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Autore: Black Nana    31/08/2012    2 recensioni
I nostri eroi sono cresciuti e si preparano ad affrontare la vita come tutti i ragazzi della loro età. Vari eventi sconvolgeranno la quotidianità. Matrimoni, riavvicinamenti e nuovi arrivi. Tutti prima o poi crescono e scelgono una strada da seguire, anche i migliori allievi della DWMA. Cosa accadrà ai nostri ragazzi? Lo scoprirete solo leggendo.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patty Thompson, Spirit Albarn | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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In casa Nakatsukasa-Star e in casa Albarn-Evans regnava il caos più totale. Sia Maka che Tsubaki erano in dolce attesa. Inoltre la bionda maestra di falce era alle prese con l’organizzazione del suo matrimonio e per gestire tutto aveva chiesto aiuto alla sua migliore amica, con la richiesta di lasciare Soul e Black*Star da soli in casa dello stellino e di raggiungerla al più presto presso la sua abitazione. Non appena la dolce camelia giapponese raggiunse la dimora della sua migliore amica la trovò seduta accanto al pianoforte dell’albino, mentre sfogliava sconsolata un catalogo di abiti da sposa. Nel momento in cui lo sguardo blu cobalto della mora incontrò quello smeraldino della bionda, i dubbi e le preoccupazioni di entrambe sparirono. Avevano accanto a loro due ragazzi disposti a tutto per loro e per i loro figli. “Tsu credi che sarò una buona madre? Non voglio che questo bambino che ho in grembo soffra come ho sofferto io da piccola. So bene che Soul ricambia pienamente i miei sentimenti e che farebbe di tutto per nostro figlio, però dal matrimonio dei miei ho imparato che l’amore non basta per tenere unita una famiglia.”

Mentre Maka pronunciava quelle parole non poté fare a meno di accarezzarsi il ventre, come a voler rassicurare quel piccolo essere che dimorava dentro di lei. La risposta della signora Star non si fece attendere e fu annunciata da un dolce sorriso: “Ascoltami Maka tu sei una ragazza in gamba e sarai una madre meravigliosa. Sai benissimo che Soul non è come tuo padre, perché non ti tradirebbe mai! E’ il tuo compagno, è la persona che ha rischiato la sua vita per proteggerti, non solo per dovere, ma per amore! Io dal matrimonio ho imparato che l’amore e la fiducia reciproca sono gli elementi principali per poter essere sereni. Fidati di Soul e di te e andrà tutto bene.” Le parole della dolce weapon multi tipo riuscirono a tranquillizzare la bionda scythe meister ed a restituirle la fiducia in sé, necessaria per poter proseguire il percorso che l’avrebbe condotta a diventare una moglie ed una madre eccellente.

Il pomeriggio successivo lo stesso quartetto che si era riunito mesi prima in casa Star-Nakatsukasa, adesso si era ritrovato in casa Albarn-Evans per organizzare il matrimonio di colei che aveva sempre detestato gli uomini. La futura signora Evans aveva un disperato bisogno di aiuto per potersi preparare alle sue nozze che si sarebbero tenute tre settimane dopo nel più bel giardino di tutta la città, quello della villa del patibolo. Death the Kid aveva messo a disposizione per le nozze dei suoi più cari amici il suo simmetrico giardino, affinché l’evento fosse assolutamente perfetto e simmetrico. Patty e Crona si sarebbero occupate delle decorazioni, mentre Tsubaki e Liz avevano il delicato compito di occuparsi del look della sposa. La maggiore delle sorelle Thompson impiegò circa mezz’ora per convincere la padrona di casa ad uscire per recarsi in un atelier di sua conoscenza dove sicuramente avrebbero trovato l’abito da sposa adatto a lei. L’appassionata di moda dai grandi occhi color zaffiro, con l’aiuto della dolce camelia giapponese convinse l’amica dallo sguardo smeraldino ad iniziare la ricerca dell’abito da sposa perfetto.

