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Autore: _AmaZayn_    06/09/2012    3 recensioni
[Selena Gomez]
Lei, Selena Gomez, una ragazza di bell'aspetto che odia la maggior parte delle persone nella sua scuola.
Lui, Zayn Malik, uno dei ragazzi più belli, ma nello stesso tempo più stronzi della scuola.
Cosa succederebbe se un giorno lei si trovasse nel corpo di lui e lui nel corpo di lei?
Come si comporterebbero?
Bene, leggete la storia ;D
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Selena Gomez
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi avviai verso le macchinette. Non c’era molta scelta, pensai, mentre osservavo la lista delle bevande, anche se ormai la sapevo a memoria. Sarebbe stato fico se cambiassero qualcosa ogni tanto. Del tipo, qui non avevamo limonate. A me piacevano le limonate. Perché cazzo questa scuola di merda non aveva le limonate ?
-Devi stare li ancora per molto ?-
Odiavo le persone che interrompevano  le mie riflessioni profonde davanti alle macchinette. Cosa ancora più brutta, odiavo quella maledetta voce. Seppi in precedenza chi trovarmi davanti ancora prima di voltarmi, e quando lo feci  le mie teorie si rivelarono giuste.
Zayn Malik, il capo dei cretini, se ne stava davanti a me, con le mani dentro le tasche dei suoi jeans, il solito sguardo menefreghista che aveva conquistato tutte le ragazze di questa scuola,  e uno stupido cappello di lana in  testa.
-Hai qualche problema, per caso ?-
-Si.- rispose continuando a guardarmi.- Vorrei prendere qualcosa da bere prima che suoni la campanella, Gomez!-
-Fai la fila e aspetta il tuo turno!- risposi voltandomi verso la macchinetta.
-Te l’ha mai detto nessuno che hai proprio un bel sedere, Gomez ?-
Mi voltai a fulminarlo con lo sguardo.- Idiota!-
Fece dei piccoli passi in avanti, appoggiandosi alla macchinetta con il gomito in modo che potesse guardarmi di profilo.
-Quale parte del concetto “ fai la fila e aspetta il tuo turno “ non ti è chiara ?-
-Adesso è un peccato cercare di fare conversazione ?-
-Si, se la ragazza in questione non è interessata a parlarti!-
Malik arricciò le labbra.- Aggressiva! Mi piacciono le ragazze aggressive!-
Alzai gli occhi innervosita dalla sua presenza, e infilai la moneta da cinquanta nella macchinetta. Come al solito scelsi il tè alla pesca, e come al solito ci impiegò cinque minuti buoni prima che scendesse.
Sentivo ancora lo sguardo di Malik su di me. Odiavo essere guardata. Odiavo stare semplicemente sotto l’attenzione di tutti. Poi lo sentì ridere e un momento dopo, la lattina ghiacciata che avevo tra le mani sparì,  finendo nelle sue.
-Tè alla pesca.- borbottò allegro.- Proprio quello che volevo. Grazie Gomez!- mi salutò con la mano in alto prima che sparisse tra la folla.
Lo avevo già detto che odiavo Zayn Malik ?
 
Suonò la campanella e vidi il pakistano aumentare il passo per evitare di fare ritardo ed essere mandato dal preside.
Bene, dovevo entrare prima di lui così avrebbero mandato il moro a fare una visitina dal preside Brown!
Aprii la porta della classe, ma prima che potessi fare un passo una mano mi tirò indietro per il gomito facendomi cadere. Zayn mi scavalcò e entrò in classe.
«Buongiorno profe… » non riuscì a finire la frase che lo avevo afferrato per una caviglia trascinandolo per terra. Il colorito del professore di storia attraversò tutta la gamma dei rossi per poi terminare con «Malik! Gomez! Dal preside! »
Arrivammo dal preside e riuscimmo a litigare pure su quale sedia ci saremmo seduti, la meglio la ebbi io che con una gomitata nello stomaco lo superai e mi sedetti sulla poltrona di velluto blu, mentre a lui toccava la sedia di plastica grigia.
«Vi rendete conto che avete litigato pure per una sedia? » chiese il preside esasperato quando finalmente ci accomodammo. «Non so cosa pensare. Sarà la nona volta in un mese che venite qui insieme perché continuate a bisticciare. Ovviamente senza contare le volte che venite qui da soli. È una scommessa? Una sfida? Ditemi che cosa state combinando! » 
«Non è colpa mia se questo qui è nato stupido. Mi ha quasi ammazzata prima. » dissi indicando Zayn che si sistemava i capelli guardandosi nella cornice che rifletteva la sua immagine.
«Tu mi hai afferrato la caviglia! Sei pazza!» sbottò lui senza degnarmi di uno sguardo.
« Io pazza? Sei tu il cretino che mi ha buttata per terra! » 
Zayn si era alzato e si stava dirigendo fuori dalla porta con il cellulare in mano intento a scrive qualcosa.
«Dove pensa di andare’? »  lo richiamò il preside.
Lui si girò distrattamente e con tutta tranquillità gli rispose «Ho di meglio da fare che parlare con una del genere. » mi indicò con lo sguardò. Prima che si richiudesse la porta alle spalle il preside lo fermò di nuovo.
« No, non la passerete liscia! Oggi entrambi in punizione e se non vi presenterete sarete bocciati! »
«Cosa??! » gridammo tutti e due insieme inorriditi. 
«Avete capito benissimo. E adesso sparite che avete già saltato abbastanza lezioni. »
 
