Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Yuki Kiryukan    04/09/2012    7 recensioni
Seconda serie di Awakening.
Rebecca e Zach sono stati separati per due lunghi mesi. Ognuno preso ad affrontare i problemi della propria realtà.
Ma Rebecca è ottimista, poiché è viva nel suo cuore, la promessa di Zach, sul suo ritorno, di cui lei non ha mai dubiato.
Ma quando arriverà il momento di rincontrarsi, Rebecca, non ha idea quante cose siano cambiate, e si ritroverà ad affrontare da sola, i suoi incubi peggiori.
Dal capitolo 6:
"Non ci pensai nemmeno un secondo in più, che gli buttai le braccia al collo. Gli circondai le spalle, stringendolo forte contro il mio petto.
Inspirai a fondo il suo profumo virile che mi era tanto mancato. Mi venne da piangere quando sentii il suo corpo aderire perfettamente al mio. Come se fossimo stati creati appositamente per incastrarci.
Zach aveva mantenuto la sua promessa, ed era tornato da me. Io l’avevo aspettato, e adesso, non vi era cosa più giusta di me tra le sue braccia.
L’unica cosa che stonava, o meglio, che mancava, era il fatto che non fossi...ricambiata.
Quando finalmente, sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, non mi sarei mai aspettata...un rifiuto".
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti! ^--^ Finalmente sono riuscita a postare il capitolo 4!
Non mi sembra ancora vero! Non immaginate che fatica ho fatto per scriverlo! Tra il blocco dello scrittore, e la mancanza di idee è stato terribile...
Se sono riuscita a postarlo, lo devo solo alla mia amica\redattrice\psicologa (xD)\ malefico genio del male di Fabiola! *---------*
Grazie per la tua infinita pazienza tesoro! ^.^ 
Ok, vi lascio alla lattura, e scusate per avervi fatto aspettare! ^^''
Aspetto di sapere cosa ne pensiate! :D Un grazie come sempre, a tutti quelli che recensiscono i capitoli!!
A prestooo! Speriamo non debba farvi attendere anche per il 5! ^^''
Un bacione a tutti! <3
Yuki!

                                                   Trappola 




Ora che potevo scorgerli con chiarezza, la prima cosa che pensai di loro quando li vidi, fu che erano bellissimi.

Il primo, quello in piedi con le braccia incrociate era un ragazzo alto e dal fisico slanciato. I capelli rossi, gli arrivavano sulle spalle, e gli occhi marroni ci osservavano con strafottenza.

Indossava una canotta nera e dei jeans scuri e strappati, che facevano trasparire la pelle pallida delle cosce.

Il secondo era ancora seduto. Capelli a spazzola scuri e occhi grigi e magnetici. Indossava una giacca scura e dei jeans.

Non appena ci vide, con un balzo degno di un felino, scattò in piedi. Con un ghigno stampato in faccia, ci osservò uno ad uno con i suoi occhi grigiastri.

Sobbalzai quando il suo sguardo si posò su di me.

Quel suo scatto fulmineo gli costò tutte le pistole puntate contro, e continuando a sorridere, portò in alto le braccia. << Veniamo in pace >> ironizzò.

Poi, vedendo che nessuno abbassava l’arma, si giro, ridendo verso il partner << Questi non scherzano mica, eh Ray >>

  << Smettila di fare il buffone, Dean >> disse l’altro scuro in volto.

Non sembrava né irritato, ne preoccupato. Piuttosto, la sua espressione era paragonabile a quella di chi era rimasto imbottigliato nel traffico per ore intere.

  << Basta con queste stronzate!! >> sbottò Richard, rafforzando la presa sulla pistola << Diteci cosa volete o vi spappolo il cervello >>

Dean inclinò leggermente la testa di lato, con fare confuso  << Amico, rilassati. Siamo tutti fratelli >>

<< Taci, stupido Hippie! >> lo insultò Kim a corto di pazienza  << Rispondete, o ci costringete a passare alle maniere forti? E ti assicuro, non vediamo l’ora >> lo minacciò poi, caricando il mitra.

Inaspettatamente, quello chiamato Dean, scoppiò in una fragorosa risata, e persino il suo compagno, che era rimasto totalmente indifferente alla nostra presenza, sollevò gli angoli della bocca, in quello che doveva essere un ghigno divertito.

