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Autore: char18    02/09/2012    1 recensioni
20 settembre 2005, l'inizio della lunga e complicata storia di due persone così diverse e così simili al tempo stesso. Orlando Bloom torna a Londra, la sua città natale, per prendersi una pausa dagli ultimi avvenimenti che hanno cambiato per sempre la sua vita. E' prorpio ad una festa di vecchi amici di famiglia che rincontra Nicole Leinghton, una sua ex compagna di scuola che nasconde dietro al suo caratteraccio una personalità fragile e insicura. Grazie all'ostinità dell'attore nel volerla conoscere, i due ragazzi si ritroveranno a passare molto tempo insieme e a condividere più di quello che avessero mai immaginato. Questo perchè l'amore stravolge e cambia tutto ciò che è sempre sembrato chiaro e già definito.
Ma in fondo cos'è tutto in confronto all'amore?
20 settembre 2005, l'inizio della lunga storia tra Orlando e Nicole, due vite parallele che saranno destinate ad unirsi in una sola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 14

Los Angeles, 31 dicembre 2006

- Che bello essere di nuovo tutti insieme! – disse Mary abbracciando felice Nathalie e Nicole.

- Hai ragione – disse Nat ricambiando l’abbraccio.

Quella deliziosa casa californiana non aveva mai visto così tanta gente ridere e scherzare così fraternamente anche se tutti si conoscevano solamente da un anno o poco più.

- Quanto manca? – chiese Alison entrando nel salone di casa Cooper con una scorta di tramezzini al tonno traballando, leggermente brilla, sui suoi tacchi alti.

- Venti minuti – rispose Orlando controllando l’orologio che Nic gli aveva regalato.

- Allora bisogna preparare i fuochi d’artificio – propose Brad intento a portare una pila di piatti sporchi in cucina.

- Si, hai ragione. Veniamo ad aiutarti noi – rispose Will tenendo in braccio Matthew, che applaudì entusiasta.

Alison si avvicinò al gruppo di amiche che parlavano dei rispettivi fidanzati e che chiedevano a Nathalie particolari in più riguardo alla sua rottura con Daniel.
La nuova arrivata si era inserita subito nel gruppo, e aveva guadagnato già la simpatia di tutti, tranne ovviamente quella di Nic. C’era anche da dire che Ali, di certo, non faceva nulla per far ricredere la ragazza.
Tra di loro c’era quel clima freddo e distaccato tipico di chi non vuole rivedere la sua posizione, ma aspetta che sia l’altro a sventolare la bandiera bianca. Così, come due leonesse, si guardavano senza dire una parola e cercavano di starsi lontane solo per il bene di Will.
Non era un segreto il fatto che Alison era gelosa di Nicole perché c’era qualcosa di speciale tra lei e il suo migliore amico, e la ragazza era sicura che non sarebbe mai riuscita ad avere quel feeling e quell’alchimia particolare che c’era tra i due. Ogni volta che il suo ragazzo le parlava di Nic, lei non poteva fare a meno di essere invidiosa.
Nicole, dal canto suo, temeva che la gelosia di Alison un giorno potesse spingere l’amico ad allontanarsi da lei solo per evitare di mettere a rischio il rapporto con la sua fidanzata. E questo non se lo sarebbe mai perdonato. Non poteva permettersi di perdere Will, lui era troppo importante.
Le rispettive paure e gelosie, fecero si che tra le due nascesse un’inevitabile ostilità.

Nicole si staccò dal gruppo e raggiunse il suo fidanzato, seduto sul divano a guardare il programma televisivo che tutti gli anni mandavano in onda con, all’angolo dello schermo, un grande orologio che scandiva i minuti alla mezzanotte. L’attore prese un altro sorso dalla sua birra e si concentrò sulla televisione a schermo piatto.

- Cos’hai? – gli chiese Nic sedendosi accanto a lui appoggiando la testa sul suo petto.

