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Autore: Naty96    07/09/2012    0 recensioni
Una storia che parla di amore e drammi familiari...
Violet è una ragazza di 16 anni che avrà a che fare con il padre alcolizzato che, non avendo tanti soldi, comincia a rapinare negozi e a minacciare lei e la sua famiglia di morte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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" I'M LYING MY WAY FROM YOU "

Sono le 8 e mi alzo di malavoglia anche se oggi è l’ultimo giorno di scuola. In venti minuti ripeto la mia routine mattutina e poi mi faccio
accompagnare a scuola da Ryan che sfoggia un sorriso a 32 denti per la fine della scuola:
- Passerò intere giornate con Nicole!- E’ capibile la sua felicità. Niente più studio, niente più corpi fuoco… lo guardo con aria seria e assonnata: - Sei gelosa?- Sospiro
No, non mi va di finire la scuola! Lo so che è strano però che cosa farò io tutto il giorno a casa da sola?
Arrivata a scuola scesi dalla macchina di Ryan e attraversai il cortile. Notai che tutti mi guardavano e bisbigliavano tra di loro:
- Cos’hai da guardare?- domandai ad un ragazzo che non la smetteva di fissarmi. Lui subito tolse lo sguardo e se ne andò.
Probabilmente Alexis e il club delle finte bionde avrà spettegolato su di me, l’hanno già fatto altre volte e non credo che stavolta sarà diverso dalle altre.
Quando avevo 14 anni e andavo in prima liceo avevano messo in giro la voce che ad una festa avevo baciato uno dei tanti ex di Alissa e tutti mi avevano dato
della ragazza facile. Ovviamente io a quella festa per sfigati non c’ero andata e sapevo che Joe, l’ex di Alissa, non era nemmeno stato invitato.
Tutte le volte che Alissa mi vedeva in giro faceva finta di essere triste e tutti così la consolavano. Un giorno, stanca di tutte quelle offese da parte dei popolari
e da tutta la scuola parlai con Joe e mi disse che se volevo all’ora di pranzo avrebbe smentito la cosa davanti a tutti e fu così che Alexis e le altre
furono battute da noi 2 studenti qualunque della scuola. Essere popolari significa solo non avere una vera vita e così, per far passare il tempo cercano di divertirsi 
bisticciano con gli altri o a camminare sculettando e vantandosi per i corridoi della scuola.
Arrivo al mio armadietto e ancora tutti mi fissano, ma faccio finta di niente: inserisco la combinazione del lucchetto e lo apro cautamente:
- Ciao Violet!- Mi giro e vedo Josh felice e sorridente come sempre:
- Oh ciao! Anche tu felice che finisca la scuola?- Domando sperando in un no come risposta per non essere l’unica cretina che a scuola ci andrebbe per tutta l’estate.
- Ovvio! 3 mesi di vacanza! E poi quest’anno non ho nessun debito!- Non lo sto ad ascoltare e lui nota la mia indifferenza:
- Eh dai! Smettila di fare così! Insomma, lo sai che alla fine non ti annoierai. Ti porterò al lago come sempre.-
- Si, questo lo so, ma non mi va di stare a casa davanti alla tv a rintronarmi.- Comincio ad incamminarmi verso l’aula di musica senza portare nulla: tanto non
faremo niente... è l’ultimo giorno.
- Tanto lo sai che sarai sempre in giro con me, non capisco di che ti lamenti.- Mi fermo di scatto e mi giro verso di lui. Josh non sa di mio padre e di quello che è successo
ieri:- Vedrai che ti divertirai!-
- Meno male che c’è qualcuno che lo crede più di me…- Abbasso la testa e faccio per andarmene quando Josh mi prende per un braccio e mi trascina in un
angolo:
- C’è qualcosa che dovrei sapere?- Mi tiene stretta per le mani per assicurarsi che non scappi. Esito a rispondergli, ma oltre a Ryan, lui è l’unico con cui posso
sfogarmi e io ne ho veramente bisogno:
- Ieri mio padre non era al lavoro… è andato senza dire niente a Ryan a spendere soldi in alcolici ed è tornato a casa ubriaco e con una borsina piena di quella
merda! Io mi sono arrabbiata e lui mi ha aggredito. Se non fosse stato per Ryan, ora non sarei qui- Dopo avergli raccontato Josh mi avvolge in un caloroso
abbraccio. È strano perché è come se quando lui è accanto a me, io mi libero di tutto e nemmeno con Ryan ho questa facilità ad aprirmi.