Maka detestava lo shopping. Avrebbe preferito passare il pomeriggio nella biblioteca della scuola o uscire con sua madre, piuttosto che andare a fare acquisti insieme alle modaiole sorelle Thompson che avevano intenzione di abbigliare la sposa e le altre due damigelle oltre loro. Appena giunte sulla “scena del delitto” alla futura sposa fu svelata una sorpresa che le sue damigelle le avevano fatto. Kami Albarn aveva scelto personalmente il miglior negozio di moda della città per trovare l’abbigliamento adatto alle nozze della sua adorata figlia. Il viso della giovane maestra di falce si illuminò in un sorriso di gioia nel vedere la sua adorata madre lì appositamente per lei. “Mamma sono felice di rivederti! Ma perché sei qui?” “Semplice per trovare il tuo abito da sposa!”.

Tra l’ex signora Albarn e la maggiore delle Thompson si scatenò una tremenda competizione per cercare l’abito perfetto per la novella sposa, che impotente assisteva a quello spettacolo, a detta sua, così deprimente. D’altro canto la signora Star e la futura signora Evans potevano solo limitarsi ad osservare quello spettacolo così assurdo, mentre la piccola Thompson rideva a crepapelle terrorizzando la povera Crona che si era nascosta in un camerino. Alla fine la competizione si era risolta con un pari e sembrava aver portato ad un nulla di fatto ma così non era.

Frattanto anche lo sposo era andato in cerca del completo perfetto, che non aveva poi tardato a trovare. Era sempre stato un tipo sbrigativo, che non amava per nulla lo shopping o le perdite di tempo. Preferiva la semplicità. Ma la semplicità serviva semplicemente a coprire quell’alone di mistero che lo aveva sempre circondato. Sapeva di avere fascino ed il fascino stava nel mistero, una parte imprescindibile del suo essere. Per questo l’abito doveva essere di un modello che nel taglio ricordasse quello della Black Room. In quell’angolo della sua mente in cui era riuscita a penetrare sgominando la follia, l’aveva vista per la prima volta sotto una luce diversa. Forse da quell’istante aveva cominciata ad amarla, anche se in cuor suo sapeva di averla sempre amata e per questo il suo petto chiaro era segnato da quella cicatrice così dolorosa che divideva il suo corpo e la sua anima in due.

Quella divisione era puramente metaforica e Soul in cuor suo lo sapeva, eppure ogni volta non poteva non soffrirne, perché quello sfregio provocava alla sua Maka un dolore atroce e per quello non si sarebbe mai perdonato. Inoltre adesso che si apprestava a diventare padre temeva che se quella sua follia si fosse trasmessa alla nuova vita che doveva proteggere, avrebbero passato le pene dell’inferno. Fortunatamente il professor Stein aveva analizzato il sangue di Maka e quello del piccolo e non c’era traccia alcuna di sangue nero e o di follia. Chi meglio dell’esperto di dissezione poteva percepire la follia, essendo stato anche contagiato in passato? Nessuno.

Mentre nell’atelier regnava il caos Maka era riuscita a trovare l’abito perfetto. Il modello seguiva perfettamente le linee del corpo della giovane e ne metteva in risalto i punti focali. Pur essendo senza spalline la scollatura era pressoché inesistente. Ciò che impreziosiva l’abito erano i cristalli che decoravano il corpetto. Al centro del bustino vi era una spilla d’argento con sopra una goccia di smeraldo ed una di rubino.

Era semplicemente perfetto. Non somigliava certo a quello della Black Room, ma alla fine le andava bene così. Per un evento così felice era necessario un abito altrettanto gaio. Quando la bionda si mostrò alla madre ed alle amiche con indosso l’abito da lei scelto assieme al velo abbinato, restarono tutte estasiate. Sembrava un angelo con quell’abito indosso. Soul sarebbe rimasto a bocca aperta nel momento in cui sarebbe arrivata all’altare accompagnata dal Sommo Shinigami, il quale avrebbe anche celebrato le nozze. Aveva chiesto al Dio della morte di accompagnarla all’altare al posto di Spirit, il quale secondo lei non meritava neppure di essere invitato alle nozze per quanto dolore le aveva arrecato. Abbinato all’abito le quattro amiche della sposa trovarono uno splendido velo in pizzo che richiamava quello presente sul corpetto dell’abito, decorato con fili dorati e argentati, proprio come i capelli dei due sposi. L’ex signora Albarn per la sua amata figlia aveva in serbo una splendida sorpresa. Infatti le aveva donato il suo portagioie prediletto con all’interno una splendida parure composta da un ciondolo d’argento con un sol come ciondolo, un braccialetto sempre d’argento con un libro ed un piano come ciondoli. Infine uno splendido anello in argento con incastonata una rosa di cristallo turchese.