Orlando le accarezzò distrattamente i capelli e sorrise. - Niente, è solo che mi sta facendo male la schiena e non ce la faccio ad aiutarli a posizionare le cose a terra. Quindi me ne sto qui buono buono a sorseggiare questa. –

- E’ tutta colpa mia se ti fa male. Lo sapevo che non dovevo insistere per farti montare quella dannata mensola in bagno. –

- No, non dire così. – disse l’attore sarcastico – Infondo l’altra settimana sei andata in erboristeria e hai comprato tre creme per il viso, una per il corpo, un fondotinta senza troppi elementi chimici che danneggiano la pelle, un olio da spalmarsi sul corpo dopo la doccia e un bagnoschiuma alle erbe. Dovrai pure appoggiarli da qualche
parte no? Considerando che il mobiletto al bagno è completamente occupato dagli asciugamani ricamati che hai portato a casa… -

La ragazza lo guardò storto – Mi sembra che li usi lo stesso, però, i miei asciugamani ricamati. –

- Non ho altra scelta, quelli che utilizzavo prima non so nemmeno che fine hanno fatto. –

Nicole sviò subito il discorso. Non poteva di certo dirgli che li aveva fatti sparire lei perché erano orrendi e consumati. - Vado a prendere qualcosa da bere. Tu cosa vuoi? – chiese lei alzandosi.

- Niente. Sono apposto. – rispose lui alzando la sua birra.

Nicole attraversò il salone e andò al tavolo. Nathalie, intenta a versarsi un bicchiere d’acqua, le sorrise e le diede una botta amichevole con i fianchi. La ragazza ricambiò il gesto, le porse il bicchiere e l’amica glie lo riempì.

- Grazie – disse Nic dopo averne preso un sorso.

- Di niente. Dove abbiamo intenzione di andare dopo? – chiese l’altra lisciandosi il suo vestito rosso che le fasciava il corpo snello.

- Ancora non lo so. Dopo dico a Orlando di chiamare qualcuno e di organizzare qualcosa. –

- Leinghton, approfitti del cognome del tuo ragazzo per avere via libera ai party più in di Los Angeles? – rispose Nat divertita.

Nicole assunse una finta espressione scocciata. - Sai com’è, cercare sempre di non destare scalpore per strada, trovare ogni mese la tua foto sui giornali scandalistici, abituarmi all’idea di dover stare da sola per mesi perché il mio compagno è chissà quale parte del mondo, è senz’altro una cosa normale da sopportare. Potrò anch’io godere di uno pei pochi benefici dell’essere la fidanzata di Orlando Bloom, no? –

L’amica rise e gli buttò le braccia al collo – Povera la mia migliore amica, come farai a destrarti in mezzo a tutti quei tiranni? –

Nicole storse il naso e ricambiò la stretta. Nathalie aveva decisamente bevuto troppo.
 
 






- Cinque…quattro…tre…due…uno…WOOOOOOOOOOOO!!!!! –

Le voci felici dei ragazzi riempirono la stanza. Il tappo dello spumante sbatté sul muro, per poi cadere a terra. Gli amici si abbracciavo contenti, augurandosi un buon anno nuovo e tutta la felicità che esso avrebbe portata nelle loro vite.

Nicole baciò Orlando che sorrideva entusiasta come un bambino. Uscirono tutti fuori in giardino e si unirono anche loro ai festeggiamenti di tutti gli altri abitanti della metropoli. I due ragazzi si abbracciarono rimanendo a guardare i fuochi d’artificio che coloravano il cielo buio della città degli angeli.

Rimasero a festeggiare fino alle 2.00, fino a quando Matthew non iniziò a piagnucolare, stropicciandosi gli occhi con le manine paffute.
Brad guardò gli invitati con aria di scuse e tutti capirono al volo che la prima parte della serata era terminata. Presero le loro cose, salutarono i padroni di casa facendogli ancora gli auguri, e si avviarono verso la macchina.

- Dove andiamo ora? – chiese Alison.

