3. Surprise!
Meryl
era lì: l'ultima persona che Snake avrebbe voluto vedere in
quel
momento. La donna lo aveva visto e – anzi – si era
alzata e gli
aveva fatto un cenno con la mano.
Il Serpente inspirò, non poteva
mica fare finta di nulla, ma cosa gli avrebbe detto? Che era
lì per
un 'appuntamento al buio'? Niente di più squallido,
soprattutto per
lui... Era di una tristezza assoluta, soprattutto nello stato in cui
si trovava. Un 'finto' vecchietto che se ne andava in cerca di belle
ragazze con appuntamenti al buio, magari era questo ciò che
Meryl
avrebbe pensato.
Dio santo: Otacon era un uomo morto.
Snake
decise – comunque – di avvicinarsi: mentre lo fece
osservava la
ragazza la quale aveva un ampio sorriso sul volto. Santo cielo,
doveva ammetterlo: era bellissima. I capelli erano rossicci, portati
corti come al solito, gli occhi chiari erano poco truccati ma ne
faceva risaltare quell'azzurro così puro. Il corpo era
fasciato da
un vestito rosso, lungo fino alla coscia, da un lato, e dall'altro
arrivava praticamente fino alle caviglie. Era stretto, o almeno
abbastanza per mettere in risalto le sue forme. Il rosso le stava da
Dio.
Ogni passo che l'uomo faceva gli sembrava di divenire sempre
più pesante. Voleva fermarsi, girare i tacchi ed andarsene.
D'altra
parte la ragazza vide il solito uomo, Snake, troppo vecchio per la
sua 'giovane' età. Indossava dei abiti formali e non lo
trovava
troppo male.. Se non per l'invecchiamento precoce.
L'uomo le
arrivo di fronte e decisamente non seppe bene che dire, fu fortunato
che iniziò lei la conversazione.
“Ciao, Dave..” Mormorò con
un lieve sorriso.
“Meryl.” Non sapeva davvero
cosa dirle. “Che.. Sorpresa.” Di certo non era un
piacere. Si
sentiva un'idiota.
La ragazza sorrise.
“Che ci fai qui?”
Chiese allora Snake, notando il tavolo per due, “Sei con
Johnny?
Dov'è?” Si guardò intorno, magari era
andato al
bagno.
“Veramente... Aspettavo una persona.” Rispose lei
con
un lieve sorriso. “Un certo eroe leggendario, sparito nel
nulla non
appena la missione del mese scorso si è conclusa.”
Il Serpente
a quel punto aggrottò la fronte. “Cosa? Non vorrai
mica dire
che..? Starai scherzando..!” Disse lievemente indispettito.
Era lei
che gli aveva mandato quella 'lettera'? No, non ci poteva
credere...
“Sì, Dave. Sono stata io ad invitarti qui..
Perché
non ci sediamo?”
Ma perché diavolo continuava a chiamarlo Dave?
Sospirò rumorosamente, guardandosi intorno con fare
circospetto. “Ma
che cosa ti sei messa in testa Meryl? Tu non dovresti nemmeno sapere
che io sono qui!” Cercò di tenere il tono basso,
seppur c'era una
certa 'enfasi' nella voce.
“Dai, siediti... Ne parliamo con
calma.” Meryl tornò seria. Non pensava che se la
sarebbe presa
così 'male'.
Snake non poteva crederci. Ora se ne voleva
realmente andare via, era sempre più convinto che una volta
tornato
a casa avrebbe disintegrato con le sue stesse mani Otacon. Lo avrebbe
fatto in mille pezzi e ogni pezzo lo avrebbe sotterrato in un posto
diverso del giardino.
Notò la ragazza sedersi e guardarlo con
sguardo abbastanza eloquente così, rassegnato, la
assecondò,
sedendosi.
“Ho parlato con mio padre ieri pomeriggio... E mi ha
detto che eri in città, che eri venuto a trovare Otacon. Era
così
assurdo per me sapere che eri qui...”
“Già, immagino che
aveste tutti messo già una croce sul mio nome.”
Borbottò lui,
guardando fuori dal finestrone che si ritrovava accanto, le luci di
San Francisco.
“Non essere così.. Rude. Mi fa piacere sapere
che tu sia ancora qui tra noi.” Mormorò
continuando a guardarlo,
mentre lui neppure la degnava di uno sguardo.
“Eppure questo
scherzetto mi è costato gli ultimi istanti di vita che mi
sono
rimasti.”
La donna strinse i denti. Che stronzo... Non aveva
tardato a fargli capire quanto non volesse rivederla.
“Che
esagerato.. Mi odi così tanto?” Chiese allora
Meryl. Veramente
doveva essere lei ad 'odiare' lui per averla abbandonata.
A quel
punto Snake portò lo sguardo verso di lei, nei suoi occhi,
forse
aveva esagerato. “Hm. Ma che dici..?”
In quel momento
sopraggiunse il cameriere, vestito di tutto punto con una camicia
bianca e dei pantaloni neri. “Salve, i signori vogliono
qualcosa da
bere?”
Come minimo Snake si sarebbe scolato una bottiglia intera
di Whisky. Beh... Gli mancava solo il vizio dell'alcool oltre quello
del fumo. Guardò Meryl.
“Del vino rosso.. E dell'acqua liscia.”
Disse la ragazza, guardando il cameriere, poi l'uomo di fronte a lei.
“Vuoi.. Qualcosa? Birra?”
