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Autore: ZeroMcClane    02/09/2012    0 recensioni
Cosa succede se Ezio riesce a salvare suo padre Giovanni e i suoi due fratelli Federico e Petruccio? Come cambierà la sua vita?
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo V - Atto finale

Accadde tutto così in fretta, che nessuno riuscì a capirci niente. Persino i Templari rimasero di stucco di fronte a ciò che successe in poche ore. Il corpicino di Petruccio fu smembrato e i suoi resti furono gettati dentro Palazzo Auditore.

***

<< Giovanni, non ti pare strano che dopo diversi anni di odio reciproco tra le nostre famiglie, diventiamo grandi amici? >> disse Francesco, mettendo la mano sulla spalla all'Auditore. Quest'ultimo non rispose. I due erano tornati nelle segrete del palazzo dei Medici. Il cadavere del Magnifico era stato spostato, ma le macchie di sangue c'erano ancora.

<< Non sono tuo amico. E mai lo sarò. >> disse Giovanni, prima di tirar fuori la lama celata e recidere la gola al Pazzi. Il sangue gli schizzò dritto in faccia, e ripensò al povero Petruccio. Una lacrima gli scese sul viso. Francesco cadde a terra, morto.

***

<< Il palazzo dei Medici è vuoto. >> disse Giovanni, ritornato da Rodrigo. << Dov'è Francesco? >> chiese il Borgia. Giovanni chinò la testa. << Come è successo? >> chiese ancora il Borgia. << Poliziano. Lo ha preso alle spalle e lo ha ucciso. >> rispose l'Auditore.

Rodrigo sorrise:<< Poliziano... Non riesco a crederci. >>

***

<< Fermo padre! Non ti permetteremo di uccidere qualcun altro! >> gridarono all'unisono sia Federico che Ezio.
Giovanni si girò verso i figli, mentre Rodrigo gli sussurrava:<< Non li hai ancora fatti fuori?! >>
L'Auditore sorrise:<< Non ancora Rodrigo. Mi torneranno utili. >> Rodrigo sbottò:<< Utili? Firenze è sul punto di cadere ai nostri piedi. Venezia è nella stessa situazione. Non voglio altri intoppi. Uccidili ora. >>

Giovanni si girò verso Rodrigo:<< No. Venezia non è dei Templari. E' in mano agli Assassini. >> Rodrigo allibì:<< E' impossibile! Come fai a... >> Non finii la frase. Giovanni lo trapassò con la spada. Negli ultimi attimi di vita, Rodrigo disse:<< Maledetto Assassino... Traditore. TRADITORE! >>

***

I due fratelli si avvicinarono al padre, scioccati. << Padre... Cosa è successo? >> chiese Ezio.  << Dentro di me c'è grande odio per me stesso e per gli artefici di questa operazione... >> << Quale operazione? >> domandò Federico. << Tutto è iniziato qualche anno fa. Quando Rodrigo Borgia divenne Gran Maestro dell'Ordine dei Templari qui in Italia, fui mandato da Lorenzo il Magnifico a Milano, per impedire l'omicidio dello Sforza. Galeazzo morì, e i Templari presero Milano. Seguii una pista fino a Venezia, e capii che avevano piani di conquista anche lì. Intercettai il corriere dei Barbarigo e giunsi a Roma, dove mi battei con Rodrigo. Rimasi ferito e poi fui arrestato e condannato a morte, insieme a te e Petruccio. >>

<< Come avete fatto a salvarvi padre? >> << Ezio, tu diedi i documenti su Francesco de Pazzi a Uberto. Lui mi scagionò: non per i documenti, ma perchè avevo giurato di diventare un Templare, la sera prima. Questa mia diserzione mi è costata cara: ho perso mio fratello e mio figlio. Era tutta una messinscena degli Assassini: volevamo il frutto dell'Eden di Rodrigo. E ora sappiamo dove lo tiene: a Roma. >>

***

<< Tutto per un frutto dell'Eden? >> sbottò Claudia. I due fratelli annuirono. << Giovanni... Sfruttato per la sete di potere di altri individui... >> disse Maria, piangendo a dirotto. Ezio e Federico confortarono la madre. << E' tutto finito madre... E' tutto finito. >> disse Ezio.

"E' veramente tutto finito figlio mio? O è solo l'inizio?" La voce di Giovanni echeggiò in tutta la casa.

********

Giovanni aprì gli occhi. La stanza era buia, ma il bagliore della Mela dell'Eden nella sua mano destra la faceva sembrare cupa e misteriosa. << E' tutto finito. >> disse Giovanni, e posò il manufatto sul tavolo. Prese un foglio e iniziò a scriverci sopra:
"A Niccolò Macchiavelli,

Ho appena concluso la simulazione usando la Mela. I dati sono scoraggianti: la corruzione dei Templari mi porta a fare degli atti abominevoli, anche se alla fine era tutta una simulazione anch'essa, ideata e scritta a pennello dagli Assassini.
Ti spedirò il manufatto il prima possibile. Il suo potere può facilmente corrompere le menti degli stolti e dei deboli, e se viene usata senza accortezza si rischia di impazzire. Stando alle pagine del Codice, Altair scoprì nuove tecnologie utilizzandola.

Non dobbiamo assolutamente cambiare l'attuale corso degli eventi. La simulazione della Mela potrebbe anche non essere veritiera, ma ho un forte presentimento che cambierà tutto d'ora in poi.


 Giovanni Auditore"

Giovanni preparò la lettera e si preparò ad uscire per spedirla, quando qualcuno bussò alla porta. Giovanni aprì la porta e una guardia lo colpii con un pugno in faccia, facendolo cadere. Le ultime parole che sentii erano:<< Perlustrate la casa! Dobbiamo trovare i figli maschi e arrestarli! >>


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NOTA DELL'AUTORE: è finita piuttosto in fretta. Sinceramente non sapevo come farla finire. Poi mi vennero un paio di idee e scelsi la migliore. Sto lavorando a un'altra fan-fiction e in cantiere c'è anche una serie sci-fi, ma non saprò quando potrò darvene un assaggio.
   
 
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