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Autore: Cristina Maurich 55    30/08/2012    2 recensioni
Mi chiamo Emma , ho diciassette anni è questa è la mia storia...
Sono rimasta intrappolata per un lungo anno nel mio immenso sonno, ora la mia anima si è risvegliata mentre il mio corpo dorme ancora.
Accanto a me c'è un angelo di nome Lorenzo, lui sente di potermi aiutare è finalmente di potermi farmi risentire nuovamente viva...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Emma disse : “Non avrei mai creduto, di trovare così in fretta la prima parola chiave.”
Lorenzo si rivolse a me con un tonalità di voce molto dolce:” Devi sapere che Adamo ed Eva vivevano in un mondo magico chiamato :” Paradash” Detto pure :” Paese Supremo.”
Era un luogo senza tempo, la vita trascorreva con la  felicità più  totale.
Loro formano l’ equilibrio della vita ed erano i primi esseri umani a popolare quella meraviglia.
Dio gli aveva creati a sua immagine e assomiglianza, si fidava di loro .
Gli regalò il potere più forte di tutti, quello di poter provare “sentimenti.”
I due si innamorano e si promisero amore eterno.
Non indossavano vestiti, i loro corpi erano nudi , il tempo non esisteva .
Il loro amore era intenso è sincero .
I loro corpi non invecchiavano , restavano splendenti più che mai .
Eva, aveva i capelli biondi molto lunghi con due occhi grandi azzurri, come il cielo d’ estate.
Adamo in vece aveva i capelli castani anch’ esso molto lunghi e gli occhi verdi .
Un ruscello, scintillante percorreva Paradash , la loro vita era basata sulla semplicità.
Sapevano cos’ era il giusto è il sbagliato, ma non sapevano resistere alle tentazioni.
Dio gli aveva regalato un cuore per amare ma decise di negare a loro la “conoscenza.”
Questo perché, lui sapeva che per loro sarebbe stato un dono troppo immenso, e che avrebbe portato per sempre alla distruzione il Paese Supremo .
 Aveva preveduto, che ciò che aveva creato sarebbe potuto diventare il suo più grande errore.
Ma quel mondo per una persona sola era troppo immenso persino per Dio.
La speranza, e la fiducia erano immensi nei confronti dei due innamorati.
Per evitare pericoli Dio disse:” Vi regalo a voi tutta la libertà che volete a una sola condizione , che non mangiate mai quei frutti d’ orati di quel’ albero . “
Lui non diede alcuna spiegazione, ma  solamente la sua lealtà nei loro confronti.
Nessuno, credeva che nella perfezione dominata, dalla serenità e dalla pace eterna si sarebbe potuto formare un piccolo seme, che con il passare del tempo avrebbe cambiato la sua forma fin a trasformarsi in un essere vivente ben si un “serpente.”
Eva, salutò Adamo, corse nei prati del immenso Paradash, quando una voce l’ attirò verso quel’ immenso albero, dai frutti dorati.
Si trattava di un melo.
Eva, notò un serpente sopra quel’ albero, cercò di toglierlo per poter proteggere quel tesoro che Dio riteneva così importante.
Eva involontariamente staccò una mela dal ramo, si sentì subito colpevole un rimorso gli afferrò tutto lo stomaco, una sensazione di paura gli bloccava in respiro.
Il serpente si rivolse alla ragazza:” Vedi non è successo niente. Assaggia quel frutto, non puoi resistere alla sua immensa bellezza. “
-Eva:” Com’ è possibile? Tu sei in grado di parlare.”
Il serpente:” Io sono nato, da un seme . Ho mangiato più di una volta le succose mele di questo meraviglioso albero.
E Dio ha deciso di premiarmi, perché ho dimostrato  di non temerlo, gli ho dimostrato la mia forza e quindi lui mi ha premiato donandomi il dono della parola.
Sé tu mangerai quel frutto Dio premierà anche te.”
Eva, si lasciò corrompere dalle sue parole, avvicinò la mela alle sue labbra e gli diede un morso.
In quel momento arrivò Adamo, che vide Eva mordere la mela. Si avvicinò a lei dandoli uno schiaffo, urlandoli :” Sei diventata matta? Dio ora ti punirà.”
Vide Eva piangere, per la prima volta Adamo aveva reso triste la persona a lui più cara al mondo.
In quel momento fu nato il peccato.
Adamo, notando la tristezza di Eva si rivolse a lei dicendoli:” Ho promesso a te amore eterno. Mi dispiace tanto amore, mio hai sbagliato a mangiare quel frutto ma per la prima volta, mi sono reso conto di aver sbagliato anch’ io dandoti quello schiaffo. Tu sei troppo perfetta non te lo meritavi . Voglio affrontare, ogni cosa con te, anche la punizione di Dio.”
Adamo avvicinò  a sé la stessa mela che Eva aveva morso e l’ addentò fortemente con i denti.
Adamo si accorse di essere nudo , Eva provava imbarazzo pur cercando di nascondere il suo attuale stato d’ animo.
La voce di Dio si fece sentire a loro …
Con tono severo disse:” Non era mai entrato prima d’ ora nel Paese Supremo, un seme del male, che silenziosamente ha cambiato la sua forma trasformandosi in un serpente. Mi dispiace mi avete disubbidito, avete mangiato il frutto della conoscenza .
Adesso la vostra anima è impura siete dei peccatori, non siete stati in grado di fidarvi di me.”
-Lorenzo disse :” Questa è solo una leggenda…
La leggenda della nascita della conoscenza, del ‘ uomo.”
  
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