 
Per l’ennesima volta, ma soprattutto ingiustamente, uscivo dall’aula di detenzione.
Dopo tre lunghe ore trascorse a leggere un libro per passare il tempo, ne avevo piene le tasche di stare rinchiusa a scuola.
« E’ sempre colpa tua! » dissi puntandogli un dito al petto.
«Ah, si? Chi è che mi ha tirato la caviglia? »disse, fermandosi al banco dei bidelli, in quel momento vuoto e abbandonato.
Carola, la custode, doveva essere al piano di sopra a pulire. Adoravo quella donna. Era una quarantenne italiana e indossava sempre gonne lunghe leopardate.
Vidi Zayn sbirciare il piattino di plastica abbandonato sul banco, coperto da un fazzoletto rosa. Mi avvicinai a lui.
«Che cosa stai facendo?» gli chiesi, mentre lui spostava il tovagliolo, rivelando una manciata di biscotti al burro dal buon profumo. Mettevano l’acquolina in bocca, senza contare che per colpa della punizione, non avevo pranzato.
Malik allungò la mano e ne prese uno, sbirciando a destra e sinistra, assicurandosi che nessuno lo scoprisse.
«Non ci vedi? Mangio. Ho una fame tremenda.» rispose, addentando il biscotto. Rimasi basita, e gli sfilai il dolce dalle mani. L’aveva morso a metà.
«Ma non sono tuoi! E se poi qualcuno dovesse arrabbiarsi?».
«Senti, non ho pranzato, oggi. Quei biscotti sono lì, abbandonati, ad uso di chiunque…» le sue parole vennero stroncate a metà dal forte rumore del mio stomaco che brontolava. Dio, che figuraccia. Zayn cominciò a ridere, guardando prima me, poi il biscotto.
«Parli tanto, ma alla fine anche tu stai morendo di fame!», esclamò. Cercai di negare con tutta me stessa, mentre sentivo il sangue affluire alle guance. «Avanti, mangialo. È buono!»
Fissai il dolce, e poi Malik. Mi sorrideva, come un demone tentatore. Aprii la bocca per rifiutare, ma un altro potente gorgoglio mi zittì.
Caspita, che fame. Infondo, se anche l’avessi mangiato, nessuno se ne sarebbe accorto, no? Mi guardai attorno: niente bidelli in vista. Mangiai l’altra metà del biscotto e Zayn rise.
« Brutto scimmione mi hai convinta! »
«Sì, ma potevi anche rifiutare. Non l’hai fatto, e quindi prenditi le tue responsabilità.»
« Ucciditi » sbraitai prima di ritornarmene a casa. 


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Allooooraaaa :D
Ecco il 2°capitolo. Grazie per le due recensioni nel prologo.
Questo capitolo è BOM , il prossimo sarà BOOOOOOOOOMMMM! 
Vorrei chiedere gentilmente a GSK_Gomez di criticare la mia storia, sempre se hai tempo, ovvio u.u
Ho deciso di mettere un'immagine per ogni storia :D 
La foto sopra di Selena dovrebbe essere la faccia che lei ha fatto quando Zayn ha preso la sua lattina di thè.

Vabbè ora vado, fatemi sapere cosa ne pensate.
Byeeee :D

 
  
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