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Autore: MeliaMalia    07/09/2012    9 recensioni
Pipone è un mago alto, biondo, avvenente, muscoloso, sensuale, deciso, intelligente, magnetico e NON modesto; anzi, il suo ego supera, seppur di poco, le dimensioni della torre del Circolo. Fermamente convinto che Andraste e tutte le sue antenate praticassero il mestiere più antico del mondo (cosa che non esita a ribadire, specialmente se in presenza di uno o più religiosi) il nostro avvenente mago vi offrirà, in ogni capitolo, un ritratto dei vari personaggi che popolano l'universo di Dragon Age, tutti visti attraverso il suo sguardo terribilmente cinico, critico ed egotista. Vi raccomando di non leggere se siete persone che non amano insulti vari al Creatore, alla sua Profetessa e, in generale, a chiunque passi davanti al nostro protagonista.
Genere: Comico, Erotico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mabari
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Zevran.

Innanzitutto, la cosa fondamentale che voi dovreste tenere bene a mente prima che io prosegua nel raccontare è: ho un’ottima giustificazione per ciò che ho fatto. Ce l’ho eccome, Andraste animatrice dei bordelli, lasciate solo che mi spieghi in modo adeguato.
Portandomi appresso l’arzilla nonnetta, il Golem delle Ovvietà e il sanguinario barbaro assetato di the coi biscottini, un bel giorno m’imbatto in una specie di cosino basso e gracile, coi capelli da donna e le orecchie a punta, che tenta di farmi la pelle.
Mi permetto di sottolineare un particolare non di secondaria importanza: tolti inutili rami secchi quali un pangolino petulante ed un paio di tette buone soltanto come distrazione serale, il gruppo che ho costruito e con il quale mi avventuro ora in giro per il continente è giunto ad un tale livello di potenza che, quando un Ogre ci scorge e tenta di caricarci, solitamente esso viene additato e deriso da tutti. Per poi fare un’orrenda fine.
Vi lascio, quindi, immaginare quanti secondi io impieghi per far fuori il gruppo di figli d’Andraste con cui il cosino gracile di cui sopra sta tentando di ammazzarmi; ancor prima di poter protestare per la strage da me appena compiuta, il deficiente fa l’errore di non guardarsi alle spalle e la sua imprudenza gli vale un pugno sulla testa da parte di Sten. Dal momento che non sembrava già abbastanza una femminuccia, lo sconosciuto pensa bene di crollare a terra. Svenuto. Sì, svenuto. Come una cazzo di principessa in fuga o una troia di dama sventurata, o che so io. Svenuto! Creatore inculato dai cinghiali.
Sten lo raccoglie come un sacco di patate, tenendolo per i talloni, e lo trascina verso di me, in modo che lo esamini.
“E’ un elfo” commenta Wynne, pensierosa.
“E’ un cretino” la correggo prontamente. “Uno che attacca un mago accompagnato da un qunari e da un golem è un tale deficiente che non merita di riprodursi. Ecco perché gli elfi sono in via d’estinzione. Se sono tutti così…”
“Veramente…” tenta una debole opposizione la nonnina, prima di scuotere il capo e dare fondo a tutta la propria pazienza per non intavolare un’inutile discussione con me. Abbiamo raggiunto una specie di equilibrio, una sorta di posizione di stallo: la vegliarda ormai sa bene che io sono una persona orribile, così come io ho ormai ben chiaro quanto lei sia un’orribile rompicoglioni; se ci scontrassimo ad ogni minima divergenza di opinione daremmo all’Arcidemone tutto il tempo non solo di portare il Flagello,ma anche di sterminare ogni forma di vita presente in tutti i continenti conosciuti e di costruirsi con le ossa dei defunti una bella villa con tanto di piscina. Per cui, quando qualcosa del mio comportamento non le aggrada, Wynne si limita ad aggrottare la fronte rugosa, trasformando la sua faccia in una roba tutta grinze e increspature; come adesso. Nella battaglia, qualcuno le ha slogato il polso destro e tagliato via metà della mano. Si guarisce l’arto con fare distratto, senza alcuno sforzo, prima di domandare: “Vuoi ucciderlo?” Bella domanda. Voglio ucciderlo? Questo coglione è una di quelle persone così stupide che ammazzarle non può dare sufficiente soddisfazione. Sapete cosa vorrei? Vorrei che riprendesse i sensi, si guardasse confuso attorno, udisse le parole: “Sei più cretino del nostro otocione da compagnia” e morisse così, magari sgozzato, agonizzante e pieno di domande su cosa sia un otocione.
Ecco, questo è il motivo per cui ho permesso all’elfo di vivere: volevo semplicemente ammazzarlo più crudelmente. Non potevo certo prevedere che, una volta ripresi i sensi, egli mi avrebbe confessato d’essere un assassino inviato dal traditore di Calain allo scopo di uccidermi. Si è poi detto pronto a schierarsi dalla mia parte. A quel punto pensare che Alistair sarebbe uscito di testa se io avessi accettato la sua alleanza e portarmelo all’accampamento è stato un attimo.
Me ne sono pentito subito, davvero. E stiamo arrivando al punto nevralgico della questione, cercate di starmi dietro.
La sera, solitamente, striscio nei pressi della tenda di Morrigan. Perché, sapete, io e lei facciamo sesso. E’ cominciata per caso, sostiene. La verità è che ha ceduto al potere del Bastone, come tutte quante, muah uah.
