Amore
Alieno
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“”=pensieri
_ _=discorsi
Zakuro Fujiwara= Pam del cartone
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Zakuro sentì le lacrime pizzicarle gli occhi. Suo
fratello. Il nemico che aveva combattuto con le sue compagne era suo fratello.
Rimasero in silenzio, fissandosi.
_ Perché vuoi distruggere questo pianeta? _ chiese la
ragazza a labbra strette. Kazuro la fissò con sufficienza.
_ Perché gli umani non ne sono degni _
_ E tu chi credi di essere per.. per dirlo?! _
Kazuro indugiò un attimo.
_ Non so, dimmelo tu. Tu sai sempre tutto, Zaky-chan _
_ Non chiamarmi così _
Kazuro mise un dito contro la lama del coltello, per poi
afferrarlo e strapparlo dalle mani della sorella. Lo gettò con noncuranza
contro il muro, fissandola irritato.
_ Potevi uccidermi quando ne hai avuto l’occasione _
ringhiò mostrando i denti. _ E l’ hai avuta _
La terra intorno a loro cominciò a tremare, mentre Kazuro
era avvolto da scosse elettriche bluastre.
_ Cosa.. cosa diavolo fai? _ esclamò allarmata Zakuro,
mentre il pavimento intorno a lei crollava.
_ Distruggo questo mondo! _ gridò il fratello, cominciando
a ridere convulsamente, come in preda ad un attacco di pazzia, mentre tutto
fuori dalla fortezza crollava, gli edifici che ricadevano su se stessi come
castelli di carte, il frastuono incredibile.
La ragazza corse a raccogliere il coltello, stordita,
gettato in un angolo della stanza. Lo strinse convulsamente con tutte e due le
mani. L’unica cosa che..
Raggiunse il fratello con un balzo, alle spalle. Quello si
voltò verso di lei, sorpreso.
_ Che hai.. _
I suoi occhi si spalancarono nel vedere il coltello
infilato in mezzo al proprio petto, il sangue uscirne copioso.. fu questione di
poco, come altrettanto poco fu il tempo nel quale il respiro continuò a uscire
dalle sue narici. Poggiò le labbra su quelle di lei, mentre un rivolo scarlatto
gli colava lungo il mento. Poi scivolò a terra, esanime.
Il pavimento aveva smesso di tremare. Ma le gambe di Zakuro
continuarono a farlo ancora per molto, finché non la ressero più e non cadde a
terra, sulle ginocchia. Il viso sconvolto dal dolore.
Kazuro giaceva a terra, gli occhi chiusi, il sangue che si
allargava a macchia d’olio sul pavimento.
Suo fratello.
Suo fratello.
Suo fratello.
Scosse la testa per cercare di cacciare le lacrime. Era
giusto. Lui.. voleva distruggere il pianeta. Voleva.. gli aveva tolto la persona
alla quale teneva di più. Le aveva reso la vita un inferno. Aveva.. aveva..
guardò il suo viso, quei lineamenti che conosceva così bene.. quegli occhi
che.. la bocca.. sorrideva.. sorrideva!
Sentì le viscere contorcersi in un moto d’ira. Quel volto sarebbe rimasto in eterno così, ridendo, ridendo di lei, ridendo di come.. era riuscito a distruggere la sua esistenza, la sua anima, la sua.. vita. Combattuta fra rabbia e dolore, vide il corpo del fratello cambiare sotto i suoi occhi, il sangue sparire, il coltello cadere a terra, la ferita chiudersi e i suoi occhi aprirsi. Non più occhi d’oro, ma caldi occhi castani, che non rispecchiavano più l’anima del fratello, ma quella di qualcun altro. Mark.
_ Zakuro.. _ mormorò incerto il ragazzo, tenendosi la testa, confuso. Guardò la ragazza, in cerca di risposte. Zakuro tirò fuori uno dei suoi sorrisi più rassicuranti. Dio che schifo.. quanto le era facile ingannare gli altri..
_ Va tutto bene _ gli disse, alzandosi in piedi. _ Tutto ok _
_ Ma cosa..? Io non ricordo nulla.. _ sussurrò incerto Mark. Si guardò intorno, alzandosi. _ ..come.. come sono arrivato qui? _
_ E’ lunga da spiegare.. troppo lunga.. te lo spiegherò dopo, ok? _ disse Zakuro, continuando a sorridere. Mark sembrò dubbioso per un istante, poi annuì. La ragazza guardò fuori dalle immense finestre, tutto era.. miracolosamente intatto. Come.. prima che riuscisse a porsi la domanda, il pavimento ricominciò a tremare incontrollatamente, frammenti di soffitto e calcinacci a cadere giù. Alla stanza si affacciò una persona che lei credeva di non rivedere mai più, gli occhi d’oro dilatati dal terrore.
_ Zakuro! Mark..?! _ si interruppe un attimo, poi continuò con voce più agitata. _ Presto, seguitemi! Qui sta crollando tutto!! _
_ P-Pie?!! _ balbettò Zakuro, sconvolta. Lui era..?!
_ Forza Zakuro, vieni! _ gridò Pie, sfrecciando verso di lei e prendendola fra le braccia poco prima che un pezzo di soffitto si infrangesse sul pavimento. _ Anche tu, muoviti! Mettimi una mano sul braccio.. presto! _ aggiunse vedendo che il ragazzo non si muoveva. Mark gli corse accanto e, un attimo dopo avergli stretto il braccio destro, si teletrasportarono sulla Terra.
:::Continua:::