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Autore: _Carrotscupcake_    10/09/2012    3 recensioni
Louis Tomlinson è un ragazzo allegro, vitale, simpatico e carino.
La sua vita potrebbe sembrare assolutamente perfetta. Lui è un cantante, la sua brillante carriera con One Direction è solo all'inizio, lavora con i suoi migliori amici, è l'idolo e il ragazzo ideale di così tante fans, ha una bellissima ragazza e vive con il suo migliore amico Harry Styles...
Si, vive con il suo migliore amico Harry Styles...
E' forse questo che blocca il disco di tutta quella perfezione??
Bhè, per adesso diciamo che certamente rende la vita di Louis unica, poi si vedrà...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglia un fastidioso raggio di sole che filtrando dalle tapparelle finisce dritto sui miei occhi, impreco nella mente e guardando l’orologio scopro che sono appena le sette, perfetto, io ed Harry ci siamo addormentati nemmeno un’ora fa, e io ho decisamente bisogno di dormire.
Non ci vuole molto a capire che non mi riaddormenterò, da quando ho Harry sempre attorno ogni volta che mi sveglio non riesco a riaddormentarmi, perché si impossessa dei miei pensieri esattamente come già si è impossessato del mio corpo e di tutto quello che possiedo, nonostante questo sono obbligato a rimanere fermo dove sono, perché nel piccolo spazio di una piazza e mezzo del suo letto, Harry, che quando dorme non sta fermo un minuto, ha trovato la posizione più comoda completamente addosso a me, e io non ho intenzione di svegliarlo, perciò chiudo gli occhi e mi concentro sulla sensazione di avere la sua pelle appiccicata alla mia, sensazione che ormai posso dire di conoscere piuttosto bene, ma non smette mai di cogliermi di sorpresa. 
Avrei voglia di toccarlo, accarezzargli la schiena o intrecciare le mani fra i suoi ricci, ma ho paura che così facendo lo sveglierei, e poi che cavolo, posso resistere almeno un’ora, una maledetta ora, senza vivere della sua vicinanza, o quando rincominceremo a lavorare saranno guai, quindi rimango fermo immobile, con i pugni serrati e cerco di distogliere il pensiero.
Sul serio, ma come diavolo fa Harry a non svegliarsi, mi si sta addormentando il sedere, e ho proprio bisogno di muovermi, e saranno passate due ore da quando mi sono svegliato, ma per quanto ne so potrebbe rimanere qui anche fino a mezzogiorno, ma non ho voglia di tollerarlo che mi sbuffa dietro tutta la giornata perché l’ho svegliato, sarebbe anche peggio di un sedere addormentato, quindi posso solo rimanere a fissarlo e pensare ‘Svegliati, svegliati’ magari funziona.
E infatti qualche secondo dopo, come per magia il mio fidanzato apre gli occhi color smeraldo catturando subito il mio sguardo.
<< Non mi piace quando le persone mi fissano mentre dormo.. >> piagnucola, sbadigliando.
<< Bhè, ma io non sono ‘le persone’, io sono io. >>
<< Il ragionamento fila, a pensarci. >> 
<< Ti vuoi alzare? >> sospiro spazientito, quando capisco che non ha assolutamente intenzione di muoversi e potrebbe rimanere steso addosso a me anche tutta la giornata, mentre io ho la disperata necessità di stiracchiarmi.
<< Mammamia, che gentilezza. >> dice Harry mettendosi a sedere, e lasciandomi finalmente la possibilità di alzarmi, sento i muscoli che protestano appena mi metto in piedi, avrei voglia di fare un balletto perché sono stato immobile davvero, davvero troppo tempo, ma non credo che mettermi a correre nudo per la stanza sarebbe una buona idea e comunque Harry cadrebbe dal letto dalle risate, anche se un po’ se lo meriterebbe.
<< Scusa, ma a furia di stare immobile mi faceva male il culo! >>
<< Sicuro che fosse questo il motivo e non qualcosa che è successo prima? >>
Certo che tra me e lui non riusciamo a mettere assieme un briciolo di finezza, forse è meglio cambiare argomento, prima che le cose degenerino nella perversione.
