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Autore: Sophiae Lowell    01/09/2012    1 recensioni
Ah, l'Irlanda! La Sempre Verde Irlanda mi aspetta. E io, Sabrina Sophiae Demis, non posso certo aspettare che mi scappi l'occasione di una vita: visitare questo stupendo Paese verde, ospitale e freddo, brr. Soprattutto non posso certo immaginare cosa il Futuro o il Destino mi abbiano riservato.
Tutto iniziò su un aereo...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I signori passeggeri in partenza dal Gate B5 per Zurigo sono pregati di recarsi al banco delle informazione, per un cambiamento di orario. Grazie."
Prego! E' mezz'ora che và avanti la stessa storia. Noi bloccati ad aspettare delle benedettissime valigie, e una tizia che continua a blaterare sempre la stessa cosa in tutte le lingue del mondo, come se non avessimo o loro, i passeggeri interessati, non avessero sentito. Ma ora basta. Mi volto verso il cartellone con gli orari, ed eccolo il volo per Zurigo del Gate B5 sta imbarcando, finalmente.
Ed ecco la mia valigia gialla, finalmente. Pultroppo è pesante chi sarà il cavaliere che mi aiuterà? Pultroppo, il mio cervello non ha individuato nessuno, me la dovrò cavare da sola, ancora una volta. Lascio il mio bagaglio a mano azzurro in piedi vicino a me, mi sistemo lo zaino meglio sulle spalle e aspetto, ma..ops..mi è passata da sotto il naso. Aspetterò il prossimo giro...
"Di chi è quella valigia gialla?"
"Bho, non lo so! E' già al secondo giro! Mha!"
"Scusate, è mia!"

Voglio solo diventare piccola piccola, così gli 'insulti' non potranno scalfire la mia armatura in mineatura. Peccato, che io non ne possegga una, magari mi poteva servire una spada come quella nel libro 'L'ultimo Elfo' di Silvana De Mari, o una bacchetta come quella di 'Harry Potter', o semplicemente dei poteri, non fanno mai male a nessuno, almeno così si dice...
Ma basta fantasticare, prendiamo la valigia prima che le tocchi farsi un altro giro, mentre a me solo silenziosi insulti, evitiamo.
Era ora che tutti finissero con le proprie valigie e dato che non vedo l'ora di andare nella mia nuova casa, bhe, aspettare il bus sarà un'impresa epica, persino per me. Ma proprio mentre ci penso, eccolo che arriva, e noi saliamo a bordo. Avanti, questa volta mi sieddo avanti, anche perchè non posso fare altrimenti con il mal di pulman che mi ritrovo. Nessuno si siede vicino a me, si sa non sono molte le persone con lo stesso problema, o meglio sono molte lo mascherano, per non apparire sfigati davanti agli occhi dei nuovi amici, come se una cosa del genere ti segansse a vita, mha. Io, invece, preferisco stare bene, piuttosto che avere una nausea assurda per tutta la durata del viaggio, perchè poi le persone che si siedono dietro, stando male sono segnate a vita dal posto davanti, una volta che per la nausea corrono avanti in cerca di sicurezza. Chiudo gli occhi, magari con le cuffie nelle orecchie è meglio, e poi finalmente potrò farmi quel meritato sonnellino, che desidero da stamattina, povera me. Sto sognando, ma non è un sogno come gli altri che faccio di solito, c'è solo un volto a farmi compagnia, il suo, quello del ragazzo del bagno, il biondo, occhi marini. Avete capito, Lui! Mi fissa e cerca di dirmi qualcosa di incomprensibile, peccato che mi sveglio di soprassalto proprio quando riesco a farmi capire, notando due cose: ho una coninquilina di posto e siamo quasi arrivati, questo lo dico così, ma secondo me è vero.
Comunque ho due missioni da compiere ora: pressntarmi e, cosa ancora più importante, scoprire se Lui è lì con me, se si trova sul mio bus allora è sicuro che me lo ritroverò nello stesso Collage, altrimenti c'è molta probabilità che fosse più grande di me e quindi non nello stesso. OK, forse non me ne dovrei preoccupare e sto anche esagerando, sì tanto dopottutto, ma non si sa mai, non voglio passare per qualunque cosa abbia pensato vedendo il mio involontario ricordino. Meno male che era pulito, altrimenti veramente povera me.
Comunque non dovrei perdere il filo del discorso così, non dovrei e invece. Vabbè, dicevo, mi basta guardarmi in giro per accorgermi che non c'è, che fortuna, vorrei fare un segno di vittoria o qualcosa di simile, ma più ampio, però dato che la ragazza accanto a me mi fissa, forse aspettandosi qualcosa da me, si passa alla fase due, conoscenza.
"Ciao, piacere Sabrina Sophiae Demis."
"Piacere mio, Giorgia Lenobio"
"Di dove sei?"
"Milano, tu?"
"Svizzera."
"Davvero?"
"No Novi!"
"Ahhahahhahahhahahh, scusa. Sei simpatica ragazza, di dove sei veramente?"
"Monopoli."
"Ahahhahahhahhah, non mi dire  che abiti nel gioco, fantastico, ok, scherzo, sei proprio simpatica. Di dove sei allora?"
"Monopoli, Bari. Veramente."
"Non ci credo, esiste veramente? Wow, posso venire ad abitarci? Comunque vedi che siamo arrivati. Bene, finalmente, che prima ero dietro e mi sono sentita male, e..."
"Ah, sì so cosa succede alle persone come te, si fingono forti contro i loro dolori, per poi stare peggio, ragazza sei destinata a sederti avanti in eterno ormai, fidati."
"Hai ragione. Mi piaci, finalmente una ragazza con cui parlare apertamente, ti avverto se potrò scegliere diventerai la mia coinquilina in stanza, sempre se per te va bene, ovviamente..."
"Per me sarebbe perfetto. Ok, allora Giorgia, sarai la mia nuova Migliore Amica, di questo posto e magari anche fuori da qui, ma non posso prevedere il futuro, magari
, comunque..."
"Ci sto, mia cara, e preparati che ti devo trovare il soprannome perfetto, preparati anche a sopportarmi, sai a volte sono abbastanza strana..."
"Ma è per questo che ti voglio già bene..."

