Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast
Segui la storia  |       
Autore: CL_Kiki    04/09/2012    3 recensioni
Questa storia l'abbiamo scritta io e mia cugina! I B2ST sono la nostra band preferita e sono loro che ci hanno dato l'ispirazione!
"Due ragazze, un'opportunità per realizzare il loro sogno. Andra tutto bene o ci saranno degli imprevisti inaspettati?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era arrivato il primo di agosto, erano 5 giorni che stavano a Seoul.
Elena era presa con il nuovo incarico, rientrava spesso tardi a casa lasciando la piccola Han sola soletta a casa ad annoiarsi.
< Perché non trovi un lavoretto part-time? >
< Non so da dove cercare…e poi vorrei realizzar il mio sogno? >
< Sarebbe? >
< Voglio far la cantante >
Elena guardava sua cugina che sognava ad occhi aperti.
< Ma so che sarà difficile poter far un provino e le selezioni sono difficili…>
< Perché? Le capacità le hai. Provare non costa niente. >
< Lo so, ma bisogna prepararsi bene…non puoi buttarti così >
< Eh allora? >
Han si voltò guardandola con sguardo meravigliato.

< Ma sai cosa significhi prepararsi bene?? Non solo si basano sulla voce, ma devi saper anche ballare…so fare qualcosina, ma non mi prenderanno mai >
< Scusa perché  non ti fai aiutare da Seob… Se è quello che vuoi fare, e sei anche qui, almeno tenta questa carta, può darsi che ti prendono >
< Ma loro sono impegnati…non lo vedo più come prima >
< Impegnati? >
< Si, tra programmi in tv e alla radio…e anche partecipazione in telefilm…non hanno molto tempo. >
< Mmm, capito. Ma io credo che se chiedi qualcosa uscirà fuori >
< Eh?! >
< Vestiti…si va a trovarli! >
< Ma sono già le sette di sera! >
< Si, allora? >
< Staranno riposando, sempre se già sono a casa >
< Se non ci sono chiederemo di entrare >
< Come? Le chiavi del dormitorio l’ha il loro manager >
< C’è sempre un portinaio con le chiavi… >
Han guardava sua cugine incredula.

< Che c’è? Perché mi guardi in quel modo? >
< Ma te come fai a sapere tutte queste cose? >
< Ho chiesto all’agenzia >
< Perché? >
< Niente di che, semplice informazione…ora vestiti che li andiamo a trovare! >
Han si cambiò più fretta che poteva.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Il dormitorio era distante un paio di isolati da dove stavano loro e decisero di andarci con la metropolitana…due fermate più avanti e scesero, era più vicino di quanto pensassero.
Suonarono ma nessuno aprì, chiesero al portinaio se potevano salire. Dopo qualche insistenza le lasciò passare.
Quando entrarono notarono il grande disordine che avevano lasciato in quella casa.
Le ragazze si guardarono, non potevano credere che loro vivevano in quel caos.
Decisero di iniziare a metter ordine, partirono dal salone…c’erano giochi, riviste, manga, mangiare, bottiglie sparse da per tutto.

Riuscirono a far brillare la stanza ma ci volle molto tempo, si eran fatte già le 19 e 30, non sapendo a che ora sarebbero tornati decisero di entrar nella cucina…cosa che le lasciò a bocca aperta.
< Ma questi non puliscono mai? > disse Han
< Non credo o se puliscono riescono a sporcare tutto in poco tempo…è da guinness dei primati, meriterebbero la medaglia >
< Dai, io inizio a pulire i piatti >
Mentre Han cominciò, Elena sistemò quella che loro consideravano cucina.
Troppo disordine regnava in  quella casa, ci volle un po’ per metter tutto al loro posto e finalmente iniziarono a preparare la cena…o meglio tentarono di cucinare perché si accorsero che molti ingredienti non erano in quella cucina, optarono per una cena ordinata…pizza!
Così ebbero il tempo per sistemar meglio quella che loro definivano camera…c’era una sola cosa che mancava da fare.

< E adesso? > chiese Han
< Non so, vogliamo entrare? >
< Ma non sarà violazione? >
< Esagerata! Stiamo solo sistemando >
< Ma sono sempre le loro camere… >
< Cerchiamo di far solo i letti…e se c’è casino sistemiamo >
Han si lasciò convincere dalla cugina, la prima stanza fu quella di Doo.
Nonostante la sua apparenza da leader, la sua camera era sotto sopra…c’eran vestiti sparsi da ogni lato, fu una fatica individuare il letto e trovare dove iniziavano e finivan le lenzuola.
Uscite da li senza toccare oggetti personali, tocco la stanza di Hyun…almeno quella fu più ordinata…classica come del resto il suo modo di atteggiarsi e vestirsi.
Uno dopo l’altro finirono con lasciar per ultime le stanze di Jun e Seob…

