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Autore: Lu_Sama    26/03/2007    0 recensioni
E se un'Alchimista entrasse a far parte dell'Ordine Oscuro? E se Tyki diventasse buono? E se Yu si innamorasse? E se poi...?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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I giorni passarono abbastanza velocemente e ormai mancavano solo poche ore alla "grande festa", ma io in quel periodo avevo deviato ogni invito, perciò ero ancora sola. L’unico problema era che avevo detto al signor Quanto-Sono-Figo-Mikk che ci andavo già con qualcuno quindi non potevo non presentarmi o presentarmi da sola! Che figura ci avrei fatto? Senza contare che era da circa quattro giorni che Kanda mi seguiva come un segugio, anche in quel momento era dietro di me, peccato che io non ero proprio dell’umore per far passare niente a nessuno, perciò mi girai e lo colsi in flagrante mentre cercava di nascondersi e gli urlai:

- Si può sapere che diavolo vuoi razza di persona monotona e senza altro di meglio da fare che seguire me tutto il giorno? Sono quattro giorni che mi segui ovunque, pensavi fossi così scema da non accorgermene?- lui arrossì violentemente, girò la testa di lato con fare strafottente e farfugliò qualcosa di incomprensibile, così dissi:

- Eh? Cos’hai detto? Ti informo che non ho tempo da perdere!- così sospirò profondamente e mi disse senza guardarmi negli occhi:

- Veramente volevo chiederti se volevi venire al ballo con me, ma a quanto pare non ti vado molto a genio… - poi si girò e stava per andarsene quando io lo trattenni per un braccio:

- No, scusa, è solo che potevi dirmelo subito. Non è bello essere pedinati, sai?- poi gli sorrisi e stemmo in silenzio per un attimo dopodichè lui si schiarì la voce e mi chiese:

- Allora? Ci vuoi venire al ballo con me o no?- io come riscossa da un sogno dissi:

- Oh, sì, certo. Mi passi a prendere per le nove?- lui tirò un sospiro di sollievo e annuì. Lo salutai e mi diressi in camera mia per prepararmi. Nella mia mente, nel frattempo, pensai: "Evvai! Due piccioni con una fava! Il mio piano per Tyki può procedere ed intanto posso scoprire qualcosa di più su Yu!".

Senza neppure rendermene conto mi ritrovai ad essere eccitata come una bambina al suo primo giorno di scuola, decisi di mettermi tutta in tiro e di far vedere a tutti quanta eleganza sanno sfoggiare gli Alchimisti! Mi misi un vestito bianco di seta senza maniche tutto attillato fino ai fianchi e che poi scendeva morbido, con un paio di scarpe aperte con il tacco. Mi raccolsi i capelli e li decorai con una specie di elastico di diamanti, al collo misi un collarino nero con un ciondolo a goccia. Non mi truccai molto, ma non fu necessario perché l’effetto era già strabiliante!

Alle nove in punto sentii bussare alla porta e per un attimo rimasi interdetta: notai che anche Yu era veramente bello, quella sera non aveva la solita coda alta, ma bensì una coda bassa da cui sfuggivano alcuni ciuffetti, mi ricordò molto il Supervisore Komui da giovane. Per quell’occasione anche lui si era tirato ed era in giacca e cravatta. Notai che era parecchio a disagio, così lo feci entrare e accomodare mentre io finivo di prepararmi. Dopo circa dieci minuti eravamo in un vasto salone addobbato per l’occasione, che sfavillava e brillava come tutte le ragazze, che in realtà mi sembravano molte di più di quelle che si vedevano di solito all’Ordine. Individuai subito Allen, Linalee, Lavi e Lizie, ma decisi di non disturbarli perché mi sembravano molto impegnati chi a ballare (come Allen e Linalee) e chi a sbaciucchiarsi al fine dell’ingelosimento (come Lavi e Lizie). Ci sedemmo ad un tavolino e stemmo in silenzio imbarazzati per un po’, notai che Yu stava guardando un ragazzo vicino a noi che stava invitando una ragazza a ballare un lento, credo che allora gli si illuminò la lampadina, così si alzò e mi chiese:

- Ehm… P- per caso t- ti va di ballare?- io gli feci un sorriso d’incoraggiamento ed annuii. Lui mi prese la mano ed andammo al centro della pista. Lui si sentì in dovere di spiegarmi:

- Io non so ballare, mi dispiace…- io gli risposi:

- Non ti preoccupare! Ti insegno io!- lui sgranò gli occhi:

- Adesso? Ma che figura ci faccia…- io lo interruppi:

- Ma quale figura e figura! Ci penso io, fidati di me! In fondo è solo un lento, è la cosa più semplice del mondo! Guardati attorno!- detto questo gli presi le mani e gliele misi attorno alla mia vita, poi gli cinsi il collo con le mie braccia e mi avvicinai di più a lui, che arrossì. In men che non si dica iniziammo a ballare e devo dire che mi divertii davvero molto. Poi misero su un valzer e lì la cosa si fece più difficile, ma dopo un po’ prendemmo il ritmo. Ballammo senza sosta per un ora e quando ci sedemmo ero a dir poco stravolta. Yu si era tolto la giacca e la cravatta e si era slacciato quattro bottoni della camicia, era stanco quanto me. In quella stanza si moriva di caldo così decidemmo di fare una passeggiata nel parco. All’aperto erano state messe delle panchine e l’atmosfera era vagamente da film. Camminammo per un po’ in silenzio finchè non ci sedemmo davanti ad un piccolo stagno con i pesciolini che io sinceramente non avevo mai visto prima. L’atmosfera era un po’ tesa così decisi di cercare di scoprire qualcosa che mi permettesse di concludere il mio incarico.

- Allora Yu, che ne pensi di tutta questa situazione?- lui non credo capì perché mi rispose:

- Bhè, n-non credevo che… io non… insomma tu… - io lo guardai con fare interrogativo e per evitargli una qualsiasi bufala dissi:

- Già, è una situazione complicata… Insomma, sicuramente il Conte non la farà passare liscia a Mikk, o lo rivorrà indietro o lo vorrà morto! Non è facile… Ha dovuto cambiare tutti i suoi piani ed ora si trova in netto svantaggio per quanto dalla sua parte abbia ancora Road, quella montagna d’uomo, quell’orribile donna e i gemelli. Noi siamo in maggioranza numerica ed ora sappiamo qualcosa di più sui suoi piani…- lui mi fissò dapprima accigliato, poi imbarazzato ed infine serio. Dopodichè rispose:

- È vero, io credo che il "Lord" stia cercando dei nuovi seguaci e credo che li stia cercando all’interno dell’Ordine, per rimettersi alla pari.- io rizzai le orecchie:

- Hai qualche sospetto in proposito?- lui scrollò le spalle ed io chiusi lì il discorso, non sembrava aver voglia di parlare di quello. Ripiombammo nel silenzio, interrotto solo dai mugugnii di qualche coppietta appartata che pomiciava. Dopo un po’ mi misi in ascolto e dissi a Yu:

- Senti? – e lui leggermente imbarazzato rispose:

- Bhè, sì, certo che sento!- io alzai gli occhi al cielo e dissi:

- Non i versi di questi animali che sarebbe più conveniente si trovassero una camera da letto! Il rumore come di… una cascata…- lui si mise in ascolto accigliato e poi mi guardò sorridendo:

- Certo. C’è un altro laghetto con una cascata poco distante da qua. Una volta era adibita a bagno ma ora e giusto una… come posso dire… bellezza naturale dell’Ordine! Non lo sapevi?- io scossi la testa e lui aggiunse:

- Vuoi che ti ci porti?- io risposi:

- Sì! Certo!- così mi prese per mano e mi condusse in mezzo ad alcuni alberi. Io mi stupivo sempre di più della grandezza dell’Ordine, ci voleva una vita per imparare davvero tutto su tutti i suoi luoghi. Era molto più di un castello o una fortezza era… bhè, era semplicemente fantastico! Dopo pochi minuti arrivammo in uno spiazzo con un laghetto circondato da rocce con una cascata di circa due metri e con altre più piccole. Era meraviglioso ed io rimasi incantata a fissare quello spettacolo. Poi lanciai un urletto di contentezza, mi tolsi le scarpe e mi alzai l’abito fino al ginocchio, dopodichè immersi i piedi nell’acqua e camminai per alcuni metri poi mi voltai ed invitai Yu a fare lo stesso ma lui scosse la testa. Con aria finta desolata e con uno sbuffo uscii dall’acqua poi spinsi Yu che finì sott’acqua: quando riemerse era fradicio e per un momento mi sembrò mi stesse per urlare contro, poi però mi sorrise e trascinò in acqua anche me. Iniziammo a giocare come due bambini e dulcis in fundo io mi bagnai tutto il vestito. Piccolo dettaglio: il vestito era bianco e per ovvia conseguenza ora mi si vedeva tutto, per fortuna in quel momento ero girata di schiena così chiesi a Yu di non avvicinarsi e lui mi chiese stupito:

- Perché? Cos’hai? Non ti senti bene?- io risposi:

- No, no, no, no! Sto bene! Tu però non ti avvicinare- lui ovviamente com’è giusto che sia non mi diede retta, mi girò intorno e mi guardò. Arrossì e disse:

- Oh…- io alzai gli occhi al cielo. Yu mi si avvicinò, ormai eravamo a pochi centimetri l’uno dall’altra, lui avvicinò il suo volto al mio e ci saremmo baciati se un urlo non avesse squarciato la notte:

- Akuma!- noi ci guardammo dapprima spaventati, poi accorremmo dove giungevano le voci fregandocene di essere entrambi fradici.

   
 
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