Ma se proprio vogliamo analizzare i fatti, è andata così: mi ha chiesto di uccidere sua madre. Non voglio dilungarmi sul perché lei volesse questo o su come io ci sia riuscito – accenno solo ad una vecchietta incazzata capace di trasformarsi in un drago – ma fatto sta che, dopo, lei è stata interamente mia. Morrigan, non Flemeth. E insieme ci divertiamo. Sono il mago che si scopa la figlia della Strega delle Selve, signore e signori. E mi son fatto fare un’armatura con le scaglie della sua adorata mamma!
Solo, come tutte le donne che non richiedono pagamenti per le proprie prestazioni, prima di sentirsi ispirata a farsi sollazzare lei deve… parlare. Per ore. E’ un po’ noiosa, lo ammetto, ma non certo come le altre con cui ero solito intrattenermi. Ogni tanto le scappa qualche segreto sulla magia che mi riempie di curiosità. Ogni tanto mi propina qualche racconto sulla propria infanzia; in effetti, mi fa sorridere: è cresciuta con una madre che non le ha mai voluto davvero bene, come me. Insomma, sopportare la voce di una donna prima del sesso, ultimamente, non è un supplizio come al solito. Morrigan mi piace, non solo perché posso vedere le sue tette anche fuori dalla tenda. Ma fatto sta che, per ottenere di schiacciarla sul giaciglio, devo sorbirmi almeno una o due ore di lunghi discorsi.
Quindi, alla sera, sistemato l’accampamento, debbo correre da lei. O il tempo rimasto a disposizione potrebbe venire investito unicamente nei discorsi, tralasciando il dopo che a me tanto interessa. Avete capito sino a qui? Ora torniamo a parlare del cretino: l’elfo. Il quale fa il fino depresso. Anzi, peggio, è un finto allegro in realtà depresso fintamente depresso. Andraste peripatetica, lasciate che mi spieghi meglio.
Gli passi vicino dicendo “Zevran, raccogli la tua roba”, ed ecco che lui parte con i suoi deliri: “Sai, mia madre era una prostituta, eh eh, non che la cosa mi faccia male, ah ah, io sono un duro, oh oh, pensa che ho ucciso la mia prima amante, eh eh, non che la cosa mi faccia male, ah ah, io sono un duro, oh oh”
“Zevran… ti ho detto solo di raccogliere la tua rob…”
“Sì, mia madre era una prostituta, ah ah, e gli assassini mi hanno comprato al mercato, eh eh, lo racconto perché intanto sono un duro, ah ah, e non mi fa male al cuore pensare al mio passato, oh oh. Eh, sì, ho avuto una vita proprio dura, difficile e terribile, ma io sono duro, oh oh, e quindi sembro un allegrone, eh eh. Eh eh. Però nel mio cuore oscuro di corvo assassino sono triste. La verità è che voglio solo essere amato. Non ti è per caso venuta voglia di coccolarmi?”
“No. Di soffocarti.”
“Col tuo bastone, hmmm?”
“Andraste zoccola, non fosse che da quando sei arrivato il petauro passa le notti in bianco nell’ansia di venire smembrato nel sonno, t’avrei già ammazzato.”
Dopo le mie minacce, lui è solito sorridermi con aria sorniona, sostenendo che chi disprezza compra e altre cazzate di questo genere. Che voglia di dargli fuoco ai capelli! Per due o tre sere mi ha tanto trattenuto coi suoi ricordi pieni di tristezza, malinconia, abbandono genitoriale e durezza da quattro soldi; mi ha costretto ad ascoltarlo per così tanto tempo da farmi perdere regolarmente il sesso con Morrigan.
Beh, quest’andazzo finirà questa sera stessa. Questa sera io scoperò Morrigan. Punto.
Faccio il giro largo per evitare Shale e i suoi problemi da femmina rocciosa – “Oh, pensi che questi minerali m’ingrassino?” – salto a piè pari il giaciglio di Wynne – “Sesso tra un’eretica e un Custode Grigio? Tsk, tsk, finirà tutto in un pianto, credi a me.” -, mi allontano dal trombiculide. – “Il vostro mabari continua a battermi a scacchi!” -, lascio Sten bene in fondo – “Ho perso la mia spada. Era simbolo di Onore, Lealtà, Nobiltà, Crudeltà” Sten parla sempre di cose con l’accento sulla a. “Magari potremmo andare a vedere se l’ho lasciata in quella taverna coi biscottini buoni?” – e infine compio un prodigio contro il rallentamento costituito da Zevran:
“Sai, vorrei tanto dei guantini come quelli della mia mammina morta, ah ah, era una dalish, oh oh, ma io sono un dur…”
“Vaiamoriremmazzato.”
Ed ecco, dopo questo meraviglioso atto di diplomazia, giungo trionfante alla tenda di Morrigan. Sono tre sere che resto a bocca asciutta. Il Bastone esige che gli sia dato un giusto tributo. Magari lei potrebbe, giusto per oggi, tacere i suoi soliti discorsi e usare quella bella bocca che si ritrova per questioni assai più piacevoli, nelle quali è molto, molto brava.
E invece no. Ma proprio no. “Noi non possiamo più fare sesso.”
“CHE COSA?”
“Eh, sì, c’è un problema.”
“Un problema? Che c’impedisce di scopare? Te la sei cucita?”
“No! E’ un problema grave.”
“Sei incinta? Si può fare lo stesso, eh.”
“NO! Io… mi sono innamorata di te.”
“E io no, quindi che problema c’è?”
A quel punto, mi ha tirato uno stivale.
Io me ne sono andato, incazzato nero, bisognoso di sfogare rabbia e desiderio, ed è stato a quel punto che ho portato Zevran poco lontano, l’ho piegato in avanti e l’ho fatto tacere a modo mio. Dandogli quello che voleva lui.
Quindi sì, c’è stato qualcosa ma, come dicevo più sopra, ho la mia dannata giustificazione!

Non ho il tempo di rispondere alle recensioni ç___ç
Che il Bastone di Pipone sia con voi *O*!
   
 
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