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Autore: RollingGirl    08/09/2012    2 recensioni
E rieccola con una nuova FF! Tutta la storia si svolge nel campo estivo "Camp Wawanakua", situato su un'isola, dove 18 ragazzi si ritroveranno a passare indimenticabili avventure insieme, nella buona e cattiva sorte. Qui, Courtney, all'inizio scontenta di tutto, stringerà amicizia con Duncan, un punk delinquente che mostrerà un noto interesse verso di lei. Chi sa, se tra i due sboccierà mai qualcosa.. (?)
Enjoy it^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bridgette, Courtney, Duncan, Geoff | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - L'isola
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Capitolo 2: Had enough, let's begin !

 

 

Mi svegliai con la luce del sole sulla faccia, che fastidio, uno non può neanche ronfare in pace che.. Aspetta, mi ero addormentata? Pensai. Mi svegliai del tutto e mi sedetti sul letto. Non avevo più le cuffie nelle orecchie, infatti notai l'iPod con le rispettive cuffie sul comodino, di sicuro mia madre dovette essere venuta a controllare se dormivo o se la finestra era chiusa, e vedendomi addormentata con la musica nelle orecchie... Cribbio, ma', mi levi le cuffiette perché sto dormendo va bene, ma spegnimelo l'iPod! Pensai guardando il mio iPod ormai scarico. Ma il mio pensiero non fu solo quello di trovare il caricatore del mio amatissimo aggeggio elettronico, anzi, la mia mente era focalizzata più che altro su domani, il giorno in cui sarei dovuta partire. Questo sarebbe stato il mio ultimo giorno qui in città, a casa mia, nella mia stanza e nel mio lettuccio. Che barba! - La valigia, cavolo! Non l'ho ancora preparata!- esclamai saltando giù dal letto.

Aprii l'armadio e tirai fuori qualche maglietta e qualche paia di jeans e li appoggiai con cautela sul letto. Continuerò dopo, pensai e mi diressi al piano di sotto per fare colazione.

Dopo la colazione mi diressi in bagno, dove mi cambiai con un paio di pantaloncini neri e una canotta rosa, tanto per stare comoda. Avevo in mente di stare tutto il giorno in casa a poltrire, dato che per tutta l'estate sarei dovuta stare tra boschi e laghetti, chissà se c'é la televisione o la connessione a Internet, almeno posso portare il portatile! Pensai sospirando.

Improvisamente entrò mia madre, con un grosso trolley viola tra le braccia. 

Lo sbatté per terra. -Per i capi pesanti.- disse.

-Mamma vado in un campeggio su un'isola, non in alta montagna.- le dissi seccata della sua brusca inetrruzione.

- Metti che piove? é estate si, non ho dubbi, ma di sera é sempre fresco, non vorrei ti venisse le febbre o  il raffreddore o .-

-Il mal di gola, la tosse, la nausea, la diarrea, e atnte altre malattie impensabili e improbabili che mi vengano durante l'estate! MAMMAA!! - le dissi iper-seccata, stavolta.

- Appunto ecco una busta con vari tipi di farmaci, aspirine, sciroppo per la tosse, cerotti, bende, pasticche per un'eventuale stitichezza..- continuò lei tirando fuori pacchi di pasticche, supposte, pacchetti di cerotti e tanti altri inutili farmaci.

Mia madre é sempre stata iperprotettiva nei miei confronti, questo non lo nego, ma cavolo così era troppo! Pensai passandomi una mano sulla fronte per il nervosismo, oltre che per il gran caldo. Questa sarebbe stata la mia prima estate lontana da casa, tutt al più da sola, e capii la sua ansia, nervosismo e preoccupazione verso di me, ma cielo, sarei stata via tre mesi, non tre anni!

Presi un grosso respiro.

- Mamma, capisco quanto tu sia preoccupata, ma credimi non c'é bisogno di tutta questa roba, certo, un maglione e una giacca pesante me li porterò pure, lo stesso per i farmaci, magari le aspirine e i cerotti, ma il resto basta, stai esagerando, credimi, e non ti offendere.- le dissi con tutta la calma che avevo.

Abbassò lo sguardo, forse l'avevo offesa, pensai mordendomi il labbro.

Poi mi guardò e sorrise. - Hai ragione, scusa, mi sono lasciata prendere, sai, sei la mia piccolina  e mi  spaventa parecchio lasciarti andare così lontano..-

La interruppi, ahhh io e il mio dannato/amorevole vizio di inetrrompere, non me lo toglierò mai.

- E allora perché mi ci hai iscritta?!- le chiesi scettica.

-Fammi finire.- riprese lei - Voglio solo che nonostante tu sia lontana svariati chilometri da casa, voglio che tu stia bene. Mi dispiace di non averti detto di questa iscrizione a questo campo, ma capiscimi, l'ho fatto solo per fatti passare un'estate "diversa", ecco tutto. Spero ti divertirai, no anzi, ti divertirai, e anche tantissimo.-

La abbracciai. Lo fece per il mio bene, ecco. Allo stesso tempo sospirai, ma in quel nostro abbraccio, tutti i miei film mentali su come sarebbe stata quest'estate laggiù, si sciolsero per un minuto, ma solo un minuto.

