce, si illuminò tutto dalla testa ai piedi.

-AAAHHH!!!!- gridò sentendo il corpo incandescente, e forti dolori percorrergli le ossa, mentre tutti i danni che aveva subito dal nemico, venivano in pochi istanti risanati completamente dal potere plant tornato in lui.

Quando fu carico al massimo, si concentrò su se stesso e sul suo potere. In pochi attimi, gli spuntarono due gigantesche ali sulla schiena, tutto il suo corpo si illuminò di luce bianca, e molte piume e ali più piccole ricoprirono il resto del corpo. Si era tramutato in una specie di angel arm plant mantenendo l’aspetto umano.
Milly giunse le mani al petto in segno di preghiera e trepidante attesa, mentre Wolfwood la avvolgeva nel suo abbraccio. Lo stesso faceva Funai abbracciando Rina stretta a sé. Tutti guardavano a Vash, come l’ultima speranza per riavere indietro la loro coraggiosa amica.
Se Knives non aveva mentito..Meryl sarebbe potuta tornare da loro! Avrebbe finalmente potuto vivere felice tutta la sua vita accanto all’uomo che amava. Avere dei figli con lui, invecchiare insieme e morire insieme felici, dopo una lunga ed appagante vita.
Milly chiuse gli occhi, e rivolse di nuovo le sue preghiere a qualunque benevola entità le potesse sentire. Pregò perché finalmente divenisse realtà il desiderio della sua adorata amica Meryl.

“Se lo merita! Se lo meritano entrambi, davvero!!!” pensò disperatamente.

Una volta completamente trasformato e carico di potere, Vash aprì gli occhi divenuti luminosissimi, e guardò nuovamente il corpo inerte di Meryl in una posa di pietoso abbandono tra le sue braccia. Gli si strinse ancora il cuore nel vederla in quel modo, morta, lontanissima da lui.

°°VASH!!!!°° 

Un ricordo, improvviso, bellissimo e travolgente riempì in un istante la sua mente. Il bellissimo volto di Meryl, che gli regalava uno dei suoi più bei sorrisi, dopo averlo salvato dalla gente che voleva ucciderlo e da sé stesso, rimettendolo in piedi per combattere ancora Knives. Il modo in cui lo chiamava per nome, felice, spensierata, e anche…fiera..orgogliosa di lui!.

Sorrise tra sé a quel ricordo tenero.

Anche dopo, quando era ripartito con la croce di Wolfwood in spalla per andare a chiudere definitivamente lo scontro con Knives, Meryl gli aveva sorriso, cercando di mostrarsi più coraggiosa che poteva.

“Sei sempre stata una donna forte e coraggiosa..mia piccola Meryl! Una meravigliosa e coraggiosa donna!” pensò chinandosi su di lei e baciandole con infinito amore la fronte gelida e cerea.

“Io ti riporterò indietro, anche a costo della mia stessa vita. Non so se Knives ha detto davvero la verità, ma è l’ultima speranza che ho per riaverti qui con me. Se servirà, se dovrò dare invece tutta la mia vita per la tua..non esiterò a farlo! Tu meriti di vivere!!”

Fatti quei pensieri decisi, Vash si concentrò al massimo, stringendo una mano di Meryl nella sua, ed illuminandosi ancora più intensamente di prima.

“Il giorno che ti ho conosciuta..il giorno in cui per la primissima volta i miei occhi hanno incontrato i tuoi..ancora non sapevo, non credevo, non potevo immaginare che saresti entrata così facilmente nella mia vita disastrata, nei miei pensieri, nel mio quotidiano, nei miei giorni allegri e anche in quelli tristi e difficili. Sei stata sempre presente, sempre, in qualsiasi situazione io mi fossi trovato. All’inizio non ci siamo capiti affatto, poi abbiamo iniziato a litigare come unico modo per riuscire a comunicare, ed infine, siamo diventati ottimi amici..”

Sorrise di nuovo, mentre accarezzava con la mano libera la fronte di Meryl, scostandole una ciocca di capelli dal viso.

“..Siamo diventati amici e poi compagni di viaggio insieme a Milly e Nicholas. Ancora oggi penso che senza di voi al mio fianco, quei giorni duri sarebbero stati ancor più difficili!.”

Mentre tutti aprivano e chiudevano la bocca in ripetizione, agitatissimi, in trepidante e speranzosa attesa del miracolo, Vash si chinò lentamente verso Meryl, avvicinando sempre di più il suo viso a quello pallido della ragazza.