“No.. L'acqua va bene.” Mormorò
rassegnato. Sospirò.
“D'accordo.” Disse il cameriere, finendo
di appuntare sul bloc-notes. “Arrivano subito.”
“Johnny?”
Chiese dopodiché Snake a bruciapelo, non appena il cameriere
si fu
allontanato, senza dare modo a Meryl di iniziare una
discussione.
“Johnny... Cosa?”
“Dov'è? Che dice?”
Lei
inspirò, non era propriamente l'argomento di cui voleva
parlare. Si
sentiva una merda per avergli mentito, dicendogli che sarebbe andata
a cena dal padre. “E' a casa. Sta bene.” Fece
spallucce.
“E..
Che dice di questa cena?”
Touché. Lo sguardo della ragazza
tremò appena, indugiando altrove.
“Non..” Sospirò. “Non lo
sa.” Lo guardò nuovamente.
Così arrivò nuovamente il
cameriere, portando a tavola le due bottiglie aprendo quella d'acqua
e stappando quella del vino. Ci fu un silenzio tombale nel
frattempo.
“I signori vogliono ordinare?”
Meryl si
massaggiò nervosamente la nuca, prima di riportare la mano
in
grembo, scorrendo con lo sguardo il menù. “Credo..
Che prenderò
una bistecca e un'insalata.” Guardò il cameriere.
“Cottura
media, al sangue o ben cotta?”
“Ben cotta.”
“Ben
cotta..” Ripeté lui scrivendo. “E per il
signore?” Volse lo
sguardo verso Snake, il quale non ne aveva la benché minima
idea.
“Ahhm.. Anche per me.” Buttò
lì.
“Ben cotta?”
“Al
sangue.”
“Bene..” Il ragazzo prese uno dei due
menù e si
dileguò nuovamente tra i tavoli.
“E cosa gli hai detto?”
Riprese poi Snake.
“Non credo che sia propriamente ciò di cui
ho voglia di parlare adesso.” Rispose Meryl appena
più
freddamente, versandosi del vino rosso.
“Hm.” Il Serpente
inspirò, poi guardò altrove, fuori dal finestrone.
Meryl lo
osservò per qualche istante, in silenzio. “Gli ho
detto che avrei
cenato con mio padre.. Insomma, in un mese ce ne siamo dette di cose
e.. Sa insomma, di noi. Di quello che c'è stato un tempo e
non credo
che ne sarebbe stato molto felice.”
Snake finì di versarsi
l'acqua nel bicchiere. “E chi ne sarebbe?” Chiese,
alzando le
sopracciglia e guardandola, prima di sorseggiare un po'
d'acqua.
Bene... Continuava a farla sentire una merda. Ma perché
diavolo lo aveva fatto?
“E tu Snake? Come stai?” Cercò allora
di cambiare argomento.
“Sto esattamente come mi vedi.”
Rispose, guardandola negli occhi.. Era alle volte umiliante essere
ridotto in quello stato. Una volta era stato il grande amore di
quella donna. Una volta... Ora guardandosi allo specchio non si
riconosceva più. Era cambiato così tanto in
così poco tempo.
“Sono
felice che tu sia tornato.. Quanto rimani?”
“Non lo so, credo
che aspetterò il fine settimana per vedere Sunny Sabato e
poi
riparto.”
“Dopodomani, praticamente. Perché non rimani un
po'
di più? Dove sei stato questo mese?”
“In Alaska.. Rimanere? Perché mai?”
“Oh..” Annuì. “Rimanere per..
Otacon,
magari. Ha sofferto molto la tua mancanza, spesso parlava con mio
padre.”
“Otacon sta imparando a cavarsela da solo. Non ha
più
bisogno di me.”
“E tu? Non hai bisogno di nessuno come al
solito, Snake..?” Chiese allora Meryl, con un lieve sorriso,
triste.
Lui la osservò in silenzio per qualche istante, poi
abbassò lo sguardo con non-chalance.
“Già.”
La ragazza annuì
appena. “Già..” Ripeté.
“Non credo però che bisogna stare
con le persone a cui tieni solo perché ne hai bisogno.. O
perché
loro hanno bisogno di te. Lo si fa perché si sta bene.. Non
credi
Dave?”
“Non rimarrò, Meryl, è
inutile.” Tornò a
guardarla.
“...” A quel punto fu lei ad abbassare lo sguardo,
lievemente.
“Vado a fumarmi una sigaretta sulla terrazza qui
fuori. Ho bisogno di un po' d'aria.” Disse lui prima di
alzarsi.
“Hm-mh..” Annuì lei appena, guardandolo
allontanarsi. Bene, l'aveva piantata lì da sola. La serata
non stava
andando propriamente bene...
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Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Chiedo perdono per il così tardivo aggiornamento ma sono
stata in vacanza un mese in Finlandia :)
Subito dopo aver postato questo capitolo mi metterò
all'opera a scrivere, sperando che tornando in Italia mi sia ricordata
di rimettere l'ispirazione in valigia :)
Ringrazio Aya_Brea,
Sisthra, SimyTheLastSnake per aver recensito i precedenti
capitoli.
Ringrazio anche Ayrton
Senna Forever e approfitto per dirti che tra oggi e
domani tranquillo, leggo la tua storia: ora che sono tornata posso
farlo! :P
Ringrazio chiunque vorrà lasciare un segno del suo
passaggio, chi metterà tra seguite/preferite/ricordate.
Ringrazio anche, infine, i lettori silenziosi.
A presto.