Ciao
a tutti, mi chiamo Lorian ed è la prima volta che
mi cimento con una storia su Flor.
Premetto
che ho adorato quella serie tv e che ho
sognato con l'amore di questi due protagonisti.
Quindi
ho deciso di scrivere qualcosa su un loro
futuro immaginario partendo dal loro matrimonio.
Nei
prossimi capitoli faremo dei salti temporali per
scoprire che cosa succederà ai due innamorati e alla
famiglia Fritzenwalden.
Spero
sia di vostro gradimento ed in tal caso mi
piacerebbe che me lo dicesse lasciandomi una vostra recensione.
Vabbé
scrivetemi anche per dirmi che non vi piace, grazie
ancora Lorian
P.S.
VISTA LA CHIUSURA DI TINYPIC, RIEDITERÒ TUTTE LE STORIE
ELIMINANDO LE
FOTOGRAFIE
Capitolo
1 - L'inizio di un sogno
L'emozione
le faceva scoppiare il cuore in petto.
Ora
che finalmente era la moglie del suo adorato
Maximo, Flor si sentiva come se camminasse sulle nuvole.
Quante
ne avevano passate prima di arrivare a quella
felicità enorme.
Ora
che la splendida carrozza trainata da quei magnifici cavalli bianchi
portava
lei e Maximo fuori dall'ippodromo, Flor pensava a sua madre che era
tornata dal
paradiso per aiutarla, a suo padre che non aveva mai conosciuto ma che
amava
con tutto il suo cuore, a Federico che era stato il suo primo grande
amore e
che aveva lasciato una parte della sua anima dentro suo marito.
Pensava
alle persone a lei più care: i tre gemellini,
Franco con Olivia, Nicolas con Valentina, Maya con Facha, Sofia con
Bata,
Martin con Isolinda, Thomas, Roberta, Greta, Evaristo e si anche lei,
Delfina
la sorella che aveva appena ritrovato.
Le
faceva ancora impressione considerarla davvero una
sorella ma grazie a Dio e a Margarita si era compiuto il miracolo.
Quell'essere
che era la malvagità allo stato puro, si
era pentita diventando buona e in quell'istante Flor si ripromise di
cercare di
ricucire lo strappo che si era creato tra di loro.
Ne
aveva bisogno, solo così poteva sentirsi davvero
completa.
Una
lacrima le scese solitaria lungo la guancia,
Maximo la vide e preoccupato le chiese: "Flor amore, che
c'è? Che hai?
Perchè stai piangendo? Sei triste? C'è qualcosa
che non va?".
Flor
lo guardò e sorrise illuminandosi tutta poi, con
dolcezza rispose: " No amore, non c'è nulla che non va!
Stavo solo
pensando a tutti i nostri cari e al fatto che mi piacerebbe tanto poter
ricostruire il mio rapporto con Delfina!".
Maximo
corrucciò lo sguardo e le disse: " Flor
vita mia, lo sai che non mi piace che ti avvicini a Delfina.
Faccio
un enorme fatica a credere nel suo repentino
cambiamento e ho paura che lei possa tornare ad essere malvagia come
prima
continuando a farci del male ma...".
Flor
lo interruppe dicendo: " Conte minimo ti
prego non giudicarla, so che mia sorella ha sbagliato ma si
è pentita e ora
grazie a lei siamo marito e moglie!
Grazie
al pentimento suo e di Lorenzo ora possiamo
cominciare veramente ad essere felici!".
Maximo
alzò le spalle in segno di rassegnazione; aveva
imparato ormai da tempo, che quando Flor si metteva in testa una cosa
era del
tutto impossibile, farle cambiare idea ed inoltre non aveva nessuna
intenzione
di litigare, con la donna che gli aveva rubato il cuore, che gli aveva
stravolto la vita, che lo aveva fatto crescere e che lo aveva reso
padre.
Quindi
guardandola negli occhi, le disse teneramente:
" D'accordo amore, non giudicherò né Lorenzo
né Delfina ma ti chiedo solo
di fare attenzione.
Abbiamo
sofferto troppo a causa loro, per tutte le
bugie e gli inganni che ci hanno propinato.