La mattina delle nozze tutto procedeva come previsto. L’unico problema era l’abito per il ricevimento che sarebbe seguito alle nozze. La maggiore delle Thompson era in crisi, poiché non era riuscita a trovare l’abito giusto per la sposa, ma fortunatamente Tsubaki aveva trovato uno splendido abito lilla che avrebbe fatto al caso della sposa. Era un tubino molto elegante in seta lungo fin sotto al ginocchio con ricamati sopra dei rami dorati su cui vi erano dei piccoli fiori bianchi. La scollatura era lieve ma elegante ed inoltre metteva in risalto la figura di Maka. Lo sposo sarebbe rimasto a bocca aperta. La giovane sposa era serena, perché stava per dare vita alla sua famiglia, in attesa dell’arrivo di quella nuova vita che cresceva dentro di lei. Presto avrebbe scoperto il sesso del suo bambino, anche se iniziava a credere che sarebbe stato meglio scoprirlo alla nascita. Quella decisione era da prendere in due, in quanto bisognava consultarsi col futuro papà.

Quest’ultimo era alle prese con il ripasso delle promesse che avrebbe dovuto fare alla sua amata una volta arrivato all’altare, inoltre voleva ripassare al più presto il brano che aveva composto per la sua futura sposa e per il piccolo o la piccola Evans che albergava dentro di lei. A mettere a dura prova la sua calma ed il suo autocontrollo erano le liti dei suoi testimoni che non facevano altro che creare una confusione tremenda e provocargli terribili crisi isteriche. La sua pazienza aveva un limite che stava per essere raggiunto e a breve sarebbe stato anche superato. Kid stava rimproverando Black*Star per il suo abbigliamento poco simmetrico ed adatto al suo ruolo di testimone dello sposo. Inoltre le fedi che doveva custodire si erano smarrite. “Black*Star tu sei un emerito idiota! Come diamine hai fatto a perdere le fedi? Non potevi perdere qualcos’altro? Siamo rovinati e tutto per colpa tua! Credo che Maka ti ammazzerà!” “Smettila zebra! Guarda che non le ho perse, ho solo dimenticato dove le ho messe! Forse le ha Tsubaki!”. Nemmeno il tempo di finire la conversazione che una trafelata Patty consegnò uno strano pacchetto allo stellino e gli regalò un simpatico pugno in pieno stomaco. “Nel pacchetto ci sono le fedi e il pugno è da parte onee-chan! Ha detto che dovevo farti male, ma poi Tsubaki-chan ci sarebbe rimasta male, perciò ho fatto piano! Ah Kiddo onee-chan dice che sei scemo!”. Detto questo la piccola bionda saltellò via verso casa Albarn-Evans. Ovviamente gli sposi non erano a conoscenza del disastro combinato dallo stellino. Per sua fortuna.

Non avrebbe mai immaginato che un giorno si sarebbe trovato in quella situazione, e né tantomeno di ritrovarcisi con una persona con cui mai si sarebbe immaginato di poter condividere un simile rapporto. Ma ora era lì in procinto di compiere il passo più importante con l’unica persona che gli era sempre stata accanto. Maka. Già lei presto sarebbe entrata in scena bella come non mai e presto gli avrebbe concesso la gioia di diventare padre. Appena il suo sguardo carminio incrociò quello smeraldino lei ne rimase fatalmente incantato. L’abito era splendido e le conferiva un’aria angelica. Il trucco leggero la rendeva più adulta e le illuminava il viso,mettendo in risalto i suoi splendidi occhi. Ad ogni passo che faceva l’ammirava incantato dalla sua elegante semplicità ed il suo cuore perdeva un battito. Mai come quella volta l’aveva trovata così elegante ed aggraziata.