Non riuscivo davvero a capire cosa potesse divertirli a tal punto. Nella critica situazione in cui versavano, la prima cosa che avrebbero dovuto fare, era implorare che gli venisse risparmiata la vita.

Ma forse, tutto quel mio stupore era in parte ridicolo.

Avevo avuto fin troppe esperienze dirette con Chimeri che non rientravano nella categoria “sani di mente”.

Il loro inventore prima di tutti.

Senza contare, che mi era davvero difficile scegliere da cosa fossi maggiormente spaventata; se dall’euforica incoscienza - o pazzia -  di Dean, o dall’ apparente tranquillità del ghigno del così detto Ray.

Una voce mi urlava che quella, era la calma che precedeva la tempesta.

  << Cosa c’è di tanto divertente? >>  ringhiò Kyle, puntandogli la spada contro.

Ray tornando improvvisamente serio.

Lanciò uno sguardo assassino a Kyle, e in un battito di ciglia, la punta della spada gli toccava il torace.

Solo che Kyle non si era mosso. Era lui, che in meno di un secondo, si era infiltrato nel nostro schieramento, lasciandoci letteralmente atterriti.

Ci stava deliberatamente sfidando.

  << Che paura >> lo sfotté con un’espressione tremendamente seria, notando il viso sconvolto di Kyle.

Lo sguardo del Rosso, sembrava potesse trafiggere il mio compagno più di quanto avrebbe potuto quella lama puntata sul suo petto, tanto era agghiacciante.

Io, che ero al fianco di Kyle, trasalii visibilmente, ritrovandomi il nemico a meno di due metri di distanza.

Mi sembrava fin troppo sospetto il fatto che non ci avessero ancora attaccato. Dentro di me, cominciò a materializzarsi la netta, e terribile sensazione che ci stessero solo facendo perdere tempo.

  << Ray! >>  lo richiamò Dean, rimasto indietro << Non fare così, o risulteremo antipatici! >>

Schioccai la lingua infastidita. Quel ragazzo sembrava una Misa al maschile.

  << Dopotutto… >> continuò Dean, e la sua espressione divenne diabolica  << Noi siamo solo il Cavallo di Troia >>

E in quel momento, scese il silenzio assoluto.

L’unico suono a spezzarlo fu un rumore di porte che sbattevano in lontananza. Fu talmente agghiacciante che l’eco mi rimbombava in testa,  facendomi tremare il cuore e l’anima.

Poi, sentii un rumore che mi fece terrorizzare ancora di più. Erano passi. Tanti passi. Provenienti da tutte le direzioni. 

Pian piano, tutti noi, confusi ed atterriti, cominciammo a guardarci attorno, puntando le armi in ogni direzione.

Finché, la risata di Ray, dura e agghiacciante non ci fece trasalire tutti, aprendoci il sipario.

Una dozzina di persone, tra uomini e donne, uscirono dall’oscurità, accerchiandoci. Erano in molti, e non riuscii a concentrarmi sui loro volti, tanto ero agitata.

  << Ce ne avete messo di tempo! >>  sospirò Dean visibilmente spazientito, rivolto ai nuovi arrivati   << Eppure pensavo di averli disattivati tutti quei sistemi di allarme! >>

Restammo tutti senza parole.

Era una trappola. Un diversivo.

Un dannato cavallo di Troia!

  << Rinforzi! Mandate rinforzi! >> ruggì Richard ad una ricetrasmittente, di cui mi accorsi solo in quel momento.

  << Si sono infiltrati nel sistema di sicurezza! >> sbottò Derek  << Le telecamere sono andate! >> aggiunse.

  << Che svista terribile... >> sussurrò Susan mordendosi il labbro inferiore, guardandosi intorno indecisa su chi puntare l’arma.

Amy e Kyle imprecarono tra i denti.

Io non sapevo nemmeno da che parte rivolgere il mio sguardo. Erano tanti. Troppi.

    << Che figlio di puttana! >> ringhiò poi Kim, puntando nuovamente il mitra contro Dean.

In un momento, anche lui scomparve, spuntando alle spalle di Kim.

Con movimenti altrettanto rapidi, le immobilizzò il mitra sul ventre con una mano, e con l’altra le prese il mento, portandolo in su.   << Audace la ragazza. Mi piaci >>

E detto questo, le passò maliziosamente la lingua sul collo, facendola trasalire.

