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Autore: Lemma    31/08/2012    1 recensioni
FF sui Van Halen.
Annette è una ragazza straniera che si ritrova a dover frequentare l'ultimo anno di high school a Pasadena.
Si ritroverà in classe con un certo Eddie Van Halen che la farà entrare nel suo mondo.
Che cosa succederà tra i due?
Esiste veramente il filo rosso che lega le persone destinate a rimanere unite? E il destino li aiuterà o' li dividerà?
Eddie e Annette lo scopriranno!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eddie indossava un costume da principe delle favole di un azzurro improponibile con tanto di calzamaglia! Cazzo, se non fosse stato il mio ragazzo avrei detto che era frocio. Per un attimo mi chiesi se mi tradiva con Dave! Poi aveva una specie di cappello sempre dello stesso orribile azzurro con su una piuma abbinata, in poche parole era una specie di pavone spennato caduto accidentalmente in una vasca di vernice!
 Ma forse Eddie era ancora normale in confronto ad Alex. Infatti il fratello maggiore si presentò con una specie di armatura, un elmo con le alette e un martello gigantesco che continuava a far roteare in aria. Se Thor fosse esistito veramente in quel momento gli avrebbe scagliato un fulmine in testa per l’umiliazione subita!
“Cavolo, Eddie Van Halen vestito da principe azzurro, questa è epica!”
 “Grazie Annette”
 Il grazie di Eddie era sarcastico al duecento percento
“Dai Ed scusami, lo sai che sei figo lo stesso”
 “Embè!”
 Eddie mi avvicinò a se baciandomi
 “Eddie, la tua piumi mi si è incastrata nei capelli”
 oddio che cosa imbarazzante! Le mie amiche, Mike e Alex iniziarono a ridere come degli scemi mentre Eddie cercava di scastrare quella dannata piuma dai miei capelli, poi, finalmente, quando riuscì nell’impresa si dedico al suo fratellone
“Senti dio del martello made in China, smettila di ridere che qui il più ridicolo sei tu!!”
 così le risate si trasformarono da indirizzate a noi a indirizzate a lui
“Ma che ti ho fatto di male fratellino? E poi Thor è un mito non come il menestrello effemminato che si crede un principino!”
“Dai povero Alex! Stai bene così tesoro”
 Live si appiccico al suo ragazzo, poi Alissa ci salvò
“Forza piccioncini, entriamo che la festa ci attende!”.
Tutto sommato la festa fu abbastanza divertente, c’era gente vestita in modo persino più ridicolo dei fratelli Van Halen! Alla fine però tornammo a casa abbastanza presto
 “Principessa non ho una carrozza e nemmeno un cavallo bianco, ma un passaggio a casa te lo posso dare?”
 “Si, su un catorcio nero”
ogni tanto mi uscivano frasi del genere ed entrambi facemmo fatica a trattenere le risate
“Sempre simpaticissima Anny”
 “Grazie principe dei ranocchi, daltonici a giudicare dal colore!”
 “Ok, lo ammetto, anche io detesto sto coso!”
 “Allora andiamocene in fretta, così presto te lo leverai”
 “Buona idea, ma anche il tuo vestito mi sembra scomodo”
 presi Eddie per mano e lo portai verso la macchina, ovviamente prima avvisai Alex, se avessi lasciato fare a Eddie lo lasciava nuovamente a piedi!
“Dai scemo, andiamo”
 “Agli ordini!”
 il ragazzo mise in moto la macchina e andammo verso casa. Fermata la carrozza incidentata nera arrivò il momento di darsi la buonanotte
“Aspetta Anny”
 “Che c’è?”
 “Be sto costume ha una lampo che non riesco a raggiungere!”
 Eddie sorrise molto malizioso
 “So dove vuoi arrivare, ma sei scemo?! E i tuoi dove li metti?”
 “Mio padre è da qualche parte a suonare così mia madre l’ha seguito, casa libera baby!”
 ovviamente mi lasciai convincere, chi può dire di no a un Eddie Van Halen che ti fa gli occhioni?! Nessuno! “Non dovrebbero lasciarti solo!”