- Intanto saliamo in macchina. Siamo in cinque, possiamo prenderne una sola. –

Mentre aprivano gli sportelli Orlando ricevette una chiamata. - Elijah, amico auguri di buon anno nuovo!... grazie, grazie mille…non indovinerai mai dove sono adesso…si, sono a Los Angeles. Tu dove sei? Magari passo a farti gli auguri di persona…A Venice Beach? – disse guardando Nicole che era seduta affianco a lui, sul sedile del paseggero. Vedendo che la ragazza annuiva energicamente continuò – D’accordo allora passo con qualche amico, ti dispiace? Va bene, a fra poco. –

- Allora? – chiese Nic.

- Ha detto ch è ad un party a Venice Beach e che ci può far mettere i nostri nomi sulla lista. Vi va di andare lì? –

- Ma è uno di questi party pieni di persone famose? – chiese Nat speranzosa.

- Nat, non incontrerai Heath tutte le volte che metti piede a Los Angeles – disse Nicole girandosi a guardare l’amica seduta sul sedile posteriore.

Orlando rise ed accese il motore della macchina.

- Non puoi saperlo, mia cara. – rispose lei facendole una linguaccia.
 

Una volta arrivati davanti al locale proprio sul lungomare della famosa spiaggia che Elijah gli aveva indicato, girarono per mezz’ora prima di trovare un parcheggio.
Arrivarono all’entrata del locale e dissero al buttafuori che erano ospiti del signor Wood, lui controllò sulla lista e li fece entrare.
La sala era piena di persone che ballavano ubriache sui tavoli, con intesta un cappellino di carta a punta e una trombetta in bocca. Orlando fece segno agli amici di uscire sulla terrazza. Fuori, l’ambiente era decisamente più calmo e quando uscirono, tirarono tutti un sospiro di sollievo, contenti di essersi tolti dal caldo asfissiante del locale.

- Orlando! – disse ad un tratto un ragazzo dagli occhi azzurri.

- Elijah, da quanto tempo! – disse abbracciandolo e dandogli una sonora pacca sulla spalla – auguri, amico! –

- Anche a te! – disse poi guardando la ragazza che teneva per mano – E lei deve essere Nicole! –

- Si, piacere – disse stringendo la mano dell’attore.

Ad un tratto si avvicinò una ragazza sorprendentemente bella e magra, che mise una mano attorno al collo di Elijah – Ah eccoti, lei è Hilary, la mia fidanzata e quasi moglie – disse lui guardandola.

- Moglie? Ma che fai ti sposi e non mi dici nulla? – disse sorpreso Orlando.

- Volevo dirtelo di persona e non per telefono. E poi la data ancora non è stata fissata! –

- Auguri allora! – disse Nicole sorridendo alla coppia.

Hilary sorrise e si rivolse alla ragazza – Ti va di andarci a prendere un drink? Così lasciamo gli uomini a parlare da soli. –

- Si, volentieri – rispose lasciando la mano di Orlando che intanto parlava animatamente con il suo amico.

Mentre si stava dirigendo con Hilary al banco degli alcolici, vide Nathalie da sola che si guardava intorno. Probabilmente Will e quell’arpia della sua fidanzata si erano appartati da qualche parte. Attirò l’attenzione dell’amica e le fece segno di raggiungerla.

- Nathalie, Hilary. Hilary, Nathalie. – disse facendo le presentazioni in modo sbrigativo.

Le tre ragazze presero i loro drink e si sedettero su un tavolo che si era appena liberato. Nicole scoprì presto che la nuova ragazza era molto simpatica e alla mano, al contrario di quello che poteva dar a vedere al primo impatto. Anche Nathalie sembrò dello stesso avviso e la vide chiacchierare con naturalezza.

- Di cosa ti occupi? – chiese ad un tratto alla ragazza.

- Sono una truccatrice scenica, è per questo che ho conosciuto Elijah. Eravamo sul set di Sin City  a Austin, in Texas, e stando tutti i giorni insieme per sei mesi… alla fine è scattato l’amore e ci siamo messi insieme. – disse orgogliosa guardando l’anello di diamanti che teneva sull’anulare sinistro.

- Chissà quante persone famose hai truccato…- disse Nat sroddidendo - posso farti una domanda? –

Nicole alzò gli occhi al cielo, già sapeva dove voleva andare a parare l’amica.