La vidi irrigidirsi, probabilmente dal disgusto. Vedere Kim così inerme, mi fece uno strano effetto.

Era sempre stata talmente combattiva... Ma anche lei evidentemente, non poteva nulla contro la forza smisurata dei Chimeri.

Ma fu in quel momento che Richard si mosse, arrivato al limite della sopportazione. Puntò l’arma sulla tempia di Dean, con tutta l’intenzione di sparargli seduta stante.

<< Allontanati da lei, o sei morto >> tuonò, col dito pronto a premere il grilletto.

Dean lo guardò di striscio, e fece per ribattere a tono, ma una voce femminile lo precedette.

  << Smettila immediatamente Dean. Non siamo venuti qui per placare i tuoi bollenti spiriti >>

Dalla cerchia di persone che ci avevano circondati, una ragazza dai lunghi capelli scuri e gli occhi color cioccolato camminò fiera e decisa verso di noi.

Sentii Dean sbuffare  << Sempre sul più bello... >> si lamentò, lasciando andare Kim per raggiungere Ray e la ragazza.

Solo in quel momento, guardando in sua direzione, feci caso ad alcune delle persone che componevano il gruppo, e mi si gelò il sangue nelle vene nel riconoscerle.

La prima che vidi fu Lilith. I suoi capelli scuri erano diventati ancora più lunghi, così come il suo sguardo si era fatto ancor più duro ed impassibile.

Di fianco a lei, scorsi le figure deperite di un Adam e di Alyssa.

Non che fossero meno minacciose, ma non sembrava se la fossero passata bene in quegli ultimi mesi.

E la colpa probabilmente, anzi sicuramente, era tutta delle ferite che io avevo procurato loro col mio sangue.

Mi morsi il labbro inferiore, ricordando il nostro precedente scontro.

Cos’è? Non dirmi che ti dispiace pure

Non badai alla voce, perché la mia attenzione fu catturata con orrore dalla figura che era alla sinistra della ragazza che aveva ripreso Dean.

Capelli biondi. Occhi di ghiaccio. Fisico asciutto ed atletico.

L’unica cosa che mancava al quadretto, era la sigaretta che solitamente, teneva sulle labbra.

Ryan.

Vederlo li, in piedi, camminare fiero e determinato, mi fece sentire...sollevata.

L’ultima volta che lo avevo visto, due mesi prima, era ferito e sanguinante, sulle spalle di quel pazzo poi.

Non avevo il coraggio di guardare Amy, e vedere che espressione doveva avere sul volto. Non osavo immaginare cosa stesse pensando in quel momento.

Lui e la sinuosa ragazza al suo fianco avanzarono decisi, con aria di sfida.

Mi si strinse il cuore, nel constatare quale fosse l’unica persona che mancava all’appello.

Perché? Perché mancava lui?!

Sentii Amy irrigidirsi al mio fianco, e balbettare qualcosa a bassa voce.   << Non ci credo... >> farfugliò poi, alzando la voce.

Quando trovai il coraggio di guadarla, vidi che i suoi occhi erano fissi sul biondo. Cos’erano i sentimenti che trapelavano dal suo sguardo?

Felicità? Sollievo? Oppure qualcosa come rabbia? Incredulità?

  << Dopo tutto quello che è successo... >> continuò Amy, avanzando di qualche passo  << Ti ritrovo qui, a combattere? Non è cambiato proprio nulla allora?! >>

Ok, era decisamente rabbia.

Lui non disse niente, rimanendo impassibile. Gli occhi di ghiaccio incollati ai suoi. Ma non servivano parole.

Quel suo sguardo diceva tutto.

Magari gli altri non riuscivano a percepirlo, ma io si.

E sicuramente anche Amy.

Quello sguardo, esprimeva...bisogno.

Prima che me ne rendessi conto, Amy era partita contro di lui.

  << Non ancora Sound! >> sentii Richard gridare  << Aspettiamo i rinforzi! >>

  << Amelia! >> urlò Kim.

Anche Kyle, Derek e Susan la richiamarono.

Io non dissi nulla. Credevo ci fosse un’altra ragione per la quale Amy si fosse avventata verso di lui.

Lei non era certo un tipo impulsivo, che si lasciava sopraffare dalla rabbia, perdendo così lucidità.