- Dammi la tua valigia, la carico già ora in macchina.- mi disse lei.

Porca paletta! La valigia, non la riempii neanche per metà! E infatti non appena mia madre porse lo sguardo verso il letto, notando cinque magliette e tre paia di jeans appoggiati sul materasso,  iniziò subito coi rimproveri.

- è DA IERI SERA CHE TI HO DETTO DI FARE LA VALIGIA, COURTNEY! - strillò lei.

Ma come, prima fai la sdolcinata << Figliola, ma é per il tuo bene! >> e poi tempo un minuto che ti trasformi in un'arpia, certo che é strana mia madre!

- Courtney, che vogliamo fare? Ci ritroviamo stasera che ancora devi preparare tutto ? >> mi disse esasperata.

- No mamma, però adesso non ne ho proprio..  - 

- COURTNEY FAI LA VALIGIA, SUBITO!- mi gridò lei.

- Va bene, la faccio! Argh! - dissi sbuffando.

- Oggi pomeriggio carico la macchina, voglio trovare tutto pronto. Ah, e non scordare il maglione e le medicine!- e detto ciò uscì dalla stanza.

 - Che stress, mamma mia! Neanche partissi per la guerra! Cioé, farà un caldo bestiale e  << Courtney portati il maglione! >> - esclamai aprendo qualche cassetto e buttando la roba dove capitava.

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E così passai il resto del pomeriggio a fare la valigia, con la musica a tutto volume, improvvisando ogni tanto qualche balletto.

Il trolley naturalmente non bastò con tutta la roba che tirai fuori dall'armadio, dovetti ricorrere pure  a un grosso borsone.

La roba estiva, magliette, top,  canottiere, pantaloncini,  e costumi tutto nel trolley, nel borsone misi il resto tipo la giacca, la mia trousse con i trucchi, il phon, la piastra e altri oggetti ritenuti indispensabili. Stavo per chiudere il borsone quando portai lo sguardo verso il letto, sul quale era appoggiato il maglione viola portato da mamma e la busta con qualche farmaco. Sospirai e misi anche loro nel borsone, mi sarebbero serviti alla fine. Chi lo sa, può sempre piovere d'estate, e mi potrei anche ammalare, pensai di botto, e  quindi, brava la mamma!

---

Di sera, dopo cena, era mio solito guardare un film con lei, ma stavolta mi obbligò ad andare a letto presto.

-Mamma, sono le 20:15, è prestissimo! - le dissi.

- No, è un orario perfetto! - insistette lei.

-Ma dai, neanche i ragazzini di cinque anni vanno a letto così presto! - replicai, ma niente.

Si può dire che mi spintonò sulle scale fino in camera mia. Avrebbe osato chiudermi a chiave in stanza, ma non arrivò a tanto. Mi infilai il pigiama e mi sdraiai sul letto, cercando di prender sonno. Dopo 20 minuti ero ancora sveglia, con gli occhi sul soffito. Sospirai. L'ultima notte nel mio letto. Chissà se i letti del "Camp Wawanakua" saranno comodi come il mio, mi venne da pensare. Improvvisamente mi ricordai  di aver lasciato il PC sulla scrivania. Menomale, mi sarei svagata un po' prima di dormire, chissà se mi  lasceranno usare il PC, ma non credo, cioé su un'isola c'è la connessione ad Internet? Può essere..chi lo sa.

Aprii Facebook, ignorando le quotidiane notifiche  e chattai con qualche amica, tutti al mare, o in qualche hotel di lusso ai Caraibi, chi a Parigi, chi a New York, solo io e Bridgette le uniche sfigatone in un campo estivo. Son cose che succedono...


Stetti circa una quarantina di minuti sul portatile, poi lo spensi e mi rinfilai sotto le coperte, sorridendo, domani sarebbe stato il grande giorno, l'inzio dell'avventura.

Mi addormentai da poco e sentì il mio cellulare vibrare. Presi il cellulare e lessi il messaggio. Era di Bridgette. << Pronta per l'inferno/avventura? Ahahah buonanotte ;) >>. Sorrisi e le risposi subito. << Siamo ottimiste, ce la faremo. Così si spera ;D 'Notte <3 >>. Spensi il cellulare e cercai di riprendere sonno. Alla fine, ero felice di andarci, pure se Bridgette non fosse venuta. In poco tempo mi riaddormentai, sarebbe stata una bella esperienza (??).


All the words that I said that I wouldn't say

All the promises I made that I wouldn't break

It's last call, last song, last dance

Cause I can't get you back, can't get a second chance.

----



Angolo dell'autrice: E dopo secoli riaggiorno, penserete << Ma quando cavolo la fai partire?! >> lo so, ma volevo dediacre almeno i primi due capitoli a Court e ai suoi pensieri riguardo a questa benedetta partenza! Alla prossima, metterò l'arrivo all'isola e tutto, promesso! Intanto godetevi il capitolo, spero sia di vostro gradimento! Tié, con quest'ultima frase sembra che stia descrivendo un dolce, non un capitolo di una storia, ma vabbé, enjoy it^^

Paix et amour <3

RollingGirl

-

 

 

  
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