 “Dai che anche tu gli sei grata che ci lascino la casa, ammettilo! E smettila di fare la seria, appena sfondo mi compro almeno un appartamento tutto per me e poi si che ci divertiamo!”
 ok la serietà era tutta recitazione sia chiaro, anche io ero contenta!
“Dai Page dei poveri, ti ospiterò a casa mia quando ti cacceranno di qui”
 ormai eravamo arrivati in camera sua
“Ehy questa te la devi far perdonare! E io avrei un’ideina”
 “Ho capito”
 a quel punto mi avvicinai a lui iniziando a baciargli il collo
 “Allora sta lampo dove sta?”
“Vediamo se la trovi”
 ben presto la trovai e lui casualmente slacciò per sbaglio la lampo del mio vestito e così, un bacio tira l’altro, è intuibilissimo come si concluse la nostra serata.
Mi svegliai di colpo quando sentii bussare alla porta della camera, ops ero rimasta tra le braccia di un certo chitarrista
“Eddie le hai tu le mie chiavi di casa?”
 Eddie però era beato nel mondo dei sogni, iniziai così a scuoterlo, ma ottenni solo dei versi strani
“Vabbè ho capito, me le cerco da me”
 poi lo sentii combinare qualcosa con la serratura e aprì la porta, mi nascosi sotto le coperte tirando un pizzicotto, ma rieccolo che al posto di svegliarsi normalmente iniziò a urlare
“Ahia cazzo! Che minchia ci fai qui tu?!”
 “Le chiavi”
 “Non le ho io, vattene!”
 “E va bene, ma calmati! Ciao Ann”
 ecco come non detto, tirai fuori la testa dalla coperta e risposi al saluto, dire che ero rossa come un pomodoro era un eufemismo! Eddie iniziò a ridere
 “Che ti prende scemo?”
“Sei buffissima!”
“Ma grazie tesoro, sai come rigirare il coltello nella piaga!”
 “Ehy, ieri ridevi tu, oggi rido io!”.
Ci vestimmo e facemmo colazione con Alex, tanto ormai sapeva che ero lì, poi presi un pezzo di carta e ci scrissi sopra “dormo da Olive,  a domani!”.  Alex incuriosito mi fece la domanda che anche Eddie voleva fare “Perché stai scrivendo quel coso?”
 “Semplice, appena rientro in casa lo appoggio da qualche parte, così se mi chiedono perché non ho avvisato che non tornavo gli dico che avevo lasciato un biglietto”
 Eddie mi guardò entusiasta
“Vedi fratello, questa ragazza è un genio e ovviamente con chi dei due fratelli sta?!”
Alex mi fece l’occhiolino per farmi capire che voleva gli tenessi il gioco
“Già fratellino, quando non ce la spassiamo mi dice sempre  che tu sei troppo poco maturo per lei”
 “Cosa?!”
 Eddie si infuriò in un nano secondo, poi si girò verso di me afferrandomi per i polsi e con un tono fuori di se quasi mi urlo in faccia
“Dimmi che non è vero!”
 volevo dirgli che non era vero, ma Alex continuava a supplicarmi con lo sguardo
 “Già, non dico che non sei maturo”
 Eddie divento come un toro infuriato che aveva appena visto una bandiera rossa, si girò e si avventò sul fratello
“Tu me la pagherai cara!”
ma Alex iniziò a ridere tenendolo fermo, Eddie infatti non era solo il più piccolo di età, ma anche di statura così riusciva a tenerlo a distanza giusto per evitare i suoi pugni.
“Eddie calmati, era uno scherzo”
 il minore si sedette su una sedia a braccia conserte
 “Vi detesto! Entrambi!”
“Bene, allora io, Ann e Live andiamo a fare una cosa a tre. A dopo fratellino”
 “Basta Alex, il mio ranocchio si è arrabbiato” andai a sedermi in braccio a Eddie e cercai di liberargli le braccia che teneva incrociate, ma senza riuscirci, così decisi di iniziare a baciarlo dietro l’orecchio finché non cedette
 “Ma così non vale!”
 presto Eddie smise di tenere il muso.
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Ma quanto sono brava che vi regalo un capitolo un pochino più lungo del solito? Dai fatemi sapere che ne pensate! Grazie a tutti come sempre e alla prossima ;)

   
 
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