Hilary rise vedendo la faccia della ragazza e rispose – Certo! Dimmi. –

- Non è che per caso ti è capitato di truccare…non so… Heath Ledger? – domandò facendo finta di nulla.

- No, truccato mai. Ma lui e Elijah sono amici, ogni tanto viene a casa da noi. E’ un tesoro quel ragazzo. –

Nathalie rimase a bocca aperta, incapace di rispondere e guardò l’amica come per dire “Ho sentito bene?”.

Nicole scosse la testa con aria disperata e si mise a ridere. Ad un tratto sentì il peso di uno sguardo su di se, e si voltò per vedere da chi provenisse.

Tra i volti sconosciuti trovò quello di Orlando che stava parlando con un altro suo collega che però lei non riconobbe. Se non era lui, allora chi la stava fissando?
Improvvisamente il suo sguardo fu attratto da una mano che si agitava qualche tavolo più in là e, senza neanche accorgersene, le sue labbra si aprirono in un sorriso.
- Scusate – mormorò alle ragazze sedute accanto a lei continuando a guardare da lontano quei due bellissimi occhi di un azzurro penetrante che l’avevano fatta invaghire quasi sei mesi prima.

Si alzò dal tavolo, sentendosi addosso anche gli sguardi incuriositi delle due ragazze che aveva appena liquidato, e si diresse ticchettando davanti al ragazzo.

- Jake! – disse sorridendo – Non ci credo, io e te dobbiamo incontrarci sempre a qualche festa! –

- Così pare! – rispose ricambiando il sorriso. Quando vide quelle due fossette comparire sulle guance la ragazza si sciolse “Nicole falla finita. Sei felicemente fidanzata con Orlando. Non fare l’idiota.”  si ammonì “torna immediatamente al tuo tavolo.” Scartò quest’ultimo pensiero e gli si sedette affianco.

- Sei venuta qui di nuovo con la tua amica? – chiese toccandosi il mento. Perché doveva essere così dannatamente sexy?

- Si, ma questa volta si sono aggiunti anche un’altra coppia di amici e… il mio fidanzato. –

- Ah giusto. Ora stai con orlando Bloom, vero? –

Lei lo guardò con circospezione. - Come fai a saperlo? – domandò lei confusa.
- Beh, siete su tutti i giornali, è un po’ difficile non saperlo. - rispose l'altro con una risata - Eri la sua vecchia amica con la quale ha creato una linea d’intimo, poi sei diventata la sua ragazza e infine l’hai addirittura fatto tornare a Londra. E non dimentichiamoci che sei la figlia di Robert Leinghton. Diciamo che la vostra storia ha attirato un po’ d’attenzione. –

Nicole rise e scosse la testa incredula. – Giusto. Devo ancora abituarmici a queste cose. –

- Chi l’avrebbe detto che da quella sera tutto sarebbe diventato come lo è ora – sospirò dicendolo più a stesso che a lei.

- A quale sera ti riferisci? – domandò giocando con la composizione di conchiglie che era stata messa sul tavolo.

- La sera che ci siamo conosciuti. Quando poi te ne sei andata ho incontrato Orlando all’uscita del locale. E’ stato lui che mi ha detto chi eri veramente. In quel momento voi non stavate ancora insieme, anzi ti eri appena baciata con me. Ed ora eccoti qui, sei tornata nella città dove Orlando ha vissuto per molto tempo, come la sua fidanzata. E per caso incontri me che…-

Nicole non stava più ascoltando. “E’ stato lui che mi ha detto chi eri veramente”. Perché Orlando non glie lo aveva mai detto? E soprattutto era uscito dal locale nel momento esatto in cui lei se ne era andata, che coincidenza!

- Scusami un attimo – disse Jake rispondendo al telefono.

In quel momento Nicole si sentì avvampare e si voltò a guardare il suo fidanzato, mentre sentiva in lontananza la voce dell’attore che parlava al suo cellulare. Quando posò gli occhi sul volto tirato di Orlando, incrociò il suo sguardo. Lei lo guardò arrabbiata, lui contraccambiò l’occhiata risentita.