Non termino la frase che  vengo travolta da un'abbraccio sincero, di quelli che quasi mi ero dimenticata quando ero a casa, almeno qualcuno di vero e sincero c'è in questo posto, almeno lei, sarà un'amica degna, speriamo, la nostra amicizia si sprospetta perfetta, speriamo.
Ed ecco finalmente la nostra prossima casa. La vedo e me ne innamoro, scendendo. Sembra banale da dire, invece, è vero me sono innammorata, come capita poche volte nella propria vita, o almeno nella mia. Verde dapperttutto, faccio una giravolta e non vedo altro che verde e fiori e alberi, stupendo. Amo l'Irlanda. Voglio urlarlo, ma è presto ci sarà un giorno in cui avrò abbastanza coraggio per farlo, ma quel giorno non è oggi. Oggi andrò a vivere in quel paradiso, che davanti ai miei occhi, inizierò a farmi nuove amicizie, mi cercherò un ragazzo, magari l'ultima, ma non vorrei essere una di quelle, ehm, puttanelle che si trovano di solito da tutte le parti, soprattutto in posti come quelli, ma non voglio concludere la mia giornata pensando a questo, piuttosto vi posso assicurare che anche l'interno non è niente male, antico ma molto tecnologico, fantastico per concludere.
Ora ci troviamo in una sala all'avanguardia, come un multisala, scusate il migliore in circolazione, e ci stanno dicendo le solite regole: Non fumate negli appartamenti solo fuori, Rispettate il coprifuoco che cambierà di giorno in giorno, in base a come vi sarete comportati nei confronti di quello della sera precedente e non solo, Varie serate obbligatorie e altre cose così che non sto ascoltando molto, ovviamente questo non prima di essersi presentati, peccato che io non abbia seguito, persa com'ero nei miei pensieri, comunque lo scoprirò non mi và ora di chiedere a Giò una scemenza del genere, piuttosto hanno iniziato a parlare di stanze, e aggiungerei anche la nostra speranza è andata a rotoli, poichè sono già fissate, peccato, speriamo almeno che siamo vicine. Le prendo la mano, mentre con l'altra incrocio le dita, magari anche non volendo saremo capitate nella stessa stanza o almeno nello stesso appartamento o nello stesso piano questa sarebbe l'ultima speranza.
Inizia l'elenco, ma nessuna delle due ne è compresa, forse c'è ancora speranza...forse...


Grazie, continuate a seguirmi, se vi interessa sapere come andrà ad evolversi la mia storia.
Continuo al più presto....
Se avete consigli o cose simili da dirmi sono a vostra piena e aperta disposizione per qualuncque cosa.
Alla prossima
Sophiae

 

 

  
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