Forse
è proprio come dici tu, magari si è compiuto il
miracolo e loro si sono pentiti ma di sicuro Malala e Bonilla non lo
sono
affatto e non vorrei che il loro ascendente, influenzassero nuovamente
quei
due.
Sono
terrorizzato che possa verificarsi ancora, la
situazione terribile che abbiamo vissuto.
Non
riesco a dimenticare l'imbroglio del dna di
Franco, la finta donazione del midollo, il tentativo di avvelenarti e
sopratutto non riesco a dimenticare il rapimento di Margarita!".
Flor
alzò gli occhi al cielo e sospirando, gli disse:
"Ti prego conte minimo, non rivangare il passato proprio oggi, non mi
sembra il caso.
Non
voglio litigare con te in questo giorno
meraviglioso, sono troppo felice.
Oggi
inizia per noi un cammino nuovo, che possiamo
percorrere insieme ai nostri gemelli e con tutta la splendida e caotica
famiglia, con la quale condividiamo tutto.
Sento
nel profondo del mio cuore che Delfina è
veramente cambiata e che finalmente non permetterà
più a sua madre, di
interferire con la sua vita.
Ora
è forte e ha accanto il suo vero amore Lorenzo,
che l'aspetterà fuori dalla prigione per sposarla e per
creare con lei una
famiglia.
Qualunque
cosa tu possa dire, non mi convincerà del
contrario.
Delfina
è mia sorella così come lo è Sofia ed
entrambe
sono l'unico legame che mi è rimasto con mio padre e non
intendo rinunciare a
creare con loro, la famiglia che mi è sempre mancata!".
Maximo
le sorrise, con gli occhi pieni d'amore per
quella splendida donna poi le disse: " Va bene tesoro, se tu ritieni
che
valga la pena di tentare, io sto con te e ti giuro che se Delfina e
Lorenzo
sono veramente cambiati, io stesso li accoglierò nella
nostra famiglia! Sei
contenta adesso?".
Flor
gli rispose con un caldissimo bacio in segno di
approvazione.
Intanto
la carrozza era arrivata davanti all'ingresso della splendida arena che
Anna,
aveva attrezzato per festeggiare il ricevimento.
Maximo
scese per primo poi fece il giro della
carrozza, per aiutare la sua dolce sposa a scendere.
Flor
gli diede la mano e scese a terra in una nuvola
di tulle e pizzo poi sorridendo a Maximo, gli disse: " Forza conte
minimo,
ci aspettano; anche se sinceramente io me ne andrei subito con te in
luna di
miele.
Piuttosto
non mi hai ancora detto dove andiamo. Non
nel Kricoragan vero? Ti prego, in quel covo di maschilisti allo stato
puro, io
non ci metto piede capito? Altro che re o conte; meno male che hai
rinunciato,
perchè sei solo nostro, mio, dei gemelli e della famiglia.
E
poi tu mi ci vedevi a diventare regina o contessa e
a stare tutto il giorno con gli occhi a terra, priva di parlare o di
esprimere
un mio parere..."
Maximo
ascoltava la sua Flor, travolto da quel fiume
in piena di parole.
Era
abituato ormai alla logorrea della ragazza ma ogni
volta rimaneva affascinato, dalla quantità di
parole
che le uscivano dalla bocca, dette quasi senza
respirare.
Sorrise
grattandosi la testa, poi decise che l'unica
soluzione era di stare lì impalato, a braccia conserte e
attendere che si
esaurisse il flusso verbale di sua moglie.
Lei
che non si era accorta di nulla, stava continuando
imperterrita: " ... non vedo l'ora di partire e di stare un
pò da soli io
e te.
Senti
ma credi che sia giusto separarci dai gemelli,
sono così piccoli; magari non so, potremmo portarli con noi,
che dici? Non che
non mi fidi di Greta, di Sandra e di tua madre ma è che mi
mancheranno da
morire. Conte minimo ma mi stai ascoltando?".
Maximo
la guardò dolcemente poi ironico, le disse:
" Ma come, hai già finito?".
Flor
assunse uno sguardo imbronciato ed offeso,
corrucciò la fronte e spinse in fuori il labbro inferiore,
come se volesse
piangere poi rispose: " Cosa vuol dire con hai già finito?