< Vuoi entrarci da sola? > domandò Elena
< Ma che dici? Mica dobbiamo fare chissà cosa… >
< AHAHAHAH semplicemente chiedevo, non c’erano secondi fini… - Elena guardò l’ora – Sono già le nove? Sbrighiamoci, tu fai la sua…io vado in quella di Jun >
< Ok, non voglio che mi trovi a sistemar la stanza…sarebbe troppo imbarazzante >
Elena sorrise nel vederla rossa, gli diede una pacca nella spalla poi si recò nella stanza di Jun.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Han si trovò sola davanti la porta, fece un lungo sospiro…infine entro…
Quando la vide rimase sorpresa nel veder che era l’unica stanza ordinata in quell’appartamento, non dovette far molto, solo aggiustar le lenzuola…ne approfittò per girar e curiosare tra i suoi oggetti; aveva molte foto di lui piccolo con i suoi genitori…una foto attirò la sua attenzione.
Era la foto di lui con sua madre, la stringeva forte a se. Han la prese fra le mani, l’osservò con sguardo nostalgico…
“ Deve tenere molto alla sua famiglia –cominciò a pensar – Deve voler bene a sua madre, come sono teneri si assomigliano tantissimo: il taglio degli occhi, il naso e la bocca sono di sua madre…adesso capisco perché ha questi lineamenti così dolci e delicati, sua madre è una splendida donna. ”
Han si rattristì nel vedere quella foto, doveva mancare a tutti i ragazzi non veder la propria famiglia per molto tempo; anche lei non vedeva i suoi da quasi 2 settimane, gli mancavano.
Uscì dalla stanza non toccando e spostando nessun oggetto, notò che ancora sua cugina non era uscita dalla stanza di Jun e decise di sedersi sul divano…era pensierosa ancora per quelle foto, si sdraio chiudendo gli occhi immaginandosi i suoi genitori, senza accorgersene si addormentò.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Elena quando si trovò davanti la porta della camera di Jun l’aprì senza esitazioni, la sua stanza era la più disordinata delle altre che aveva visto…riviste sparse per tutta la stanze, CD per terra, lattine vuote di coca cola sotto il letto, vestiti sporchi messi in un angolo della camera, resti di cibi in scatola o di qualche spuntino messo sulla scrivania…non sapeva da dove iniziare prima…uscì recandosi a prender un sacco della spazzatura, dei guanti e un paio di pinze.
Gli sembrò di dover disinfettare qualche appartamento infestato da tarme e non una camera in disordine, impiegò più tempo del previso. Quando infine sistemò il letto ed eliminato qualche spazzatura sentì la porta aprirsi, doveva far in fretta.

< Oh mio dio > disse Doo entrando per primo
< Ragazzi abbiamo sbagliato casa…siamo sicuri che siamo nella nostra? > disse stupito Hyun.
< Chi mai sarà stato? > domando Ki
Cominciarono a perlustrare la casa così pulita vista solo il primo giorno che gli consegnarono le chiavi.
< Non ci credo, la cucina brilla…tutto luccica > disse esterrefatto Doo.
< Ehm ragazzi – disse Seob attirando l’attenzione di tutti – Shh, fate silenzio e venite in salone >
I cinque ragazzi si recarono da Seob che indicava di non far rumore.

< EH? > dissero in coro

Seob indicò il divano dove Hannah dormiva serena.

< Non è un amore? >
< Ma…come ha fatto ad entrare? > si chiese Doo
< Sarà stato il portinaio – disse Seob – credo che sia merito suo se la casa adesso è in questo stato > disse con gli occhi luccicanti
Hyun, Doo e Dong si sedettero nel divano osservando come ora quei mobili erano ritornati in ordine, come non c’era più quel casino.
Seob era rimasto ad osservar la sua Han dormire sedendosi a terra, mentre Jun si guardava in giro.
< Che fai in piedi? > domando Hyun
< Non vedo Kiki >
< Sarà nella sua stanza, si starà cambiando >
Pochi istanti dopo entrò proprio Kiki con lo sguardo stupito.
< R-Ragazzi, venite a vedere… >

