-Guardami bene, bastardo. All’Inferno potrai chiamare per nome la tua Morte.-
Per Gin.
Per lei, spezzata, per la sua lenta agonia.
Per sua sorella, per la sua infanzia violata.
Per il dolore provocato, per l’Oscurità che aveva avvolto la loro anima.
Per i morti ricordi, per il ricordo della Morte.
Per lui, che l’aveva vista andarsene.
Per il loro amore brutalmente strappato, ma non distrutto.
Per loro, per Astrid, per tutte le altre.
Per i suoi peccati, quell’uomo moriva.
Annegava nel suo stesso sangue, quel sangue marcio e corrotto che lordava la lama del coltello, che insozzava le mani e il volto pallido del suo assassino. E ancora il Corvo, silente sulla spalla di Frank, fissava negli occhi dell’uomo morente il suo sguardo d’Oltretomba.