“Senza di te..quei giorni sarebbero stati ancor più difficili!. Senza di te..non sarei mai riuscito a risollevarmi e combattere ancora! Non sarei mai riuscito a sconfiggere Knives! Non sarei mai riuscito, a trovare la forza di voltare davvero pagina, cambiare modo di pensare, non commettere più errori..”

Rem sorrise con immensa gioia. Lei poteva sentire chiaramente tutti i pensieri che Vash stava formulando dentro di sé, come una preghiera ed una speranza.

“Il mio biglietto per il futuro..bianco..me l’hai restituito tu..Meryl! Adesso io..voglio riempirlo di colori…”

-…insieme a te..- finì il suo ultimo pensiero ad alta voce, con delicatezza, pronunciando quell’ultima frase a fior delle labbra di Meryl, prima di chiudere la distanza con le sue.

La baciò.

Intensamente, carico di tutto l’amore, la passione e la gratitudine che provava per quella piccola donna coraggiosa. La baciò con tutta la speranza che ardeva in lui. L’ultima speranza che sentiva di poter provare per lei. In quel bacio così emozionante che commosse ancor di più tutti i presenti nel vederlo, Vash ripose tutto sé stesso, tutta la sua anima di plant, tutto il suo essere di plant, tutto il suo cuore di uomo. Si, proprio così, il suo cuore umano. Perché Vash, anche se di una razza diversa per origine, si era dimostrato un essere umano esattamente come noi, per tutto ciò che aveva sempre fatto.

Il suo potere plant rispose naturalmente alla sua richiesta. Prese così, attraverso quel bacio, a fluire dal corpo di Vash, in quello di Meryl, ed anche lei, in pochi attimi, si illuminò tutta come lui.

In quell’istante, l’anima di Meryl, trascinata dal potere di Vash, giunse di nuovo su No-mans-Land, accolta per prima, dal sorriso materno e caloroso di Rem, l’unica che poteva vederla, e che la prese per mano, quando fu di nuovo tra loro.

*R-Rem! Tu! Io…Come?!* farfugliò l’anima di Meryl agitata

*Stai tranquilla, mia cara Meryl! Và tutto bene! Sono felice, di poterti rivedere ancora una volta, prima che tu ritorni da Vash!*

*Vash..* Meryl si portò una mano sulle labbra sentendole incandescenti.

Rem fece una risatina argentina, lasciando l’anima della giovane, ancor più confusa di prima.

*Volgi lo sguardo alle tue spalle mia cara..* Rem smise di ridere tornando a sorriderle.

Meryl fece come le era stato detto, e quello che vide la lasciò ad occhi sgranati.
Il suo spirito pulsò, mentre le sue labbra bruciavano maggiormente, e le poteva sentire come vive, vere, tangibili e di carne. Stava via via tornando alla vita, stava lentamente tornando dentro al suo corpo, e finalmente, di nuovo da Vash.




Continua




__________________________________________________________________________

Ciao a tutti! ^_^

Eccomi tornata con un nuovo capitolo "rivelatore" di questa sofferta avventura!. Che ne pensate?
Ormai stiamo davvero giungendo alle battute finali.
Vash riuscirà sul serio a far tornare Meryl? E lui prenderà davvero le fattezze di un "comune essere vivente" simile ad un umano?
E Knives? Tornerà sui suoi passi dandosi una possibilità?

Tutto questo e molto altro, nel prossimo capitolo! xD
Vi aspetto!^^

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!^__^

Un abbraccio,

Martychan

Ps. Per il prossimo capitolo, vi avviso, ci sarà da aspettare un pò di più di questo!. Vi chiedo scusa! Ma sono letteralmente SOMMERSA di svariate cose e avvenimenti di TUTTI I COLORI, che non posso fare altrimenti! T_T
Siccome preferisco sempre postare un capitolo fatto bene, e non di fretta, accetto di metterci anche due settimane o più, purchè poi sia un buon lavoro per me, e una buona lettura per voi!^^
Vi ringrazio ancora di cuore tutti, perchè mi seguite e siete arrivati fin qui! Vi ringrazio se recensite o se solo leggete!^_^
Quindi, a stare larga..datemi tempo circa due settimane e qualcosina..e arriverà anche il capitolo 43 di questa avventura!^^

   
 
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