Lo guardarono perplesso, non capivano cosa potesse esserci di così strano da aver quella faccia.
Quando si trovarono nella davanti la sua porta, l’aprì e tutti rimasero a bocca aperta…era pulita da cima in fondo, nessuna cosa fuori posto: non credevano a ciò che vedevano.
Doo, Dong e Hyun corsero nelle loro stanze costatando che anche le loro erano pulite ed ordinate.
< Ragazzi – disse Doo – ma come avrà fatto a pulirle così bene e da sola >
< Non ha fatto da sola > disse Jun appoggiato nella porta della stanza di Kiki
< Che vuoi dire? Si è fatta aiutare? >
< Insieme a lei ci sarà stata sicuramente qualcuno…o qualcuna >
< Sicuramente, ma sarà venuta qui dopo che noi siamo scesi. Per far questo splendido lavoro avranno lavorato tutto il giorno > affermò Hyun
< Dici? Secondo me è ancora qui, e sta pulendo ancora qualche stanza…> disse Jun guardandolo inclinando la testa indietro.
< Per me no…la tavola sembra sistemata per la cena, credo sia in cucina o magari è fuori che sta comprando qualcosa per noi… >
< Come volete, per me è ancora qui >
< Ma di chi state parlando? > intervenne Dong
< Della persona che ha aiutato Han, sua cugina > disse Hyun
< Pensa come credi – si spostò da muro recandosi verso la sua stanza passando davanti Hyun – per me è qui >
< Vado a controllare in cucina, se non è lì tra un po’ aprirà quella porta >
I ragazzi si recarono in cucina lasciando Jun davanti la sua porta, ma oltre allo stupore nel vedere che anche quella stanza era pulita e brillava non videro nessuno.
< Starà arrivando con la cena > affermò Hyun recandosi in salotto insieme agli altri ragazzi

“ Tsk! L’avevo detto io che era ancora qui…qualcosa mi dice che è proprio nella mia stanza ”
Aprì la porta senza far rumore, come pensava la vide lì, sopra quel letto con le lenzuola cambiate intenta a posare dei CD sopra lo scafale.
Era così buffa, si diceva nel vederla, non era ne bassa ne tanto alta; ma in quei scafali arrivava a stento, doveva mettersi sulle punte dei piedi.
Era rimasto ad osservarla all’ingresso appoggiato al muro, Elena aveva i capelli raccolti in una coda e la frangia gli copriva sempre gli occhi e la spostava di continuo, aveva messa un vestito leggero con decorazioni floreali e di tanto in tanto una spallina le scivolava sulla spalla lasciandola scoperta.
Posizionò l’ultimo CD con molta fatica, si lasciò infine cadere nel letto.
< AAAAAAAH! Con questo ho concluso > disse chiudendo gli occhi e coprendoseli con il braccio.
Sembrò quasi addormentata, Jun si avvicinò cautamente verso lei, si avvicinò al suo viso lentamente quando Elena tolse il braccio aprendo gli occhi…
Rimasero ad osservarsi negli occhi pochi istanti, Elena divenne rossa aveva il suo volto così vicino, troppo vicino…Jun infine rise.
< P-Perché ridi? >
< Hai il viso tutto rosso >
Si portò le mani per coprire il suo viso ma Jun la fermò bloccandole i polsi portandoli sopra la sua testa.

< C-Che intenzione hai? >
Jun non rispose, la osservava.
Il suo cuore batté fortissimo, cominciò a muover le gambe per liberarsi dalla presa e da quella situazione imbarazzante che si era venuta a creare ma Jun fu più svelto di lei posizionandosi sopra il suo corpo.
< …J-Jun… >
Lo guardava con sguardo confuso su quella strana situazione che si era creata, non capiva il motivo del suo gesto.
< Ti prego… >

< N-Non c’è un perché! >
< Ah no? Poteva farlo anche tua cugina >
< Lei ha fatto quello di YoSeob >
< E le altre? >
< Le abbiamo fatte prima >
< Quindi hai volutamente lasciato la mia per ultima…perché? >
< Non è vero >
Jun afferrò i polsi della ragazza con una sola mano, portando l’altra sul suo viso accarezzandolo.

< Dici che non l’hai fatto con una motivazione, però hai sistemato con cure le mie cose… >
< Se ti ha dato fastidio…ti chiedo scusa…ora però lasciami, così mi fai male >
< Fastidio? No no, sono solo sorpreso… >
Avvicinò il suo volto sul collo della ragazza respirando il suo profumo.
< Hai un profumo dolcissimo >
Lo bacio, dapprima con baci dolci e sfiorando con le labbra il collo di Elena che a quei tocchi si lasciò tentare socchiudendo gli occhi, abbandonandosi ai piaceri…poi i baci divennero passionali cominciando a scender verso il petto per poi risalire. Con la mano le accarezzò prima il collo per poi con l’indice della mano scese lungo tutto il corpo provocandogli brividi di piacere, scese fino alla gamba accarezzandogli la parte scoperta dal vestito…
Elena stava per cedere a quella voglia che nasceva in lei quando alla fine fu Jun a fermarsi.
Aprì gli occhi, non sentiva più la stretta fermargli i polsi, non aveva più il suo corpo sul suo e non aveva più quel soffio sul suo collo…lo vide seduto sul suo letto a guardarla, si sollevò e imbarazzata abbassava e alzava il suo sguardo verso il suo…quello sguardo le provocava strani desideri.

