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Autore: Lione94    06/09/2012    1 recensioni
L'amore? Sì grazie, ma non più lungo di un mese.
Questo è il pensiero di Alba Maggio, teenager di diciassette anni, che con l'universo maschile non riesce a stare in contatto per più di tre settimane.
Cosa succederà quando deciderà di mettersi in testa di essere il nuovo guru dell'amore?
Aggiungete un miglior amico dal sorriso irresistibile, una migliore amica senza peli sulla lingua e il disastro per un'estate appena iniziata è assicurato.
Dal secondo capitolo:
...Le sue parole mi colpirono come un colpo di sole alla testa davvero forte. Io gelosa?
Io non ero gelosa!
" E' il mio miglior amico " mi giustificai.
" Ah, e da quando gli amici notano fossette irresistibili sulle guance? " insistette lei.
Colpita e affondata, e nemmeno riuscii a ritornare a galla dato che la gelosia mi affogò definitivamente.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Fragile apparenza








Avete presente la teoria del piano inclinato? No? Ve la spiego. Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l'inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile. Ma per fortuna gli uomini non sono palline: basta un gesto, un'occhiata, una frase qualsiasi a fermare il corso delle cose.


Se gli sguardi avessero potuto uccidere le persone ero sicura che Nicola sarebbe morto fulminato all’istante per come Flavio lo stava guardando.
<< Devi lasciar stare, Nick >>
<< Non sono affari tuo Fla! >>
<< Tu non ti rendi conto… sei forse impazzito? >>
Erano in piedi uno di fronte all’altro e io seguivo la scena come una spettatrice di una partita di tennis: il mio sguardo saettava prima su un volto e poi sull’altro a seconda di chi parlava, e ogni volta che si soffermava su Flavio non potevo impedire alle mie guance di colorarsi.
Che confusione! Ma di che cosa stavano parlando?
<< Ripeto: non sono affari tuoi >> disse Nicola scandendo bene ogni parola come se parlasse a una persona dura d’orecchi << Non ho bisogno del tuo permesso >>.
<< Il mio…? >> Flavio lo guardò stralunato << Tu le farai del male! >>
<< Ha parlato il paladino della giustizia! >> ribatté Nick con spavalderia ma lo vidi impallidire un po’ e lanciarmi un’occhiata nervosa. Sembrava come se si stesse nascondendo da qualcosa che Flavio sapeva…
Ehi, un momento!
<< Io non sono invisibile! >> sbottai all’improvviso attirando l’attenzione dei due su di me << Mi potreste spiegare di cosa state blaterando? Non perché se è così me ne posso anche andare a casa invece di starvi a sentire parlare per enigmi come le Sfingi >>
Flavio rivolse un sorrisetto – molto inquietante, a mio parere – a Nicola: << Avanti Nick, Alba vuole delle spiegazioni. Perché non inizi tu? >>
<< Non capisco di cosa tu stia parlando >> rispose l’altro incrociando le braccia sotto al petto << Perché non te ne torni da dove sei venuto e ci lasci in pace? >>
Flavio ignorò l’ultimo commento. << Bene allora glielo dirò io >> si voltò verso di me guardandomi con uno sguardo misto tra il rammarico e la rabbia << Devi sapere che il tuo caro amichetto ti sta solo prendendo in giro >>.
Lo guardai sorpresa.
<< Non ascoltarlo Alba… è solo invidioso di quello che posso avere io >> ribatté Nicola acido.
Cosa? E questa frase velenosa da dove gli era uscita?!
Ero quasi sicura di essere finita dentro una soap opera.
<< Te lo concedo >> disse Flavio con una strana calma << Ma perché non gli dici di Mary? >>
<< Mary? E che c’entra adesso lei? >> esclamai con voce stridula. Solo il suono di quel nome mi aveva fatto scattare.
Che razza di situazione! Mi sembrava di essere circondata da una gabbia di matti… con i miei migliori amici che sproloquiavano di chissà cosa.
<< Li ho sentiti. Lui e Mary si sono messi d’accordo. Doveva fare il cascamorto con te >> rispose Flavio con la voce piena di disprezzo.
<< Dai, davvero vuoi credere a queste stupidaggini? >> mi disse invece Nick.
Lo ignorai e guardai Flavio intensamente. << E perché avrebbe dovuto farlo? >>
<< Per tenermi lontano da te >>.
<< Ahahah bella questa! >> mormorai con tono sarcastico.
L’espressione sul suo volto rimase serissima. << E’ vero >>.
Smisi di ridacchiare di colpo.
Ok, questo era anche troppo!
<< Voi siete matti, matti! >> urlai un po’ troppo l’ultima parola << Quando avete finito di delirare ci sentiamo, ok? Ma per adesso… addio! >>
Nick tentò di fare un passo verso di me ma lo freddai con lo sguardo. Li superai cercando di mantenere un’espressione composta e presi a camminare a grandi falcate verso l’uscita del parco borbottando tra me e me imprecazioni contro Nick, Flavio, Mary e il mondo intero. E per fortuna che la giornata era iniziata bene…
<< Alba aspetta! >>
<< Flavio, no! >>
Non ero lucida. La rabbia stava montando a mille. Che cosa mi stava a significare tutta quella storia? Oh, se solo Emma fosse stata qui! Lei avrebbe saputo come risolvere le cose. Dopo l’avrei chiamata per rimproverarla per avermi abbandonato qui in città mentre lei se la spassava al mare in Sardegna.