Stai per caso
insinuando che parlo troppo?".
Maximo
rise di cuore poi accarezzò teneramente sua
moglie e le disse: " Non più del solito.
E
tanto per chiarire, anche io me ne andrei subito con
te in viaggio di nozze invece di affrontare i cinquanta mila invitati,
che ci
attendono dietro a quelle porte ma abbiamo degli obblighi e dei doveri
al quale
dobbiamo fare fronte, anche se non siamo più dei nobili.
A
questo riguardo ci tengo a precisare che non mi sono
pentito e non mi pentirò mai, di aver rinunciato al mio
titolo e che mai e poi
mai te lo rinfaccerò, a patto che tu continui a chiamarmi
conte minimo!".
Flor
sorrise felice e in un soffio, disse: " Sarà
un onore per conte minimo; per me tu sarai il mio conte minimo per
sempre."
Maximo
annuì sorridendo poi riprese: " Per quanto
riguarda la destinazione segreta del nostro viaggio di nozze, ti
confermo
subito che non andiamo nel Kricoragan.
Intanto
perchè ti ho fatto preparare abiti
esclusivamente estivi e lì per ora è inverno
pieno e poi perchè non mi
interessa tornare nel mio paese.
Devo
convenire con te sul fatto che sono maschilisti
allo stato puro ed io ti ringrazio per essere riuscita a cambiarmi e a
tirarmene fuori.
Riguardo
ad immaginarti regina o contessa, sappi che
io credo che saresti stata la migliore tra tutte quelle donne che si
atteggiano
a nobili ma che in fondo, sono solo delle oche starnazzanti!".
Flor
soffocò un attacco di risate, mettendosi una mano
sulla bocca ben truccata e dopo essersi calmata, disse: "Conte minimo
un
pò di ritegno per favore! Non mi sembra il caso, che proprio
ora tu ti faccia
prendere da uno dei tuoi flickiti!".
Maximo
rise poi continuò: " Non mi prende nessun
flickiti ma sappi che ciò che ho detto, è
totalmente vero.
In
quanto alla destinazione del nostro viaggio di
nozze, ti informo che andiamo alle Maldive!".
A
Flor s'illuminarono gli occhi, lanciò un urlo di
gioia e abbracciò stretto suo marito.
Da
quanto tempo sognava di vedere il mare; lo aveva
detto anche a Federico e lui le aveva promesso di portarcela e lo aveva
fatto
la sera che si erano sposati in segreto ma era notte e Flor non aveva
potuto
vederlo bene.
Mentre
ora sarebbe andata alle Maldive con il suo
adorabile maritino.
Flor,
guardò gli occhi azzurro-verdi di Maximo e si
avvicinò lentamente poi lo baciò con passione.
L'uomo
rispose con altrettanta passione e faticò a
staccarsi da lei, ansimando leggermente.
Quando
riprese il controllo di se, disse: " Flor
amore non fare così, te l'ho già detto che
abbiamo dei doveri; quelle persone
ci aspettano, non farmi stare male ok? E comunque per finire il
discorso, i
gemelli saranno in buone mani.
Greta,
Sandra, mia madre e tutta la famiglia li
coccolerà e li proteggerà, non temere.
E'
il nostro viaggio di nozze, è la nostra luna di
miele ed io voglio stare da solo con te; ti prego Flor, vuoi?".
La
ragazza asciugò una piccola lacrima di commozione,
si avvicinò a Maximo, lo guardò negli occhi e gli
disse: " Hai ragione su
tutto amore mio; andiamo dunque, prima entriamo e prima usciamo e
partiamo.
Voglio
essere veramente felice insieme a te, prima che
le responsabilità dei gemelli, della casa e della famiglia
ci cadano
addosso."
Detto
questo Flor prese la mano di Maximo, rimirò la
fede luccicante che l'uomo portava all'anulare e sorrise poi leggeri
cominciarono ad incamminarsi verso quell'enorme cancello, che al loro
arrivo si
spalancò per lasciarli entrare.
Una
luce calda ed abbagliante li avvolse,
inghiottendoli in quella notte che era l'inizio della loro immensa
felicità.