Semplicemente, non riusciva più a reprimere il bisogno di toccarlo. Si stabilire un contatto fisico con lui. Per due mesi si era data pena per Ryan, preoccupata per la sua sorte. E a vederlo finalmente bene, non aveva più resistito.

Che fosse armata, e che il contesto non fosse certo dei più romantici, passava in secondo piano.

Con un gesto fulmineo, che quasi non me ne accorsi, Ryan scattò in avanti, anticipandola. Le afferrò le spalle con forza, e la sbatté al muro con violenza.

Poi, con una mano le incatenò i polsi al muro, sopra la testa, tenendoli ben fermi. Posizionò una gamba tra le sue, mettendole il ginocchio destro sotto l’inguine, alzandola leggermente da terra.

La pistola di Amy cadde a terra, ma i due quasi non se ne accorsero. Erano intenti a fissarsi, così intensamente che sembrava non battessero nemmeno le ciglia.

I loro volti erano pericolosamente vicini. Troppo, per due semplici nemici, almeno così come la pensavano gli altri.

Ryan aveva uno sguardo incredibilmente eccitato. Ero più che sicura che se avesse potuto, avrebbe mandato all’aria tutto, lasciandosi andare solo alla passione che nutriva per Amy.

  << Dovrò darti una bella lezione... >> disse lui, strusciandosi a lei.

Forse, soltanto io colsi il doppio senso malizioso di quella frase, tanto che arrossii al posto della diretta interessata.

  << Cominciamo subito i giochi allora? >> la voce divertita di Dean mi fece tornare alla realtà.

Lo vidi leccarsi le labbra e puntare gli occhi contro Kim  << Se è così, io voglio lei >>

E un momento dopo era partito all’attacco.

E non solo lui.

L’intera fila di Chimeri si fece più minacciosa, e pronta all’attacco.

  << Ricordate quali sono i due obbiettivi di questa missione! >> ringhiò la ragazza dai capelli scuri, puntando gli occhi su di me.

Io alzai la spada, pronta a combattere. Mi ero allenata a lungo. Era il momento di mettere in pratica glia addestramenti di Dan.

Era ora...di fare esperienza.

Per prima cosa, dovevo liberare Amy dalla presa di Ryan.

Non sapevo che intenzioni avesse verso di lei. L’unica cosa di cui ero certa, era che per l’ennesima volta facevamo parte di due fazioni opposte.
E che loro non avrebbero potuto continuare a fissarsi per tutta la durata dello scontro.

Avrei preferito combattete io contro Ryan, piuttosto che lasciare quella sofferenza ad Amy.

Con uno scatto, feci per andare nella loro direzione, ma qualcosa di bloccò.

Una spada dalla lunga lama affilata.

L’arma sfrecciò più veloce di una freccia davanti al mio viso, andandosi a conficcare contro la parete, appena dietro di me. Ne osservai con orrore la lama vibrare, incastrata alla parete. Un centimetro in più, e mi avrebbe mozzato il naso.

Avevo la netta sensazione che il mio aggressore avesse sbagliato di proposito. Quello, era un pericoloso avvertimento.

Cercando di contenere il tremolio del mio corpo, spostai lo sguardo a sinistra, pronta a scoprire da chi fosse partito il colpo.

Quando lo vidi, mi sentii mancare.

Le gambe divennero molli come budini, e fui costretta a sorreggermi alla parete per non cadere per terra.

Un’ondata di calore mi pervase, e non riuscii a respirare. Il cuore accelerò, e dopo un po’, mi ritrovai costretta a boccheggiare.

Dopo due mesi in cui non lo vedevo , non poteva spuntare fuori così improvvisamente.  Non avrei retto.

Quando mi erano mancati quegli occhi magnetici, scuri e così profondi da sembrare infiniti? Desideravo sprofondarci, e non riemergerne mai più.

La sua bellezza fresca ed irresistibile mi accecò, mentre a passo svelto mi si avvicinava. La vista si offuscò. Gli occhi erano diventati lucidi.

Mi era mancato. Mi era mancato davvero tanto.

In tutto quel tempo, avevo cercato di reprimere i miei sentimenti, ma nel vederlo, essi fuoriuscirono dal mio cuore, investendomi.

Deglutii, sperando di ritrovare la voce, e pronunciai la parola più bella del mondo:   << Zach... >>
 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Yuki Kiryukan