<< Forse dovremmo prendere in considerazione l’idea di comprare un letto matrimoniale. >>
<< Ma perché, a me piace stare stretti, e poi non è che ci dormiamo più di tanto qui dentro. >>
Ok, sta mattina il riccio si è svegliato dalla parte sbagliata del letto, anche se devo ammetterlo il suo sorrisetto furbo è terribilmente affascinante.
<< La vuoi smettere di fare il cretino? >>
Gli lancio un cuscino in faccia, trattenendo le risate, ma dalla sua espressione capisco che non ha nessuna intenzione di smettere di fare il cretino, quindi immagino che dovrò rassegnarmi, non che poi mi dispiaccia così tanto, in effetti, fare il grande e maturo che mette freno alle sue voglie non è che mi riesca tanto bene, diciamo che non mi riesce per niente bene.
<< Eddai, torna a letto. >>
Non me lo faccio ripetere due volte, e striscio sotto le coperte assieme a lui.
<< Quindi, oggi abbiamo la giornata tutta per noi. >> mi sussurra nell’orecchio, ma ovviamente non si aspetta una risposta, perché appena ha smesso di parlare ha già reso la mia bocca troppo impegnata.
Nonostante la mia mente sia completamente andata per l’effetto del suo bacio, cerco di recuperare una piccola parte del cervello perché c’è qualcosa, qualcosa di importante che mi rendo conto di aver dimenticato, mentre mi arrendo alla sua lingua che si insinua insistente fra le labbra che tenevo serrate, lotto con tutto me stesso per recuperare quel pensiero, potrei tentare di separarlo da me, ma sarebbe inutile, perché quando Harry si mette in testa una cosa, chi lo ferma più, e inoltre la mia forza di volontà nel tenerlo lontano è praticamente inesistente, le mani di Harry indugiano su di me, strappandomi un piccolo gemito, e a quel punto ho rinunciato a pensare a qualsiasi altra cosa che non sia lui, ma improvvisamente, ecco l’illuminazione.
<< Oh cazzo, Zayn! >> lo separo bruscamente da me.
<< Ma cosa..? >> Harry mi rivolge uno sguardo a metà tra il confuso e il disgustato, e in effetti giudicando la situazione dall’esterno, ho decisamente bisogno di dargli una spiegazione, e anche subito se non voglio che mi tiri un ceffone, o peggio un altro cazzotto, ci tengo al mio naso.
<< Dovevo chiamare Zayn, i ragazzi devono venire qui, oggi! >>
<< Cazzo Louis, potevi dirmelo prima! >>
<< Mi sono completamente dimenticato, dammi il telefono. >>
<< Adesso? >>
<< Per quanto ne so potrebbero essere qui anche tra cinque minuti. >>
<< Sei un disastro, torna in camera tua, meglio se non ti trovano qui. >>
Di malavoglia mi separo da lui, mi alzo, prendo il telefono e vado dritto di filato sul mio letto, sembra strano entrare nella mia stanza, che è stata praticamente disabitata per tanto tempo, il mio letto è perfettamente apposto, non lo uso da secoli, mi ci stendo sopra, tremando al contatto della mia pelle con il lenzuolo gelato, e poi chiamo Zayn.
<< Pronto? >>
<< Hei Zayn, sono Louis. >>
<< Oh, ciao. >>
<< Non essere troppo entusiasta di sentirmi, amico. >>
<< Senti Louis, cosa c’è? >>
<< Puoi venire oggi a casa nostra, gli altri ragazzi vengono. >>
<< Ho da fare. >>
<< Al Diavolo, vieni e basta. >>
<< Louis, se hai qualcosa da dirmi, qualsiasi cosa, puoi dirmela anche adesso, lo sai vero? >>
<< Ma io non ho niente da dirti.. >> bugia.
<< Sicuro? >>
<< Sicurissimo. >> altra bugia.