Cosa sta facendo la mia ragazza accanto all’uomo che ha baciato un anno fa?” pensò l’attore infuriato. Quel Gyllenhaal era davvero uno tosto. Sperava che, una volta avergli rivelato il cognome della ragazza, lui l’avesse lasciata in pace. E dalla faccia che aveva fatto dopo la sua rivelazione, sembrava proprio che la sua supposizione fosse stata giusta. Ma allora cosa ci facevano lì a chiacchierare? Perché Nicole aveva tirato fuori quel sorriso e quell’atteggiamento che, come lui sapeva bene, utilizzava quando flirtava con qualcuno?

La ragazza si voltò e tornò a prestare attenzione al ragazzo che la guardava seduto di fronte a lei. 

- Posso dirti una cosa? – domandò Jake senza staccare gli occhi dai suoi.

- Cosa? – rispose lei sentendo quella famigliare sensazione di vuoto allo stomaco che aveva quando percepiva il suo sguardo bruciargli la pelle. 
Si odiava per questo, era più forte di lei. Era una sensazione che non poteva controllare.

- Se fossi il tuo fidanzato, adesso non ti lascerei qui a parlare con un ragazzo che ti ho visto baciare, soprattutto con un ragazzo come me. – disse guardando le gambe accavallate, lasciate nude dal vestito corto che portava, per poi passare al seno e poi salire ancora più su, fino a incontrare di nuovo i suoi occhi.

- E perché? – disse lei nonostante la vocina dentro alla sua testa le continuava a strillare di andarsene via da quel tavolo e da quella situazione il più velocemente possibile.

- Perché sei una donna fantastica e perché sei tremendamente bella. –

Nicole non fece in tempo a replicare che tutto precipitò in pochi secondi.
Vide Orlando arrivare di fianco a loro e tirare un pugno sul viso di Jake che cadde dalla sedia finendo sdraiato a terra.

- Orlando, smettila! – gridò Nicole afferrandolo per un braccio.

Jake, dopo un attimo di smarrimento, scagliò un altro pugno ad Orlando, che continuava a sbraitare contro l’attore.
Ad un tratto apparvero Will, Elijah e qualche altra persona presente alla festa e li divisero. Orlando cercava di liberarsi dalla stretta di Will e continuava a guardare arrabbiato Jake, che intanto si stava asciugando il sangue che gli colava dal naso.
Nicole rimase in piedi, vicino al tavolo che era stato rovesciato, a guardare incredula i due ragazzi ancora furiosi e la gente che nel frattempo si era radunata intorno a loro, per vedere cosa fosse successo.

Orlando scansò Will bruscamente, scese i gradini che collegavano la terrazza del locale alla spiaggia, e sparì correndo via.

Nicole si avvicinò a Jake chinandosi per poter esaminare meglio i danni. – Stai bene? – gli chiese alzandogli il mento con due dita.

- Si, si sto bene. –

- Io… mi dispiace Jake, non volevo che…- provò a dire mortificata.

- Non è colpa tua. – la interruppe lui facendo una smorfia quando si toccò il naso – Credo che sia rotto - disse arrabbiato rivolgendosi ad un suo amico che anche lui si era avvicinato.

- Andiamo al pronto soccorso. – gli rispose lui porgendogli un fazzoletto.

L'attore si alzò con fatica e si voltò a guardare la ragazza. - Ciao Nic. Vorrei dirti che è stato un piacere rivederti ma…- disse tentando di sdrammatizzare.

Nicole sorrise e corse via, seguendo la stessa strada che aveva fatto poco prima Orlando.
Cominciò a cercarlo lungo la spiaggia non riuscendo a vedere altro che la distesa scura dell'oceano di notte. Dopo che gli occhi si furono abituati al buio riuscì a scorgere il ragazzo vicino alla riva.
Sentendo l’adrenalina scorrergli nelle vene, si tolse le scarpe e corse nella sua direzione. Era talmente agitata che il petto si alzava e si abbassava velocemente e le mani quasi le tremavano per il nervosismo.