Mai sarebbe tornata indietro o si sarebbe pentita di quella scelta. Aveva volontariamente scelto di essere lì. L’emozione si era fatta sentire anche per lei. Preferiva evitare di ammetterlo che infondo ci aveva sempre sperato di poterlo sposare un giorno. Come poteva lei che aveva sempre odiato gl’uomini aver ceduto alle lusinghe di Eros ed innamorarsi proprio di colui che mai si sarebbe aspettata di trovare al suo fianco in futuro. Eppure era lì di fronte a lei che l’ammirava con aria sognante mentre gli si avvicinava. Da ragazzina sosteneva che non esistesse un destino, ma che semplicemente si compivano delle scelte che portavano a delle conseguenze. Col passare del tempo però si era dovuta ricredere. Ricordava ancora quando Tsubaki le aveva parlato per la prima volta del filo rosso del destino, che univa in modo casuale le anime e le vite di due persone. Secondo la dolce camelia era stato grazie a quel famoso filo rosso se erano riuscite ad incontrare i loro partner. Sciocchezze. Eppure dentro di sé avvertiva che non potevano essere solo superstizioni, un fondo di verità c’era. In quel momento, mentre si avviava all’altare, lo aveva trovato. Era lì all’altare che l’attendeva con quei suoi splendidi occhi sanguigni e con il suo sorriso più dolce. Ora sapeva il motivo per cui si trovava lì: perché lo amava più di chiunque al mondo, assieme a quella nuova vita che presto avrebbe allietato la loro quotidianità.

La cerimonia era stata semplice, ma intensa. Il padre della sposa era scoppiato in lacrime e aveva pensato di opporsi prima che le nozze fossero effettivamente convalidate, ma fortunatamente la sua ex moglie lo aveva abbattuto con un colpo dietro la nuca. Una volta ripresi i sensi gli si era presentato dinnanzi uno spettacolo terribile. La sua figliola avvinghiata a quel teppista dagli occhi rossi, mentre amoreggiava con lui. Era davvero troppo. La sua piccola non poteva averlo abbandonato. I testimoni dello sposo dopo la cerimonia avevano iniziato a scommettere sulle abilità dell’erede di casa Evans-Albarn.

Black*Star era sicuro che Maka avrebbe dato alla luce un maschietto con i suoi colori, ma con il carattere e le abilità del padre. Invece Kid sosteneva che sarebbe nata una bimba e che avrebbe ereditato le doti musicali del padre e le abilità della madre, oltre all’intelligenza. Almeno non si erano avvicinati all’alcool, come invece aveva fatto la spada demoniaca. Ragnarock aveva deciso di festeggiare a modo suo divorando tutto il possibile e ingerendo tutto l’alcool che poteva reggere. Il problema era la sua meister. La povera Crona per colpa del suo terribile partner aveva rimediato un collasso dovuto ad una sbornia non voluta. Purtroppo l’alcool a differenza del cibo veniva assorbito da entrambi. Peccato che lo avessero scoperto solo in quell’occasione e che la spada demoniaca fosse in piena forma, mentre la sua partner non altrettanto.

N.D.A: Salve a tutti gente! Sono Black Nana. Volevo scusarmi per l' enorme ritardo nella pubblicazione. Purtroppo molti di voi non mi seguono più e questo mi dispiace moltissimo. Ho ricomiciato da poco a scrivere, perchè ho avuto molti problemi con la scuola e la patente. Quest'anno mi sono diplomata e sono stata travolta dallo studio e ho perso completamente l'ispirazione. Spero possiate perdonarmi e riprendere a seguire tutte le mie storie, perché mi mancano davvero le vostre recensioni. Non importa che siano positive, negative o neutre a me basta che esprimiate la vostra opinione affinché io possa migliorare come scrittrice. Le parole che vi ho dedicato in questo spazio sono sentite e vengono direttamente dal cuore, perciò abbiate un po' di compassione per questa povera autrice e recensitemi. Bacioni e abbracci.
Black Nana ^-^

   
 
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