Avviso: nessun
tentativo di lucro e
nessuna insinuazione verso i personaggi saranno presenti nella storia.
E' un'opera di pura finzione.
UNO È IL CUORE, DUE SONO LE MANETTE.
3. La prima.
-Han
Geng, ultimamente ti ho visto girare con quel sambae.
E’ vero?- mi chiese un ragazzo
della mia classe mentre si svolgeva il primo intervallo. E ora che
volevano?
Annuii, -Sì, Heechul-ya! – esclamai, ormai mi
sentivo un coreano doc.
-Beh… Ma tu non sarai… uno
di quelli?-
mormorò un altro di loro. Chi erano “quelli”?
Una setta satanica?
Scossi la testa, era per caso un indovinello quello? – Non
capisco.-
-Ti piacciono i ragazzi?- chiese la ragazza che aveva il banco di
fronte a me,
che ogni volta mi apriva la strada verso la sapienza. Avrei dovuto
regalarle un
cesto, a Natale.
Negai –No, no! Ma perché mi chiedete questo?-
domandai confuso.
-Devi sapere che Heechul è uno di quelli. Gli piacciono i
ragazzi, quindi fai
attenzione!-
Capii solo in quel momento perché tutti parlavano sempre di
lui sottovoce, la
sua popolarità fra le studentesse era sincera, ma fra i
ragazzi circolava la
voce che fosse gay. Tutta invidia, mi dissi. Gliel’avevo
chiesto, qualche volta, del perché
tutti parlassero di lui. Come sempre però avevo ricevuto
risposte vaghe, come “Sono stupidi”
o “Lascia perdere”.
Lo stesso giorno andai a cercarlo per chiedergli il motivo di quelle
voci, e
con mia grande sorpresa lo trovai in compagnia di un suo compagno di
classe, un
ragazzo alto e muscoloso. Faceva parte del club di nuoto, Siwon mi
pareva fosse
il suo nome. Il solito tipo pieno di gel col sorriso da prete.
Li guardai mentre Heechul come al solito rideva e fumava una sigaretta,
ormai
dipendente. Feci per dirigermi verso di loro quando vidi Heechul
prendergli la
mano e intrecciare le dita con le sue.
Mi accigliai, gli piacevano davvero i ragazzi quindi?
Li osservai allontanarsi assieme mentre Siwon da bravo prete pedofilo
non
lasciava la presa.
Per tutto il giorno pensai alle parole dei miei compagni e a quello che
avevo
visto. Poi pensai ad Heechul e capii che non avrei mai potuto
parlargliene, di
quella storia. Non intendevo immischiarmi nei suoi problemi privati, la
cosa
importante era che non girassero voci anche sul mio conto, anche se
sapevo di
star sperando invano.
Quel
pomeriggio lui si fece trovare all’uscita, essendo
di un anno più grande la sua classe usciva un’ora
prima e lui certe volte mi
aspettava per poi passare il pomeriggio in mia compagnia, che voleva
dire
mangiare gelati da 30 centesimi l’uno, in un insulso
parchetto per bambini.
-Yo! Hankyung!- esclamò tutto sorridente, quando mi vide.
Oggi aveva i capelli
legati in una coda alta, lo facevano sembrare una ragazza,
così ripensai ai
pettegolezzi. Heechul doveva essere un ragazzo molto forte, ostinarsi a
vestirsi
eccentricamente, far parlare di sé, essere ambigui. Quel
ragazzo mi sembrava
sempre di più una star che tramite i pettegolezzi soddisfa
la sua sete di fama.
-Che fai?- lo salutai.
-Ti aspetto, perché oggi ho una sorpresa per te!- esclamò tutto
divertito e prendendomi la mano
come sempre mi trascinò via da quel cortile pieno di
studenti monotoni.
-Ci facciamo un piercing!- esclamò mentre mi guardava sorridendo. Era talmente felice che sembrava fosse il suo compleanno. Peccato che quel “ci facciamo” non mi facesse venire voglia di festeggiare come lui.
Aggrottai le sopracciglia, dovevo trovare un modo per fuggire. –Un cosa?-
-Dai, sarà strafigo!- disse mentre mi trascinava dentro. Troppo tardi, Han!
Mi guardai attorno una volta entrato in quel posto malvagio, era pieno di foto di tatuaggi e piercing su tutti i muri. Un ragazzo spuntò dal retro del negozio e Heechul gli saltò addosso abbracciandolo.
-Leeteuk!-
Lo guardai meglio, aveva i capelli tinti di castano chiaro, con un ciuffo lungo da una parte del viso. Era un ragazzo molto bello, anche lui con dei tratti femminili, e le orecchie piene di orecchini. Aveva anche un piercing ad anello sul naso. Quello sarebbe stato l’uomo che avrebbe rovinato questo splendore di ragazzo, povero Han, ad appena diciassette anni costretto a deturparsi il viso da un ragazzino spossato ed effemminato.
Appena si staccarono il ragazzo del negozio gli sorrise, -Cosa fai qui, Chul?-
Heechul in risposta mi prese per mano e mi tirò verso di lui.
-Oggi io e lui ci facciamo un piercing!- esclamò.
Io lo guardai disperato –Come anche io?- esclamai in preda al panico. I miei mi avrebbero tagliato a fettine e infilato nel ripieno dei ravioli di carne!