Sentendola arrivare, lui si girò di scatto e sentì la mano della ragazza colpire la sua guancia con forza.

- Cosa cazzo ti è saltato in mente? Ti è andato per caso di volta il cervello? Ora ti metti anche a prendere a pugni la gente davanti a tutti? – gridò arrabbiata Nicole.

L’attore si toccò la guancia fissando la ragazza a bocca aperta. Gli aveva appena dato uno schiaffo. Lei lo aveva appena schiaffeggiato.

Vedendo che lui non rispondeva, Nic continuò – Ma ti rendi conto di quello che hai appena fatto? Lui potrebbe denunciarti. Sei... Sei…-

- Sono cosa? – sbottò improvvisamente Orlando – Dillo Nicole, sono cosa? Sono stato per caso io quello che ti ha visto fare la gattamorta con la persona che ho baciato un anno fa? Neanche la furbizia di farlo di nascosto... L'hai fatto davanti a me, davanti ai nostri amici. -

-Tu lo hai preso a pugni perchè io l'ho baciato quando ancora neanche stavamo insieme. Quella è stata la sua unica colpa e tu gli hai messo le mani addosso come un pazzo! Piuttosto vogliamo parlare del fatto che tu mi hai spiato quella notte? Non ne avevi il diritto, non dovevi permetterti di... –

- Non capisci Nicole? Non capisci perchè ti stavo spiando? – disse ancora più arrabbiato mimando le virgolette sull’ultima parola.

- No, non lo capisco proprio. Iilluminami Orlando! –

- Perchè già mi piacevi, perchè già non riuscivo a pensare altro che a te. Quando ti ho detto che mi sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista pensavi che stessi scherzando? –

Nicole rimase interdetta. Se ne stette a fissare l’attore che la guardava con il labbro inferiore sanguinante e con il petto che si alzava e abbassava ritmicamente seguendo i suoi respiri.
-
Io… io…- balbettò incapace di dire nient’altro.

- Voglio sapere cosa c’è stato tra di voi. Anzi lo pretendo. – continuò Orlando provando a riacquistare la calma. Si passò una mano sulla faccia e spostò nervosamente il peso da un piede all'altro.

Nicole inghiottì a vuoto e indurì la mascella. Gli occhi le si ricoprirono di lacrime e non riuscì a trattenere un leggero tremore al labbro inferiore.

- Ci sei andata a letto? – domadò lui con un groppo alla gola. Era sicuro che ora lei avrebbe scosso la testa con orrore e che gli avrebbe detto che non doveva neanche pensare una cosa del genere, che non avrebbe mai pensato far sesso con lui. Stava per caso scherzando?

Invece lei abbassò lo sguardo e vide due lacrime silenziose solcarle il viso.
Per Orlando fu come una coltellata allo stomaco. Chiuse gli occhi e disse con voce bassa – Quando? –

- Quando sono venuta a Los Angeles con Nathalie – rispose con la voce rotta dalle lacrime.

- Tu sei andata a letto con lui quando mi hai chiamato per dirmi ce eri in ciità e che volevi vedermi? Quando mi hai detto che volevi passare del tempo con me? – domandò sbarrando gli occhi e tornando a gridare.

Nicole si mise le mani nei capelli – Orlando, cosa dovevo fare? Tu non c’eri e io stavo malissimo per…-

- Ho visto quanto stavi male! Stavi talmente male che ti sei buttata nelle braccia, diciamo così, del primo che ti è capitato! E io che pensavo che ti mancassi... che idiota. Immagino che a te manchino un po' tutti quando ti fa comodo. –

La ragazza si immobilizzò e strinse i pugni. – Mi stai dando della puttana? – grugnì parlando a denti stretti.

- Hai per caso la coda di paglia? -

I due rimasero a scrutarsi per qualche secondo, ognuno ferito dalle parole dell'altro.