<< Bhè, allora non c’è bisogno che io venga. >>
<< Si, invece, c’è bisogno, eccome! Tu vieni, chiaro? >>
<< D’accordo, ci vediamo, che palle.. >>
Mi attacca il telefono in faccia, devo dire che più strani di lui sulla terra ce ne sono pochi, sicuramente io ed Harry siamo due di questi, insomma a pensarci bene ci hanno accoppiati una meraviglia a noi cinque, se appariamo un cervello tutti assieme è solo perché c’è Liam, anche se ultimamente anche lui l’abbiamo perso. 
Se devo essere sincero, non vedo l’ora di dirgli la verità, a quei tre stronzetti, forse sarà difficile, ma continuare a mentire in faccia ai miei migliori amici, con un sorriso falso, è ancora più difficile, mi da i nervi che io ed Harry ci siamo dovuti separare proprio perché sappiamo che stanno arrivando, la verità è che loro dovevano essere i primi a saperlo, dovevano saperlo da quando io Harry abbiamo iniziato ad avere dei dubbi sul nostro rapporto, ci avrebbero sicuramente aiutato, e adesso non ci troveremmo in questa situazione.
Sono costretto a lavarmi nel mio bagno, usare il mio spazzolino, fare la doccia da solo (spreco inutile di acqua!) perché potrebbero arrivare da un momento all’altro, ma quando finalmente sono pronto, scendo le scale di corsa e mi vado a fiondare sul divano, sapendo che Harry mi stava aspettando lì.
Il suo sorriso si fa raggiante appena mi siedo affianco a lui, quanto amo quel suo sguardo dedicato solo a me, è strano avere la certezza di essere così importante per la persona che conta di più al mondo per te, a dir la verità è strano avere la certezza di essere così importanti per chiunque, potrei rimanere a guardare quel sorriso perfetto per ore ore, potrei imbottigliare la sua felicità e nutrirmene per il resto della mia vita, e la luce nei suoi occhi quando scopre che il mio sguardo, come sempre, è su di lui, mi fa tremare il cuore e persino le mani, mentre le poggio delicatamente sulla sua spalla.
<< Allora dove eravamo rimasti? >> Harry si avvicina sempre di più a me, intrappolandomi tra il bracciolo del divano e il suo corpo.
<< Non possiamo adesso, i ragazzi potrebbero essere qui da un momento all’altro. >> 
<< Voglio un bacio dal mio ragazzo, e lo voglio adesso, non ti sembra che io ne abbia il diritto? >>
Devo ammetterlo, non mi viene davvero niente in mente che mi possa permettere di obbiettare, o forse non mi sto impegnando abbastanza, dato che anche io voglio quel bacio, e anche io lo voglio adesso.
<< Harry, solo un bacio, d’accordo? >>
<< Solo un bacio, promesso. >>
Già, solo un bacio, come se fosse facile, appena trovo le sue labbra con le mie succede sempre tutto così velocemente, che anche se potessi descriverlo dopo, sono sicuro che non ci riuscirei, mi infilo le mani in tasca, con la determinata intenzione di fare entrare a contatto con lui solo con le labbra, ma ovviamente Harry non ha alcuna intenzione di facilitarmi le cose, si fa sempre più vicino a me, che da un momento all’altro potrebbe buttarmi giù dal divano e poi sento le sue mani dappertutto, e quando le infila nei pantaloni so che devo fermarlo, subito. 
<< Harry, avevo detto solo un bacio. >>
Lo guardo storto mentre mi riallaccio la cintura, ma lui non la smette di sorridere, e non posso essere arrabbiato con lui mentre sorride in questo modo, e poi con le guance arrossate è così simile ad un bambino innocente, che quasi stento a credere che sia la stessa persona che mi aveva incatenato all’angolo del divano.
<< Era solo un bacio. >>
<< Hai davvero una strana concezione di bacio, dico sul serio. >>
<< Bhè, forse non era proprio solo un bacio, ma i ragazzi suoneranno il campanello prima di entrare… >>
<< Si, Harry, ma se tu fai così io ti salto addosso! >>
Scoppia a ridere, la sua risata ha un suono così meraviglioso, non lo so nemmeno io quanto lo amo.