Era rossa, non riusciva a vedersi ma sentiva il suo volto andar in fiamme…che espressione aveva in quel momento? Se lo domandava perché Jun non smetteva di osservarla. Era calato un silenzio, e non riusciva a capire perché.
Che significava quel gesto di prima?
Era una domanda a cui sapeva rispondere, era palese che lui provava qualcosa nei suoi riguardi ma lei non sapevo cosa fare, forse per questo ogni volta Jun si fermava? Non voleva metter in situazioni che poi avrebbe potuto pentirsi?
Da quando erano arrivati a Seoul non faceva che pensare costantemente a lui, ma perché? Lei non poteva cadere a quel sentimento…non poteva di nuovo mettersi nelle stesse situazioni di quando stava con Daniel, sapeva che se si fosse innamorata sarebbe stato un errore, ne era certa.
Se cedeva a Jun sapeva che un giorno se ne sarebbe pentita, la sua durata li era solo per alcuni mesi, perché far nascere quella storia se sapeva che già non aveva futuro?
Per questo si ripeteva che non doveva cedere, doveva resistere a quelle voglie che nascevano in lei non appena lo vedeva, non appena sentiva il suo profumo, quei suoi occhi puntati sudi lei, non appena vedeva quelle labbra che tanto voleva baciar.
Chiuse gli occhi per non pensarci più, ripetendosi di allontanarsi, era pericoloso per lei rimanere un altro secondo li, in quella situazione.
Si alzò recandosi davanti la porta, Jun rimase fermo sul suo letto guardandola e prima che lei riuscisse ad aprir la porta con un agile scatto riuscì a fermarla rimanendo dietro di lei, l’altezza giocava in suo favore.

< Dove pensi di andare? >
< …D-Devo andar dagli altri… >
< Mi lasci così? >
< Perché…come dovrei lasciarti? >
Jun la voltò verso se.
< Con un bacio >
Lentamente si avvicinò alle labbra della ragazza ma prima che riuscisse a baciarle si voltò.

< Non dire fesserie >
< Non servirà a niente far l’ostinata con me, non fa che aumentare il mio desiderio di averti >
< Non mi avrai mai >
< Vincerò io, si vede già dal fatto stesso che la mia stanza l’hai fatta tu da sola…avresti potuto farla con tua cugina. >
Elena non sapeva come rispondere, è vero l’ha lasciata per ultima perché voleva entrarci sola…
Perché? Perché?
Se lo chiedeva ma era inutile, lo sapeva benissimo perché…stava lentamente innamorandosi di lui.
Ma cercava in tutti i modi di allontanarlo da lei, e sembrava fosse riuscita…

Da quando stavano in due case separate e al lavoro si vedevano poco, sembrava la soluzione perfetta…ma si dimostrò un fallimento…la sera non faceva che pensarlo…era costante nei suoi sogni.
< La verità e che più cerchi di starmi lontana, più desideri vedermi >
< …No! >
< Invece si, non negarlo >
< Ti sbagli...io…io…non riesco a sopportarti >
Jun si mire a ridere.
< Ora perché ridi? >
< Tu mi odi? O mi ami? >
< …Ti odio >
< Come sei bugiarda. Se la tua testa mi odia…il tuo corpo però frena nel desiderio di avermi… come lo spieghi? >
< Non lo spiego perché non è assolutissimamente vero >
< Sei così maledettamente bugiarda. Non vorrei per nessun motivo lasciarti andare, ma devo… purtroppo per me non siamo soli >
Jun si allontano dalla ragazza e aprì la porta che stava dietro le sue spalle.
< Prima di lasciarti andare… ricordati che non smetterò… ti farò confessare. >
Uscì dalla stanza lasciandolo solo, era ancora presa dalle parole di Jun…si ripeteva che non poteva, anche se gli costava fatica…non doveva innamorarsi.

< Ely…stai bene? >
Si girò lentamente, era Ki che si dirigeva verso il salone dagli altri.
Elena scoppiò a piangere.
< Che è successo? >
< I-Io…NON  POSSO!!! >
< Oh Ely! >
Ki la strinse forte tra le sue braccia.
Da dietro la porta Jun aveva sentito.






Ecco il secondo capitolo!
Mi scuso per il ritardo ma come avrete visto, efp non andava y.y
Spero che questi 2 capitoli possano andare bene per queste settimane.
Pubblicherò il 16esimo capitolo appena torno dal viaggio e penso di cambiare giorno!
Il lunedì è triste. E' il primo giorno della settimana, che vuol dire scuola y.y

Ripeto: fino a giovedì, potrò rispondere alle vostre recensioni!

Ciaoooo **
Mi mancherete tanto <3
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast / Vai alla pagina dell'autore: CL_Kiki