Lui mi sorrise tranquillo, -A questo penso tutto io!-
Si volse verso il ragazzo sorridente ed esclamò quello che proprio io non volevo sentire. -Allora Leeteuk! Andiamo!-
Sii Leeteuk, guidaci verso le porte dell’inferno! Non vedevo l’ora di visitarlo, sai?
Senza accorgermene nemmeno poco dopo ero già seduto con Heechul sul lettino, e Leeteuk stava preparando il necessario di fronte a noi.
-Dove lo vuoi, Heechul?- gli domandò il ragazzo dai capelli chiari.
-Sulla lingua! Anche ad Hankyung!- esclamò decidendo tutto da solo. Poi si girò verso di me e mi strinse la mano sorridendomi. Io gli rivolsi uno sguardo un po’ spaesato, ma anche afflitto visto che lui continuò a sorridermi senza capire che a me quella cosa non convinceva affatto.
-Tranquillo, sarai ancora più figo con questo!- disse e io non potei sospirare sconsolato. Ero completamente alla sua mercé.
-Se lo dici tu… - mormorai senza forze.
Leeteuk si girò con in mano la pinza e l’ago. –Prima ad Heechul, così vedi che non fa male, eh Hankyung?- disse abbagliandomi col suo sorriso, mi sembrò un angelo, al contrario di Heechul che mi aveva trascinato lì e costretto a bucarmi la lingua e che invece era il diavolo in persona.
Heechul aprì la bocca e dopo pochi secondi una barretta di metallo si trovava nella sua lingua.
Strinsi la mano di Heechul quando sentii l’ago perforare la mia carne, poco dopo sentii una cosa strana nella mia bocca, e non feci in tempo ad abituarmici che uscimmo dal retro del negozio per avvicinarci al bancone.
-Fammi uno sconticino, dai Teukie!- esclamò Heechul appoggiandosi sul ripiano e sorridendo all’altro ragazzo, mi sembrò di vederlo sculettare pure, ma potevo aspettarmelo.
-Se mi prometti che non fumi per una settimana, sì. E’ anche per evitare che il piercing s’infetti. State attenti anche agli alcolici e le bevande acide. Fate gli sciacqui ogni giorno e passate qui fra una settimana quando si sarà sgonfiato.-
Heechul gli diede i soldi, e poi dopo aver salutato entrambi il piercier, uscimmo dal negozio.
Il ragazzo con la coda mi prese la mano, e mi trascinò via ridendo come se non fosse successo nulla, mentre io attendevo la mia morte una volta tornato dai miei genitori quella sera.
Per colpa sua e della sua malsana idea la mia lingua si gonfiò a dismisura per i giorni a seguire, faceva un male cane, e fui costretto a vederlo ancora più spesso, visto che non riuscivo a mangiare cibi solidi, ogni sera per cena andavamo a prenderci un frullato. Non so come feci a non farmi scoprire dai miei, magia nera forse?
Vedere Heechul non riuscire a parlare per ore interminabili come prima però mi rese felice, lui e la sua lingua biforcuta se lo meritavano.
Io gli mostrai la lingua del tutto sgonfia e con la barretta lunga che
sporgeva
e lui sorrise, -Oggi andiamo a farci mettere quella corta, eh?-
Sorrisi, -Non ce la faccio più a mangiare frullati e zuppe.-
Quella sera avrei
ordinato a mia madre mille piatti diversi, avevo l’acquolina
alla bocca
solamente a pensarci.
-E io non ce la faccio più a non fumare!- disse mentre
tirava fuori il suo pacchetto
di sigarette comprato quella mattina, e se ne accese una.
Sospirò di piacere mentre si appoggiava con la schiena al
muro del piccolo bagno
e io lo guardai divertito, mi sembrava una povera donna fumatrice che
aspetta
che il marito vada al lavoro per gustarsi la sua sigaretta mattutina.
-Questo…- disse mostrandomi il piercing, -ti unirà per sempre a me.-
Scoppiai a ridere e gli diedi dello stupido.
Eppure anche se ridevo, in quel momento quella piccola e apparentemente
innocua
barretta nella mia lingua non mi sembrò altro che una manetta.
Sweetcurry's Time.
Ah! Finalmente un capitolo che mi da soddisfazione, qui possiamo "scoprire" la vera natura di Heechul, o per lo meno un piccolo spiraglio. Non solo, in questo capitolo iniziate a capire anche il motivo del titolo della fanfiction, e quindi sarete più soddisfatte, penso ahahah. Tra i personaggi di sfondo troviamo il povero Siwon (che io non odio assolutamente, eh!) e il bel Leeteuk che con un piercing al naso starebbe molto bene (*sogna), ma non preoccupatevi non ruberanno la scena ai due protagonisti, assolutamente no. Scrivere questo capitolo tra l'altro mi ha fatto venir voglia di andare a farmi un piercing, ma sono ancora indecisa dove potrei farlo... Pensavo di fare qualche buco a caso sulle orecchie, e poi un altro piercing serio, ci sto ancora pensando u_u. Perchè inizio sempre a parlare di cose inutili che riguardano solo me? Boh, vabbeh voi fate finta di nulla e fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo!
Ringrazio di cuore le 8 persone che seguono, le 2 che hanno aggiunto la ff ai preferiti e ovviamente chi legge solamente. Ci sentiamo al prossimo aggiornamento, ora che inizia la scuola spero di riuscire ad aggiornare spesso come ora, ma penso proprio di sì, quindi tranquilli!
Un bacio ~