<< Solo un bacio? >> gli lancio un’occhiata un po’ colpevole, e lo faccio indietreggiare per allontanarmi dal bracciolo del divano, non ci ricascherò di nuovo, lui dal suo canto si limita ad annuire come se gli avessi fatto la proposta più immacolata della terra, e allora io mi sporgo su di lui, prendo la sua testa tra le mani e gli do un veloce bacio delicato sulle labbra, separandomi subito da lui, ma lasciandogli impressa addosso la mia dolcezza.
<< Fallo di nuovo, per favore. >>
<< L’ultima volta. >>
Lo bacio di nuovo, sta volta più a lungo.
<< Ancora. >>
<< Oh, Harry... >> 
<< Ti amo. >>
<< D’accordo, ma questa è davvero l’ultima volta. >>
No, non era d’avvero l’ultima volta, perché quando suona il campanello, parecchie volte dopo, le nostre bocche sono ancora incollate, entrambi sussultiamo, e sento la voce di Harry tremare mentre urla.  << Le chiavi sono al solito posto, e noi siamo in salotto! >>
Gli rivolgo un sorrisetto triste, appena lui striscia un po’ più lontano da me, e poi veniamo invasi dai rumori dei nostri amici, le loro voci, infondo, ci danno un po’ di speranza, perché quando tutto questo sarà finito, finalmente potremmo averli di nuovo davvero vicini.
<< Buongggggggiorno gente. >> strilla Niall facendosi strada nel salotto e buttandosi a sedere tra me e Harry con la grazia pari a quelle di un rinoceronte, Harry ride, e io mi unisco a lui, dando una leggera spintarella al biondo.
<< Ci eri mancato, Irlandese. >>
<< Anche voi. >>
Niall ci avvolge le braccia intorno alle spalle, avvicinandosi a lui, penserei quasi che sia ubriaco se non sapessi che è così di suo.
<< Potrei vomitare.. >>
<< Liam! >> diciamo tutti e tre contemporaneamente, sentendo la sua voce.
<< Niall, ma che cazzo..? Ci siamo venuti assieme qua. >>
<< Salutare due volte no fa mai male. >>
<< Certo, certo, contento tu. >>
Liam si siede accanto a noi, seguito a ruota da Zayn, che però rimane in piedi davanti al divano.
<< Che ci fai ancora in piedi, imbecille. >> dico azzeccandomi a Niall per fargli un po’ di posto.
<< Inbecille lo dici a tua sorella. >>
<< Wow, Zayn, ma che ti prende? >> Liam come al solito è intervenuto per calmare le acque, e io lo lascio fare, non so cosa abbia passato Zayn, ma sinceramente il mio piano non era quello di litigare.
<< Vuoi sapere cosa mi prende? >> il ragazzo fa qualche passo indietro, per poco non inciampa sul tavolino, Niall non riesce a trattenere le risate e incambio ottiene uno sguardo brusco e colmo di tensione, da parte dell’altro.
<< Ecco. >> quasi urla Zayn, appena si è rimesso in piedi, e butta sopra il tavolino qualcosa, probabilmente con più violenza di quanto intendesse, dato che ha fatto un rumore di pazzi.
Ci spostiamo tutti a vedere cos’è e, oh cazzo, forse intendeva lanciarlo proprio con quella violenza, e adesso gli occhi sono tutti puntati su me ed Harry.

 

p.s. Muahahhahahaha, vi ho lasciati appesi, lol. Ok, sclero, vabbè insomma, adesso inizia la scuola, quindi perdonatemi se sarò in ritardo *faccia da angelo* Come al solito spero che il capitolo vi sia piaciuto, e come al solito RECENSITE, grazie. Bhè, adesso non ho niente altro da aggiungere, alla prossima, bellezze :D *vola via*

                                                                                                                                    _Carrotscucake_

   
 
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