- Hai intenzione di andare avanti ancora per molto con questa situazione?- Josh mi ha sempre spinto a denunciare mio padre alla polizia, ma è uno dei pochi
consigli che non ho mai seguito da parte sua. Mio padre è molto conosciuto in città e di sicuro verrebbe a sapere che l’ho denunciato e a quel punto chissà di cosa sarebbe capace!
- E che cosa pensi che debba fare?- Gli chiedo io.
- Lo sai benissimo quello che dovresti fare!- Urla mentre io riprendo a camminare verso la mia classe.
- Ah bene! Allora vuoi vedermi proprio ridotta male! Beh ricordati di portami dei fiori se avrai la decenza di venirmi a trovare in ospedale!-
La verità? Si ho paura di mio padre! E chi non ne avrebbe con un uomo del genere in casa?
- Tuo padre non avrebbe mai la forza di farti così tanto del male!- Anche se è il mio migliore amico e mi ascolta sempre, a volte non capisce
veramente in che situazione sono.
- Si, infatti ti ho appena raccontato che ieri sera mi stava riempiendo di baci e di carezze giusto Josh? Pensaci! Se venisse a casa ubriaco marco come sempre dopo
che è venuto a sapere che l’ho denunciato beh…addio Violet!-
Le lezioni furono un susseguirsi di festicciole all’interno delle classi. Tutti facevano baldoria, salivano sui banchi, si servivano Coca-Cola e altre bibite e mangiavano
fino a scoppiare. Io non riuscivo a smettere di pensare a quella scena: mio padre con gli occhi rossi che mi si avventa contro con il pugno alzato. Tutto quel casino non
ha fatto altro che peggiorare la situazione, perché ora mi ritrovo con un mal di testa assurdo seduta al tavolo della mensa.
Io e Josh non ci siamo parlati per tutto il giorno e non si è neanche messo a mangiare con me. Mi giro e lo vedo che parla con mio fratello e posso presumere su cosa.
Nemmeno Ryan mi convincerà a denunciare… lui vive con me e sa benissimo che non posso. Lo so che non mi fa bene vivere così ma piuttosto che morire per mano di mio
padre, preferisco lasciare le cose come stanno.
Al tavolo di fianco al mio ci sono le popolari con i loro rispettivi ragazzi: Alexis sta con Kyle da quasi un mese… un record per lei dato che ad ogni festa se ne trovava un nuovo!
Alissa sta con James da molto tempo anche se la loro relazione non sta andando nei migliori dei modi i questo periodo almeno così si dice in giro. So che Alexis e Talyor la
stanno convincendo a lasciarlo, ma che lei vuole provarci fino alla fine. Taylor sta con Daniel da tre o quattro mesi, più o meno da quando lei è arrivata qui a questa scuola e
ha sconvolto “l’amicizia” di Alexis e Alissa. A quanto pare hanno tutti notato che da quando è arrivata la biondina Alexis preferisce passare più tempo con lei che con la sua
migliore amica da sempre! Questo per ribadire quanto le ragazze di questo genere non tengano conto di valori come l’amicizia o l’amore!
A volte provo un po’ pena per Alissa. Da quello che vedo lei sembra una ragazza per bene, ma se non fosse nel gruppo dei popolari potrebbe mostrare la vera lei cosa che gli
altri non gli permettono di fare. Siamo tutti abituati a vederla come una schizzinosa ragazza dalle unghie rosa tutta tacchi e lucidalabbra, ma secondo me è diventata così
solo per colpa di quelle due smorfiose.