- Ma come ti permetti? - sbottò infine Nicole facendo due passi avanti minacciosamente. I suoi occhi, però, tradivano il dolore che iaffliggeva il cuore. - Ora dimmi che tu durante la tua vacanza a Cordoba non sei andata con nessuna donna. Voglio che mi guardi negli occhi e che mi dica che tu non l’hai fatto. – 

Questa volta fu Orlando a guardarla in silenzio.

- Sei patetico – disse ridendo amaramente – TU vieni a fare la paternale a ME quando hai fatto solo Dio sa cosa, con chissà quale donna. Ti ricordi perlomeno che viso aveva? –

- Io perlomeno non ci ho flirtato davanti a te. – disse inarcando le sopracciglia.

- Non lo hai fatto solo perchè non ti ricordi nemmeno come si chiama! –

I due ragazzi rimasero a fissarsi ancora un attimo, prima che Nicole tornò indietro velocemente e sparì nella notte.

Orlando aspettò ancora qualche altro minuto e poi tornò sulla terrazza anche lui. Will gli venne incontro e gli disse che le ragazze erano andate in hotel con un taxi.

Durante il tragitto, Orlando guardò per tutti il tempo fuori dal finestrino, fino a che Will non si fermò davanti al lussuoso hotel Royal e consegnò le chiavi dell’automobile al parcheggiatore, che augurò un buon inizio dell’anno ai due clienti con un sorriso.

Proprio niente male questo 2007”  pensò entrando nello stesso hotel in cui solo pochi mesi prima, aveva preso una delle decisioni più importanti che avesse mai preso. Era lì quando, durante l’intervista con la signorina Wayne, aveva capito di voler stare solo con Nicole. Non voleva nient’altro al mondo.

Fece un cenno alla receptionist che lo riconobbe e gli fece gli auguri. Ma perché tutti quanti non facevano altro che ricordargli che stava passando un capodanno di merda?

Salì su in camera e bussò alla porta. Aspettò qualche secondo e si ritrovò davanti due occhi gonfi e arrossati. Nicole non lo degnò neanche di uno sguardo, si voltò e si mise a letto, dandogli le spalle.
L’attore si spogliò velocemente e si sdraiò accanto a lei, stando attento a non sfiorarla.
Passarono dieci minuti e Orlando si rigirava nel letto nervoso perché non riusciva a prendere sonno. L'orologio sul suo comodino scandiva inesorabilmente lento i secondi. Tutte le volte che chiudeva gli occhi si ritrovava davanti la faccia arrabbiata di Nicole che gli urlava contro. A volte gli sembrava quasi di sentir bruciare ancora il punto in cui lei lo aveva schiaffeggiato. Per non parlare poi dello spacco sul labbro che pizzicava sempre di più, come per ricordargli di quanto era stato idiota.

- La finisci di rigirarti nel letto? Non riesco a dormire. – disse scocciata la ragazza.

- Scusami, lo so che preferiresti avere Gyllenhaal accanto a te, ma credo che dovrai accontentarti di me, perlomeno per stasera. Chissà magari quando mi sarò addormentato ce la farai a sgattaiolare fuori dall’hotel per un paio d’ore. – rispose lui sarcastico.

- Basta, non ce la faccio più.. – fece Nic accendendo la luce e scattando giù dal letto.

Orlando si tirò su con i gomiti e si appoggiò alla spalliera del letto. - Dove stai andando? – 

- Da Jake. Hai ragione preferirei stare con lui. –

Orlando rimase basito. Stava dicendo sul serio?

- Sei veramente un idiota. Ti pare che farei una cosa del genere? Ah,– disse lei facendo finta di ricordarsi una cosa - già è vero, infondo sono una puttana, giusto? –

- Sai che non intendevo dire…-

- Quello che hai detto? Ma purtroppo lo hai fatto, quindi…- Prese il cuscino e gli diede le spalle – Vado a dormire nella stanza di Nathalie – disse dirigendosi verso la porta.
Fece scattare la serratura e si girò per guardarlo negli occhi – Ah, Orlando buon 2007! –

Uscì sul corridoio e chiuse la porta.

L’attore si buttò sui cuscini e fissò il soffitto – Buon 2007 anche a te – disse sospirando.

  
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