<< Alba! >>
<< NO! >>.
Proprio quando stavo per raggiungere l’uscita Flavio riuscì ad afferrarmi per un braccio e mi strattonò, costringendomi a fermarmi.
<< Lasciami! Mi fai male! >> sibilai con gli occhi improvvisamente lucidi di lacrime. Sbattei le palpebre più volte per scacciarle. Non avrebbe avuto senso piangere proprio ora.
Flavio sobbalzò e mi lasciò di colpo come se si fosse scottato.
<< Scusami >> sussurrò mentre mi massaggiavo il braccio arrossato << ma devi ascoltarmi >>
<< Non voglio >>
<< Insomma smettila di fare la bambina capricciosa e ascoltami, Alba >> disse rialzando la voce e afferrandomi per le spalle. Questa volta il suo tocco fu così delicato che riuscì a destabilizzarmi. Dio com’ero diventata dipendente di lui! << E’ la verità, spiacevole certo, ma lo è >> iniziò con un sospiro << E mi dispiace davvero di essere stato io a dirtela… >>
<< Potevi anche non farlo >>
Roteò gli occhi per la mia lingua tagliente. << Certo e poi lui avrebbe giocato con il tuo cuore fino a romperlo >>.
<< E a te che t’importa?! >>
Mi guardò meravigliato: << A me importa di te, Alba! >>.
Gli lanciai un’occhiata rabbiosa che lo fece indietreggiare impercettibilmente, anche se la stretta sulle mie spalle era sempre ferma.
<< Certo Flà… con le parole siamo tutti bravi, ma poi i fatti? Tu sei sparito! >> scandii bene l’ultima parola << S p a r i t o >>.
Si passò una mano tra i capelli per scompigliarli in un gesto nervoso e mi guardò con quei suoi occhi così castani.
<< Io proprio non ti capisco Alba >>
<< Cosa? Cosa non capisci? Il fatto che tu non mi abbia parlato per giorni? >>
<< Alba sei stata tu a fare tutto. Tu sei scappata, mi hai evitato e poi sono venuto anche a sapere che tu - proprio tu! - mi avevi spinto tra le braccia di un’altra. Che senso avrebbe avuto fingere? >>
La mia rabbia svanì di colpo e sentii una strana sensazione artigliarmi il petto al suono di quelle parole. Mi sentivo come svuotata da ogni cosa.
<< E questo cosa significa? >> sussurrai.
Flavio sospirò e chinò la testa per guardarmi intensamente negli occhi. Era così vicino che riuscivo a vedere le pagliuzze verdi nei suoi occhi, a contare le piccole efelidi sul suo volto e a sentire il suo respiro scontrarsi contro il mio. Adesso eravamo così vicini fisicamente, ma perché allora sentivo che eravamo ancora così lontani?
<< Non ti chiedi perché Mary ha detto a Nick di tenerti lontana da me? >>
Ma quando Flavio iniziò a parlare mi sembrò di fare un passo dopo l’altro. Veloce, sempre più veloce, iniziammo a correrci uno incontro all’altro e ad accorciare quella distanza che ci aveva allontanato.
<< Perché? >> mormorai con il cuore che batteva forte.
Ehi dove stai andando?
<< Perché è gelosa di te. Gelosa del fatto che al primo posto nei miei pensieri ci sei sempre tu >>.
Da lui. Stava andando da lui.
<< Perché mi hai evitato? >>
<< Non l’ho fatto. Ma sì è vero mi sono allontanato, che altro potevo fare? Dopo quel bacio vicino la gelateria di Mario ho capito perché nessuna ragazza mi interessava più da tempo ma poi tu mi hai spinto da Mary e alla festa di Chris sei scappata >> allora non era del tutto ubriaco! E, cosa più importante, non mi aveva scambiata per Mary! << Non riuscivo più a stare vicino a te sapendo che mi consideravi solo il tuo miglior amico ma non volevo nemmeno rovinare la nostra amicizia… >>
<< Ma io sono innamorata di te >>
Mi tappai la bocca e sgranai gli occhi. Che cosa avevano appena pronunciato le mie labbra davanti a lui?!
Flavio ridacchiò. << Cosa? >>
<< E’ così! >> ribattei con tono di sfida per la sua risata << Io Alba Maggio sono innamorata di te, Flavio Silli! >>
Lui smise di colpo di ridere. << Oh mio Dio, sei seria? >>
<< Si >>
<< Sul serio? >>
<< Si! >>
<< Davvero? >>
<< SI! Ma che ti sei bevuto il cervello?! >>
<< E’ colpa tua >>
<< Che? >>
<< La tua presenza mi destabilizza >>.
Non feci in tempo a ribattere che le sue labbra erano sulle mie, impegnate in un bacio mozzafiato. Finalmente! Urlarono gli ormoni impazziti nel mio corpo iniziando a ballare la conga dalla gioia.
<< Ti amo anch’io >> mi sussurrò lui quando ci staccammo per riprendere fiato, a pochi centimetri dal mio orecchio.
Intrecciamo le mani e scoprii che s’incastravano perfettamente tra di loro. Quello era il posto giusto. Ci guardammo a lungo negli occhi, sorridendo silenziosi.
E proprio mentre stava per riavvicinare il suo volto al mio, me ne uscii con un: << Flà? >>
<< Dimmi >>
<< Certo che sei stato proprio un ritardato a dirmelo solo adesso! >> lo presi in girò, ridacchiando.
<< Sta zitta e baciami >>
Sorrisi ancora sulle sue labbra e riprendemmo a baciarci, abbracciati stretti stretti.
La corsa finalmente era finita, eravamo arrivati a noi.
  
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