Vedo che mi osservano e mi indicano tutte e tre, ma come se nulla fosse decido di girarmi e lasciar perdere. Non è giornata per innervosirmi ancora di più, ma purtroppo
vedo con la coda dell’occhio sei figure avvicinarsi rapidamente al mio tavolo:
- Ciao Violet!- Sorride Alexis falsissima. Io mi alzo, incrocio le braccia e faccio un cenno con la testa come saluto. James si fa spazio tra le ragazze:
- Ieri ho sentito che hanno svaligiato un negozio… ne sai qualcosa?- Che cosa voleva insinuare?
- Si ho sentito alla televisione mentre cenavo.- rispondo io cercando di restate calma.
- E tuo padre era in casa verso l’ora dell’accaduto?- Kyle viene accanto all’amico. Ecco cosa credevano! Quello che anche io sospettavo un pochino. Secondo loro era stato
mio padre a svaligiare il negozio e questo poteva anche essere vero, ma non ne avevano nessuna prova e io non avrei lasciato che mi umiliassero così.
- E perché ci tenete tanto a saperlo?- Gli chiedo anche se so già la risposta.
- Ahahahah… Perché sai, noi crediamo che sia stato tuo padre a rubare in quel negozio!- Kyle alza la voce così che tutti i presenti nella stanza si girino verso di noi e
comincino a bisbigliare fra di loro.
- Sai…noi tutti conosciamo i precedenti di tuo padre quindi perché non pensare che sia stato lui.- Questa volta stavano esagerando. Ryan e Josh se ne stavano lì
impalati vicino all’entrata della sala senza muovere un muscolo, anche se vedevo che mio fratello si stava innervosendo:
- Beh sai Kyle… tu, non hai le prove, quindi può essere stato mio padre tanto quanto può essere stato il tuo.- Ribatto io. farò in modo che non succeda di nuovo.
Non voglio più essere etichettata come la figlia dell’alcolizzato.
- Non provare a dire questo su mio padre ragazzina!-
- E tu non provare a rovinarmi la vita!-
- Ah io dovrei rovinartela? Ci ha già pensato tuo padre!- A quel punto non ho retto. Cerco di sferrargli un calcio in pancia, ma proprio quando sono pronta per darglielo
Ryan arriva da dietro seguito da Josh che sferra un pugno in piena faccia e a quel punto si scatena una rissa.
 
Cerco di tenere Josh alzato mentre lo porto in infermeria. James lo ha attaccato e spinto la faccia contro un muro e ora ha un taglio sanguinante sulla fronte:
- Mio dio guarda che cosa ti ha fatto! Non dovevi entrare nella rissa!-
- Cosa non farei per te…- Gli sorrido, mentre apro la maniglia della porta dell’infermeria. Mentre la dottoressa Campbell lo sta curando vedo che Ryan viene accompagnato
in presidenza dalla preside Sheffield che si ferma vicino a me e mi dice di recarmi in presidenza non appena Josh si sentirà meglio.
Cinque minuti dopo sono nel suo studio colorato di un giallo tenue e decorato con mobili di antiquariato:
- Si sieda signorina Field.- Mi invita lei.
- No grazie sto bene in piedi…- cerco di usare un tono di voce calmo e tranquillo per non cacciarmi in guai ancora più seri. La preside mi guarda con uno sguardo di sfida:
- Bene… allora vediamo un po’ a quanto pare suo fratello ha deciso di tornare il vecchio studente negligente di una volta..-
- Ha solo cercato di proteggermi!-
- E come? Facendo del male agli altri e ha se stesso?-
- Mi ha solo difeso quando ha sentito dire che nostro padre era il rapinatore di quel negozio!-
- Signorina Field… lo sappiamo tutti che vostro padre a dei problemi e ora come ora tutti in città sospettano di lui, quindi non vedo perché pensare in contrario.-
Voglio andarmene da qui…
  
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